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Caratteristiche e organizzazione di un evento in casa

Secondo House Concerts Guide and 2010 Calendar di Fran Snyder, creatore di concertsinyourhome.org, ci sono delle caratteristiche ricorrenti in tutti gli house concert. I punti di questa guida, anche se pensati per spettacoli di musica, si adattano alla maggior parte degli eventi in casa che prevedano una performance live, indipendentemente dal genere.

Della maggior parte degli eventi in casa si può dire che sono occasioni:

- che si svolgono indoor nel fine settimana e generalmente di sera (non sono parametri così rigidi, ma diffusi);

- a cui partecipano dalle 20 alle 50 persone;

- che prevedono una donazione di circa 20 $ per l’artista (da 8 € a15 € in Italia); - in cui è previsto un aperitivo, merenda o buffet organizzato dai padroni di casa o a

cui contribuiscono anche gli ospiti;

- a cui partecipa l’entourage dei padroni di casa e qualche fan dell’artista (o sconosciuto);

- il cui pubblico comprende individui dai 25 ai 60 anni, di media; - adatte a performance per solo, duetti o gruppi piccoli;

- le cui performance sono eseguite con minima o nessuna amplificazione (e così per scenografia, illuminotecnica e altri effetti);

- molto intime, in cui il pubblico è a stretto contatto e molto concentrato;

- in cui la performance è di due set da 40 minuti ciascuno con una pausa da 20 tra i due (non è un’indicazione sempre valida con queste esatte tempistiche, ma l’uso di una pausa è diffuso);

- che rendono meglio dei luoghi pubblici quanto alle vendite di merchandise per gli artisti (questo forse uno dei tratti specificamente descrittivo della realtà di house concerts statunitensi e non valido in modo inconfutabile per altre esperienze); - note per dare all’artista la possibilità di pernottamento.

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La medesima guida prosegue con indicazioni di natura pratica (per gli host) su come fare per pianificare e implementare il piano per un house concert o una rassegna, passo per passo, dall’ideazione al giorno dell’evento.

Seguendo i punti della guida, verrà delineato il funzionamento di un evento in casa, cominciando dai preparativi.

2.2.1 Chi, dove, quando?

Le prime tre decisioni fondamentali che un organizzatore deve affrontare sono quelle relative a “dove” e “quando” fare l’evento, e “chi” invitare.

Nei casi esaminati per questo lavoro, la scelta dell’artista o spettacolo rappresenta il motivo stesso per voler organizzare l’evento, a cui seguono le soluzioni per realizzarlo, prime fra tutte trovare la casa, la data e il pubblico.

Alla decisione di organizzare un evento per un artista (o genere) prescelto, segue quella di luogo e data, che dipendono dalla disponibilità di artista, padrone di casa e/o organizzatore.

La scelta della data appropriata, nel caso in cui chi organizzi fosse un’associazione, terrà in considerazione, oltre all’agenda dell’artista, anche la possibile concomitanza di eventi di altre associazioni o di piccoli locali pubblici nella stessa città, per evitare sovrapposizioni (controproducente oltre che poco diplomatico). Questo soprattutto se l’evento diventa un appuntamento fisso, mensile o settimanale: per fare in modo che si formi un gruppo di habitués è utile creare un’aspettativa a cadenza regolare.

2.2.2 Dove si fa un evento in casa?

Sembra strano, ma anche per un evento di cui si è deciso che avverrà in ambiente domestico è lecito chiedersi: “dove?”.

Il luogo fa riferimento alle caratteristiche della casa: sia quelle proprie dell’edificio che quelle di contesto. Queste, assieme, devono esaltare il contenuto o il genere di performance ed essere adatte al tipo di pubblico.

Casa propria o altrui? Sempre la stessa sede o diversa ogni volta? Centrale e comoda da raggiungere o isolata e adatta a eventi rumorosi?

Se l’organizzatore ha la disponibilità di ambientare l’evento in casa propria, adatterà l’evento alla scala della casa limitando e semplificando le scelte conseguenti.

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Se invece chi organizza può disporre di una reta di case a cui appoggiarsi, sceglierà quella più idonea in base all’evento. In questo caso vanno considerati la capienza dello spazio e il numero massimo (e sicuro) di ospiti.

La previsione di pubblico è un aspetto importante ed è spesso una diretta conseguenza della popolarità dell’artista, della reputazione dell’organizzazione o di quanto l’occasione rappresenti una novità in zona.

La differenza tra lo scegliere un casolare in campagna o un appartamento in città, per un organizzatore, è nel tipo di evento che ha in mente di offrire e a chi. Per rinforzare il senso di comunità di un paesino non avrebbe senso proporre eventi in una casa della città vicina, meglio mantenerli tra le abitazioni locali.

Anzitutto quindi, va considerato a chi è rivolto l’evento per quantificare il pubblico e prevederne la varietà.

Gli invitati saranno in molti? Se si tratta dell’esibizione di un artista con molto seguito o di uno spettacolo “ben recensito”, è probabile. I partecipanti chi sono? Ci si rivolge a persone indistinte del circondario, o sono amici e coetanei di chi organizza o dei padroni di casa? O ancora, partecipano per curiosità o sono fan dell’artista disposti a seguirlo ovunque?

In base alle valutazioni che seguono queste domande, sarà opportuno approfittare di un ampio casolare con giardino anche se isolato, se si ha la certezza che il pubblico farà di tutto per partecipare; sarà opportuno scegliere un appartamento in centro e facilmente raggiungibile per un pubblico nuovo o che si affidi ai mezzi pubblici.

Realtà nate in qualche grande città per iniziativa di persone giovani ad esempio, tengono conto che i partecipanti saranno coetanei e conoscenti, colleghi di studio e non raramente fuori sede. La casa che ospiterà l’evento dovrà essere di preferenza facilmente raggiungibile o almeno di abituale frequentazione da parte della comunità di partecipanti. Il tipo di abitazione ha qualche incidenza anche sulle performance che vi sono autorizzate. Qualsiasi genere di evento, nella sua versione più minimale e semplice ha le credenziali per essere ospitata in ogni tipo di casa o spazio annesso. Più l’evento è ambizioso, più la scelta di uno spazio domestico adeguato è importante.

2.2.3 Inviti e promozione

Segue la fase degli inviti, in cui il pubblico viene raggiunto in modo più o meno mirato, in base alla disponibilità di spazio e alla filosofia di promozione dell’evento.

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Vanno impiegati i mezzi più adeguati al pubblico che si ha in mente e con il necessario anticipo, poichè alcuni organizzatori hanno bisogno che venga garantita una partecipazione minima (almeno 25 persone) prima di confermare una data per l’invito effettivo.

Quando degli inviti devono occuparsi i padroni di casa, i metodi prescelti sono e-mails o messaggi personali ai loro amici e conoscenti e anche molto passaparola. Scegliere in modo mirato i partecipanti permette di accogliere in casa persone selezionate sia per le loro qualità sociali (in modo da avere ospiti piacevoli) sia per le loro inclinazioni culturali effettive (in modo da procurare all’artista un pubblico interessato).

Newsletter, pagine Facebook e annunci su siti e piattaforme web sono i metodi più usati, o integrativi ai precedenti, nel caso gli organizzatori siano collettivi artistici o associazioni. Più un’organizzazione è professionale e interessata ad avere visibilità, più spontaneamente ricorrerà a mezzi di comunicazioni che raggiungano un pubblico più vasto.

Alle conferme di partecipazione del pubblico attraverso i vari canali, rispondono nuovamente gli organizzatori, che assicurano la disponibilità di spazio.

Salvo i casi in cui la casa che ospita l’evento sia conosciuta e adibita a eventi regolari, l’indirizzo viene reso noto ai soli partecipanti confermati a poca distanza dal giorno o ora dell’evento, in alcuni casi previo pagamento anticipato del biglietto.

2.2.4 Preparativi

Scelti artista, data e luogo, i padroni di casa dovranno preparare le fasi successive dell’evento tenendo conto:

- dell’effettiva capacità della casa (o della stanza) di accogliere il pubblico richiesto: oltre alla grandezza dello spazio, le sedute e la disponibilità di provvedere ad averne a sufficienza (noleggiando o chiedendo in prestito sedie o cuscini);

- quando non stabilito in precedenza da un formato standard di evento, considerare e scegliere assieme all’artista come dividere l’evento, e come distribuire il tempo dedicato alle relazioni sociali rispetto allo spettacolo, dividendo in momenti di durata ottimale le parti della performance, aperitivo, pausa, presentazioni e raccolta delle donazioni/biglietti;

- avvertire i vicini di casa, proprietari effettivi o coinquilini, dell’evento e garantire degli orari rispettosi di inizio e fine;

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- come procurarsi la strumentazione tecnica se necessaria: anche se raro, qualora l’artista (o l’organizzazione esterna che si occupa dell’evento) non dovesse provvedere personalmente, potrebbe esserci bisogno di avere luci, leggii, cavi e prolunghe;

- provvedere ad allestire in zone distinte da quella dove avverrà la performance, spazi per le pause e la convivialità: un tavolo per le bevande, un tavolino dove l’artista possa esporre il proprio merchandise (cd, libri, cataloghi, gadget ricordo…), una zona “sicura” per il guardaroba;

- preparare una cena o buffet per gli ospiti;

- allestire uno spazio per il pernottamento dell’artista (eventualmente).

Questi aspetti vanno considerati tutti e risolti nell’ordine, dal momento in cui sia stata confermata la presenza dell’artista al giorno dell’evento.

Se dell’evento si occupa un’organizzazione esterna, che fa da tramite tra artisti e case, sarà cura della stessa espletare eventuale burocrazia (SIAE o assicurazione per i performer ad esempio), al posto degli ospiti e degli artisti con cui collaborano, far pervenire alla casa che ospiterà l’evento un manuale “how to guide”, e fare dei sopralluoghi (puntuali o prima della “stagione”) per accertarsi che nessuno dei dettagli elencati venga sottovalutato.

2.2.5 Durante l’evento

Per chi non abbia familiarità con i padroni di casa, l’atmosfera all’arrivo in un’abitazione dove è stato organizzato un vernissage, spettacolo performativo o talk, è quella di una festa in cui non si conosce approfonditamente il festeggiato.

L’ospite viene accolto, portato al guardaroba e poi in cucina o zona buffet per l’aperitivo dove viene presentato a chi fosse già arrivato e all’artista. Da quel momento in poi, se l’ambiente assolve alla funzione relazionale che lo caratterizza, la conversazione tra gli ospiti e l’interazione con l’artista procedono in modo autonomo, e ogni nuovo arrivato dovrebbe integrarsi a quanti siano già presenti in modo quasi spontaneo.

In questa fase i padroni di casa sono impegnati a non lasciare alcun ospite abbandonato a sé stesso e a facilitare le presentazioni, mentre per l’artista è un momento per capire il suo pubblico, parlandoci, ma anche per ultimare i preparativi, ripassare la scaletta o fare promozione dei suoi prossimi eventi, o dei propri cd/libri/cataloghi.

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In alcuni casi, il tempo prima dello spettacolo è utile per raccogliere le quote di partecipazione o biglietti, di cui si occupano i padroni di casa. In altri, questo avviene a fine spettacolo, facendo passare tra il pubblico il cappello per l’artista.

I padroni di casa di norma non pretendono un compenso per l’evento, che è organizzato per gli artisti, ma sono liberi di chiedere ai partecipanti un simbolico rimborso spese (anche a offerta libera) per cibo e bevande, o di contribuire portando qualcosa per dare varietà al buffet.

C’è un atteggiamento comune negli eventi organizzati in casa, di mantenere separati i momenti e gli spazi dedicati alla performance, da quelli dedicati alla socialità.

Questo rispecchia le motivazioni di molti artisti e organizzatori di evitare per quanto possibile di ricreare le condizioni dei luoghi pubblici affollati, in cui tutte le azioni coesistono nella stessa stanza: si sovrappongono senza una gerarchia di importanza l’esibizione, la conversazione, il consumo di cibi e bevande, e l’attenzione per la performance cade a causa di questi elementi di distrazione.

In casa, è più facile ottenere totale attenzione per la performance rispetto a un locale pubblico, grazie al pubblico ristretto e all’estrema vicinanza artisti-pubblico. Distinguere zone e momenti che vanno dedicati a diverse funzioni, aiuta ulteriormente a incutere rispetto per l’artista e l’esibizione.

In base agli orari stabiliti dal regolamento di condominio, o alla permissività dei vicini, alla durata prefissata dell’esibizione e al modo in cui sono pianificate le pause, i momenti di socialità possono concentrarsi prima o dopo la performance.

A fine spettacolo, il performer si trova invariabilmente tra il pubblico, faccia a faccia con i propri critici. Il pubblico ha modo di approfondire la conoscenza del lavoro presentato e dell’autore, supportarne il lavoro attraverso l’acquisto di libri o cd o altro materiale in vendita.

2.2.6 Dopo l’evento

Le considerazioni sull’artista ospite, sull’andamento generale dell’evento, e sull’organizzazione vengono fatte, in modo formale o casalingo, dai partecipanti, performer e organizzatori, e per ognuna delle parti rappresentano un riferimento per le esperienze successive.

Gli aspetti che vengono considerati dai vari attori sono relativi a:

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- la possibilità di aumentare o ridurre il numero di ospiti (cambiando casa, orari, genere di evento, aumentando le sedute…);

- l’appropriatezza e il rispetto dell’orario scelto;

- la volontà e l’interesse di collaborare nuovamente con la stessa associazione in base alla professionalità nella gestione dell’evento; oppure, di collaborare nuovamente con la stessa casa in base alle caratteristiche estetiche, grandezza e calore dei padroni di casa nell’accoglienza di ospiti e artista; oppure, di collaborare nuovamente con lo stesso artista in base alla capacità di coinvolgimento del pubblico e alla ricezione del suo lavoro;

- la volontà di continuare a organizzare eventi in casa uguali, simili o di genere diverso;

- la volontà di continuare a organizzare /ospitare eventi in casa sporadicamente o farne un appuntamento regolare;

- la volontà di formalizzare la pratica facendola diventare una professione o parte integrante della propria professione, e in caso decidere se rimanere nello spazio domestico o cercarne uno pubblico.

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