Nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di appalti pubblici, al fine di favorire l’accesso delle microimprese, piccole e medie imprese, la Stazione Appaltante ha effettuato una suddivisione della domanda n. 3 Lotti Funzionali e Geografici/Territoriali. In particolare, i Lotti 1 e 2 riguarderanno il servizio di manutenzione/riparazione e revisione veicolare degli automezzi commerciali, tattici/tattico-logistici e pesanti per gli otto Enti della Brigata Alpina Taurinense, mentre il Lotto 3 riguarderà il servizio di manutenzione/riparazione e revisione veicolare dei soli automezzi del Genio Militare, in quanto trattasi di veicoli di particolari capacità e specificità, tali da non poter ricadere, dal punto di vista della funzionalità descritta dal D. Lgs. 50/2016 e s.m.i., nelle categorie dei Lotti 1 e 2.
Nello Specifico, dunque, i Lotti riguardano i seguenti Enti e servizi:
Lotto 1 – Servizio di manutenzione/riparazione e revisione veicolare degli automezzi commerciali, tattici/tattico-logistici e pesanti – Enti della Provincia di Novara e Torino:
o Reggimento Nizza Cavalleria (1°) di Bellinzago Novarese (NO);
o 3° Reggimento Alpini di Pinerolo (TO);
o Reggimento Logistico Taurinense di Rivoli (TO);
o 1° Reparto di Sanità di Torino;
o Reparto Comando e Supporti Tattici “Taurinense” di Torino.
Lotto 2 – Servizio di manutenzione/riparazione e revisione veicolare degli automezzi commerciali, tattici/tattico-logistici e pesanti – Enti della Provincia di Cuneo:
o 2° Reggimento Alpini di Cuneo;
o 1° Reggimento Artiglieria Terrestre di Fossano (CN);
o 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano (CN).
Lotto 3 – Servizio di manutenzione/riparazione e revisione veicolare degli automezzi specifici del Genio Militare:
o 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano (CN).
2.1. Il Quadro Economico
La parte computazionale della legge di gara è stata elaborata, come precedentemente anticipato, sia in termini quantitativi che finanziari, al fine di rispettare i vincoli giuridici nazionali ed europei. Si procederà nel dettaglio all’analisi delle due componenti, al fine di comprendere la rispettiva incidenza nel quadro economico generale.
2.1.1. La componente quantitativa
La componente quantitativa è stata sviluppata per Lotti omogenei, distinti sia per vincoli geografici/territoriali, che per suddivisione primaria dei mezzi/veicoli nelle categorie di appartenenza. In particolare, per i Lotti 1 e 2 è stata posta in essere la suddivisione dei veicoli/mezzi nelle seguenti n. 3 suddiviso in n. 4 micro-aree, come di seguito specificato:
Macro Area – Mezzi Militari del Genio – atta a determinare i vincoli giuridici necessari alla costituzione di un lotto funzionale, così come definito dall’art. 3 – comma 1, let. qq) del D. Lgs.
50/2016 e s.m.i.;
o Micro-Aree:
Gruppi elettrogeni di piccola/media/grande capacità, torri d'illuminazione, motopompe e compressori carrellati;
Macchine operatrici e rimorchi;
Motobarche/barchini plananti rigidi/barchini plananti gommati;
Gruppi ASTRA e ISOLI.
A seguito dell’individuazione delle segmentazioni sopra descritte, le quali hanno determinato la suddivisione in lotti geografici/territoriali e funzionali, la Stazione Appaltante ha elaborato i numerici, per singolo
veicolo/mezzo appartenente alla rispettiva categoria, costituenti il c.d. “parco automezzi” di ciascun Ente inserito nell’Accordo Quadro.
E’ stata applicata, dunque, la statistica descrittiva delle frequenze assolute e relative al campo di interesse, per singola categoria e/o micro-area oggetto dei rispettivi Lotti, definendo come “classe”, in termini statistici, i numerici dei singoli veicoli/mezzi appartenenti alla stessa categoria e/o micro-area, determinando le frequenze relative percentuali dei singoli veicoli/ mezzi e la conseguente frequenza cumulata percentuale.
Calcolo delle Frequenze Assolute e Relative Percentuali (incidenza % del singolo veicolo/mezzo) Indicando con n il numero totale di unità statistiche (totale veicoli/mezzi per categoria/micro area) e con ni la singola unità statistica (numerico per singolo veicolo/mezzo), la frequenza relativa di ogni unità si ottiene dalla formula,
𝒾 𝑛𝒾 = 𝑛𝒾 𝑛
dove 𝑛𝒾 rappresenta la frequenza assoluta di ciascuna unità statistica e 𝒾 𝑛𝒾 la frequenza relativa.
Essendo la frequenza relativa un numero decimale compreso tra 0 e 1, la somma delle frequenze relative restituisce come risultato 1. In formula:
≤ 𝒾 𝑛𝒾 ≤ ∑ 𝒾 𝑛𝒾 =
𝑛 𝑖=
La frequenza percentuale si ottiene moltiplicando ciascuna frequenza relativa per cento ed aggiungendo il simbolo di percentuale (%),
𝑛𝑧𝑎 𝑛 𝑎𝑙 = 𝑛𝑧𝑎 𝑙𝑎 𝑖 𝑎 ∙ %
Ciascun veicolo/mezzo determina, dunque, un’incidenza percentuale sul relativo parco autoveicoli. In termini matematici, dato 100 % la sommatoria dei veicoli/mezzi che ne costituisce il relativo parco, ciascun veicolo/mezzo inciderà su di esso per la quota percentuale corrispondente al numerico relativo, per ciascun Ente inserito nel Lotto specifico.
E’ da chiarire che la Stazione Appaltante ha ritenuto opportuno determinare la componente quantitativa, attraverso le frequenze relative ed assolute associate al numero di automezzi e non al numero presunto di riparazioni relative ad essi, in quanto, i dati che si ricaverebbero da un calcolo di tale tipologia, sarebbero del tutto aleatori e, come tali, determinando una falsa rappresentazione delle esigenze relative al pubblico interesse, risulterebbero essere fuorvianti per gli Operatori Economici. Tale interpretazione è di fatto dimostrabile in termini scientifici, attraverso la concezione matematico-finanziaria della “probabilità frequentista a posteriori”. Ciò in quanto la probabilità che si verifichi un guasto, tale da comportare una
riparazione del veicolo/automezzo, sarebbe uguale al limite che tende ad infinito per ciascuna frequenza
si otterrebbe una frazione 𝒾 𝑛𝒾 =∞∞ e, come tale, una curva caratterizzata da indeterminatezza, che non corrisponderebbe alle esigenze della Stazione Appaltante.
Tale ragionamento matematico, infatti, non potrebbe in alcun modo applicarsi alle esigenze della Stazione Appaltante, in quanto presupporrebbe che le “prove” che originano gli eventi (c.d. guasti) siano illimitatamente ripetibili e che le “prove” successive debbano svolgersi sempre nelle medesime condizioni (impossibile data l’operatività eterogenea degli Enti). Per tale motivazione, essendo i dati che ne deriverebbero fuorvianti per gli Operatori Economici accorrenti, la Stazione Appaltante ha preferito agire sulle frequenze (relative ed assolute) partendo da dati certi, quali i numerici di veicoli/mezzi suddivisi per categoria/micro area (classi) e per Ente.
2.1.2. La componente finanziaria
La componente finanziaria del quadro economico è stata sviluppata a partire dalla programmazione finanziaria, posta in essere da ciascuno degli otto Enti partecipanti all’Accordo. La c.d. domanda, in termini finanziari, è stata successivamente aggregata dalla Stazione Appaltante, determinando la programmazione ex art. 21 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i. ed ottenendo il Codice Unico di Intervento (CUI) ex art. 2 comma 1 let.
d) ed art. 6 comma 5 del DECRETO MIT 16 gennaio 2018, n. 14 “Regolamento recante procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l'acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali”.
Per determinare l’incidenza finanziaria relativa, di ogni singolo veicolo/mezzo per categoria/micro-area e l’incidenza finanziaria assoluta di ciascuna categoria/micro area, è stato applicato lo stesso calcolo statistico precedentemente descritto, elaborando tante frequenze assolute quante sono le categorie/micro aree (n=totale unità statistiche) e tante frequenze relative quante sono le singole unità statistiche (n. veicoli/mezzi per categoria/micro area), moltiplicato per l’importo di programmazione finanziaria biennale di ciascun Ente. In termini matematici:
dove
n=numero totale di unità statistiche (totale veicoli/mezzi)
ni= singola unità statistica (numerico per singolo veicolo/mezzo) f(ni)= frequenza assoluta
fi (ni)= frequenza relativa
En€= programmazione finanziaria biennale per singolo Ente
In tal modo si ottiene, in termini finanziari, sia l’incidenza che ciascuna categoria/micro area esercita sull’importo programmato per singolo Ente, sia l’incidenza che ciascun veicolo/mezzo di ogni relativa categoria/micro area esercita sull’importo programmato da ciascuno degli Enti inseriti in accordo.
2.1.3. L’incidenza della manodopera, dei ricambi e delle spese generali
Nella determinazione del quadro economico, riferito ai servizi oggetto di Accordo Quadro, al fine di essere quanto più aderenti alle norme nazionali ed europee, è stata calcolata, in maniera approssimativa, l’incidenza che la componentistica dei pezzi di ricambio, la manodopera e le spese generali esercitano sulle risultanze del calcolo delle frequenze finanziarie assolute e relative, così come precedentemente descritte.
La Stazione Appaltante, in particolare, ha effettuato uno studio delle procedure concorrenziali poste in essere negli anni precedenti, delle risultanze derivanti dal calcolo delle anomalie delle offerte, dei costi orari della manodopera minimi e massimi, così come definiti da Confartigianato Torino (Direzione Generale), dei segmenti di mercato riferiti ai Lotti specifici, la concorrenza ed i rischi di lock in.
La Stazione Appaltante, inoltre, nello studio ha incluso la consultazione dei tempari BADA, che rispecchiano la metodologia del tempario carrozzeria “ex Ania”, dei tempari TPA, che oltre ai tempi medi di riparazione, associano al tempo d’intervento anche il ricambio e costo del ricambio al pubblico esente IVA, ed un prontuario dei tempi di riparazione e sostituzione di meccanica e carrozzeria posto in essere da “Quattroruote Infocar”. In particolare, sono stati considerati i tempi di ripristino “assegnati”, i “tempi di lavoro diretto”, i
“tempi di lavoro indiretto” ed i gradi di difficoltà. Nello specifico1: 𝑇𝑎 = 𝐾 𝑇 + 𝐾 𝑇𝑖 riparazioni meccatroniche dei veicoli/mezzi, derivati e loro complessivi, valgono i tempi indicati nelle pubblicazioni delle riparazioni (tempari) edite dalle case costruttrici. Per le riparazioni di carrozzeria, invece, varranno i tempari BADA e TPA, di cui l’aggiudicataria dovrà avere disponibilità, non applicandosi il criterio delle lavorazioni “a corpo”. Per le riparazioni di carrozzeria non riportate nel suddetto database, varranno i tempi di lavorazione stabiliti per i veicoli e complessivi di carattere similare. Qualora si tratti di veicoli e complessivi di caratteristiche sostanzialmente differenti, i tempi di lavorazione saranno determinati a cura del Direttore per l’esecuzione, in contraddittorio con il Responsabile Tecnico dell’aggiudicataria.
Td= tempo di lavoro diretto, ovvero il tempo operativo, cioè il tempo materialmente necessario per eseguire materialmente il lavoro considerato;
Ti= tempo di lavoro indiretto rappresenta la somma dei tempi impiegati nelle operazioni sussidiarie indispensabili per la realizzazione del lavoro in esame. Esso si identifica con accettazione del veicolo, pulizia e preparazione del veicolo, preparazione e pulizia degli attrezzi, spostamento e movimentazione del veicolo;
𝑲 e 𝑲 = coefficienti di correzione che tengono conto dei bisogni fisiologici dell’operatore, della posizione di lavoro, dello sforzo fisico applicato e del ritmo di lavoro.
Considerati tutti i fattori di studio sopra esposti, considerata la difficoltà di stima dei costi di riparazione di veicoli/mezzi, poiché tali voci dipendono non solo dal ricambio, ma anche dalla manodopera e dalle spese generali, la Stazione Appaltante attribuisce le seguenti percentuali presunte, nella considerazione che l’utile d’impresa, essendo indeterminabile (al momento) e dipendente dalle singole condizioni operative e di assetti d’azienda, è da considerarsi ricompreso nelle rispettive quote:
Ricambistica: 55%;
Manodopera: 34 %;
Spese Generali: 11%.
E’ da considerare che i costi minimali e massimali di manodopera – tra € 39,70 e € 65,70 oltre Iva – sono riferiti ai prezzi esposti alla clientela, senza applicazione di convenzioni, con un incremento, rispetto all’anno 2019, del +1.40 %. Gli oneri relativi allo smaltimento rifiuti, giunti al 3%, devono essere ricompresi nella quota delle spese generali.
Applicando dette percentuali sia agli importi di frequenza relativa che di frequenza assoluta, per l’Operatore Economico sarà possibile risalire all’incidenza che la manodopera, le spese generali e la componentistica di ricambio, esercitano (in maniera presunta) sulla quota finanziaria di ciascun veicolo/mezzo, relativo alla rispettiva categoria/micro area per Ente, essendo, dunque, nelle migliori condizioni per poter comprendere le esigenze della Stazione Appaltante e formulare un’offerta consapevole.