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Complicazioni della Neuromodulazione sacrale 

Complicazioni della Valutazione dei Nervi Periferici (PNE) 

Siegel  et  al.  (112)  hanno  notato  il  18.2%  di  effetti  avversi  in  914  procedure  del  test  di  stimolazione. Gli eventi avversi più comuni sono la migrazione degli elettrodi dal 11.8% (112)  a 18.6% (112), problemi tecnici (2.6%) e dolore (2.1%). Un intervento chirurgico (0.1%) è stato  necessario per rimuovere un elettrodo di derivazione del test che si era dislocato durante la  rimozione della derivazione. Lʹinfezione locale  e l’ematoma sottocutaneo sono rari (112).    Complicazioni della Neuromodulazione dei Nervi sacrali 

Per  la  neuromodulazione  sacrale  cronica,  I  tassi  di  complicazione  variano  dal  22  al  43%  (13)(40)(108)(119)  ed  i  tassi  di  re‐intervento  dal  6  al  50%  (43)(83)(108)(119).  Tuttavia,  molti  studi non discutono le complicazioni derivanti dagli impianti per stimolazione (15)(57)(119).  Uno  studio  prospettico  è  stato  eseguito  dal  produttore  Medtronic  (Minneapolis,  MN,  USA)  comprendente  14  centri  Nord  Americani  e    9  centri  Europei  (80).  Dei  633  pazienti  arruolati  nello studio, 250 erano stati impiantati con il sistema stimolatore dei nervi sacrali entro la fine  del periodo di osservazione, risultando in 6506 mesi di esperienza dell’apparecchio. Dei 250  pazienti  impiantati,  157  (62.8%)  hanno  subito  un  totale  di  368  eventi  avversi  associati  all’apparecchio per la terapia di stimolazione. Dei 368 eventi riportati, 56 (15.2%) non hanno  richiesto  alcun  intervento,  151  (41%)  hanno  richiesto  un  intervento  non‐chirurgico  e  161  (43.8%) hanno richiesto un intervento chirurgico. Globalmente, 89.4% (329) degli eventi sono  stati  risolti  completamente.  Nei  250  pazienti  impiantati,  gli  eventi  avversi  post‐impianto  associati  con  gli  apparecchi  o  la  stimolazione  erano  il  dolore  nella  sede  del  generatore  di  impulsi  interno  (14.2%),  dolore  nuovo  (10.8%),  sospetta  migrazione  dell’elettrodo  (9.1%),  infezione  (7%),  dolore  nella  sede  dell’elettrodo  (5.5%),  shock  elettrico  transitorio  (5.6%),  sospetti problemi dell’apparecchio (2.2%), variazioni avverse dell’alvo (3%), problemi tecnici  (3.9%),  irritazione  cutanea  persistente  (0.8%),  variazioni  del  ciclo  mestruale  (0.9%),  sospette 

Dolore 

Il  dolore  è  un  evento  avverso  frequente  che  si  verifica  dal  4%  (16)  fino  al  29%  (124)  dei  pazienti. Poche informazioni sono disponibili sulla severità ed il trattamento del dolore legato  all’impianto  dell’apparecchio.  Frequentemente,  non  viene  fatta  una  distinzione  tra  dolore  postoperatorio,  dolore  associato  all’apparecchio,  dolore  riferito,  dolore  legato  alla  stimolazione, dolore neuropatico e dolore psicologico. In uno studio, il posizionamento nella  parte  superiore  del  gluteo  ha  ridotto  il  tasso  di  revisione  chirurgica  ma  non  il  dolore  (80).  I  sintomi dolorosi vanno sempre attentamente analizzati per essere trattati. 

 

Infezione 

Qualunque  infezione  dovrebbe  essere  identificata  e  trattata  precocemente.  Può  rendersi  necessario rimuovere l’apparecchio temporaneamente o definitivamente. Nonostante sia una  complicazione  comune  di  tutti  gli  apparecchi  impiantati,  pochi  studi  descrivono  questo  evento  avverso.  Non  sono  disponibili  informazioni  nella  letteratura  riguardo  l’eziologia,  la  severità  o  il  momento  delle  infezioni.  Sono  state  descritte  irritazioni  cutanee  che  hanno  richiesto  l’espianto  dell’apparecchio  (104).  Rispetto  alla  tecnica  Brindley  (stimolazione  della  radice sacrale anteriore con  rizotomia posteriore) che ha un tasso d’infezione massimo del 2.4  % (120), la media del 6.1% con la neuromodulazione sacrale (112) sembra essere troppo alta.  Ulteriori progressi nella prevenzione e modificazioni dell’apparecchio sono necessari.    Problemi da Danno Nervoso  Ad oggi, non vi sono evidenze di lesioni permanenti o danno nervoso (104). A volte il danno  nervoso è sospettato (112) e vi è un rischio potenziale. Le configurazione stessa dell’elettrodo  (un taglia scorretta per il nervo), il trauma chirurgico, la pressione causata dall’edema post‐ operatorio, la formazione di cicatrici esuberanti e la tensione sui cavi degli elettrodi possono  potenzialmente contribuire al danno nervoso (95). Il nervo periferico può essere danneggiato 

caso  di  elettrodi  epineurali  che  in  quelli  intraneurali  (87).  Negli  studi  sull’animale,  la  stimolazione  eccessiva  o  prolungata  può  provocare  degenerazione  assonale  precoce  (92).  Il  rischio di danno è anche influenzato dalla durata della stimolazione continua (4). È risaputo  che l’inserzione di aghi nel forame sacrale può causare un danno alla radice nervosa ed ai vasi  (88). Poiché queste strutture si trovano più spesso nella regione mediale del forame, il danno  si  può  minimizzare  adoperando  un  ingresso  più  laterale  al  forame.  Aumentare  l’angolo  di  ingresso  dell’ago  sul  piano  verticale  può  aumentare  il  rischio  di  danno  vascolare    (plesso  venoso), e quindi di ematoma e fibrosi (63). Il forame S2 è riempito circa per metà della sua  radice  nervosa  e  ganglio,  che  aumenta  la  probabilità  di  penetrazione  durante  il  posizionamento dell’ago. D’altra parte, i forami S3 e S4 sono riempiti soprattutto con adipe ed  il  loro  nervo  occupa  una  porzione  relativamente  più  piccola  del  forame  (88).  Si  è  osservato  che l’efficacia terapeutica dell’impianto a volte si riduce nel tempo, e la causa ipotizzata è la  possibile formazione di fibrosi tra l’elettrodo ed il nervo bersaglio (68). 

 

Problemi Tecnici e Complicazioni legate all’apparecchio 

Bosch  et  al.  (16)  hanno  descritto  difficoltà  nel  mantenere  il  posizionamento  corretto  dell’elettrodo, la rottura della derivazione, la rottura del cavo di estensione, la dislocazione o  il  malposizionamento  dell’elettrodo,  il  fallimento  precoce  del  generatore  d’impulsi,  la  disfunzione  del  punto  di  contatto  della  derivazione  ed  il  sieroma  intorno  alla  sede  del  generatore. Tuttavia, le complicanze legate all’apparecchio sembrano essere le più frequenti.  Le seguenti complicazioni sono state descritte in pazienti sottoposti a stimolazione dei nervi  sacrali per incontinenza urinaria da urgenza: 

~ complicazioni  dovute  all’apparecchio  quali  il  dolore  nella  sede  d’impianto  (16),  il  rigetto  dell’apparecchio  (112),  il  fallimento  precoce  del  generatore  d’impulsi  (114),  il  dolore  stimolazione‐dipendente  della  gamba  o  del  gluteo  (16)  e  problemi  legati  alla  corrente. 

~ complicazioni  dovute  alla  derivazione  quali  la  difficoltà  alla  flessione  dell’alluce,  la  migrazione  della  derivazione  (16)(114),  eventi  avversi  nell’evacuazione  intestinale  (diarrea)  ed  urinaria  (112),  sospetto  di  danno  nervoso  (112),  dolore  nella  sede  della  derivazione (112), shock elettrico transitorio (112) e rottura del cavo di estensione (16)  o della derivazione (114). 

~ complicazioni  della  ferita  quali  la  deiescenza  parziale  dell’incisione  sacrale  (16),  l’ematoma (114), l’infezione (114) o l’irritazione cutanea (112). 

Revisione Chirurgica 

Oltre un terzo dei pazienti deve essere sottoposto a revisione chirurgica (112), soprattutto per  il  riposizionamento  della  derivazione  o  dell’estensione.  La  rimozione  temporanea  ed  il  reimpianto  successivo  sono  in  genere  il  risultato  di  infezioni  o  di  dolore  pelvico  cronico.  Il  riposizionamento  del  generatore  di  impulsi  interno  si  esegue  per  ridurre  il  dolore  in  quella  sede, oppure perché si è esaurita la batteria. La rimozione permanente è necessaria in caso di  infezioni,  dolore  cronico  refrattario,  oppure  perché  l’apparecchio  non  ha  dato  risultati  soddisfacenti. La revisione chirurgica non sembra ridurre il livello generale di soddisfazione  del paziente (112), e sembra ridursi nel tempo (104). 

 

Conclusioni 

Nonostante siano relativamente frequenti, le complicazioni hanno ricevuto finora un livello di  attenzione  insufficiente.  Molti  pazienti  richiedono  un  reintervento  per  riposizionare  o  rimuovere  l’apparecchio  a  causa  della  dislocazione,  la  rottura  o  la  migrazione.  Tuttavia,  la  procedura è sicura in mani esperte. 

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