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CAPITOLO 4 - Ripetizioni e sostituzioni

4.1 Cenni preliminari di teoria

In questo capitolo osserveremo come le grammatiche prese in esame propongono i vari fenomeni di coesione ottenuti mediante rapporti di significato tra un referente testuale e le sue riprese anaforiche lessicali (tratteremo le anafore pronominali nel capitolo 6). Pri-ma di addentrarci in quest'analisi, vale la pena chiarire alcuni concetti teorici particolar-mente salienti. Questo ci permetterà di condurre uno studio più accurato e teoricaparticolar-mente fondato.

Halliday e Hasan definiscono la coesione come una relazione semantica tra due elemen-ti di un testo, per cui l’uno si rende cruciale per l’interpretazione dell’altro (1976, p. 8). Se si confronta questa definizione con la definizione di anafora che fornisce Andorno (la quale si rifà a Huang 2000):12

Si definisce comunemente anafora la relazione tra due elementi linguistici in cui l'interpretazione di uno, detto anaforico, richiede in qualche modo l'interpretazione dell'altro, detto antecedente (2003, p. 45).

appare evidente come coesione e anafora condividano lo stesso principio generale. In-fatti, molti fenomeni di coesione si basano proprio su legami di tipo anaforico, come ve-dremo in questo capitolo e nei prossimi. Va tuttavia sottolineato che i legami anaforici sono solo uno dei dispositivi con cui agisce la coesione, dunque anafora e coesione non sono da confondere.

La coesione, come si è già detto, è costituita da tutti quegli aspetti della superficie lin-guistica di un testo che ne assicurano la continuità tematica e l'unitarietà, e dunque «so-prattutto le espressioni che assicurano la ripresa e il recupero di referenti» (Andorno

2003, p. 39). Anafore di vario tipo, come ripetizioni, sinonimi, ellissi o pronomi, ripren-dendo linguisticamente un antecedente (istituito come referente testuale) assicurano la continuità referenziale di un testo, rendendolo in questo modo coeso.

Prima di procedere, per evitare un possibile fraintendimento, occorre chiarire cosa si in-tenda con “referente testuale”. Questo infatti si discosta dal significato tradizionale di referente quale ente reale a cui fa riferimento un'espressione linguistica, come ritrovia-mo nella classica rappresentazione triadica proposta da Saussure significante/significa-to/referente.13 Un referente testuale è piuttosto ogni entità o evento che, evocato da uno dei parlanti all'interno del discorso, entra a far parte dell'universo del discorso stesso e che può così diventare oggetto di predicazioni successive (Andorno 2003, p. 28).

Ora che abbiamo chiarito il concetto di anafora e di referente testuale, possiamo elenca-re sinteticamente i principali rapporti di significato che possono intercorelenca-reelenca-re tra una ri-presa anaforica lessicale e il suo antecedente.

Il caso più immediato è quello della ripetizione, dove la coesione è ottenuta ripetendo alcuni elementi. Possiamo avere una ripetizione totale, quando si ripete la medesima pa-rola (o gruppo di parole):

Marco non è soddisfatto del suo lavoro. In realtà, Marco non è mai soddisfatto.

oppure anche una ripetizione parziale, quando la ripresa ha subìto delle modifiche mor-fologiche rispetto all'originale (quali processi di flessione o di derivazione), o è stata as-sociata ad un ulteriore sintagma:

Sofia ha due case: un casolare in campagna e una casa di vacanza.

Oltre alla ripetizione, troviamo anche svariati casi in cui il legame anaforico è ottenuto sostituendo alcuni elementi secondo rapporti semantici paradigmatici.14

13 Ad esempio, il significato di “penna” è l'idea che i parlanti hanno di questo oggetto, il significan-te è la specifica sequenza di foni (o di grafi, per quanto riguarda la scrittura), e il referensignifican-te è l'oggetto che troviamo nella realtà (extralinguistica) e a cui il segno linguistico fa riferimento. 14 I rapporti paradigmatici (o associativi) sono i rapporti che intercorrono tra gli elementi di una

frase e gli elementi che potrebbero virtualmente sostituirsi ad essi; sono dunque rapporti in

Un rapporto paradigmatico molto comune sono le relazioni di sinonimia; queste si in-staurano tra lessemi diversi legati da un rapporto di somiglianza semantica.15

L'abitazione di una persona rivela molto del suo carattere: la casa è lo specchio

dell'anima.

Abbiamo poi la relazione semantica di iponimia/iperonimia, che si instaura tra un lesse-ma di significato più generale (l'iperonimo) e un lesselesse-ma di significato più specifico (l'iponimo). Questa relazione è spesso definita in termini di inclusione in classi (Casadei 2003, p. 56). Possiamo dunque richiamare l'antecedente con un iperonimo:

La coltivazione delle patate è piuttosto facile: per avere questi ortaggi nel proprio orto è sufficiente...

oppure con un iponimo:

Il film che oggi proiettano alla cineteca è un classico. Da tempo desideravo rivede-re C'era una volta il west.

Tra l'antecedente e la ripresa anaforica può intercorrere anche una relazione di vicinanza semantica, e ciò si verifica quando le espressioni in questione appartengono allo stesso campo lessicale:16

- Quando ti laureerai?

- Sto finendo di scrivere la tesi.

Un ulteriore caso è dato dalle perifrasi e dagli incapsulatori anaforici. Si ha una perifrasi quando un insieme di parole esprime il significato di un termine unico:

Presto inizierò un tirocinio a Dublino. La capitale dell'Irlanda è una città molto bella, ma anche piuttosto costosa.

Si ha invece un incapsulatore anaforico quando avviene il processo inverso, e un concet-to inizialmente espresso con più parole (o più enunciati) viene ripreso da un termine unico, che funge così da “capsula”:

15 Si parla di somiglianza e non di identità in quanto pochissimi lessemi hanno esattamente lo stes-so senstes-so e stes-sono intercambiabili in tutti i contesti, per questo la sinonimia è spesstes-so da intendersi come sinonimia parziale (Casadei 2003, p. 52).

16 Un campo lessicale è un insieme di lessemi che coprono una data area concettuale delimitandosi a vicenda nel significato (ivi, p. 59).

Ernest Shackleton salvò tutti i suoi marinai durante una spedizione al polo sud che fu interrotta dal naufragio della loro nave. Questa eccezionale impresa è raccontata nel libro “Endurance”.

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