Parte IV - Comparazioni metodologiche degli approcci di studio del
1.2 Comparazione: metodologia di individuazione e scala di analisi
130
Pa te do dall assu to che tutto il paesaggio ha una dimensione storica, allora tutto il paesaggio deve essere mappato, nelle sue diverse sfaccettature, e studiando il livello di profondità di tale dimensione storica, attraverso appunto una diversa a atte izzazio e , se za alcuna esclusione o senza apporre nessun criterio che possa escludere un paesaggio storico da un altro. Caso diverso è quello italiano, che si adopera con due grandi strumenti, quelli del catalogo nazionale dei paesaggi rurali storici e del Registro, ma sono degli strumenti che lavorano parallelamente, se non a sé sta ti, ispetto alle politi he di setto e . Il Catalogo azio ale dei paesaggi u ali storici e il Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali, così come i registri gallesi, nascono dall esige za di ette e i lu e il paesaggio u ale sto i o italia o, o e paesaggio e editato , o l i te to di e si e il pat i o io nazionale, e contemporaneamente, ponendo le basi metodologiche di comparazione che, come abbiamo visto, verranno utilizzate successivamente per il metodo del registro (coerentemente a quanto ipo tato all A t. , lette a C, i a l atti azio e di p o essi di identificazione e di valutazione dei paesaggi nazionali).
131
criterio di unicità, il livello di analisi nazionale non è lontanamente paragonabile al criterio utilizzato nel contesto britannico, in cui il progetto si sviluppa a livello di co tee, o u a s ala di ife i e to he a ia dal : . fi o all : . . Altro elemento importante sta nella dimensione della p ofo dità sto i a a alizzata: tutte le analisi hanno come riferimento di partenza, da cui avviene poi il confronto dei dati, nel 1945. Questo perché il volo GAI del 1954 è la prima ripresa della copertura del suolo a livello nazionale; altro motivo di questa scelta è prettamente culturale, in quanto si è scelto di prendere come riferimento un periodo storico, quello del dopoguerra, che ha segnato il paesaggio nazionale in modo significativo, con i fe o e i di i dust ializzazio e dell ag i oltu a e la modificazione del paesaggio rurale in generale. Questa scelta consente di avere di base un dato omogeneo per tutte le analisi. Questo fatto e a h esso dis o da te o le a alisi i glesi, he o fissa o una data di inizio delle analisi, ma indagano in base alla profondità dei dati storici- archeologici a loro disposizione. I criteri di analisi che vengono utilizzati per decidere paesaggi nazionali sono la significatività, l i teg ità e la vulnerabilità; ognuno di questi li elli ie e i dagato dell applicazione della metodologia VASA (Valutazione storico- ambientale), che permette il confronto temporale dei tre criteri. Tutti gli approcci di analisi, dall appli azio e degli i di i alle o pa azio i di grafici dei cambiamenti degli usi del suolo, sono maturati in ambiente GIS. Differentemente dal contesto inglese, nonostante le analisi sono affrontate in GIS, la restituzione è quella di un censimento e una catalogazione, dove il processo di candidatura è del tutto spontaneo, diciamo più legato alla logica di promozione dei paesaggi iscritti. Dall app o io italiano mi ricollego al metodo di individuazione inglese che più so iglia all app o io a aliti o azio ale: il etodo dell Historic Landuse Assessment della Scozia. Obiettivo del metodo è una lettura totale del territorio, in cui lo strumento di analisi porta ad una conoscenza non solo del territorio attuale, ma indaga sulla dimensione della profondità storica. Difatti, il metodo si basa sulla poligonazione del territorio, la cui base di analisi, parallelamente al metodo italiano e differentemente invece dalle altre metodologie britanniche, è proprio quello dello studio degli usi del suolo, quelli attuali predominanti e gli usi relittuali storici. Analogamente alla metodologia VASA, il processo si basa sulla comparazione dei dati cartografici, di base la Land Cover, del paesaggio moderno ma soprattutto di quello storico, di cui il paesaggio scozzese è
132
ampiamente ricco. Vengono distinti i due livelli di lettura: Current Landuse Types e Relict Landuse Types. La mappatura dei Current Landuse sarà ovviamente più completa di quella relativa agli usi del suolo relitti, dove verranno soltanto riportati le tracce ancora rintracciabili, ritenuti comunque elementi di fondamentale importanza e la cui mappatura può co t i ui e ai p o essi di gestio e dell a ie te del paesaggio storico in una più ampia discussione di protezione e progettazione a livello nazionale. La scala di analisi è quella generalmente utilizzata nel metodo britannico, cioè compresa tra 1:
25.000 - 1: 50.000.
Essendo un processo promosso dal RCAHMS e dall Historic Scotland, un ente esecutivo e u age zia ese uti a e t a e pe ti e ti allo studio dell a ie te sto i o- archeologico, l i dagi e sto i a ha o e ase di suppo to le a olte del Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Scotland, Fotogrammi storici-archelogici del National Monuments Record of Scotland e fotografie aeree del National Record of the Historic Environment. U alt a etodologia studiata uella gallese, del metodo LANDMAP, sicuramente la più complessa e completa dei metodi illustrati.
Di isa i i ue li elli di i dagi e, uella elati a all a ie te sto i o del paesaggio u ale uello dell Histo i La ds ape. Così o e pe gli alt i li elli di i dagi e, uello relativo al paesaggio storico è affidato a degli step di elaborazione dei dati, fino al dettaglio di p ofo dità sto i a el li ello Histo i la ds ape detail . I ite i di a alisi so o: l i teg ità, la sussiste za, le o dizio i, la a ità e la pote zialità dell a ea (che sono concettualmente molto sovrapponibili a quelli utilizzati nel contesto italiano).
Ognuno di questi, così come negli altri livelli, è affidato al sistema di valutazione dell outsta di g, high. ode ate, lo e u assessed. Il li ello di scala si conferma lo stesso delle altre indagini inglesi, cioè 1: 10.000 - 1: 25.000. Ultimo metodo di confronto è quello inglese dell Historic Landscape Characterisation, forse il più lontano rispetto a quello italiano.
Il metodo più vecchio tra quelli citati fino ad esso, è erede del progetto di indagine per la prima volta utilizzato in Gran Bretagna per la caratterizzazione del paesaggio, cioè il metodo LCA. La poligonazione sta sempre alla base processo di caratterizzazione, in cui ogni poligono è assegnato uno e un solo carattere (tipo) storico generale (HLC type).
Questo approccio mira ad evidenziare le somiglianze, sulla base di raggruppamenti di a atte isti he o u i all i te o di poligo i he esp i a o le o oge eità HLC zo es
133
funzionali alla pianificazione paesaggistica. Le aree di paesaggio, così come intese nel metodo britannico in generale, non coincidono con i nostri ambiti di, che non sono ambiti di analisi ma normativi, e vengono definiti esclusivamente nel Piano Paesistico. La fase di caratterizzazione del processo si trova nella seconda parte del lavoro, in cui vengono attribuiti livelli di dettaglio di informazione del poligono più approfonditi.
Questi att i uti, asa dosi sull uso del suolo p e ale te, di ide a o i si goli ele e ti per datazione storica (moderno - XIX secolo, post-medievale XXVII - XIX secolo, medievale- prima del XXVII secolo). Le informazioni sono tratte da mappe storiche- archeologiche, i a ate dai Sites a d Mo u e t Re o ds SMRs e l Histo i Environment Records (HERs), e dalla fotogrammetria aerea georeferenziata.