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Caratteristiche dei serrament

dinamico e stazionario

9 L’incidenza dei parametri variabili sui fabbisogn

9.3 Caratteristiche dei serrament

Le caratteristiche dei serramenti che sono state considerate nelle simulazioni riguardano la tipologia di vetrazione e il materiale del telaio.

Per primo si visualizzano i risultati che riportano la differenza nell’avere un telaio in alluminio piuttosto che in legno.

Grafico 9-4: influenza del materiale del telaio sui fabbisogni

Si può notare che la differenza tra i due materiali non influenza in modo rilevante i fabbisogni. La massima variazione si ha nel fabbisogno per l’illuminazione che incrementa il suo valore del 5%. Si analizza ora la differenza di prestazione tra le due vetrazioni.

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Grafico 9-5: influenza della tipologia di vetrazione sui fabbisogni

La tipologia di vetrazione influenza invece in maniera più significativa in fabbisogni. In particolare va a ridurre di valori compresi tra il 25 e il 30% il fabbisogno per riscaldamento, mentre aumenta quello per raffreddamento ed in particolare il fabbisogno per illuminare. Quest’ultimo subisce una variazione compresa tra il 15 e il 20%.

A questo punto si passa ad analizzare la combinazione delle due proprietà, ossia si confronta un serramento in alluminio con vetro singolo con uno in legno con vetro doppio.

110 L’incidenza dei parametri variabili sui fabbisogni

Grafico 9-6: influenza delle caratteristiche dei serramenti sui fabbisogni

Si può notare che il risultato rispecchia la combinazione delle due diverse soluzioni.

Si ottiene un incremento dell’influenza sui fabbisogni per riscaldamento e illuminazione, mentre l’influenza sul fabbisogno per raffrescamento è mitigata dai comportamenti diversi del materiale telaio e della tipologia di vetrazione.

In particolare il fabbisogno per riscaldare si riduce di un valore addirittura pari al 29%, mentre quello per raffrescare arriva a un valore di riduzione del 19%.

Discorso diverso invece per il fabbisogno per raffrescare. Se prima la sola vetrazione provocava un aumento del fabbisogno pari al 9%, mentre il diverso telaio praticamente non comporta alcuna variazione, combinando telaio e vetrazione si ottiene un aumento del 7%, valore compreso tra i due precedenti.

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9.4 Schermature

Una prima considerazione da ricordare sulle schermature è legata al loro funzionamento. Nelle simulazioni il loro utilizzo è ottimizzato per il periodo estivo, avendo definito che la loro attivazione avviene con la contemporanea presenza di radiazione incidente sulla vetrazione pari a 300 W/m2 e di temperatura esterna pari a 20°C. Detto questo, nel grafico seguente si visualizza la loro influenza sui fabbisogni.

Grafico 9-7: influenza delle schermature sui fabbisogni

Come si può notare dal grafico le schermature praticamente non funzionano in inverno, in quanto si ottengono delle variazioni del fabbisogno per il riscaldamento minori dell’1%. In estate invece la schermatura più performante è di gran lunga la veneziana esterna che provoca delle riduzioni rispetto alle altre due di circa il 25%. I due sistemi schermanti interni praticamente si equivalgono in quanto presentano una differenza reciproca di meno del 2%. Questa variazione di efficienza determina di conseguenza anche una variazione di fabbisogno per l’illuminazione. In particolare, come è lecito attendersi, più le schermature lavorano e più aumenta la necessità di luce artificiale. Bisogna però evidenziare che questa differenza non incide molto sul valore del fabbisogno in quanto la quantità di energia per illuminare in estate risulta poco significativa rispetto al bilancio annuale. È in inverno infatti che c’è la maggior richiesta energetica per garantire l’illuminamento desiderato.

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9.5 Aggetti

Gli aggetti influiscono in maniera rilevante sui fabbisogni. In particolare il loro comportamento varia a seconda dell’esposizione.

Viene riportato quindi un grafico per ciascuna esposizione. Grafico 9-8: influenza degli aggetti sui fabbisogni, Sud

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In generale gli aggetti sia ad Est che ad Ovest consentono una notevole riduzione dei carici provenienti dalla radiazione solare. Hanno quindi un comportamento utile alla riduzione dei consumi legati al fabbisogno per raffrescamento mentre aumentano quello necessario al riscaldamento e in generale all’illuminazione.

In particolare si evidenziano le caratteristiche tipologia per tipologia:

 L’aggetto orizzontale influisce molto sulla variazione dei fabbisogno. Fa aumentare la quantità utile a riscaldare di valori compresi tra il 5 e il 7%, mentre diminuisce la quantità per raffrescare di valori più notevoli. Si passa infatti da risparmi di circa il 40% a Sud a risparmi del 25% ad Ovest. A differenza degli altre tipologie di aggetti quello orizzontale diminuisce anche il fabbisogno per illuminare gli ambienti del 35% a Sud e del 25 a Ovest. Questo risultato può risultare strano, ma è dovuto all’ombra portata che evita il raggiungimento sia di una radiazione solare incidente sul serramento di 300 W/m2, sia di un valore di abbagliamento sul piano di lavoro, dovuto a una fonte luminosa estesa, superiore a 22, e la conseguente attivazione dei sistemi schermanti.

 L’aggetto verticale, così pensato, non ha grande influenza sulla variazione dei consumi. Un dato significativo si riscontra solo nell’aumento del fabbisogno per illuminazione ad Ovest, che si attesta attorno al 20%

 La combinazione dei due aggetti ha un comportamento che risente delle caratteristiche sia dell’aggetto verticale sia di quello orizzontale. In generale comporta una notevole riduzione del fabbisogno per raffrescamento, con valori prossimi al 50% a Sud e al 30% a Ovest e di conseguenza comporta un aumento più considerevole di quello per riscaldare pur mantenendo valori minori al 10%. Per quel che riguarda il fabbisogno per illuminare i due aggetti ne comportano una riduzione attorno al 20% a Sud mentre lo peggiorano di una valore superiore al 25% ad Ovest.

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