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LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO VARIABILITA’

PERTINENZA GESTIONALEPERTINENZA GESTIONALE

4.2 LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO VARIABILITA’

VARIABILITA’

VARIABILITA’

VARIABILITA’

Questo tipo di classificazione è considerata senza dubbio una delle più utili e importanti per un efficace ed efficiente sistema di controllo di gestione aziendale.

La suddivisione che possiamo riscontrare in ciascuna delle aziende moderne consiste nella distinzione dei costi in:

• variabili;

• fissi;

• semivariabili.

Il concetto di variabilità si può sintetizzare in maniera chiara specificando che esso è determinato dal comportamento che assume il costo in base alla modifica della quantità di bene, o servizio, prodotta.

Andando ad analizzare le varie categorie appena citate si può affermare che rientrano tra i costi cosiddetti

variabili

tutti quelli che subiscono una variazione in base alla modifica della quantità prodotta dal centro di costo, dalla divisione aziendale o dal reparto produttivo.

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Una delle caratteristiche di questa tipologia di costi sta nel fatto che fanno riferimento a risorse che vengono interamente utilizzare dall’azienda in quanto si riferiscono a beni o servizi acquistati presso terzi solo quando si manifesta la necessità.

A sostegno di ciò si può riportare il parere di Kaplan R. e Cooper R. i quali sostengono che “variable costs represent only those resources, typically acquired from outside suppliers, that the organization can acquire just as needed. We refer to such resources as flexible resources […]. For these resources, the organization acquires only what it needs to meet short-term demands so the cost of acquiring these resources equals the cost of using the resources. Such resources have no unused capacity; whatever is supplied is used, or conversely, whatever is needed is supplied”15.

Continuando la nostra analisi possiamo affermare che all’interno di questa tipologia di costi sono presenti altre tre categorie che è necessario esplicitare.

Si distinguono tra di loro fondamentalmente per la loro variabilità di tipo:

• proporzionale;

• digressiva;

• progressiva.

La differenza tra queste tre tipologie è di facile comprensione in quanto deriva dal fatto che si parla di costi variabili proporzionali qualora la variabilità sia di tipo proporzionale rispetto alla variazione della quantità prodotta, di costi variabili digressivi qualora la variabilità sia di tipo meno che proporzionale rispetto alla quantità prodotta e di costi variabili progressivi nel caso in cui ci si

15

KAPLAN R. & COOPER R., Cost & effect: using integrated cost systems to drive profitability and

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trovi di fronte a costi che variano in modo più che proporzionale se paragonati alla quantità di output.

FIGURA N.2 FIGURA N.2FIGURA N.2 FIGURA N.2

I COSTI VARIABILI I COSTI VARIABILII COSTI VARIABILI I COSTI VARIABILI

I costi fissi invece, come è facilmente immaginabile, si caratterizzano per la loro staticità al variare della quantità prodotta. Un esempio di detti costi possono essere le rate di un mutuo o di un fitto, i canoni di leasing ecc.

FIGURA N.3 FIGURA N.3FIGURA N.3 FIGURA N.3 I COSTI I COSTI I COSTI

I COSTI FISSFISSFISSFISSIIII

Costi totali Costi totali Quantità Quantità I costi variabili I costi fissi c.v. proporzionali c.v. progressivi c.v. digressivi costi fissi

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I costi semivariabili invece sono contraddistinti da una componente di tipo variabile e una componente di tipo fisso.

Possiamo citare a titolo esemplificativo i costi che vengono sostenuti per i fattori energetici i quali sono caratterizzati da un canone (costo fisso) e dal costo dipendente dalla quantità utilizzata (costo variabile).

All’interno di questa importante categoria di costi possiamo trovare tutte le voci in cui è netta la separazione tra costi fissi e variabili essendo composti da una parte fissa che l’azienda sostiene a prescindere e da una parte variabile rapportata alla quantità utilizzata.

Ne è un esempio il grafico sotto riportato.

FIGURA N.4 FIGURA N.4FIGURA N.4 FIGURA N.4 I COSTI I COSTI I COSTI

I COSTI SEMIVARIABILSEMIVARIABILSEMIVARIABILSEMIVARIABILIIII

La seconda categoria di costi semivariabili sono quelli che si caratterizzano per la “variabilità” della parte fissa che si modifica all’aumentare della quantità utilizzata. Sono i così detti costi semivariabili “gradini”.

I costi semivariabili

Costi totali

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Per comprendere al meglio il loro andamento si allega un grafico illustrativo.

FI FIFI

FIGURA N.GURA N.GURA N.GURA N.555 5 I COSTI I COSTI I COSTI

I COSTI SEMIVARIABILSEMIVARIABILSEMIVARIABILSEMIVARIABILIIII A GRADINIA GRADINIA GRADINI A GRADINI

Per poter comprendere in maniera piena ed efficace il concetto di variabilità dei costi risulta di notevole importanza ricordare che secondo quanto affermato da Avi M. S. nella sua opera “si parla di costi fissi e variabili nell’ambito del cosiddetti

relevant range

.

Il

relevant range

rappresenta, in sostanza, la considerazione di un

orizzonte temporale di breve periodo con capacità produttiva data. Solo in questo caso infatti, si può parlare di ‘fissità’ e/o ‘variabilità’ dei costi.

La focalizzazione sul medio-lungo termine implica, invece, inevitabilmente, la variabilità di tutti i costi aziendali. Nel lungo periodo infatti, ogni scelta gestionale […] presuppone che i costi ad essa afferenti possano essere decisi senza alcun vincolo di sorta (ad eccezione, naturalmente, dei vincoli di carattere finanziario). Costi totali Quantità I costi semivariabili “a gradini”

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In tale contesto la capacità produttiva, non solo non rappresenta un vincolo ma, addirittura, costituisce una delle principali scelte decisionali.

Di conseguenza, ad esempio, l’ammortamento di un fabbricato e/o dei mobili e/o delle attrezzature […], da tipico costo fisso nel breve termine, diviene un costo perfettamente variabile nel lungo in quanto, tale valore dipende dalla dimensione e dalle caratteristiche delle immobilizzazioni che si intendono utilizzare.”16

4.3

4.3 4.3

4.3 LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI SECONDO LA LORO