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4-1-1 CENTRO DELLA TEORIA

L abilit della Nightingale fu quella di saper prendere nota , saper comunicare , analizzare, ordinare, classificare, concettualizzare, generalizzare e sintetizzare nell ambito della propria attivit di ricerca.

La grande teoria della Nightingale aveva al suo centro l ambiente il quale in grado di prevenire , eliminare, o contribuire allo sviluppo della malattia , degli accidenti o della morte. Sebbene questa teorica diede delle definizioni chiare ed esplicative non fraintendibili , non specific mai a quale delle tre dimensionalit dell ambiente ( fisico, psicologico e sociale) si riferi poich riteneva che erano parte di un unico concetto inscindibile.

La prima definizione che diede di ambiente fu la seguente:

L ambiente l insieme di tutte quelle condizioni ed influenze esterne che agiscono sulla vita e sullo sviluppo di un organismo, capaci di prevenire, guarire oppure contribuire alla malattia ed alla morte. .

Nei suoi scritti infatti, traspare la necessit di un ambiente sano e pulito per una adeguata cura infermieristica la quale, era considerata in modo del tutto innovativo. La pratica medica non veniva considerata come un processo curativo ma come una funzione che aiuta la natura ; cos anche la pratica infermieristica assolve il proprio

compito nelle condizioni migliori affinch la natura possa agire ( un ambiente sano atto a promuovere l opera della natura e favorire il miglioramento).

Nel suo libro Notes of nursing la Nightingale identifica cinque regole di riferimento per orientare ogni pratica assistenziale:

1 Aria pulita;

2 Acqua pulita;

3 Un efficiente sistema fognario;

4 Pulizia;

5 Luce.

ARIA PULITA

L aspetto che preoccupava maggiormente la Nightingale era fornire al paziente un adeguata ventilazione poich riteneva che un continuo ricambio d aria, ponendo attenzione a non far raffreddare il paziente , fosse la base del nursing.

Un atto infermieristico , infatti, non poteva prescindere dalla scala dei bisogni ( Maslow ) alla quale ogni fisicit faceva capo.

LUCE

Il valore ambientale della luce era secondo solamente al bisogno di aria pulita poich essa credeva fermamente nel effetto benefico che la luce del sole apportava nel

processo di guarigione che la natura svolgeva. La Nightingale arriv persino a suggerire di studiare la disposizione dell ambiente sanitario in base alle patologie e di ci che un determinato ambiente poteva dare alla persona malata.

PULIZIA

All interno di questo concetto rientrarono anche quelli di pulizia delle acque e conseguente adeguato sistema fognario. Il bisogno di pulizia andava, difatti, esternato non solo all ambiente ma anche all infermiera ed al paziente: una stanza polverosa , una cute sporca , un bicchiere di acqua torbida erano ad unisono un arma contro il processo di riparazione che la natura svolgeva nel corso di malattia.

Lavare un pavimento come detergere la cute di un paziente erano processi integrati che favorivano non solo il processo di guarigione ma tanto pi l allontanamento di possibili complicanze.

Unitamente a queste regole per un giusto controllo ambientale, la teorica pose l accento su tre fattori altrettanto importanti per un ambiente tranquillo e favorente: 1) CALORE: E importantissimo non far disperdere il calore vitale di ogni individuo

ed in caso sia gia accaduto favorire un suo rapido ritorno con l utilizzo di applicazioni calde e la somministrazione di cibo caldo.

2 ) ODORE: facendo capo al concetto di aria pulita la Nightingale afferma che debbono essere eliminati odori sgradevoli e malsani che sarebbero nocivi per il recupero dell integrit dell individuo. A tal proposito suggerisce di tenere lontani

i presidi per i bisogni fisiologici del paziente riponendoli dopo un accurata pulizia in appositi scomparti lontani.

3) RUMORI: Il valore di un ambiente tranquillo e privo di stimolazioni uditive forti di fondamentale importanza per favorire il riposo del paziente. Un adeguato sonno-riposo corrisponde ad un adeguata risposta fisiologica al processo di guarigione naturale.

Da questo quadro si evince come l opera della Nightingale stata un attenta analisi del fattore ambiente come punto cardine del processo di malattia e quindi di guarigione.

4-1-2 AMBIENTE

Oltre alla connotazione puramente fisica di cui si gi parlato, la Nightingale diede all ambiente altre due dimensioni, quella psicologica e quella sociale.

AMBIENTE PSICOLOGICO

Un ambiente negativo, secondo la Nightingale, poteva provocare uno stress fisico e di conseguenza influenzare la sfera emozionale del paziente; poter mantenere la propria mente attiva, infatti, avrebbe oltre che attirato la persona verso qualcosa di positivo avrebbe evitato il sentimento pi pericoloso nello stato di malattia: la noia.

Questo stato emotivo era considerato non meno negativo del dolore e per tale motivo altrettanto importante. Per poter fronteggiare questo problema la Nightingale

suggerisce una comunicazione franca tra infermiera e paziente che deve vertere non solo ad identificare i problemi ma a non farne nascere altri. Non si deve, infatti, incoraggiare il malato con false speranze e notizie sulla sua malattia ma piuttosto farlo rendere partecipe di quel processo di aggiustamento che la natura svolge su di esso . Ma come poter fare tutto cio ?

Bisogna sedersi di fronte la persona , sullo stesso piano in modo da non creare scale o distanze che incosciamente possono creare uno stato di barriera tra le persone; bisogna avere un tono calmo e pacato ma non troppo basso per evitare rischi di fraintendimenti.

AMBIENTE SOCIALE

L analisi dell ambiente sociale del paziente, essenziale per la prevenzione delle malattie poich come sosteneva la teorica l ambiente sociale la principale fonte di infezioni ed esercita la propria azione sugli ambienti specifici !

I principi , o meglio, regole di prevenzione restano comunque le stesse per cui si deve anche in tal senso provvedere ad un adeguato ricambio d aria, d acqua ecc..

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