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stabilimento produttivo Caviro-Enomondo, Faenza

38 2.4.1 Centrale Termoelettrica

L’attività è svolta nella centrale termoelettrica composta da 4 caldaie , di cui due (caldaia Ruths e caldaia CCT) alimentate a policombustibile (principalmente biomasse solide, nonché biogas e Combustibile derivato da Rifiuti) e due (caldaia Galleri e caldaia Girola) alimentate entrambe a metano e biogas, aventi potenza termica nominale rispettivamente pari a 44,5 MWth, 22MWth, 30MWth e 5MWth. Le tre caldaie CCT, Galleri, Girola sono attualmente funzionanti in parallelo alla nuova caldaia Ruths, fino alla sua messa in regime e successivamente utilizzate come “riserva fredda” e attivate solo nei casi di fermate programmate e di emergenza.

Relativamente all’utilizzo come combustibile di biomasse solide (costituite in gran parte da vinaccia esausta e scarti vegetali provenienti dallo stabilimento produttivo stesso o rifiuti da conferimenti esterni), biogas (prodotto, in fase di digestione anaerobica, nel depuratore aziendale) e CdR, tale attività energetica si configura altresì come attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi.

La caldaia ad alta pressione Ruths è accoppiata ad una turbina a condensazione (di potenza nominale pari a 13.7 MWel) con spillamento intermedio per soddisfare tutte le utenze termiche del sito, mentre le rimanenti caldaie sono accoppiate a due turbine a contropressione , aventi potenza elettrica nominale pari a 1,14 MWel e 2,27 MWel, e forniscono vapore agli impianti a 3,5 bar. La caldaia a bassa pressione Girola, produce invece vapore a 10 bar, la cui pressione viene ridotta sempre a 3,5 senza recupero di energia elettrica.

Essendo, durante la normale operatività, in funzione la sola caldaia ad alta pressione Ruths, nella presente trattazione non verranno ulteriormente descritte le caldaie ausiliarie e di emergenza afferenti alla centrale termica.

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La caldaia Ruths ad alta pressione è dotata di una griglia mobile a gradini raffreddata ad aria con movimentazione di tipo idraulico quale sistema di combustione delle biomasse e del CdR, è previsto in aggiunta il possibile utilizzo di metano e/o biogas come combustibili ausiliari e di supporto attraverso bruciatori presenti all’interno della camera di combustione della caldaia, nella zona immediatamente soprastante la griglia e nel surriscaldatore, appositamente realizzato esternamente alla caldaia stessa onde disporre di una maggior flessibilità operativa e funzionale. L’alimentazione dell’aria comburente è suddivisa in primaria e secondaria per meglio adattarsi ai differenti tipi di combustibile, con emissioni di CO garantite < 50 mg/Nm3.

Il rendimento di caldaia si attesta al 75% mentre quello di cogenerazione a circa l’80%, con rendimento elettrico pari al 22%.

Trattamento Fumi

I fumi di combustione sono convogliati ad un camino a tiraggio forzato dell’altezza di 50 metri , fornito di un Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME) per il controllo dei parametri di interesse ambientale di maggior rilevanza. Tali effluenti subiscono prima dell’emissione in atmosfera una serie di post- trattamenti atti a ridurne il carico inquinante al di sotto dei limiti imposti dalle vigenti normative, nello specifico l’apparato di depurazione fumi si compone, nella sequenza, di:

 Torre di quenching, per il raffreddamento dei fumi in maniera da renderne idonea la temperatura ai successivi trattamenti, associato vi è anche l’abbattimento del particolato più grossolano e parziale condensazione dei microinquinanti gassosi.

 Reattore tipo “Venturi”, per iniezione di calce idrata e carbone attivo finalizzata all’abbattimento a secco di gas acidi (quali SOx, HCl, HF), metalli pesanti e diossine mediante adsorbimento secondo le reazioni:

Ca(OH)2 + 2HCl → CaCl2 + 2H2O

Ca(OH)2 + 2HF → CaF2 + 2H2O

Ca(OH)2 + SO2 → CaSO3 + H2O

Ca(OH)2 + SO3 → CaSO4 + H2O

In caso di insufficienza di tale sistema al raggiungimento delle specifiche richieste, la calce idrata è sostituita da bicarbonato di sodio, che presenta maggiori rendimenti di abbattimento. Il livello di SOx nelle emissioni in atmosfera è garantito <50 mg/Nm3 ed è atteso essere circa 8 mg/Nm3, per HCl è garantito < 10 mg/Nm3 ed atteso 2 mg/Nm3 e per diossine e furani <0,1 ng/Nm3. Tutti i limiti della centrale termica sono riferiti ad un tenore di

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ossigeno nell’effluente gassoso secco pari all’11% in volume e normalizzati a 273 K, 101,3 kPa, gas secco.

 Filtro a maniche, preposto alla rimozione dalla corrente effluente del materiale particolato generato nella reazione di adsorbimento degli inquinanti (emissioni di polveri totali <10mg/Nm3 garantito e 1-3 mg/Nm3 atteso)  DeNox SCR, per abbattimento NOx tramite riduzione catalitica selettiva con

soluzione ammoniacale al 25% quale agente riducente e catalizzatore costituito da ossidi metallici (TiO2 con V2O3 e WO3 come componenti attivi)

con struttura a nido d’ape. Le reazioni di riduzione sono: 4NO + 4NH3 + O2  4N2 + 6H2O

2NO2 + 4NH3  3N2 + 6H2O

Il livello di NOx nelle emissioni in atmosfera è garantito <100 mg/Nm3 ed è atteso essere circa 50 mg/Nm3.

 Elettrofiltro ad umido per abbattimento inquinanti acidi e per captazione di polveri, utilizzato come guardia finale in caso di rottura o malfunzionamento del precedente sistema di abbattimento con filtro a maniche.

 Denox SNCR, utilizzato solamente in caso di sforamento dei limiti previsti, per abbattimento catalitico non selettivo di NOx tramite iniezione di soluzione acquosa di urea quale agente riducente, che durante il processo genera ammoniaca secondo la reazione:

NH2CONH2 + H2O  2NH3 + CO2

Approvvigionamento Idrico

L’acqua utilizzata per i processi industriali viene emunta dal sottosuolo attraverso 4 pozzi artesiani e subisce inizialmente un trattamento di filtrazione, seguito da eventuali ulteriori lavorazioni.

Per soddisfare le esigenze della centrale termoelettrica tali acque attraversano: - Processo di addolcimento, per utilizzo come liquido refrigerante.

- Processo di demineralizzazione, per impiego nella produzione di vapore in caldaia, invio in turbina e successivo utilizzo per le esigenze di distilleria; tutto il vapore spillato ed inviato agli altri impianti dello stabilimento è a perdere, ovvero non viene ricircolato.

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A seguire sono riportati lo schema in pianta ed i P&I della centrale termica associata alla caldaia Ruths, con specifici approfondimenti delle sezioni alimentazione biomassa, trattamento fumi e linea vapore.

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