La modalità di accatastamento dei segati e la posizione delle cataste hanno conseguenze rilevanti sull’andamento della stagionatura e sulla corretta conservazione del legno.
Formazione della catasta
La catasta di segati posti a stagionare è costituita da una serie di tavole, di pari spessore20 e, possibilmente, di uguale
lunghezza (la larghezza può variare), poste a strati e intercalate da listelli distanziatori. La catasta deve appoggiare su un supporto piano che può essere costituito da un'altra catasta o da una base d'appoggio a terra. I listelli devono essere posizionati in modo da risultare allineati gli uni agli altri e devono trasferire omogeneamente i carichi dalle cataste superiori alla base di appoggio, senza provocare sollecitazioni asimmetriche e momenti flettenti. Tali sollecitazioni, infatti, durante il lungo periodo necessario alla stagionatura, potrebbero causare deformazioni permanenti sugli elementi lignei.
Dimensione della catasta
La catasta dei segati deve essere concepita e costruita in modo da poter costituire una unità a se stante, di dimensioni pressoché standardizzate e con materiale omogeneo. Questo rende molto più semplice la movimentazione, il trasporto e tutte le operazioni
successive, compresa la
commercializzazione.
20 Per ottenere umidità simili dei segati di una catasta al
termine della stagionatura è indispensabile che i segati abbiano tutti rigorosamente lo stesso spessore.
La larghezza e la profondità della catasta devono quindi essere progettate in base alla macchina che viene impiegata sul piazzale per la movimentazione del legname. Mentre la lunghezza della catasta è stabilita ovviamente in base alla lunghezza dei segati.
Esempio di catasta di tavole di latifoglia, molto sottili. Il piccolo spessore delle tavole ed il
valore giustifica la fittezza della disposizione dei listelli
Base della catasta
Ė necessario che la catasta appoggi su basamento solido, che la tenga sollevata da terra per consentire un’efficace ventilazione. E' opportuno che sotto la catasta vi sia uno spazio aerato di almeno 50cm necessario a tenere lontano il primo strato di tavole dal terreno. Una valida soluzione può essere l’impiego di pilastrini di cemento (sui quali possono essere disposti elementi trasversali a costituire il piano orizzontale d'appoggio della catasta), adeguatamente distanziati per consentire l'accesso delle forche delle macchine per la movimentazione delle
cataste (carrelli elevatori o carri ponte).
Qualsiasi altra soluzione, anche di tipo temporaneo, può essere impiegata per ottenere questo risultato (ad esempio toppi di legno utilizzati come pilastri). In caso contrario la mancata ventilazione comporta delle perdite di materiale dovute di solito all'alterazione da parte dei funghi che trovano le condizioni ideali per attaccare il legno prima che l'umidità si abbassi sotto il livello di sicurezza.
Catasta di boule di segati
Esempio di segati di conifera organizzate in file ordinate, adatte all'impiego dei carri ponte (side lift)
Listelli distanziatori
I listelli devono garantire un buon passaggio di aria tra i singoli strati della catasta, devono essere costituiti di legno sano e asciutto, non devono provocare macchie nella zona di contatto con il legno umido delle tavole messe a stagionare. Possono avere sezione quadrata o rettangolare; in quest'ultimo caso si possono utilizzare sia di piatto che di bordo.
Lo spessore dei listelli deve essere scelto in funzione dello spessore dei segati da essiccare e della velocità con cui si vuole che questi ultimi perdano acqua. La distanza fra un listello e l’altro deve essere anch’essa determinata in base allo spessore dei segati (le tavole meno rigide vanno sostenute in più punti) e in modo da impedire eventuali deformazioni delle tavole durante l'essiccazione; per questo motivo nelle cataste di specie legnose che tendono maggiormente a deformarsi i listelli devono essere posti a distanza ravvicinata. I listelli infine devono essere precisamente allineati verticalmente con i pilastrini di cemento o qualsiasi altro sistema di supporto impiegato alla base della catasta in modo da trasferire i carichi da tavola a tavola e dalla catasta a terra.
Esempio di cattivo allineamento di listelli e della conseguente deformazione dei segati (da Giordano,
1981)
I listelli distanziatori nella pratica Nella gestione di piazzali per la stagionatura può risultare piuttosto scomodo e costoso scegliere ed utilizzare listelli differenti in base al tipo di materiale da accatastare. Per questa ragione si preferisce un solo tipo di listello di dimensioni pari a 25x35mm, che può essere impiegato di piatto o sul bordo.
Ė necessario considerare che listelli di piccole dimensioni, con una superficie d'appoggio sul segato troppo piccola, possono provocare schiacciamenti localizzati del legno per compressione trasversale, proprio a causa della ridotta superficie di contatto. Mentre listelli troppo larghi, nel punto di contatto con le tavole, possono limitare
eccessivamente la evaporazione dell'acqua e condurre a delle alterazioni di colore del legname (ad esempio nel caso del faggio).
Copertura della catasta
Per evitare il deterioramento dei segati posti a stagionare e migliorare la velocità di fuoriuscita dell'acqua è necessario che la sommità delle cataste sia coperta da un tetto, ben ancorato alla catasta stessa, che ripari il legname dalla pioggia battente e dall'azione diretta del sole.
Carichi sulla sommità della catasta
Mentre le cataste di base sono caricate con il peso delle cataste poste sopra, sulla catasta più alta grava solamente il peso modesto della copertura. Per evitare che i segati possano muoversi liberamente durante la stagionatura è buona pratica disporre sulla sommità della catasta più alta pesi (o sistemi di ancoraggio a terra per metterla in compressione) che limitino al minimo tale libertà di movimento. Questo sistema permette di ridurre almeno una parte delle deformazioni da ritiro, normali o dovute alla presenza di legno anomalo, che possono verificarsi durante la stagionatura del legname (imbarcamento, arcuatura, falcatura, svergolamento).
VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA
STAGIONATURA
Sintesi: In questa parte si elencano i principali vantaggi ottenibili dall’essiccazione naturale del legno e i potenziali svantaggi che questo processo comporta
Vantaggi
- Rischio di danni: i lunghi tempi necessari per portare a termine la stagionatura fanno diminuire i rischi di danneggiamento sul legname a carico del processo, rispetto all’essiccazione artificiale del legno condotta con metodi che impiegano le alte temperature;
- Costi: rispetto ad altri sistemi di essiccazione artificiale la stagionatura comporta
costi di impianto molto minori, costi energetici praticamente nulli,
costi di gestione molto ridotti - Personale: la gestione del legname posto a stagionare è abbastanza semplice e non richiede manodopera specializzata
- Aspetti ecologici: l'impatto ambientale di un piazzale di segati posti ad essiccare è trascurabile.
Svantaggi
- Tempi: i tempi di stagionatura sono lunghi e possono comportare anche lunghe attese, indispensabili per le lavorazioni successive
- Rischio di alterazioni biotiche: i lunghi tempi necessari a portare a termine la stagionatura e l'esposizione all'ambiente esterno aumentano il rischio di alterazioni del legno dovute ad attacchi biotici;
- Rischio di danni: ventilazioni eccessive o troppo scarse possono danneggiare il materiale posto a stagionare (comunque assai inferiori ad altri tipi di essiccazione):
- nel primo caso possono verificarsi gradienti eccessivi all'interno dei segati con conseguente
apertura di fessurazioni sulle testate degli elementi lignei;
- nel secondo, l'umidità ristagnante può favorire attacchi di funghi e muffe che deteriorano esteticamente il legno
- Umidità finale: mediante il processo di stagionatura non è possibile che il legno raggiunga qualsiasi umidità desiderata. I valori di umidità e temperatura dell'ambiente circostante condizionano infatti l’umidità raggiungibile dal legno. Per arrivare a un’umidità del legno minore del 12%-17% (a seconda della posizione geografica del luogo in cui sono poste le cataste) è necessario ricorrere all'essiccazione artificiale. - Imprevedibilità: il numero e la combinazione dei fattori sopra elencati rende difficile la previsione dei tempi di stagionatura e delle umidità finali raggiungibili,
- Spazi e logistica: per una gestione adeguata delle cataste poste a stagionare è necessario disporre di ampi spazi, viabilità e di macchine per la movimentazione.
CONSEGUENZE DELL’ESSICCAZIONE SUI