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1955/1964 - Al Campo della Vittoria, sulla nuova pista di tennisolite

1955

Anno interlocutorio: perso il vivaio costituitosi nel 1952/53, bisogna ricostruire una base da cui partire, da affiancare ai vecchi Stecca e Riccitelli. Boni si trasferisce al G.S.

Lancia Torino, Pierucci alla Riccardi Milano, Sibilla alla Stamura Ancona, partono per il servizio militare Buratti e Francesco Carloni, lascia Culot, Giuseppe Bongelli si limita ad un paio di 4x400 ad inizio stagione, Franco Brinati si dà esclusivamente alla palla-canestro e altri sono impegnati negli studi; entrano in squadra Benivegna, Caldarelli, Fratini, Moneta e Lamberto Riccitelli, che affianca il fratello Fernando. Finalmente però abbiamo una pista e le pedane dei salti in tennisolite.

Ai primi di febbraio all’assemblea della società il Presidente Dott. Lamberto Cicconi rassegna le dimissioni; gli succede Gaetano Zallocco, già Presidente della SEF Macerata dal 1949 al 1951. Così il Dott. Euclide Svampa ricorda le qualità di Gaetano Zallocco e i meriti del Dott. Cicconi nell’introduzione all’annuario SEF 1957: “Il dirigente n°1 della SEF è Gaetano Zallocco. Egli fu nel 1949 l’artefice della ripresa atletica a Macerata dopo aver vissuto lunghi anni fuori dei confini della patria. Era partito atleta militante, tornava dirigente tenace e convinto dell’utilità dello sport. Nei primi anni, aiutato da pochi, si dedicò ad infondere la passione per l’atletica ai giovanissimi, non disdegnando di far leva sulla volontà e sul valore di qualche anziano. Tutto l’oscuro ed infaticabile lavoro del vecchio presidente doveva quindi dare i suoi frutti più copiosi quando egli volle condividere con una schiera di amici di provata competenza e passione sportiva la conduzione della società che era stata per tanto tempo la sua creatura. Ciò fece per il bene dell’atletismo e questo torna a tutto suo onore. Nel 1955 è tornato al timone della SEF con un grande patrimonio accumulato in tante competizioni. Difficoltà di ogni genere, momenti di sconforto per la perdita irrime-diabile di qualche atleta e dirigente, soddisfazioni grandi e piccole intercalate da inevitabili delusioni, si sono avvicendate senza tregua. È quasi impossibile durare a lungo a capo di un club di atletica, eppure il nostro amatissimo Zallocco sta sempre a meraviglia a capo della

SEF, perché è veramente un buon padre per gli atleti ed un ottimo e sincero amico per i suoi collaboratori. Rimanga ancora per lungo tempo … Quando volle rimanere in sottordine, lo fece per cedere il posto al Dr. Lamberto Cicconi, da poco ritornato nella sua città con il suo passato di ottimo atleta e di grande sportivo. Il Dr. Cicconi, attraverso un’opera di paziente diplomazia, riuscì oltre che a potenziare tutto l’apparato sociale, a dare a Macerata un cam-po finalmente bene attrezzato, anche se di dimensioni un cam-po’ ridotte. Inoltre volle diffondere l’atletica fra le ragazze, cosa che poteva sembrare una chimera, ma che oggi è diventata un fatto normale”.

Dal 1° al 6 febbraio Fernando Riccitelli è invitato a Napoli agli allenamenti collegiali nazionali per il salto triplo; esperienza importante, che lo porterà a misure d’eccellenza.

Napoli 1-6 febbraio 1955, Fernando Riccitelli all’allenamento collegiale nazionale del salto triplo – a destra Riccitelli con l’asciugamano al collo con i convocati e il Prof. Russo (collezione Fernando Riccitelli)

Anche Giammario Pignataro viene premiato per il suo recente primato marchigiano con la convocazione ad un raduno nazionale a Chiavari, riservato alle giovani speranze degli 800 metri, dal 3 al 7 gennaio sotto la guida di Mario Lanzi, ora allenatore, ieri grande atleta con 46”7 nei m. 400 e 1’49”0 nei m. 800, tempi stabiliti nel lontano 1939 e ancora records italiani nel 1955.

A febbraio iniziano le eliminatorie comunali del VI Gran Premio Primi Passi; a Treia si impone il seffino Domenico Fratini. Il 13 marzo a Macerata alla finale provinciale Fra-tini arriva 2° dietro a Conconi, ma il 3 aprile a Porto Potenza Picena alla finale regionale il rappresentante della SEF vince nettamente con dieci secondi sull’ascolano Pompei, sul potentino Conconi e davanti ad altri venti ragazzi.

Treia 1955, Domenico Fratini alla partenza della gara cittadina e verso la vittoria (collezione Do-menico Fratini)

Nonostante i numerosi inviti sui giornali affinché i fondisti intensifichino la prepara-zione con le corse campestri, la SEF Macerata quest’anno è poco impegnata nel cross. Si ha notizia solo di un 14° posto di Orlandani al Campionato provinciale assoluto svoltosi a Macerata il 13 marzo.

Il calendario atletico del 1955 presenta numerose novità e tante iniziative, tra cui il ripristino del Campionato regionale di società III serie e del Campionato regionale indi-viduale III serie, il Campionato regionale staffette con la 3x800 e la 3x1.500, la Leva del salto con l’asta, la Leva del martello, il Campionato regionale podistico ed altro.

Finalmente ad aprile viene inaugurata la nuova pista del Campo della Vittoria, dello sviluppo di m. 339,20, a quattro corsie sul giro e sei sul rettilineo di fronte alla tribuna centrale. Una vera pista in tennisolite, delimitata da un cordolo in cemento, e nuove pedane per i salti; quelle dei lanci sono ancora in terra battuta. D’ora in avanti saranno organizzate un’infinità di riunioni, su iniziativa della SEF Macerata con l’appassionata collaborazione del Gruppo Giudici Gare della FIDAL guidato da Edoardo Leoni e della Federazione Italiana Cronometristi con a capo Vincenzo Cresci; senza mai dimenticare il prezioso lavoro del custode Albino Bonfigli. Il 16 aprile ufficiosamente per la prima volta vi si gareggia con i Campionati interfacoltà tra il CUS Macerata e il CUS Came-rino.

Macerata 16 aprile 1955, la prima gara sulla nuova pista, m. 100 1° Federico Brinati, 2° Marsiglia, 3° Bacci, 4° Ciarabalà (collezione Giuseppe Zamponi)

La nuova pista si inaugura ufficialmente il 24 aprile con la prima giornata dei Cam-pionati provinciali di società III serie, giusto per rodare i muscoli e la grinta, senza risultati eclatanti.

Segue il 7-8 maggio la fase provinciale dei Campionati assoluti di società con Fer-nando Riccitelli già in forma, 13,95 nel triplo e 6,36 nel lungo. La classifica finale vede la SEF Macerata al primo posto con 6.279 punti, seguono CUS Macerata, Libertas Cingoli, CUS Camerino, CSI Camerino. “È stato magnifico a Macerata per quanto avesse una caviglia in disordine Fernando Riccitelli dalla passione sempre più grande e dalla volon-tà veramente di ferro. Il ragazzo della Sef per quanto handicappato dal malanno anzidetto è riuscito sabato pomeriggio a saltare in lungo m. 6,36 e la domenica nel triplo che è la specialità preferita m. 13,95. Due misure le anzidette che nelle graduatorie regionali vanno ad occupare rispettivamente il primo ed il secondo posto e che in quelle nazionali fanno per

adesso la loro bella figura. Sempre sul rinnovato campo sportivo di Macerata dove non sono mancati risultati di interesse si è egregiamente comportato anche Balducci con m. 13,35 nel triplo” (Stadio 12 maggio 1955, articolo di Piero Bizzarri).

Macerata 8 maggio 1955, a sinistra Fernando Riccitelli (collezione Fernando Riccitelli) – a destra giudici e cronometristi al termine delle gare; si riconoscono Remo Marzetti, Memmo Cappelloni, Amilcare Ciocca, Paolo Perugini, Mario Cresci, Giuseppe Zamponi, Bruno Piangiarelli, Enzo Pallot-ta, Arnaldo Bischi e Carlo Alberto Nittoli (collezione Giuseppe Zamponi)

Ad Ancona il 15 maggio in una riunione regionale valida per il Gran Premio FIDAL nel martello Caldarelli è 4° con 30,84 e nella marcia 5 km. Tucci 7° in 28’31”0.

A Macerata il 19 maggio, organizzata dal C.S.I. provinciale di Cesare Jonni e dalla U.S. Excelsior, in zona Santa Croce si svolge una gara nazionale di marcia di 15 km.

Vince Pino Dordoni, campione olimpico ad Helsinki, della Diana Piacenza in 1h10’32”

davanti al romano Bomba; 16° arriva Tucci della SEF. “Merita un elogio anche Tucci, il coraggioso ragazzo della Sef. È giunto ultimo, ma ha gareggiato. E, se anche qualcuno cominciò a gridargli ‘Forza che sei primo!’ ed altre frasi cretine del genere, egli è riuscito ad imporsi nell’atmosfera della gara, in quell’atmosfera elevatissima e nobile che solo può darci l’atletica leggera, dove tutti sono ultimi per umiltà e primi per valore” (Resto del Carlino 21 maggio 1955).

Macerata 19 maggio 1955, Pino Dordoni con i seffini Antonio De Felice, Enrico Sbriccoli, Prof.

Pietro Natalini, Giuseppe Bongelli, in basso il giudice di gara Gilberto Tantalocco di Corridonia (collezione Giuseppe Zamponi)

Alla fase regionale del Campionato italiano di società, 21-22 maggio ad Ancona, ottengono buoni risultati Bacci 11”6 e Marsiglia 11”7 nei m. 100, Stecca 4’18”7 nei m. 1.500, Fernando Riccitelli 14,03 nel triplo e 6,24 nel lungo. Al termine delle due giornate la SEF Macerata è terza con 8.428 punti dietro la Stamura Ancona e la Libertas Pesaro.

Fernando Riccitelli conferma il suo stato di forma il 2 giugno a Macerata in una riu-nione regionale, presenti i migliori atleti delle Marche; con 14,14 nel triplo supera il pri-matista regionale Luciano Pagnini, fermo a 14,03; Sergio Macellari nell’alto sale a 1,70.

“La pista da un lato e l’attività della Sef, regina nell’organizzazione come nel coraggio e nell’agonismo dei suoi atleti, hanno contribuito a rendere la manifestazione veramente bella, sotto ogni punto di vista. E siamo lieti di poter annunciare che anche il numeroso pubblico si è trovato soddisfatto: la qual cosa depone a favore della popolarità di questo sport, a Ma-cerata da tempo praticato molto e seguito poco. Procediamo di questo passo e presto potremo assistere a competizioni anche migliori, cui parteciperanno gli assi nazionali. Il piatto forte della giornata è stato lo stupendo salto triplo che ha portato Fernando Riccitelli a superare il quotatissimo Pagnini della Libertas di Pesaro … Ma ovunque cuore, animo, passione. E questo ci piace più d’ogni altra cosa” (Resto del Carlino 4 giugno 1955).

Dopo tre giorni, 5 giugno, alla seconda giornata dei Campionati provinciali di socie-tà III serie a squadre Fernando Riccitelli nel lungo si porta a 6,50.

Macerata 5 giugno 1955, a sinistra Fernando Riccitelli 6,50 nel lungo (collezione Fernando Riccitelli) – a destra Fernando Riccitelli con Luciano Pagnini, primatista marchigiano del triplo con m. 14,45 (da Atletica Marchigiana del 30 giugno 1955)

Il duello tra Fernando Riccitelli e Luciano Pagnini nel triplo si ripete il 19 giugno ad Ancona in una riunione regionale valevole anche per il Gran Premio regionale della FIDAL, con Riccitelli che si migliora a 14,19. Riccitelli di un anno più anziano del primatista marchigiano Pagnini si dimostra più regolare e continuo del suo avversario, rimasto a 13,80. Ma il 29 giugno a Genova alla Coppa Salvadori, gara nazionale, nel triplo vinto da Carpi dell’Amatori Genova con 14,33, Pagnini con 14,15 arriva 2° e precede Riccitelli 3° con 14,05.

A Macerata il 26 giugno si svolge la fase provinciale del Gran Premio Nazionale di Società: da segnalare l’11”5 di Marsiglia e l’11”6 di Bacci nei m. 100, e il 4’19”3 del giovane Fratini nei m. 1.500 davanti a Stecca.

Macerata 26 giugno 1955: Fratini guida la gara dei m. 1.500, lo seguono Perugini della SACEN Corridonia e Stecca (collezione Domenico Fratini)

Fratini non si ripete sui suoi tempi a Perugia il 9-10 luglio; nell’incontro triangola-re con gli atleti dell’Umbria, delle Marche e dell’Emilia, valevole quale semifinale dei Campionati nazionali III serie, nei m. 1.500 arriva 6° con 4’26”6. Nel lungo Aprilesi è 6° con 5,86.

A luglio ritorna ai vertici Pignataro: il 17 luglio a Macerata nei m. 800 con 2’03”0 precede Stecca 2’04”0; nella stessa riunione Fernando Riccitelli nel lungo salta 6,30 e Lino Boni del G.S. Lancia Torino, fuori gara, nell’asta supera i 3,70.

Poi il 31 luglio ad Ancona Pignataro è 2° nei 400 hs in 58”9. “La gara sugli ostacoli ha fornito altra considerazione interessante precipuamente per il risultato di Pignataro che ha dimostrato di possedere spiccata attitudine alla specialità. Quando il maceratese avrà un po’

più di pratica sarà un brutto cliente per coloro che attualmente lo precedono (di poco) nella graduatoria regionale” (Voce Adriatica 1 agosto 1955).

A Cingoli su iniziativa dell’instancabile Dott. Euclide Svampa si svolgono alcune riunioni provinciali organizzate dalla Polisportiva Libertas Cingoli, delle quali non si hanno i riscontri; di quella del 7 agosto abbiamo una foto con i seffini presenti alla manifestazione.

Cingoli 7 agosto 1955, la formazione della SEF: da sinistra Messi, Lamberto Riccitelli, Paolo Tombe-si, Dott. Svampa con la pistola dello starter, Mengoni, Palombini, Morichelli, Lauro Machella, Cal-darelli, Aprilesi (collezione Renzo Caldarelli) – a destra Lamberto Riccitelli al Campo della Vittoria (collezione Giuseppe Zamponi)

Dopo la pausa ferragostana a Macerata il 21 agosto si riprende a gareggiare; con 14,28 Riccitelli si migliora ancora nel triplo e ciò che sorprende è la sicurezza e la rego-larità che in ogni gara lo portano a superare i 14 metri.

Il 3-4 settembre a Macerata Pignataro si laurea campione regionale di decathlon con 3.867 punti (12”2 – 5,52 – 8,45 – 1,60 – 54”1 – 17”5 – 28,07 – 0 – 34,39 – 4’29”5).

In alcune gare di contorno nel lungo Fernando Riccitelli salta 6,44 e Balducci 6,02, nel disco Moneta lancia a 30,09; nella Leva del martello (kg. 5) valida per il Gran Premio FIDAL Caldarelli è 3° con 34,78.

“Laurea senza infamia e senza lode quella di Pignataro nel decathlon … con finale in-teressante. Qui Pignataro stava imponendosi alla distanza, grazie alla sua superiorità nelle corse ed alla potenza fisica che gli permetteva di difendersi nei salti e lanci. Ma alla penul-tima gara Pierpaoli, con un risultato di eccezione nell’asta, si portava a sua volta in testa.

Tuttavia il maceratese staccava nettamente l’avversario nei m. 1500 dove, notevolmente più forte, otteneva il tempo di 4’29”5, sufficiente a fargli vincere il titolo. Il risultato finale di 3.867 punti nelle dieci gare è ben distante dal limite assoluto di Fagioli ed anche dal pun-teggio raggiunto lo scorso anno. Ben 985 punti separano il risultato di domenica da quello

assoluto e ciò dipende certamente dalla sommaria preparazione specifica nelle varie specialità che hanno i decatleti della regione” (Corriere dello Sport 9 settembre 1955).

Sempre numerose le gare anche a settembre ma nessuno emerge per tempi e misure, finchè a Bari il 17-18 settembre ai Campionati italiani II serie Centro-Sud nel triplo Fernando Riccitelli si impone nel triplo con 14,17 e Balducci è 4° con 13,28; nel lungo Riccitelli è 11° con 6,15 e Balducci 16° con 6,04; nei m. 1.500 Stecca in batteria corre in 4’28”0.

Bari 18 settembre 1955, Campionati italiani II serie, sul podio 1° Riccitelli 14,17, 2° Massa (A.S.

Roma) 14,15, 3° Di Bartolomeo (Libertas Pescara) 13,33 – a destra il romano Massa e Fernando Riccitelli (collezione Fernando Riccitelli)

“Fernando Riccitelli è il nuovo campione italiano Centro Sud di seconda serie. La sua vit-toria alle recenti gare di Bari oltre a premiare un atleta serio, pieno di volontà, ha ancora una volta riaffermato il valore dell’atletica leggera maceratese, che, da diversi anni, non è stanca di sfornare elementi capaci di sfondare il difficile muro delle misure di rilievo in campo na-zionale. Durante questa stagione Riccitelli aveva superato varie volte e con una continuità sbalorditiva il baluardo dei 14 metri: a Bari, di fronte ad un Massa che può vantare un fisico forse più portato alla specialità, ma che non ha dalla sua il fattore regolarità, ha sfoderato

un salto il quale, pur non costituendo un nuovo primato personale, è stato sufficiente alla conquista dell’ambito titolo. Ora che gli sguardi dei triplisti italiani di maggior valore sono puntati sul bravissimo Fernando, ci attendiamo che lui seguiti ancora con la costanza che l’ha distinto fino a questo momento e che curi lo stile, che dia l’esatto peso alle finezze tecni-che a volte ingiustamente trascurate ma capaci di migliorare nettamente la misura … Carlo Balducci, pure della Sef, si è piazzato al quarto posto nel triplo, superando i m. 13,28, il che non costituisce una misura di grande valore ma ci convince ancora una volta delle grandi possibilità del discontinuo atleta biancorosso il quale, due anni fa, se la batteva con Riccitelli, dando anzi l’impressione di riuscire a superarlo” (Stadio 22 settembre 1955).

A fine mese, il 30 settembre a Milano ai Campionati italiani assoluti nel triplo Fer-nando Riccitelli conquista un ottimo 3° posto con 14,12, ad un centimetro da quel Massa che aveva superato due settimane prima a Bari. Degli atleti marchigiani presenti a Milano “l’unica prova di rilievo in campo maschile è costituita dal terzo posto di Riccitelli nel triplo, con la misura di m. 14,12, inferiore di appena un centimetro a quella del secondo classificato. Così il bravo triplista maceratese, al successo già riportato nei Campionati II Serie, unisce anche questo alloro. Per lui non abbiamo parole di elogio: sarebbero superflue e ci ripeteremmo. Diciamo solo a Riccitelli che è giovane ed ha parecchi anni di sport davanti a lui: Sappia approfittarne con discernimento e progressione di impegno ed accederà a quei più alti gradini nazionali, alla scalata dei quali si è già avviato con successo” (Corriere dello Sport 6 ottobre 1955, articolo di Ettore Busini).

Milano 30 settembre 1955, Fernando Riccitelli all’Arena impegnato nel salto triplo ai Campionati italiani assoluti (collezione Fernando Riccitelli)

Milano 1° ottobre 1955, premiazione del salto triplo ai Campionati italiani assoluti, vince Trogu 14,73, 2° Massa 14,13, 3° Fernando Riccitelli 14,12 (collezione Fernando Riccitelli)

Il IV Gran Premio delle Province, riservato ai giovani che rientrano nei limiti previsti per la partecipazione al Gran Premio delle Regioni, si disputa ad Ancona il 2 ottobre, con pista e pedane allentate e pesanti per la pioggia e con vento forte; dei seffini partecipano solo Aprilesi con un buon 6,20 nel lungo e Caldarelli nel martello. La rappresentativa della provincia di Macerata si piazza all’ultimo posto dietro ad Ancona, Ascoli e Pesaro.

Male la SEF Macerata ai Campionati marchigiani assoluti ad Ancona, prima giorna-ta il 25 settembre e seconda il 9 ottobre; un solo titolo nel triplo con Balducci a 13,25, poi un un 2° posto con Stecca 4’19”3 e un 3° con Fratini 4’20”4 nei m. 1.500, un 3°

con Morichelli nell’alto 1,65, un 4° con Stecca nei m. 800 2’07”0, e ancora un 4° con Benivegna nel peso 10,94 e due 5i con Aprilesi nei 110 hs in 17”2 e nei m. 200. Assenti ai Campionati marchigiani sia Fernando Riccitelli che Luciano Pagnini, impegnati nello stesso giorno a Milano in una prova di selezione per designare il numero due nel triplo per l’incontro Italia-Germania; ne approfitta Balducci per conquistare il titolo. A Mi-lano Riccitelli fallisce la maglia azzurra per una ventina di centimetri: vince il genovese

Carpi con 14,36, suo primato stagionale, secondo è Riccitelli con 14,17, 3° il veronese Zucchermaglio 13,87 e 4° Pagnini 13,86, seguono Giumanini e Reggi. Carpi ai recenti Campionati italiani del 30 settembre si è classificato 4° con 14,12, stessa misura di Ric-citelli, ma Fernando l’ha preceduto per il miglior secondo salto valido.

A Venezia l’8-9 ottobre Pignataro si migliora di poco nel decathlon con 3.894 punti (12”1- 5,35 – 8,04 – 1,60 – 54”7 – 17”2 – 24,58 – 2,40 – 33,39 – 4’27”1).

Nelle ultime riunioni, 16 e 23 ottobre ad Ancona, da ricordare il 30,30 di Benivegna nel disco e il 2’03”2 di Pignataro nei m. 800 con Stecca a 2’04”3.

A conferma della sua ottima annata Fernando Riccitelli nelle graduatorie nazionali stagionali nel triplo occupa il quinto posto con 14,28, dietro Troglu, Simi, Pagnini e Carpi. A fine anno Stadio fa un breve consuntivo dell’attività della SEF Macerata nel 1955, alle prese con un difficile rilancio: negli ultimi anni “l’atletica ha avuto una spinta decisiva ed una linfa nuova di vitalità per l’opera veramente preziosa svolta dagli ex campio-ni Lamberto Ciccocampio-ni ed Euclide Svampa i quali hanno saputo portare tra noi e in altri centri della provincia il loro grande cuore e la loro preziosa guida di cui ha particolarmente fatto tesoro la SEF, ormai incamminata decisamente su di una strada luminosissima. Merito della Società di Educazione Fisica se anche oggi il nome di Macerata corre per l’etere ed è stampato spesso a vistosi titoli sui giornali per le eccellenti imprese dei suoi valorosi atleti, tra i quali merita il primo posto Fernando Riccitelli, il triplista che è più di una promessa, che farà cer-tamente parlare ancora e meglio di sé nella nuova stagione. I suoi 14,12 raggiunti nel triplo ai Campionati assoluti di Milano dicono delle eccellenti qualità del giovane maceratese che, nel 1955, è andato costantemente migliorando il suo rendimento, sì da balzare tra le vedette italiane della specialità. Con lui si sono distinti, sia pure nei più ristretti limiti provinciali e regionali, tutti gli altri atleti ed atlete della SEF i quali hanno partecipato e trionfato in numerose specialità coronando così nel modo più avvincente e soddisfacente gli sforzi del M.o Zallocco e del collega Luigi Mengoni, ai quali, a nome degli sportivi, vogliamo far giungere le espressioni più vive di elogio per avere operato con intelligenza e con fervore, superando molto spesso le incomprensioni ed altri notevoli ostacoli, per far trionfare uno dei più belli e più puri settori dello sport maceratese” (Stadio 3 gennaio 1955). Sicuramente quando si parla di ostacoli ci si riferisce alla cronica mancanza di soldi, che condiziona e limita l’attività e le uscite dei giovani.

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Entrano a far parte della squadra femminile Gentilucci, Tesei, Pistoni ed altre giova-ni; Paolo Tombesi resta preparatore atletico della sezione femminile oltre che di quella maschile.

A marzo Claudia Vecchioli viene convocata ad un raduno di saltatrici in lungo e in alto a Chiavari. Poi segue un inizio di stagione piuttosto sofferto e limitato a poche gare. Primo impegno ad Ancona il 15 maggio con il Campionato italiano di società femminile, fase regionale e prima presa di contatto con la pista: “A proposito della Sef

A marzo Claudia Vecchioli viene convocata ad un raduno di saltatrici in lungo e in alto a Chiavari. Poi segue un inizio di stagione piuttosto sofferto e limitato a poche gare. Primo impegno ad Ancona il 15 maggio con il Campionato italiano di società femminile, fase regionale e prima presa di contatto con la pista: “A proposito della Sef

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