• Non ci sono risultati.

CANALE DEI RUMORI BOSCO MORETTA ORSARA Q (mc/sec)

3.2 – Comune di Zeri: contesto territoriale

CANALE DEI RUMORI BOSCO MORETTA ORSARA Q (mc/sec)

3.2.1.2 - Deflusso Minimo Vitale

L’Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Magra indica per il calcolo del DMVa: DMV = Sup.bacino⋅⋅⋅⋅ Rspecifico⋅⋅⋅⋅ P ⋅⋅⋅⋅ A ⋅⋅⋅⋅ QB⋅⋅⋅⋅ QR⋅⋅⋅⋅ N ⋅⋅⋅⋅ G ⋅⋅⋅⋅ L7.5 + M10

Dove:

Sup.bacino [km2] = superficie del bacino sotteso dalla derivazione;

Rspecifico [L/sec kmq] = portata minima assoluta di rilascio unitaria;

P[-] = coefficiente che tiene conto delle precipitazioni nel bacino

sotteso alla derivazione;

A [-] = coefficiente che tiene conto dell’altitudine media del bacino;

QB [-] = coefficiente che tiene conto della qualità biologica delle acque nel tratto compreso tra la derivazione e la restituzione;

N [-] = coefficiente che tiene conto della naturalità del tratto compreso tra la derivazione e la sezione di restituzione;

QR [-] = coefficiente che tiene conto dell’inquinamento delle acque imputabile alla presenza dell’opera;

G [-] = coefficiente che tiene conto della geomorfologia dell’alveo;

L7.5 [-] = coefficiente che tiene conto della distanza tra l’opera di presa e il punto di restituzione delle acque;

M10 [L/sec] = fattore di modulazione della portata, che tiene conto delle

naturali variazioni di portata.

Tale formula deriva dallo sviluppo del modello proposto dal gruppo di lavoro dell’Autorità di bacino del Po per i corsi d’acqua della Valtellina (DMV = Sup.bac · R.spec · P · A · QB · N), in quanto permette di tenere conto di diversi fattori (precipitazioni, altitudine, qualità del corso d’acqua, valore naturalistico) e possiede pertanto la necessaria flessibilità per adattarsi alle specifiche situazioni locali. Inoltre, per rispondere alla necessità di assicurare il regime naturale delle variazioni di portata e di tener conto di alcune caratteristiche dell’impianto e dell’ambiente nel quale si inserisce sono stati introdotti nella formula originaria sopra indicata quattro fattori aggiuntivi (QR , G, L7.5 e M10 ). I suddetti fattori si calcolano come segue:

Supbacino (Bacino sotteso)

Area del bacino sotteso (kmq) Sup.bacino

Canale dei Rumori 3,64

Canale del Bosco 2,64

Moretta 5,96

Orsara 8,60

Rspecifico (Rilascio specifico)

Per ogni sezione del Bacino del Fiume Magra pari a 1,6 (l/sec · kmq)

aPiano Stralcio Tutela dei Corsi d'Acqua Interessati da Derivazioni

Fattore P (Precipitazioni)

Per l’area di studio P = 1,6 (vedi figura 3.2.2) Fattore A (Altitudine)

H.med

Canale dei Rumori 990 m slm Canale del Bosco 850 m slm

Moretta 880 m slm

Orsara 850 m slm

Pertanto, per tutti i corsi d’acqua in esame si ha A = 1,2 Fattore QB (Qualità biologica del corso d’acqua)

Classe di qualità biologica (metodo IBE) Fattore QB

1° (non inquinato) 1

2° (leggermente inquinato) 1,1

3° (inquinato) 1,2

4° (nettamente inquinato) 1,3

5° (fortemente inquinato) 1,4

Si noti che questa scala impone maggiori rilasci alle derivazioni di acque inquinate. Ciò non deve sorprendere in quanto:

• la protezione degli ambienti di pregio naturalistico (solitamente con acque di buona qualità) viene affidata al fattore N;

• la prescrizione di rilasci più elevati per acque più inquinate mira a garantire sufficienti condizioni di diluizione degli inquinanti presenti;

• tale prescrizione può agire da stimolo ad azioni di risanamento e di mantenimento della qualità delle acque, col duplice vantaggio di associare un miglioramento ecologico ad un incremento produttivo (più migliora la qualità delle acque, più acqua è possibile derivare).

La determinazione dell’Indice Biotico Esteso (IBE) è stato effettuato per alcune sezioni del Bacino del Fiume Magra, secondo quanto riportato dall’AdB nel suo rapporto sullo Stato di Qualità Ambientale delle Acque.

I risultati ottenuti per le sezioni monitorate sono riassunti in figura 3.2.1.2.1.

Come si può vedere, le 4 possibili sezioni di presa individuate (segnate in rosso) sono tutte a monte di sezioni per le quali è stato determinato un indice IBE di I classe.

Precipitazioni medie bacino sotteso alla derivazione (mmH2O) Fattore P

<1200 1

1200-1400 1,2

1400-1600 1,4

1600-1800 1,6

>1800 1,8

Altitudine media bacino (metri s.l.m.) Fattore A

0-400 1,2

400-600 1

600-800 1,1

>800 1,2

Nella ragionevole ipotesi che il livello di inquinamento di un corso d’acqua aumenti scendendo verso valle, e in considerazione del fatto che il territorio zerasco è scarsamente abitato e privo di insediamenti produttivi, si può assumere per le sezioni di interesse un indice IBE di I classe, pertanto, salvo analisi più approfondite QB = 1

Fattore QR (Qualità delle acque restituite)

L’Autorità competente al rilascio delle concessioni di derivazione e alla vigilanza sulle stesse stabilisce, in funzione del tipo di utilizzo delle acque derivate, l’opportunità di prescrivere o meno un programma di controlli analitici e, in caso affermativo, ne prescrive il tipo e la frequenza.

Le analisi vengono effettuate su campioni di acqua prelevati a monte dell’opera di presa e alla restituzione delle acque derivate.

Il livello di inquinamento espresso dai macrodescrittoria fornisce il fattore QR:

a Secondo i criteri stabiliti nel D.Lgs. 152/99

Figura 3.2.1.2.1 – Indice Biotico Esteso per alcune sezioni della rete idrica superficiale del Bacino del Fiume Magra (parte toscana). Immagine tratta dal rapporto sullo “Stato di Qualità Ambientale delle Acque”, pubblicato dall’AdB Fiume Magra.

Peggioramento registrato (n° di livelli di inquinamento) Fattore QR

0 1

1 1,2

2 1,4

3 1,6

4 1,8

Per la valutazione dello stato chimico vengono presi in considerazione i microinquinanti inorganici e organici. Sulla base dei risultati viene espresso un giudizio di stato chimico buono, scadente o pessimo. Il valore di QR ricavato dai macrodescrittori va moltiplicato per 1,5 nel caso di giudizio scadente e per 2 nel caso di giudizio pessimo.

È da considerare che le derivazioni idroelettriche possono causare un incremento del livello di inquinamento essenzialmente in quanto la riduzione dei deflussi amplifica l’impatto ambientale esercitato dagli scarichi dannosi nei corsi d'acqua, sia riducendo la capacità diluitoria, sia riducendo il potere depurante. Tuttavia, non essendo i torrenti in esame interessati da scoli inquinanti in misura rilevante (la zona, come già accennato, è scarsamente abitata e priva di insediamenti produttivi), si può ragionevolmente ritenere che le derivazioni oggetto di studio non innalzeranno sensibilmente il livello di inquinamento del corso d’acqua: QR = 1

Fattore N (Naturalità)

Il fattore N è chiaramente finalizzato a garantire una maggiore protezione degli ambienti (corso d’acqua e territorio circostante) caratterizzati da elevata naturalità e impone quindi rilasci più elevati alle derivazioni che interessano le aree di maggior pregio ambientale.

Indice di naturalità Fattore N

1 → aree antropizzate fortemente compromesse 1 2 → aree antropizzate con possibilità di naturalizzazione 1,15 3 → aree naturali/seminaturali con evidenti interventi antropici 1,30

4 → aree naturali/seminaturali 1,45

5 → aree naturali di grande pregio 1,60

Per l’area interessata, al di fuori delle zone protette (SIC) può senz’altro assumersi:

N = 1,45

Fattore G (Geomorfologico) = 1

La riduzione della portata naturale conseguente ad una derivazione idrica esercita un impatto ambientale tanto più elevato quanto più l’alveo è largo e piatto; negli alvei stretti e con elevata profondità e pendenza delle sponde, inversamente, la riduzione di portata determina una riduzione contenuta della superficie bagnata. Per il momento, l’AdB ha deciso di non assegnare una scala di valori al fattore G (che assume quindi valore 1).

Fattore L7,5 (Lunghezza)

Questo fattore tiene conto della distanza tra l’opera di presa e il punto di restituzione delle acque, cioè della lunghezza del tratto di corso d’acqua che risente della sottrazione di portata. Una riduzione di portata, infatti, comporta comunque un impatto ambientale sul corso d’acqua; scopo di questo fattore è penalizzare le derivazioni che, restituendo le acque a lunga distanza, esercitano un impatto su tratti di alveo molto lunghi.

L’algoritmo prescelto per il calcolo del fattore L7,5 comporta un aumento del 7,5% della portata da rilasciare in alveo per ogni km di distanza (D) tra presa e rilascio (misurata lungo l’asta fluviale):

Lunghezza presa-restituzione Fattore L7,5

Aumento dei rilasci del 7,5% per ogni km di distanza (D) tra presa e restituzione all’alveo delle acque derivate

1 + (D ⋅⋅⋅⋅ 0,075)

D (km) Fattore L7,5

Canale dei Rumori 0,2 1,015

Canale del Bosco 1,5 1,113

Moretta 2,1 1,158

Orsara 0,625 1,047

Fattore M10 (Modulazione di portata)

L’introduzione di questo fattore risponde all’esigenza ecologica di garantire all’alveo almeno una modesta percentuale delle variazioni di portata che caratterizzano il regime idrologico naturale e che influenzano i cicli biologici degli organismi acquatici e della vegetazione spondale. A differenza degli altri fattori – che sono tutti moltiplicativi – il fattore M10 è additivo.

Modulazione di portata Fattore M10

10% della differenza tra portata e DMV senza modulazione

M10 = 0,1 ⋅⋅⋅⋅ (Qnaturale – DMVNon Modulato) Si riportano le curve di durata al netto del DMV per le sezioni di interesse.

Canale dei Rumori

Durata Qnat (L/sec) DMV (L/sec) Qdisp (L/sec)

10 670 82 588

30 230 38 192

60 100 25 75

91 70 22 48

135 50 20 30

182 40 19 21

274 20 17 3

355 0 15 0

365 0 15 0

CANALE DEI RUMORI