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Classificazione impianti tecnici secondo la norma EN15232

6. Capitolo Automazione degli edifici per l’uso razionale dell’energia

6.7 Classificazione impianti tecnici secondo la norma EN15232

In linea con la direttiva europea EPBD del 2002, il CEN (European Committee for

Standardization) ha redatto la norma EN 15232, dell’ottobre 2007, che definisce gli effetti dei sistemi

di controllo ed automazione (BACS – Building Automation and Control System) sull’efficienza energetica degli edifici. Tale norma è attualmente in inchiesta pubblica per le ultime revisioni prima di essere recepita definitivamente in Italia.

Ora analizzeremo gli strumenti che sono stati resi disponibili da tale norma per evidenziare come l’inserimento negli edifici, residenziali e terziari, di sistemi di controllo ed automazione comporta una riduzione dei consumi energetici in generale e principalmente dei più importanti:

 riscaldamento;

 raffrescamento;

 ventilazione;

 illuminazione;

 produzione di acqua calda.

La norma EN 15232 fa riferimento e completa tutta una serie di norme che appartengono alle serie EN 15000 ed EN 12000, che per ogni settore di applicazione definiscono dei metodi di calcolo per la determinazione del risparmio energetico ottenibile.

 Classe A “Alta Efficienza”: comprende gli impianti controllati con un sistema di

automazione (BACS/HBES), con gestione centralizzata e coordinata delle funzioni e dei singoli impianti (TBM – Technical Building Management) e con livelli di precisione e completezza del controllo tali da garantire prestazioni energetiche elevate all’impianto.

 Classe B “Efficienza Avanzata”: comprende, come la classe A, un sistema di

automazione (BACS/HBES) con gestione centralizzata e coordinata degli impianti, senza grosse precisioni o completezze di controllo.

 Classe C “Efficienza Standard”: comprende un sistema di automazione di base

(BACS/HBES) senza centralizzazione e coordinazione degli impianti. È la classe di riferimento perché corrisponde ai requisiti minimi richiesti dalla direttiva EPBD.

 Classe D “Non Efficiente”: comprende gli impianti tecnici tradizionali senza nessun

tipo di automazione e quindi non energeticamente efficienti.

Anche in questa norma si riprende lo stile delle etichette energetiche degli elettrodomestici e delle abitazioni per identificare in modo semplice e veloce la classe raggiunta dagli impianti tecnici (Fig.6.20).

Fig.6.20 – Rappresentazione grafica delle classi di automazione, controlli e supervisioni come da norma EN 15232.

All’interno della norma sono proposte delle liste di funzioni ed i requisiti minimi per ogni classe di efficienza. Per esempio nella tabella 6.10 è proposta una serie di funzioni legate alle varie classi di efficienza suddivise per settore, residenziale e non residenziale per il controllo dell’illuminazione.

Definizione delle classi Residenziale Non Residenziale

D C B A D C B A

Controllo illuminazione

Controllo presenza 0 Interruttore manuale

1 Interruttore manuale + segnale estinzione graduale automatica

2 Rilevamento presenza Auto-On / Dimmer

3 Rilevamento presenza Auto On / Auto Off

4 Rilevamento presenza Manuale On / Dimmer

5 Rilevamento presenza Manuale On / Auto Off

Controllo luce diurna 0 Manuale

1 Automatico

La norma indica due metodi di calcolo dell’efficienza energetica di un sistema di automazione negli edifici:

1. calcolo dettagliato: è una procedura di calcolo analitica utilizzabile quando il sistema è completamente noto;

2. calcolo basato su fattori di efficienza “BAC factors”: è una procedura di calcolo su base statistica che consente di effettuare una valutazione di massima.

I fattori BAC consentono di valutare in modo semplice e veloce l’impatto dell’applicazione dei sistemi di automazione BACS/HBES sull’ammontare di energia utilizzata dagli edifici nell’arco di un anno, con particolare riferimento alle applicazioni di maggior consumo, cioè riscaldamento, raffrescamento, ventilazione ed illuminazione. Questi fattori sono stati ricavati dal confronto tra i consumi annuali di energia di un locale standardizzato di riferimento (EPBD 2006) e quelli sostenuti nello stesso locale e nelle stesse condizioni (tempi di occupazione, profilo utente, tempo atmosferico, esposizione solare, conduttanza termica, dimensioni, superfici radianti) dopo l’applicazione di un sistema di automazione BACS/HBES secondo le diverse classi di efficienza energetica. Questi fattori poi sono stati riportati in tabelle, in relazione alle classi (A, B, C, D), e sono stati rapportati ai consumi della classe “C”, presa come classe standard di riferimento.

Utilizzeremo le tabelle energetiche dei BAC factors per stimare il risparmio energetico del caso reale, preso in considerazione nei paragrafi precedenti e successivamente faremo riferimento al caso di un appartamento studiato dalla Gewiss.

Le tabelle di riferimento sono le seguenti:

• tabella 6.11 applicabile alla sola energia termica impiegata per il riscaldamento/raffrescamento;

• tabella 6.12 applicabile all’energia elettrica consumata per gli impianti di illuminazione e per gli impianti elettrici ausiliari. Quest’ultimi fattori non sono applicabili all’energia consumata dalle apparecchiature elettrodomestiche.

Edifici residenziali

Fattori di efficienza per il riscaldamento/raffrescamento

D C

Riferimento B A Non energeticamente

efficiente Standard Avanzato

Alte prestazioni -Appartamenti -Abitazioni singole -altri residenziali 1,10 1 0,88 0,81

Tab.6.11 – Fattori di efficienza per il riscaldamento ed il raffrescamento negli edifici residenziali. Fonte: Norma EN15232.

Edifici residenziali

Fattori di efficienza per l’energia elettrica

D C

Riferimento B A Non energeticamente

efficiente Standard Avanzato

Alte prestazioni -Appartamenti -Abitazioni singole -altri residenziali 1,08 1 0,93 0,92

Tab.6.12 – Fattori di efficienza per il consumo di energia elettrica negli edifici residenziali. Fonte: Norma EN15232.

Le tabelle si riferiscono allo standard minimo richiesto dalla EPBD, in cui la classe minima corrisponde alla “C” per la quale è stato preso il valore di partenza “1” (100% dei consumi di riferimento). Tali tabelle consentono di determinare il risparmio energetico passando da una classe all’altra, ma non danno di questo un’indicazione apprezzabile in modo immediato e diretto. Invece, se vogliamo prendere in considerazione la classe “D” come di riferimento della maggior parte delle abitazioni presenti nel territorio, associamo a questa il valore del 100% dei consumi nei rispettivi settori di applicazione, consumi nel riscaldamento/raffrescamento e dell’energia elettrica, e su questa valutiamo i risparmi ottenibili aumentando la classe di efficienza (Tab.6.13-6.14).

Edifici residenziali

Fattori di efficienza per il riscaldamento/raffrescamento

D riferimento C B A

Senza automazione Automazione Standard Automazione Avanzato Alte prestazioni -Appartamenti -Abitazioni singole -altri residenziali 100% -9% -20% -26%

Tab.6.13 – Risparmio dei consumi per il riscaldamento ed il raffrescamento negli edifici residenziali con riferimento alla classe di efficienza “D”. Fonte: Norma EN15232.

Edifici residenziali

Fattori di efficienza per l’energia elettrica

D riferimento C B A

Senza automazione Automazione Standard Automazione Avanzato Alte prestazioni -Appartamenti -Abitazioni singole -altri residenziali 100% -7% -14% -15%

Tab.6.14 – Risparmio per il consumo di energia elettrica negli edifici residenziali con riferimento alla classe di efficienza “D”. Fonte: Norma EN15232.

Una nota importante è che per definire un edificio appartenente ad una determinata classe è obbligatorio realizzare tutte le funzioni elencate nella colonna corrispondente alla classe. Ciononostante anche implementazioni parziali possono realizzare risparmi energetici.

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