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SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

7.2. COMITATO NOMINE

Ai sensi dell’art. 19 dello Statuto e della normativa applicabile, il Consiglio del 1° luglio 2019 ha costituito nel proprio ambito il Comitato per le Nomine

Composizione e funzionamento del comitato nomine (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Le riunioni del Comitato per le Nomine sono coordinate dal suo Presidente e sono regolarmente verbalizzate. Il Presidente fornisce informazioni in merito alle riunioni del Comitato in occasione del primo Consiglio di Amministrazione utile.

Nel corso dell’esercizio 2021 si è tenuta una riunione del comitato nomine durata 45 minuti.

Il Comitato Nomine nel corso dell’esercizio è risultato composto in maggioranza di amministratori indipendenti nelle persone di Amelia Mazzucchi (Presidente), Elena Crespi (membro), Anna Luisa Spadari (consigliere non indipendente.

Non è stato definito un calendario delle riunioni del Comitato Nomine e alla data della presente Relazione si sono tenute 2 riunioni in data 12 e 14 gennaio 2022.

Alla riunione del Comitato Nomine su invito del Presidente ha preso parte la dott.ssa Fabiana Festa Group Hr Director.

Alla riunione del Comitato Nomine ha preso parte il Collegio Sindacale al fine di esprimere, dove richiesto, il proprio parere.

FUNZIONI DEL COMITATO NOMINE

Il Comitato per le Nomine: coadiuva il Consiglio nell’attività di autovalutazione del Consiglio stesso e dei suoi supportando il presidente del Consiglio nel curare l’adeguatezza e la trasparenza del processo di autovalutazione.

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Il Comitato Nomine coadiuva il Consiglio nell’attività di definizione della composizione ottimale del Consiglio stesso e dei suoi comitati.

Il Comitato Nomine coadiuva il Consiglio nell’attività di individuazione dei candidati alla carica di amministratore in caso di cooptazione.

Il Comitato Nomine coadiuva il Consiglio nell’attività di eventuale presentazione di una lista da parte del Consiglio stesso, secondo modalità che ne assicurino una formazione e una presentazione trasparente.

Il piano per la successione non è stato elaborato da parte della Società. E’ in fase di predisposizione e verrà coadiuvato con il supporto del Comitato Nomine.

Il Comitato Nomine si è occupato di coadiuvare il Consiglio nella scelta del Dirigente Preposto pro tempore a seguito delle dimissioni del dott. Matteini con efficacia in data 16 settembre 2021.

Il Consiglio non ha definito un budget specifico a favore del Comitato nella consapevolezza che, su richiesta di quest’ultimo, dovrà valutare l’ammontare delle risorse finanziarie necessarie perché il Comitato per le Nomine possa assolvere ai propri compiti.

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato per le Nomine ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.

8.0 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO REMUNERAZIONI 8.1. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Premessa e Rinvio

Le informazioni relative alla sezione 8. della presente Relazione sono contenute nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell’art. 123-ter del TUF

La definizione della politica di remunerazione rappresenta l’esito di un articolato processo che vede coinvolti l’Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato per la Remunerazione, il Collegio Sindacale e le competenti funzioni aziendali (in particolare, la Funzione HR). La politica di remunerazione è, in particolare, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società, su proposta del Comitato per la Remunerazione, e viene sottoposta, in occasione dell’approvazione del bilancio, al voto vincolante dell’Assemblea degli Azionisti.

I soggetti responsabili della corretta attuazione della politica di remunerazione sono il Comitato per la Remunerazione, che, anche con l’ausilio della Funzione HR (anche nella persona del Group HR Director), ne valuta periodicamente l’adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione, formulando al Consiglio di Amministrazione eventuali osservazioni e/o proposte di revisione o modifica.

La Società ritiene che la politica di remunerazione rappresenti un primario strumento finalizzato ad attrarre, motivare e trattenere persone in possesso delle qualità professionali richieste per perseguire proficuamente obiettivi, di breve e/o di medio-lungo termine, correlati agli obiettivi strategici del Gruppo e contribuendo, così, al conseguimento di risultati volti a rafforzare la solidità operativa, economica e finanziaria della Società in un’ottica di lungo termine e, dunque, anche alla salvaguardia della sostenibilità della Società e del Gruppo.

La remunerazione variabile è volta a incentivare e fidelizzare il management, collegando una componente della relativa remunerazione alla realizzazione degli obiettivi strategici della Società, senza indurre gli stessi ad assumere rischi in misura eccedente rispetto al grado di propensione al rischio previsto dalle strategie aziendali in materia e approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società.

Anche alla luce delle positive valutazioni espresse dagli azionisti, la politica di remunerazione 2021 della Società si muove in linea di sostanziale continuità con il passato. Rispetto alla politica di remunerazione da ultimo approvata.

Il Consiglio del 1° luglio 2019 ha costituito nel proprio ambito il Comitato per le Remunerazioni

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8.2. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COMITATO REMUNERAZIONI (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Le riunioni del Comitato Remunerazioni sono state coordinate dal Presidente e regolarmente verbalizzate.

Il Presidente del Comitato ha regolarmente fornito informazioni in merito alla riunione tenuta dal Comitato in occasione del primo Consiglio di Amministrazione utile.

Nel corso dell’esercizio 2021 sono state tenute 5 riunioni del Comitato durate circa 30 minuti.

Il Comitato nel corso dell’esercizio è risultato composto da Elena Crespi (consigliere indipendente) e due consiglieri non esecutivi Carlo Francesco Frau e Anna Luisa Spadari, fino alla data di nomina da parte dell’Assemblea di Amelia Mazzucchi (5 febbraio 2021). Successivamente è risultato composto da Amelia Mazzucchi (consigliere indipendente), da Elena Crespi (consigliere indipendente) e da Anna Luisa Spadari (consigliere non esecutivo), e quindi in maggioranza da amministratori indipendenti, come raccomandato dal Codice.

Il Comitato, come più ampiamente descritto alla Sez. 15, alla data della presente Relazione è composto da Elena Crespi (Presidente e consigliere indipendente) Amelia Mazzucchi (consigliere indipendente), Paola Petrone (consigliere indipendente) e Anna Luisa Spadari (consigliere non esecutivo).

Non è stato definito un calendario delle riunioni del Comitato e alla data della presente Relazione è stata tenuta 1 riunione in data 12 gennaio 2022.

Sia la dott.ssa Elena Crespi, Presidente del Comitato, che la dott.ssa Anna Luisa Spadari, che l’avv. Amelia Mazzucchi possiedono conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina.

Gli amministratori si devono astenere dal partecipare alle riunioni del comitato in cui vengono eventualmente formulate le proposte al Consiglio relative alla propria remunerazione.

Alle riunioni del Comitato Remunerazioni hanno partecipato esponenti delle funzioni aziendali che non ne sono membri, su invito del Presidente del comitato stesso e informandone il Chief Executive Officer.

Alle riunioni del Comitato Remunerazioni sono sempre stati inviatati ad assistere i componenti del Collegio Sindacale, che hanno sempre garantito la loro presenza.

Funzioni del comitato remunerazioni:

Il Comitato Remunerazioni coadiuva il Consiglio nell’elaborazione della politica per la remunerazione.

Il Comitato Remunerazioni presenta proposte o esprime pareri sulla remunerazione degli Amministratori esecutivi e degli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione.

Il Comitato Remunerazioni monitora la concreta applicazione della politica per la remunerazione e verifica, in particolare, l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance.

Il Comitato Remunerazioni valuta periodicamente l’adeguatezza e la coerenza complessiva della politica per la remunerazione degli amministratori e del top management.

Nel corso dell’Esercizio il Comitato si è occupato della valutazione in merito al raggiungimento degli obiettivi per gli incentivi 2020 a favore dei dipendenti e per il piano di incentivi 2021 a favore dei dipendenti; di esprimere un parere in merito al retention plan 2021/2023 a favore dirigenti strategici; di proporre la politica sulla remunerazione;

di esprimere parere in merito al conseguimento della componente variabile da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione per l’anno 2019 e per l’anno 2020.

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato Remunerazioni ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti. Il Consiglio non ha definito un budget specifico a favore del Comitato nella consapevolezza che, su richiesta di quest’ultimo, dovrà valutare l’ammontare delle risorse finanziarie necessarie perché il Comitato possa assolvere ai propri compiti.

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