Al 31.12.2018 la capacità residua dell’impianto al netto dei rifiuti già conferiti dal 2007 è stimata
8 CAPTAZIONE DEL BIOGAS
Cronistoria:
Nella prima metà del 1992 è entrato in esercizio l'impianto di captazione del biogas della vasca A1 del 1^ Stralcio.
La rete di captazione di tale vasca era costituita da 13 pozzi e dalle relative condutture in HDPE che convogliano il biogas alla torcia di combustione.
Nella seconda metà del 1993 è entrato in funzione l'impianto di captazione del biogas delle vasche A2 - A3; nel 1994 allo stesso impianto sono state allacciate le vasche A4 e B7., Tale impianto mantiene lo stesso schema costruttivo, 13 pozzi per vasca con relativa rete di convogliamento, ma presenta un notevole miglioramento tecnico intrinseco nonché gestionale.
Per la vasca A1 era stata infatti installata una torcia da 250 Nmc/h mentre per le altre vasche era stata messa in opera una torcia da 400 Nmc/h.
Entrambi questi apparati hanno avuto carattere provvisorio in quanto, appena l'ENEL ha fornito l'energia sufficiente, è entrata in funzione, nei primi mesi del 1995, la torcia con potenzialità nominale di 2.000 Nmc/h in grado di soddisfare le esigenze di combustione del biogas, in condizioni medie, dell'intero primo e secondo Stralcio della discarica.
Nel corso del 1997 è stato completato l'allacciamento alla torcia di tutti i pozzi, manutentati con la relativa rete di collettamento, del 1^ Stralcio, a seguito del completamento della "risagomatura" su B e C, nonché i primi pozzi non provvisori del 2^ Stralcio, proseguito dal 1998 con l'avanzamento della coltivazione delle vasche, allacciando il sistema di captazione di ciascun settore alla rete di collettamento (tramite le stazioni di regolazione), man mano che i settori vengono completati anche nella copertura finale.
Inoltre va anche sottolineato che, come previsto nel progetto di adeguamento e variante già approvato nel 1994, a monte di questa torcia sono già stati installati sofisticati sistemi ed apparati in grado di regolare l'aspirazione di ogni singolo pozzo.
Questo è comunque è stato passo propedeutico per arrivare poi all'utilizzo del biogas per la produzione di energia elettrica, di cui si dirà nel paragrafo successivo, mantenendo comunque un impianto di
"riserva" per il controllo degli odori.
Le torce ad alta temperatura sono infatti in grado di soddisfare pienamente a quanto richiesto dal progetto e cioè di eliminare tramite combustione tutto il biogas di tutta la discarica, dimensionate sulle punte, affinché non provochi problemi di odori molesti (questo infatti è l'unico aspetto considerato dalle normative) e come tale resterà, per l'appunto di "riserva" in alternativa all'impianto di recupero
per garantire comunque il trattamento del biogas..
Tutte le altre apparecchiature di collegamento dei pozzi in parallelo alle stazioni intermedie, di regolazione della depressione d'estrazione e di spurgo della condensa, costituiscono anche una parte dell'impianto di recupero del biogas.
La fase di eliminazione tramite torcia (che rimane come emergenza o riserva) è stata comunque indispensabile e propedeutica a quella del riutilizzo in quanto ha permesso di raccogliere e valutare tutti i dati necessari per passare poi a dimensionare correttamente gli impianti per il recupero.
In ottemperanza a quanto previsto dal progetto di variante ‘96 la GEA srl aveva con il Piano di Adeguamento /2003 previsto la sostituzione della torcia standard in uso da 2.000 Nmc/h con una di capacità di 3.000 Nmc/h ad alta temperatura.
Considerato che, in conseguenza dell’attività di recupero energetico effettuata, la quantità di biogas effettivamente destinata alla torcia è, di norma, piuttosto limitata la Direzione Lavori ha poi valutato la possibilità di impiegare affiancate due torce di capacità 1.500m3/h, in modo da garantire, con la possibilità di “frazionare” la portata, una migliore regolazione della portata per il corretto mantenimento dei parametri di funzionamento anche con bassa produzione di biogas, appunto attivando una sola torcia.
Oltre ad avere, con il frazionamento in due torce, la possibilità di manutenzione ciclica.
Tale variante non comportava una apprezzabile variazione di spesa rispetto alla somma di progetto poiché la GEA srl aveva possibilità di reperire una delle due torce (usata ma completamente revisionata) da un’altra azienda del gruppo, affiancandone una seconda da acquistare nuova. La proposta venne presentata alla C.T.C. nella seduta del 19 dicembre 2000 e, dopo averne ottenuto l’assenso, venne deciso di presentare il progetto di variante alla Provincia di Padova, per la prescritta approvazione, poi intervenuta. Nel 2010 e successivamente nel 2013 sono stata installate ulteriori due torcie da 500 mc/h ad alta temperatura per ottimizzare la combustione per dissipamento del modesto biogas residuo non utilizzato per la produzione di energia elettrica.
Attualmente pertanto sono installate:
- n. 2 torce ciascuna da 1.500 Nmc/h, ad alta temperatura, in normale esercizio contemporaneo o alternato;
- n. 2 torcie da 500 mc/h , ad alta temperatura in normale esercizio contemporaneo o alternato;
- l’ originaria torcia da 2.000 Nnc/h, standard, resta di riserva per emergenze e manutenzioni.
Relativamente al recupero energetico, si vedano gli allegati al paragrafo successivo dove, sono riportati dati significativi sulla produzione quantitativa di biogas oltre che qualitativa per la determinazione della percentuale di metano in esso contenuta.
Si è attuata anche una campagna di accurate e mirate analisi per determinare anche la presenza, oltre al metano, di altri gas e impurità (polveri), normalmente di modesta quantità, se non in tracce; che però possono influenzare, se non noti, il funzionamento dell'impianto di recupero (ad esempio: corrosioni, abrasioni, ecc.).
Nel corso degli anni si è anche provveduto alla normale manutenzione anche con rifacimento di pozzi e di tratti della rete di collettamento.
Attualmente si sta realizzando nell’ex primo e secondo stralcio la nuova rete principale con i relativi pozzi di captazione del biogas in base alla Variante Migliorativa al Progetto di Adeguamento. L’ubicazione dei pozzi viene fatta a servizio delle aree dove è già stato eseguito l’abbancamento dei rifiuti a quote finali di progetto della discarica e la copertura finale provvisoria.
Il totale di biogas avviato alle torce e ai gruppi di produzione di energia nel 2018 è stato di mc.
8.785.675 .
Come sarà meglio specificato al paragrafo successivo, è presente n. 1 gruppo di produzione energia elettrica installato: gestito direttamente da GEA srl , mentre altri due gruppi (ex Servizi Industriali srl società del gruppo ora di proprietà GEA srl),sono stati smantellati per una modifica non sostanziale dell’ impianto con una riduzione di potenzialità di produzione di energia elettrica.
Il motore in funzione è da 830 kW/h ca. gestito da GEA srl .
Per la produzione di biogas (captato e collettato) vedasi l'allegato 8 “Relazione II^ semestre PMC”.
I dati riportati e quanto al successivo paragrafo completano le informazioni richieste anche ai fini del D.Lgs. n. 36/2003 all’art. 13 comma 5 lettera d), già presenti nelle relazioni II^ semestre PMC 2018.