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Complesso di Typic Xerofluvents e Typic Dystroxerepts 23,37 0,

Classi gerarchiche della Soil Taxonomy

6 Complesso di Typic Xerofluvents e Typic Dystroxerepts 23,37 0,

10 Fabbricato rurale 0,88 0,02

11 Invasi 3,57 0,08

Totale 4210,06 100,00

L’analisi delle due carte ha permesso l’individuazione di aree non interessate dalla copertura pedologica e forestale: piccoli invasi, alvei fluviali e infrastrutture.

Le due carte, trasferite successivamente in un GIS, hanno rappresentato la base per l’impostazione dello schema di campionamento.

Barbara Denti VALUTAZIONE DELL’ATTITUDINE DEI SUOLI ALL’UTILLIZZO FORESTALE. Un caso di studio nella Sardegna centro orientale.

Figura 9 - Carta delle sottocategorie forestali

I sopralluoghi successivi effettuati nell’area di studio hanno consentito di individuare nella Foresta Demaniale di Crastazza prima e poi nei due cantieri di Coiluna e Loelle, le aree omogenee per le suddette caratteristiche su cui concentrare l’indagine.

Su queste parcelle campione si è proceduto, mediante uno schema di campionamento libero, ai rilievi pedologici e dendrometrici dopo una ricognizione dell’intera unità di mappa.

3.2.1. 3.2.1. 3.2.1.

3.2.1.Rilievo pedologicoRilievo pedologicoRilievo pedologicoRilievo pedologico

Il rilievo pedologico di campo è stato finalizzato alla descrizione dei suoli presenti nelle diverse unità di mappa e sulla base di questi si è proceduto alla individuazione delle aree di saggio per quelli relativi alla vegetazione.

I profili sono stati descritti sulla base della Guidelines for Soil Profile Descriptions della FAO (FAO, 1991).

I suoli sono stati campionati per orizzonte, e i campioni sono stati sottoposti ad analisi fisiche e fisico-chimiche per la determinazione della:

− granulometria, tramite setacciatura per le sabbie grossolane e metodo della pipetta (secondo Robinson) per le frazioni più fini;

− pH, mediante potenziometri;

− sostanza organica (secondo Walkley & Black);

− azoto totale (Kjeldahl);

− complesso di scambio, CSC e basi di scambio (BaCl3 e trietanolammina). Su tutti i campioni di suolo raccolti sono state effettuate analisi chimiche e chimico fisiche. Analisi realizzate sulla base dei Metodi di analisi chimica del suolo. Ministero

delle Politiche Agricole e Forestali (SISS,2000).

3.2.2. 3.2.2. 3.2.2.

3.2.2.RilievoRilievoRilievoRilievo dell dell dell della vegetazionea vegetazionea vegetazionea vegetazione

Le caratteristiche della copertura vegetale sono state rilevate mediante aree di saggio con configurazione dell’unità di campionamento di terza fase dell’Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio (INFC) scelte con criterio soggettivo sui profili o le catene di profili.

Per ciascuna area di saggio si è proceduto alla descrizione particellare, facendo riferimento al protocollo Progetto Bosco, messo a punto nell’ambito del Programma di Ricerca RISELVITALIA (ISAFA, 2002), Sottoprogetto Sistema informativo per l’assestamento forestale.

Nello specifico si è fatto riferimento solo alla scheda B per l’inquadramento e la descrizione dei soprassuoli (B1 soprassuoli arborei, B3 soprassuoli arbustivi ed erbacei).

Non si è ritenuto opportuno utilizzare la scheda A, in quanto la descrizione dei fattori ambientali e di gestione era già contenuta all’interno della scheda di rilievo pedologico.

All’interno di ciascuna area di saggio sono stati eseguiti i rilievi dendrometrici mediante il cavallettamento di tutte le piante di interesse forestale con diametro

Barbara Denti VALUTAZIONE DELL’ATTITUDINE DEI SUOLI ALL’UTILLIZZO FORESTALE. Un caso di studio nella Sardegna centro orientale.

uguale o superiore a 4,5 cm (classe 5 cm) e rilevamento campionario delle altezze degli alberi modello.

Nel cantiere di Coiluna il rilievo ha interessato in misura maggiore la componente pedologica, a completamento dei rilievi dendrometrici che, in parte, sono stati condotti nell’ambito di un’altra tesi di laurea.20 (Seddaiu, 2006).

Per la caratterizzazione delle particelle interessate da tipologie afferenti alle diverse categorie a macchia (arbustivi), utili per effettuare i confronti con le aree rimboschite, si è proceduto all’esecuzione di transetti lineari (in genere da 20 m), secondo una metodologia già applicata in contesti territoriali simili (Pisanu, 2002).

3.2.3. 3.2.3. 3.2.3.

3.2.3.Elaborazione datiElaborazione datiElaborazione datiElaborazione dati

Per l’acquisizione e gestione dei dati territoriali si è proceduto all’implementazione di un Sistema Informativo Geografico utilizzando, presso il Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell’Università di Sassari, il software Arc-GIS 9.2 (Esri Italia).

Il GIS (Geographic Information System) o SIT (Sistema Informativo Geografico) è un insieme di strumenti che hanno la funzione di raccogliere, archiviare, recuperare, trasformare e visualizzare dati spaziali e non spaziali dal mondo reale per specifici scopi (Borrough, 1986).

La conoscenza aggiornata e dinamica dell’uso/copertura del suolo ottenibile grazie alla classificazione di immagini telerilevate può diventare utile strumento di integrazione con altre informazioni territoriali raccolte anche a scala diversa.

I metodi tradizionali di indagine territoriale richiedono la selezione di numerosi punti di controllo corrispondenti a ciascuna unità da mappare, oltre che al rilevamento della verità al suolo. L’abbinamento pertanto di sistemi informativi territoriali che riportano informazioni relative ai due elementi in gioco, il Sistema Informativo dei Suoli o Soil Information System (SIS) ed il GIS da immagini telerilevate o Remote

Sensing Geographycal Information System, contribuisce a dare delle soluzioni al

problema posto in un sistema di sintesi definito GIS integrato.

Si tratta di fatto di confrontare informazioni territoriali rappresentate a scale diverse: scala di maggior dettaglio (1:25.000) quella relativa alle Unità Rilevanti di Paesaggio, e di risoluzione media (1:100.000) quelle di uso del suolo ottenute da immagini da satellite.

20 Seddaiu, Qualificazione e quantificazione della risorsa sughericola nei complessi forestali pubblici: un caso

applicativo nel Complesso Forestale di Coiluna (Alà dei Sardi). Tesi di laurea in Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali; Anno accademico 2005-2006 - Università degli Studi di Sassari.

Per inquadrare nei suoi termini il problema è sufficiente comparare le Unità Rilevanti di Paesaggio con mappe di uso/copertura del suolo semplificate con riferimento a classi territoriali di primo livello producendo mappe in scala 1:250.000. Da questa prima associazione di dati pedologici e colturali è poi possibile approfondire i contenuti scendendo nei livelli successivi di classi e sottoclassi sia nelle carte dei suoli che in quelle di uso del suolo.

Una descrizione delle componenti e delle caratteristiche di un GIS è riportata nel capitolo successivo.

Barbara Denti VALUTAZIONE DELL’ATTITUDINE DEI SUOLI ALL’UTILLIZZO FORESTALE. Un caso di studio nella Sardegna centro orientale. 4.

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