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7. Sistema di accumulo

8.1 Scenario 1

8.1.5 Analisi comportamento dell’impianto dello scenario 1 su 20 anni

8.1.5.1 Caso studio:analisi sui 20 anni per Porto Corsini MWA

Procedendo come descritto nel paragrafo precedente, sono stati ottenuti i seguenti risultati per la piattaforma di Porto Corsini MWA con l’impianto dimensionato come in 7.1.4.

Prima di tutto, verrà mostrato l’andamento dello stato di salute (Figura 38). Questo risulta monotono decrescente fino al decimo anno, nel quale, in questo caso, avviene la sostituzione del sistema di accumulo.

Figura 38. Andamento del SOH su 20 anni per Porto Corsini MWA nello scenario 1

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È possibile notare che il SOH raggiunge il 70% poco prima dell’inizio del nono anno e di conseguenza, come era stato detto nel paragrafo precedente, si procede con la sostituzione al decimo anno.

Anche se non risulta immediato dal grafico, si può notare che l’andamento dello stato di salute negli anni non è lineare. Infatti, la sua pendenza aumenta sempre di più, avanzando nel tempo, fino al momento della sostituzione delle batterie. Se ci si sofferma a guardare la riduzione del SOH durante il primo e durante il nono anno, infatti, si può notare che nel primo anno c’è una perdita di capacità del 3%, dal 100% al 97%, mentre durante il nono, il SOH si riduce del 5%, passando dal 69% al 64%. Più è degradato il sistema di accumulo, più velocemente degrada. Questo fenomeno è dovuto alla riduzione della capacità causata dal degrado. Infatti, man mano che lo stato di salute delle batterie diminuisce, si riduce anche la sua capacità. In pratica è come se si lavorasse andando avanti negli anni con un sistema di accumulo sempre più piccolo. Di conseguenza, lavorando con una capacità minore, i processi di scarica e di carica vanno a interessare intervalli di SOC sempre maggiori e questo determina un degrado più veloce del sistema. Si ricorda, infatti, che la relazione tra la variazione della capacità delle batterie e la variazione dello stato di carica è la seguente:

ΔC (t) = C , Z SOC(t ) − SOC(t)

Per quanto riguarda, invece, l’andamento dello stato di carica, questo segue il comportamento descritto nel grafico in Figura 39.

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Figura 39. Andamento del SOC su 20 anni per Porto Corsini MWA nello scenario 1

Come ci si aspettava, la curva dello stato di carica tende a scendere. Questo è dovuto al degrado del fotovoltaico che non riesce più a sostenere, come nei primi anni, il dissalatore andando avanti nel tempo. Il dissalatore quindi, per funzionare tutti gli anni allo stesso modo, richiede pian piano sempre più energia al pacco batterie e ciò causa un progressivo abbassarsi della curva del SOC. Un altro trend che salta subito all’occhio è l’aumento dell’ampiezza della curva durante il progredire degli anni prima della sostituzione del sistema di accumulo. Questo comportamento è legato alla riduzione della capacità effettiva del sistema di accumulo dovuta al suo degrado. Man mano che il SOH scende infatti, la capacità totale accumulabile si riduce e quindi l’ingresso della stessa quantità di energia porterà a una variazione maggiore del SOC rispetto a quella che ci sarebbe stata con il sistema di accumulo in piena salute. Ciò quindi porta a variazioni più evidenti del SOC sulla curva.

La tendenza ad aumentare l’ampiezza del SOC, legata alla riduzione della capacità delle batterie, viene però controbilanciata dalla presenza di una minor quantità di energia da accumulare causata dal degrado del fotovoltaico. Per questo motivo andando avanti negli anni la variazione dell’ampiezza del SOC diventa meno evidente.

È possibile da subito vedere dalla curva del SOC da quale anno si inizia ad avere una perdita nella produzione d’acqua. Infatti, dal sesto anno in poi, si inizia a vedere che il SOC va a toccare il limite inferiore e come detto nel paragrafo precedente al raggiungimento del SOC minimo si blocca la produzione se il fotovoltaico non riesce a sostenere da solo l’impianto.

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Anche sulla curva dello stato di carica, è possibile notare la sostituzione delle batterie al decimo anno. Infatti, al decimo anno è presente un impennata del SOC che passa da un valore compreso tra il 30% e il 40%, al 50%. Qualora lo stato di carica del vecchio sistema di accumulo fosse invece stato esattamente pari al 50% prima della sostituzione, sarebbe comunque stato possibile notare il cambio delle batterie a causa della variazione dell’ampiezza della curva del SOC. Infatti, una quantità di energia di poco inferiore a quella dell’anno precedente, sarebbe entrata e uscita in un sistema di accumulo nuovo con una capacità di circa il 30% più grande di quella dell’anno precedente e ciò avrebbe causato una variazione dello stato di carica visibilmente inferiore.

Dalla curva del SOC è possibile inoltre notare come l’inserimento del nuovo pacco batterie consenta inoltre di tornare alla produzione di acqua dei primi anni. Infatti, durante il decimo anno, la curva non raggiunge mai il limite minimo del SOC. Questo succede perché viene inserita dell’energia nel sistema che prima non era presente avendo inserito un nuovo pacco batterie carico al 50%. Questa energia, insieme a quella prodotta dal fotovoltaico, riesce a sostenere la domanda del dissalatore per un anno senza che il sistema di accumulo raggiunga il limite inferiore dello stato di carica.

Poiché il fotovoltaico ormai non è più in grado di sostenere il funzionamento del sistema come era stato definito all’inizio, a partire già dall’undicesimo anno si riprenderà ad avere una produzione di acqua inferiore a quella dei primi anni.

Il grafico in Figura 40 rappresenta la riduzione percentuale rispetto al primo anno dell’acqua prodotta.

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