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Cartario ed editoriale

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1980 (pagine 125-129)

l ritmi di lavoro nel corso del secondo trimestre 1980 so-no risultati abbastanza soddisfacenti, in quanto segnala-no miglioramenti sia sul trimestre precedente, sia sull'ugual periodo del 1979. Purtroppo va segnalato un pesante accrescimento dei costi della materia prima che ha trascinato sulla strada dell'ascesa pure i prezzi di vendita. Quanto ai nuovi ordinativi, non si sono notate apprezzabili novità nei riguardi di quelli interni, mentre per quelli esteri si è registrato un modesto regresso sul gennaio-marzo 1980. Gli approvvigionamenti di materie prime hanno sollevato non poche difficoltà per cui le imprese sembrano essersi orientate verso un accumulo di tali scorte. Viceversa, le giacenze di prodotti destinati alla vendita sono apparse in perfetto equilibrio. Le attese a sei mesi sono sfavorevoli nei confronti dell'attività produttiva, della domanda interna e di quella estera. Il punto più dolente sembra essere costituito da-gli ordinativi interni, mentre quello meno negativo par-rebbe la produzione, nei riguardi della quale il tasso di regresso dovrebbe essere piuttosto contenuto.

Edilizia

A partire dal secondo trimestre 1980, la Camera di Com-mercio di Torino ha avviato una rilevazione campionaria presso le imprese edili operanti nella provincia, al fine di valutare con maggiore tempestività rispetto ai dati stati-stici ufficiali l'andamento congiunturale di tale settore. A questa prima indagine hanno collaborato 37 aziende per un totale di 1393 addetti. I principali risultati emersi indicano un rafforzamento produttivo, in termini di ope-re fisicamente ope-realizzate, sia sul trimestope-re pope-recedente, sia sul corrispondente periodo del 1979. Nel contempo la capacità produttiva, a fine giugno mediamente di po-co superiore al 70%, presentava un lieve incremento nel suo tasso di utilizzo.

I costi di produzione risultavano aumentati di un 6,5% sul marzo, soprattutto a causa di una lievitazione delle materie prime.

Le vendite erano salite intorno al 7% sia sull'anno pas-sato, sia sul primo trimestre del corrente anno. Le im-prese lavoranti su commessa evidenziano pure loro un'avanzata valutabile intorno a un 4% sull'anno scor-so. Non vi erano inoltre grosse difficoltà nell'approvvi-gionamento dei materiali, mentre erano leggermente più diffuse nei confronti dei servizi (es. trasporto, manuten-zione, servizi contabili, ecc.). Quanto al periodo di atti-vità assicurato dal complesso degli impegni, a fine giu-gno era di quasi nove mesi.

T a b e l l a 3. M o v i m e n t i valutari per classi merceologiche nella provincia di T o r i n o

(gennaio-dicembre 1979)

IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI Classi merceologiche Dati assoluti Composi- Variaz. % Dati assoluti Composi- Variaz. %

(000) zione % 79/80 (000) zione % 79/80 Produzione agricola zootecnica 301.604.120 8,0 + 27,9 132.789.692 2,3 + 23,7 Produzione chimica farmaceutica 151.136.144 4,0 + 32,2 39.080.669 0,7 - 0,7 Materie plastiche 55.754.819 1,5 + 33,1 45.482.845 0,8 - 0,1 Gomma 164.808.570 4,4 + 19,5 258.544.967 4,5 + 21,4 Pelli e cuoio 50.295.572 1,3 + 53,2 20.924.685 0,4 + 35,2 Legno e sughero 40.268.082 1,1 + 53,7 7.682.985 0,1 - 7,5 Carta e libri 109.933.031 2,9 + 39,8 97.581.547 1,6 + 18,2 Tessili e abbigliamento 123.138.219 3,3 + 49,8 121.438.532 2,1 + 22,5 Metalmeccanica 2.441.015.194 65,0 + 24,3 4.806.617.664 82,9 + 16,7 — mezzi di trasporto 881.338.459 23,5 + 23,6 3.055.219.919 52,7 + 17,5 — restanti settori 1.559.676.735 41,5 + 24,7 1.751.397.745 30,2 + 15,2 Varie 318.736.960 8,5 + 48,4 269.953.654 4,6 + 32,5 TOTALE 3.756.690.711 100,0 + 28,3 5.800.097.240 100,0 + 17,5

Fonte: Unione Italiana delle Camere di Commercio.

T a b e l l a 4. Distribuzione delle importazioni e delle esportazioni della provincia di T o r i n o per paesi di

provenienza e di destinazione ( g e n n a i o - d i c e m b r e 1979)

IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI Paesi Dati assoluti

(000) pos. % Com-% sul totale Italia Variaz. % 79/80 Dati assoluti (000) pos. % Com-% sul totale Italia variaz. % 79/80 Belgio 146.631.952 3,9 6,8 + 38,7 201.548.791 3,5 11,2 + 24,8 Francia 1.214.998.473 32,3 14,2 + 7,2 1.070.001.809 18,5 13,9 + 9,7 Germania R.F. 721.045.388 19,2 7,2 + 37,0 868.902.997 15,0 8,3 + 21,4 Olanda 102.954.585 2,7 3,7 + 47,5 153.236.704 2,6 9,1 - 9,9 Gran Bretagna 277.331.643 7,4 6,5 + 48,0 653.432.352 11,3 16,6 + 24,4 Irlanda 3.041.959 0,1 3,2 25.449.995 0,4 18,2 Danimarca 32.093.836 0,9 5,2 59.546.829 1,0 14,8 Totale C.E.E. 2.498.097.836 66,5 8,7 + 21,8 3.032.119.477 52,3 11,6 • 15,7 U.S.A. 187.127.710 5,0 2,5 + 16,3 430.098.165 7,4 10,7 + 14,5 Altri Paesi 1.071.465.165 28,5 4,7 + 43,8 2.337.879.598 40,3 7,7 + 16,3 TOTALE 3.756.690.711 100,0 6,4 + 27,1 5.800.097.240 100,0 10,9 + 15,8

Fonte: Unione Italiana delle Camere di commercio.

T a b e l l a 5. N u m e r i indici dei prezzi al c o n s u m o per le famiglie di operai e impiegati della città di T o r i n o (Base 1 9 7 6 = 1 0 0 )

Elettricità Gss

Alimentazione Abbigliamento " '.jr.r Abitazione Varie Complessivo combustibili Mesi

1980 var. % 79/80 1980 var. % 79/80 1980 var. %

79/80 1980 var. % 79/80 1980 var. % 79/80 1980 var. % 79/80 Gennaio 162,9 + 13,8 176,7 + 20,4 250,5 + 71,7 170,9 + 25,0 177,1 + 22,9 173,8 + 21,0 Febbraio 165,4 + 12,9 177,9 + 20,6 251,8 + 67,6 171,3 + 25,1 183,7 + 26,2 177,7 + 21,9 Marzo 167,2 + 13,2 182,0 + 20,6 251,9 + 66,8 171,3 + 25,1 185,1 + 26,4 179,4 + 22,1 Aprile 168,2 + 12,1 188,0 + 24,2 262,7 + 75,0 175,0 + 23,6 188,5 + 26,3 182,4 + 22,2 Maggio 169,5 + 11,9 190,2 + 23,3 262,7 + 65,2 175,4 + 23,6 191,2 + 25,9 184,2 + 21,5 Giugno 170,8 + 11,8 192,0 + 22,4 263,8 + 65,4 175,4 + 23,6 193,3 + 25,8 185,8 + 21,4

Passando alla situazione occupazionale, nel trimestre in esame si era assistito a una crescita del 2,38% e si era-no lavorate mediamente 40 ore circa a settimana. In me-rito, alle previsioni per il prossimo trimestre, esse sono abbastanza buone per l'attività produttiva, intesa come realizzazione di nuove opere (saldo +15%), nonché per le commesse (saldo + 4 % ) e l'occupazione (saldo

•4,5%). I prezzi, che sono saliti nel trimestre del 6% cir-ca, dovrebbero continuare a farlo anche in futuro a det-ta di quasi tutti gli operatori intervisdet-tati (saldo +97%).

no riguardato cambiali e tratte accettate ( — 11,3%) per complessivi 24,5 miliardi di lire ( +17,6% sul corrispon-dente periodo dell'anno prececorrispon-dente). Le tratte non ac-cettate in sofferenza sono state 43.002 ( — 9,7%) per 37,3 miliardi ( + 0,8%); gli assegni bancari, infine, sono ammontati a 7134 ( - 8 , 5 % ) per 12,7 miliardi ( + 28,2%). I tre tribunali della provincia hanno dichiarato, nei primi sei mesi del 1980, 131 fallimenti, contro 150 nell'ugual scorcio del 1979 ( — 12,7%). Di essi, 52 riguardavano imprese industriali ( — 25,7% rispetto allo scorso anno), 69 aziende commerciali ( + 1,5%) e 10 ditte appartenenti ad altri comparti (—16,7%).

C O M M E R C I O E S T E R O

I più recenti dati disponibili sui pagamenti e gli incassi valutari a livello provinciale non giungono oltre il 31/12/1979 e non sono quindi utili per un'indagine con-giunturale sul primo semestre 1980. È in ogni caso utile dare un'occhiata a questi dati che presentano il vantag-gio di essere assai dettagliati.

Nel corso del 1979 sono stati effettuati in provincia di Torino pagamenti valutari per un totale di 3756,7 miliardi di lire ( + 28,3% sul corrispondente periodo dell'anno precedente), mentre gli incassi sono ammontati a 5800,1 miliardi di lire ( + 17,5%). Emerge quindi per prima la considerazione che le esportazioni sono lievitate a un ritmo decisamente inferiore rispetto alle importazioni, con un conseguente peggioramento dei conti con l'este-ro. In secondo luogo, mentre nel primo semestre del 1979 le esportazioni (+21,2%) hanno sostanzialmente tenuto il passo delle importazioni ( + 22,5%), nella se-conda metà dell'anno si è assistito a un pesante rallen-tamento delle vendite all'estero.

Quanto alle principali voci dell'interscambio con l'estero, si rileva che i prodotti metalmeccanici hanno perso qual-cosa in termini relativi sia per le importazioni che per le esportazioni (costituiscono ora il 65% del totale per le prime e l'82,9% per le seconde).

Tra gli altri prodotti, è decisamente peggiorata la situa-zione per i generi chimico-farmaceutico ( + 32,2% gli ac-quisti e — 0 , 7 % le vendite), cosi come per le materie plastiche ( + 33,1% e — 0 , 1 % nell'ordine) e i tessili e ab-bigliamento J +49,8% e +22,5% rispettivamente). Vice-versa, l'unico miglioramento, in termini però relativi e non assoluti, ha riguardato i prodotti agricolo-zootecnici ( + 27,9% le importazioni e +23,7% le esportazioni). In merito alla suddivisione dei flussi valutari sulla base dei paesi di provenienza e di destinazione, balza all'oc-chio che il forte aumento delle importazioni è imputabile agli «altri paesi», cioè essenzialmente ai produttori delle principali materie prime, con un +43,8%, contro il + 27,1% generale.

La CEE nel suo complesso ha visto ridursi il suo peso totale sulle importazioni torinesi (66,5% nel 1979, contro 67,9% nel 1978), mentre ha accresciuta la sua importan-za sotto il profilo delle esportazioni (dal 51,4% è salita al 52,3%). Tra i vari paesi membri, la Francia ha comprato dalla provincia di Torino il 9,7% in più e ha venduto il 7,2% in più. Variazioni decisamente superiori hanno re-gistrato la Germania Ovest ( + 21,4% e + 3 7 % rispetti-vamente per esportazioni e importazioni) e la Gran Bre-tagna ( + 48% e +24,4% nell'ordine).

Al di fuori dell'Europa comunitaria, si segnala l'ulteriore perdita d'importanza degli Stati Uniti rispetto al totale dell'interscambio torinese con l'estero (5% e 7,4% per importazioni e esportazioni rispettivamente, contro 5,8% e 7,6% un anno fa).

C O S T O D E L L A V I T A

Tra il giugno 1979 e il giugno 1980 l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati della città di Torino è cresciuto del 21,4%, cosi ripartito tra le varie voci: +11,8% l'alimentazione, +22,4% l'abbigliamento, + 65,4% l'elettricità e i combustibili, +23,6% l'abitazio-ne e +25,8% i beni e servizi vari. Alla stessa data dello scorso anno si era sul 15%, e ciò dimostra il forte incre-mento accusato dall'inflazione. Fortunatamente negli ul-timi mesi si è in lieve decelerazione: infatti ad aprile il tasso annuale era a quota +22,2% e ora si è al 21,4%, cioè di poco al di sopra del gennaio ( +21% sullo stesso mese del 1979).

P R O T E S T I C A M B I A R I E F A L L I M E N T I

Nel gennaio-maggio 1980 sono stati levati in provincia di Torino 92.996 protesti ( — 1 0 , 4 % sul 1979) per un impor-to di 74,5 miliardi di lire ( + 9,9%). Tra essi, 42.860

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G L I A U T O R I S I P R E S E N T A N O

A . BARETTONI ARLERI, Linee e v o l u t i v e del-la c o n t a b i l i t à dello S t a t o e degli enti pubbli-ci - Voi. di 18 x 25 cm, pp. 212 - Giuffrè,

Mila-no, 1980 - L. 7000.

La pubblicazione si ripromette di conseguire una finalità prevalentemente, ma non esclusivamente, didattica, of-frendo allo studente, ma anche all'operatore della conta-bilità pubblica, considerazioni e problematiche su alcuni temi che nell'ambito di essa si caratterizzano per la loro viva attualità.

Essa si articola in una serie di temi che attengono ad aspetti che costituiscono il corollario organizzativo ed applicativo-contabile della nuova visione unitaria della fi-nanza pubblica e del relativo adeguamento metodologi-co sia dei processi di determinazione dell'indirizzo politi-co che dei relativi politi-conti pubblici: in tal quadro si inseri-scono, pur nel limitato intento di aggiornamento delle tradizionali trattazioni della materia alla luce delle inno-vazioni normative degli anni 75-79 e della loro prima ap-plicazione, i saggi sulla riforma della contabilità generale dello stato in materia di bilancio, sulle implicazioni con-tabili delle norme in materia di finanza locale nonché di quelle in materia di normalizzazione dei conti degli enti pubblici e di adeguamento alla contabilità statale. Intento parzialmente diverso perseguono, invece, i due scritti relativi alla problematica dell'entrata: l'introduzio-ne del nuovo ordinamento tributario, proteso l'introduzio- necessa-riamente in un primo momento a disciplinare il potere impositivo e i singoli tributi, ha prodotto acuti fenomeni indotti sui meccanismi di applicazione e, in special mo-do, sulla riscossione e sull'accertamento.

Essi assumono un rilievo tutt'affatto particolare nella contabilità pubblica sia per la loro pertinenza ai procedi-menti contabili dell'entrata, sia per il contributo che può essere offerto all'attenuazione del fenomeno dell'evasio-ne attraverso lo strumento del controllo esterno. Trattasi di aspetti, oltre che attuali, tradizionalmente di-sattesi dalla scienza contabile.

Segue, poi, un saggio che si sforza di individuare le li-nee tendenziali ed evolutive delle procedure contrattuali amministrative alla stregua della più recente normativa anche comunitaria e della introduzione, nel quadro isti-tuzionale, della nuova ed autonoma legittimazione nego-ziale delle Regioni.

Si lumeggiano cosi chiaramente i circoscritti fini di ag-giornamento e di integrazione delle tradizionali trattazio-ni della materia.

il consenso sull'ipotesi che tutti i sistemi sopra citati concorrono a determinare i comportamenti organizzativi individuali e di gruppo; tale ipotesi costituisce la ragion d'essere di questo libro.

L'obiettivo di una trattazione organica e sufficientemen-te approfondita del sufficientemen-tema prescelto) entro i limiti e gli schemi dell'organizzazione d'impresa, ha imposto di: (a) dare per note le conoscenze di base circa i sistemi organizzativi d'impresa; solo ove indispensabile sono stati richiamati alcuni dei modelli fondamentali di inter-pretazione e di progettazione delle variabili dei sistemi organizzativi; (Al pure per note assumere le conoscenze elementari circa i singoli sistemi operativi; anche gli aspetti più tecnici e specialistici sono stati ignorati e ciò in quanto non essenziali per la corretta comprensione di quanto esposto; (c) compiere un tentativo di riconduzio-ne di tutti i sistemi operativi trattati ad una comuriconduzio-ne ba-se di interpretazione.

La scelta di una comune base di interpretazione dei si-stemi operativi si impone se non altro per poter esplici-tare, al di là delle dichiarazioni di principio, le relazioni di complementarità tra gli stessi e le relazioni di funziona-lità/disfunzionalità rispetto ai comportamenti organizza-tivi ed alle condizioni di vita duratura economica d'im-presa. Tale scelta, tuttavia, si correla ad elevati livelli di rischio; infatti, quanto gli studi organizzativi hanno sino-ra espresso con riguardo ai sistemi opesino-rativi fornisce in merito indicazioni piuttosto generiche e contrastanti. Tra le alternative di uno schema semplice e lineare e di uno schema relativamente complesso si è scelta la se-conda e ciò per due ragioni: in primo luogo, per ridurre il rischio di sovrasemplificazioni; in secondo luogo, per fornire con questo lavoro una base sufficientemente am-pia per consentire anche differenti interpretazioni dato il carattere dì tentativo che comunque avrebbe avuto quella qui proposta. La scelta si è compiuta individuan-do due insiemi di «fabbisogni organizzativi» e riferenindividuan-do agli stessi i singoli sistemi operativi. Il primo insieme di fabbisogni (multidimensionalità, differenziazione, inte-grazione ed anticipazione! sintetizza le esigenze espresse dai caratteri delle variabili d'ambiente e tecniche e dalla stategia di impresa; il secondo insieme (identità, stabili-tà, sviluppo! intende evidenziare le esigenze espresse dai prestatori di lavoro. Alla contrapposizione tra le due classi di esigenze si ispira il tentativo di ridurre ad un quadro unitario la vastissima gamma di contributi, spes-so parziali, offerti dalla dottrina.

Il libro è destinato a chi ha avuto l'opportunità di intuire l'esigenza di progettare i sistemi operativi anche «in chiave organizzativa» e facendo riferimento ad uno schema unitario che ne permetta, tra l'altro, il riferimen-to ad altre classi di variabili che compongono il sistema organizzativo; oltre alle conoscenze di base cui si è fatto sopra cenno si richiede la disponibilità a lavorare su quanto qui esposto per ovviare alle certo numerose la-cune ed incoerenze; i frequenti e un po' pedanti riferi-menti bibliografici servono anche a tal fine.

G. A I R O L D I , I s i s t e m i operativi - Voi. di

15 x 23 cm, pp. XXXVI/375 - Giuffrè, Milano, 1980 - L. 12.000.

Questo libro tratta un tema speciale di organizzazione di impresa; i sistemi operativi ivi sono intesi come una classe di variabili organizzative complementari alla strut-tura ed al potere organizzativo (stile di direzione). Per quanto speciale, il tema è estremamente ampio; qui si è scelto di includervi: i sistemi di pianificazione e di pro-grammazione e controllo; i sistemi di valutazione dei ri-sultati, di retribuzione e di carriera; i sistemi di ricerca, di selezione, di inserimento e di formazione del persona-le; i sistemi informativi e di decisione. Altre discipline ol-tre all'organizzazione d'impresa, rivendicano come pro-prio oggetto d'indagine uno o più di tali sistemi; nessun dubbio sulla legittimità di tali attese ma anche unanime

E. G E N N A R O - G. GIMELLI - P. G I U B A S S O , Guida all'assicurazione e al f i n a n z i a m e n t o dei crediti all'esportazione - Voi. di 14,5 x 21

cm, pp. 275 - Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, Torino, 1980 - L. 7000.

Questa guida pratica (aggiornata al maggio 1980) all'as-sicurazione ed al finanziamento delle operazioni di esportazione con pagamento dilazionato vuole essere uno strumento di lavoro per quelle persone che si trova-no costrette, nello svolgimento della loro attività profes-sionale, a districarsi in quella complessa normativa sia legislativa che privatistica che regola la materia. Detta normativa infatti, dovendo regolare tante facce di uno stesso problema, tanti problemi diversi di un'unica ope-razione commerciale, è diventata materia per specialisti

lasciando spesso disorientati quegli operatori che do-vrebbero ricorrere poche volte all'anno al sistema e in particolare le piccole e medie aziende esportatrici o quelle aziende di maggiori dimensioni che operano sal-tuariamente sull'estero.

Il sistema in esame ha dei precedenti di scarsa funziona-lità operativa derivanti dalle diversità dei momenti deci-sionali ed una fama di estrema complessità per cui gli esportatori tendono a ricorrere al sistema solo se co-stretti dal cliente estero che glielo impone.

Oggi invece l'industria esportatrice deve mettersi in con-dizione di competere con i suoi concorrenti stranieri usando le migliori tecniche e, tra queste, le tecniche fi-nanziarie e assicurative che, se ben applicate, permetto-no dei permetto-notevoli risparmi di spese, riduzioni di costi ed in particolare riduzione dei rischi connessi.

Gli autori intendono dotare l'operatore di tutti i testi le-gislativi che regolano la materia ma più in dettaglio, mettere in evidenza quelle parti che sono di diretto inte-resse dell'esportatore tralasciando tutte quelle norme ri-volte dal legislatore a garantire l'efficienza e funzionalità del sistema. In altre parole non si intende spiegare la fi-losofia assicurativa o finanziaria che ha ispirato la nasci-ta della norma bensì solo quei passi o quelle formalità che l'operatore deve adempiere perché l'esportazione a credito sia perfezionata al meglio sia assicurativamente sia finanziariamente (...).

La guida illustra in modo sistematico le caratteristiche fondamentali dell'assicurazione e del finanziamento dell'esportazione. In particolare il lettore ritroverà: Aspetti promozionali dei sistema-, nella prima parte in-tendiamo chiarire perché l'operatore deve ricorrere al si-stema sia di assicurazione che di finanziamento dell'esportazione, il quale non è nato per coprire l'opera-tore che si è venuto a trovare in certe situazioni, bensì per indurre l'operatore a mettersi in dette situazioni per poter contrastare i suoi concorrenti stranieri che adotta-no tecniche analoghe. Deve fare ricorso all'assicurazione dei propri rischi all'estero non solo la grande impresa ma anche la media e la piccola. I rischi non sussistono solo per i beni industriali ma anche per i beni di con-sumo.

Aspetti assicurativi: viene dedicato ampio spazio ai sin-goli rischi che corre l'operatore quando effettua un'ope-razione di esportazione e quali sono le procedure di as-sicurazione, i costi, i vantaggi e gli svantaggi. Aspetti finanziari: sebbene l'operazione di finanziamento non sia obbligatoriamente connessa all'assicurazione, è evidente che molto spesso l'esportatore non può o non gradisce in termini economici finanziare l'importatore estero. Diventa quindi indispensabile conoscere gli stru-menti a disposizione per il ricorso a finanziastru-menti age-volati nel tasso oppure aggiuntivi al normale fido banca-rio. Infatti quando l'esportatore concede dilazioni a un cliente estero deve porsi non solo il problema degli oneri finanziari ma anche quello della propria disponibilità di fido.

Aspetti valutari: come noto le norme valutarie italiane ri-chiedono una specifica autorizzazione ogni qualvolta si eccedono certi termini di dilazione dei pagamenti per esportazione. Per facilitare l'operatore l'ente che conce-de l'assicurazione è stato abilitato dal Ministero conce-del Commercio Estero a concedere anche l'autorizzazione valutaria.

Aspetti contrattuali: si sono trattate con particolare cura le condizioni del contratto di assicurazione come pure quelle connesse al contratto di finanziamento. A queste vanno armonizzate le clausole dei contratti mercantili già oggetto di approfondita trattazione in altri volumi della presente collana.

Testi di legge: senza voler intimorire il nuovo utente con la quantità di norme esistenti, riteniamo indispensabile per chi vuole rendersi conto dell'intero sistema riportare i testi ufficiali delle norme fondamentali in vigore. È inol-tre utile prendere contatto visivo con i fac-simile dei mo-duli di domanda per ogni tipo di operazione. La legge principale, cosiddetta Legge Ossola (n. 227 del 24 maggio 1977), dedica ampio spazio anche all'attività

delle Banche sia per provvista di fondi all'estero sia nel caso di crediti finanziari. In entrambi i casi l'operatore con l'estero deve ricercare presso la propria banca le so-luzioni più convenienti.

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1980 (pagine 125-129)

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