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COMPOSIZIONE BASE SOCIALE E CAPITALE SOCIALE

Nel documento SAMARCANDA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE (pagine 22-28)

Il capitale sociale è così composto in base alla tipologia dei soci e raffronto col precedente esercizio:

Tipologia soci Numero soci Quote sottoscritte Ristorni a capitale Anno

In ossequio a quanto sancito dall’articolo 2528, c.c., l’organo amministrativo, con riguardo all’ammissibilità di nuovi soci, specifica che ha proceduto alla verifica del possesso dei requisiti statutari e di legge, da parte dei lavoratori richiedenti l’ammissione nonché alla valutazione delle capacità professionali espresse e all’interesse mostrato per le problematiche della cooperativa.

Le determinazioni assunte dagli amministratori con riguardo alle movimentazioni della compagine sociale sono riassunte nel seguente prospetto:

n. soci all'inizio dell'esercizio: 19 di cui volontari 5

n. domande di ammissione pervenute: 1 di cui volontari 1

n. domande di ammissione esaminate: 1 di cui volontari 1

n. domande di ammissione accolte: 1 di cui volontari 1

n. recessi di soci pervenuti: 1 di cui volontari 0

n. recessi soci esaminati: 1 di cui volontari 0

n. recessi soci accolti: 1 di cui volontari 0

n. soci esclusi: 0 di cui volontari 0

n. soci deceduti: 0 di cui volontari 0

n. soci alla fine dell’esercizio 19 di cui volontari 6

La recessione di un socio si riferisce al trasferimento di categoria per un socio che è passato dalla categoria Soci Prestatori alla categoria Soci Volontari, avendo concluso il rapporto lavorativo per pensionamento.

Informazioni ex art. 2545 del Codice Civile

Relazione sull’attività.

In relazione a quanto disposto dall’art. 2545 del C.C. che richiama ed assorbe quanto previsto dall'art. 2 della legge 31 gennaio 1992, n. 59, di seguito vengono illustrati i criteri seguiti nella gestione sociale per il

conseguimento dello scopo mutualistico.

I requisiti mutualistici vengono precisati nell'art. 11 dello statuto sociale che recita: “Ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs.

C.P.S. n. 1577/1947 e dell’art. 2514 C.C. la cooperativa opera nel rispetto dei seguenti requisiti:

a) divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all'interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;

b) divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi;

c) divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori durante la vita sociale;

d) obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell'intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale ed i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione”.

L'oggetto sociale viene analiticamente individuato nell'art. 2 dello statuto stesso, così richiamato: “La Cooperativa è retta dai principi della mutualità e non ha fini di lucro.

Scopo della cooperativa è perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’

integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi sociali e socio-sanitari ai sensi della Legge 8 Novembre 1991, n. 381, art. 1, lettera a)”.

Va rilevato che in quanto cooperativa sociale, lo scopo mutualistico della cooperativa si connota sotto due dimensioni: la “mutualità esterna” legata al perseguimento dell’interesse generale della comunità nell’esercizio di una pubblica funzione sociale mediante la gestione di servizi sociali e socio-sanitari o attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; la “mutualità interna” legata al perseguimento di un vantaggio mutualistico interno alla compagine dei soci.

Relazione sintetica sull’attività

Il 2020 è stato, come per tutti, fortemente condizionato dalla pandemia di Covid-19. Nel caso di Samarcanda ciò ha avuto effetti diversi a seconda della tipologia di attività. Per i servizi che si occupano di accoglienza di persone come Casa Bakhita, la Casa Rifugio per donne vittime di violenza domestica e l’accoglienza di richiedenti asilo la pandemia non ha portato ad una riduzione delle attività ma piuttosto a una necessaria rimodulazione delle stesse, dei servizi alla persona e delle modalità di lavoro. Per i servizi aperti verso l’esterno e per molte progettualità soprattutto legate al settore Megahub il lockdown e le successive limitazioni hanno costretto a una sospensione parziale o totale delle attività e un conseguente danno economico. In generale la pandemia ha comportato un forte affaticamento di tutto il personale per la necessaria attuazione delle misure di contenimento, la costante riorganizzazione e la messa a norma rispetto le numerose disposizioni nazionali e regionali, e non da ultimo la necessità di apprendere subito nuove modalità per lavorare da remoto e mettere in pratica incontri on line con colleghi e utenti. Oltre a ciò alcuni progetti in atto sono stati necessariamente sospesi e quindi si è dovuto ricorrere a ferie prima e ad alcune ore di FIS per i mesi di maggio e giugno per gli operatori coinvolti. Per tali progetti è stata richiesta una proroga al 2021 al fine di completare le attività e raggiungere gli obiettivi previsti.

L’idea generale che si è comunque mantenuta è stata quella di cercare di preservare il più possibile i servizi essenziali e il contatto con l’utenza soprattutto per le persone più fragili che altrimenti avrebbero pagato a caro prezzo la sospensione della stessa. Da segnalare in tal senso e a titolo esemplificativo la scelta di Casa Bakhita di non sospendere i pasti per gli esterni ma, vista la chiusura del centro alle persone non residenti di trasformare il servizio attraverso pasti d’asporto e l’attivazione di un servizio on line, pubblicizzato nei luoghi di maggior passaggio durante il lockdown, per la risposta a problematiche di violenza di genere.

Da subito è stata posta attenzione al reperimento dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, gel, guanti ecc) ed al loro costante approvvigionamento, così come è stato redatto il Protocollo Covid-19 con RSPP e RLS e fornito a tutti adeguata informazione sulle misure di prevenzione e le prassi da adottare in ogni ambito. A seconda della necessità (sospetto contato con positivo) operatori ed ospiti sono stati sottoposti a tampone mentre da

novembre tutti gli operatori aventi contatti con l’utenza e gli utenti di Casa Bakhita sono periodicamente sottoposti a tampone da parte dell’Ulss n.7.

Per quanto riguarda l’impatto Covid sul piano economico i dati del 2020 hanno risentono della sospensione e riduzione delle attività in presenza, mostrando un risultato ridotto rispetto alle aspettative di inizio anno ma senza compromettere la chiusura positiva dell’esercizio. Per il proseguo non si ravvedono situazioni tali da incidere in maniera sostanziale sulla situazione patrimoniale e sulla continuità aziendale.

Il 2020 inoltre è stato caratterizzato dal rinnovo del consiglio di amministrazione. Ad inizio anno il cda in carica ha coinvolto i responsabili in un percorso per la definizione di una nuova forma organizzativa che possa rispondere alle esigenze e alla sempre maggiore complessità della gestione. Si è deciso di passare da un’organizzazione che vedeva un Presidente con ruolo anche di direttore ad una che prevede mansioni specifiche suddivise tra i cinque componenti del cda. Il consiglio di amministrazione è stato rinnovato in sede di approvazione bilancio al 31 /12/2019. L‘assemblea ha deciso di confermare il numero di 5 amministratori.

Nonostante quindi il 2020 sia stato un anno molto complesso rimane la spinta all’innovazione e al miglioramento dei processi e dei servizi per rendere al contempo la struttura più stabile, diminuire e suddividere i carichi e offrire al territorio i servizi di cui necessita soprattutto verso le persone più fragili

Lo scopo mutualistico “interno”

Il Consiglio di Amministrazione si è riunito in n. 24 incontri, mentre si sono svolte n. 5 Assemblee dei soci. Per ogni incontro sono stati redatti dettagliati verbali a disposizione di tutti i soci presso gli uffici amministrativi. La partecipazione alle assemblee è stata molto soddisfacente.

consiglio di Amministrazione ha inoltre svolto la sua attività di gestione della cooperativa attraverso numerosi Il

incontri informali ed impegni individuali dei componenti. Inoltre tutti gli operatori sono stati invitati a partecipare ai vari momenti di condivisione e informazione proposti dal Progetto Zattera Blu, alcuni in presenza ed altri online.

Durante il 2020 come per gli anni precedenti gli operatori sono stati coinvolti in percorsi formativi interni ai settori, ogni settore per le proprie specificità, nella maggior parte dei casi seguiti direttamente da un formatore e/o supervisore esterno.

In base ad un calendario preposto, gli operatori eseguono regolarmente i previsti aggiornamenti dalla legge sulla sicurezza sul lavoro.

Si è i mantenuta la prassi condivisa rispetto la ricerca e l’assunzione di nuovi operatori sottolineando l’attenzione sia alla professionalità e alle mansioni, che alla motivazione ed alla condivisione dei valori della Cooperativa per nuovi operatori che potrebbero in futuro entrare a far parte della compagine sociale.

La stabilità lavorativa e l’incremento orario dei soci si perseguono attraverso attenzione alla stabilità dei settori oltre che al continuo impegno del gruppo di progettazione che attraverso nuovi progetti , oltre che dare opportunità e sevizi alle fasce più fragili della popolazione, riesce a fornire opportunità lavorative a soci e dipendenti della cooperativa

Lo scopo mutualistico “esterno”

Si è concretizzato con le attività e lo sviluppo dei vari servizi della cooperativa inseriti tessuto territoriale che di seguito vediamo brevemente.

Samarcanda ed il territorio

Samarcanda nel 2020 ha continuato a porsi nel territorio non solo come semplice gestore di servizi e di progetti ma anche come un attore che cerca di sensibilizzare la popolazione e la compagine politica nei temi che affronta all’interno dei diversi settori oltre che attività formative utili per la popolazione del nostro territorio. L’emergenza Covid però ha di fatto limitato molto le possibilità di incontro e quindi nel 2020 la attività di sensibilizzazione si sono ridotte sensibilmente.

Nello specifico la cooperativa ha promosso le seguenti attività di formazione e di sensibilizzazione:

Attività di Megahub (vedi settore)

Attività di sensibilizzazione sulla parità di genere del progetto seta (vedi settore)

Anche nel 2020 si è continuato ad essere presenti nei tavoli di lavoro esistenti dando il nostro apporto nell’

alimentare reti e coordinamenti che, anche se non direttamente finalizzati ai servizi che attualmente gestiamo, vanno comunque nella direzione della collaborazione ed attivazione di nuove sinergie. In particolare partecipiamo a:

incontri con l’ambito territoriale sociale dela nostra area incontri dei tavoli territoriali e assemblee del consorzio Prisma coordinamento area migrazioni CNCA

rete centri accoglienza

Coinvolgimento di Tirocinanti, stage, volontari

Considerati gli obiettivi di apertura al territorio, interessamento della cittadinanza, e tenuto conto delle necessità di aiuto e supporto dei vari servizi, la Cooperativa ha attivato progetti di coinvolgimento di giovani e studenti nelle proprie attività. Sono infatti attivi ciclicamente, all’interno dei servizi:

volontariato europeo

volontariato del servizio civile nazionale tirocini di studenti universitari

1.

tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo alternanza scuola-lavoro

La collaborazione con Associazione Oikia inoltre,ha permesso il coinvolgimento di alcuni volontari che apportano qualità personali e reti territoriali di grande importanza nei servizi di Bakhita, Progetto Seta, Accoglienza Richiedenti Asilo.

Operatori e collaboratori

Per lo svolgimento di tutte le attività che di seguito meglio dettagliamo sono coinvolti n. 22 operatori di cui n. 20 a tempo indeterminato, n. 8 a tempo pieno e n. 14 a tempo parziale per un numero totale di n. 592 ore settimanali di lavoro (dati al 31/12/20).

In alcune progettualità specifiche sono stati coinvolti collaboratori con incarichi di prestazione d’opera o professionisti a partita iva in base al ruolo, professionalità specifiche e tipologia di progetto

I settori in un breve dettaglio:

Ambito accoglienza Casa Bakhita

Casa Bakhita accoglienza di adulti italiani e stranieri in disagio sociale ed abitativo. Gestita tramite convenzione con Comune di Schio che è stata rinnovata dal 01/07/2020 fino al 30/06/2024.

Equipe formata da 7 operatori, impiegati in turni diurni e notturni, una Assistente Sociale e due educatori professionale. Circa 34 volontari iscritti a Oikia. Una volontaria SVE ed una volontaria del servizio civile regionale.

Inoltre vengono accolti tirocini formativi dalle facoltà di psicologia e scienze dell’educazione.

31 ospiti accolti (34M – 5F); il 27 sono di nazionalità italiana mentre il 9 sono extracomunitari e il 3 sono comunitari. L'età media è di 47 anni

11040 pasti distribuiti (4243 cene; 6797 pranzi)

Gli ospiti sono orientati da un servizio di segretariato sociale che coordina l’accoglienza con i servizi sociali del comune di Schio e degli altri comuni dell’ULSS 7 Pedemontana. Inoltre vi è una stretta collaborazione con il Servizio per le Dipendenze e i Centri di Salute Mentale territoriali.

La pandemia esplosa nel 2020 ha avuto un forte impatto sul servizio di accoglienza che i numeri e le statistiche riescono a spiegare solo marginalmente. Il periodo del lock-down ha visto la necessità di limitare quasi completamente l’accesso alla struttura contraendo alcuni servizi. Durante quel periodo è stato molto complesso reperire linee guida per strutture di accoglienza aperte come Casa Bakhita, i D.P.I. sono stati comunque sempre forniti al personale. L’equipe ha dimostrato un’ottima disponibilità e resilienza per tutto l’anno, affrontando le complessità e riadattando capacità relazionali e modalità di operare nella pratica in modo professionale.

Per quel che riguarda i servizi diurni l’equipe è riuscita comunque a mantenere il servizio di dispensa dei pasti con l’asporto. Il servizio di lavanderia e il servizio docce per le persone che non sono accolte in struttura è stato contratto per buona parte dell’anno. La parte relazionale e laboratoriale con la fascia degli ospiti che afferisce a Casa Bakhita per i servizi diurni è stata però fortemente limitata.

Da marzo a fine giugno l’ingresso di nuovi ospiti è stato sospeso e poi si è ripreso ad accogliere in base a delle profilassi che prevedono un monitoraggio con tampone e un breve periodo di quarantena. Il numero di ospiti accolti nella camerata comune degli uomini è stato ridotto per garantire le distanze di sicurezza e l’appartamento di sgancio è stato dedicato all’accoglienza delle donne. La camerata al pian terreno è stata destinata all’astanteria per la quarantena.

Alla fine di settembre vi è stato un caso di positività da COVID-19 tra uno degli ospiti che però non si è diffuso nè tra ospiti nè tra operatori. Il centro di accoglienza e stato comunque sottoposto a quarantena e questo episodio ha fatto emergere tutte le difficoltà di gestione e rischi per una struttura comunitaria come Casa Bakhita.

I volontari in questo anno hanno comunque continuato a contribuire attivamente a supportare il servizio sia del punto di vista pratico che con la vicinanza nei momenti critici.

Accoglienza e integrazione di richiedenti protezione internazionale

L’èquipe attivata nel 2015 ha iniziato l’effettiva accoglienza in aprile 2016. Nel 2020 è cominciato la nuova convenzione con la prefettura in R.T.I. con la Cooperativa Comunità Servizi. Il progetto in totale prevede la possibilità di accogliere 42 persone richiedenti asilo in 8 appartamenti nei comuni di Schio, Piovene e Chiuppano. Nel 2021 l’RTI Asylia ha accolto 48 persone e ne sono state dimesse 14

Oltre alla fornitura di beni di prima necessità, gestione dell’ appartamento etc. l’equipe ha cercato, nonostante la riduzione delle risorse, di mantenere una forte attenzione all’ integrazione con il territorio e all’autonomia attraverso il costante monitoraggio delle attività del territorio alle reti con volontari e associazioni e alla ricerca di fonti di finanzimento esterne. Si sono quindi organizzati corsi formativi, scuola di Italiano, coinvolgimento in attività di volontariato in collaborazione con associazioni locali e attivazione di tirocini lavorativi, strumento molto utile per un primo approccio con il lavoro in Italia.

Rimane costante un senso di incertezza sul futuro del servizio dovuto a una forte diminuzione delle accoglienze e delle politiche nazionali costantemente in mutazione

Per quanto riguarda la sensibilizzazione del territorio a causa del covid non si è potuto procedere con un previsto progetto in collaborazione con l’istituto A. Martini di Schio.

Mediazione Linguistico culturale gestione e coordinamento gruppo mediatori

Il servizio, nato a seguito di un progetto del Comune di Schio e Santorso, coordina un gruppo di persone straniere formandole all’attività di mediazione interculturale.

Nel corso dell'anno 2020, nonostante il mancato rinnovo ufficiale della convenzione con l’amministrazione Ulss 7 Pedemontana, sono stati effettuati interventi presso i vari servizi territoriali di competenza per circa 134 ore, raggiungendo oltre il doppio degli interventi rispetto al 2019. Gli interventi su accordo non formalizzato hanno riguardato il Servizio dell’età evolutiva, il Consultorio Familiare e tutti i servizi annessi al territorio legati al Consultorio. Inoltre nel corso dell’anno si sono effettuate delle traduzioni in più lingue di alcune brochure, inerenti il contesto della gravidanza, promosse dal Dipartimento di Prevenzione - Servizio Igiene e Sanità Pubblica.

Nel corso del 2020 si è svolto e concluso un Progetto rivolto alla scuola secondaria di primo grado di Monticello Conte Otto (VI) promosso dalla Regione Veneto (Voucher educativi DDR n.68 del 12/11/2019) dal titolo “La saggezza dei popoli racchiusa nelle parole”. Si sono svolti 4 incontri in presenza presso la scuola media con il supporto da parte di 2 mediatrici che hanno gestito il laboratorio con gli alunni.

Sempre nel corso dello stesso anno il laboratorio di avvicinamento alla figura del mediatore linguistico culturale, che solitamente veniva proposto all’istituto Montagna di Vicenza è stato programmato (in questo senso sono stati effettuati incontri di coordinamento) ma non è stato concluso in quanto la scuola è stata chiusa nella seconda parte dell’ anno. Si è svolto comunque un incontro in presenza rivolto alle classi terze per promuovere e far conoscere la realtà della mediazione nel territorio e per introdurre la figura del mediatore linguistico culturale. Si era, inoltre, concordato un piano di formazione in collaborazione con la Cooperativa Progetto Zattera Blu per tutti gli operatori delle cooperative socie; erano state concordate le date e gli argomenti d’intervento ma si è dovuto sospendere a causa del lockdown ed al momento non è stato ancora ripreso.

La domanda di interventi di mediazione da parte dei servizi di accoglienza di persone richiedenti asilo e/o cooperative sociali è stato invece notevolmente ridotto, circa 1 quinto rispetto alla totalità degli interventi richiesti da tali enti del 2019. Vi sono, inoltre, state difficoltà nell’attuazione di progettualità finanziate quali Progetto sostenuto dal Fondo 5X1000 della Chiesa Valdese e il Mediazione linguistico culturale nei servizi al cittadino

progetto Impact Veneto sostenuto dalla Regione Veneto. In entrambi i casi è stata richiesta una proroga per permettere la realizzazione di quanto previsto nel corso del 2021.

Tali risultati riportano la conseguenza del periodo di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Questa è stata un fattore determinante sia per il mantenimento e lo sviluppo dell’attività nel territorio, che rispetto allo sviluppo della formazione dei/delle mediatori e mediatrici linguistico culturali nonché l’allargamento del gruppo. Il lock down e le conseguenti limitazioni hanno determinato l’impossibilità di promuovere incontri in presenza sia internamente al Servizio che in ambito pubblico, incidendo particolarmente sullo sviluppo dell’attività.

Rispetto alla costituzione dell’equipe nel 2020 è cessata la collaborazione con un’operatrice di lunga esperienza che è stata sostituita da una collega con maturata esperienza in ambito migranti.

Progetto Seta promozione delle pari opportunità

L’équipe si occupa di promozione pari opportunità e accompagnamento di donne in difficoltà dovute a disagio o a violenza di genere.

Nel 2020 è proseguita l’operatività (iniziata a fine dicembre 2018) legata alla convenzione di educativa domiciliare sottoscritta in RTI con Primavera Nuova. Gli interventi svolti all’interno della Casa Rifugio sono proseguiti con le modalità previste dalla convenzione e con le complessità consuete relative sia l’ambito di intervento che le modalità di ingaggio e i servizi coinvolti. La complessità già presente si è sommata nel 2020 alla ricerca e sperimentazione delle modalità atte a garantire lo svolgimento degli interventi in sicurezza. Durante il 2020 sono state accolte n. 6 donne e n. 11 minori

Nel 2020 è inoltre proseguita la gestione dello Sportello Donna di Malo cominciata nel 2019. La programmazione dello Sportello ha visto una apertura al pubblico 4 volte alla settimana e pur con una sospensione dovuta al covid si è cercato, anche in modalità on line di proseguire attività di coinvolgimento del territorio e di un piccolo gruppo di volontarie in azioni di socializzazione, aggregazione, formazione e informazione, sensibilizzazione e cultura. Oltre a ciò si è attivato e pubblicizzato un servizio di supporto on-line e telefonico per rispondere ad eventuali situazioni di emergenza durante il lockdown Ci sono stati 99 accessi di donne e sono state seguiti 28 casi

Sono continuate anche le attività dei progetti:

LA STAFFA: accompagnamenti individuali e tirocini presso un Ranch. La continuità è stata messa in difficoltà dall’

emergenza sanitaria, si concluderà nel 2021

#CHANGE con progettualità ESC, coinvolgimento di un gruppo di ragazzi per attività di sensibilizzazione presso lo Sportello Donna di Malo. Portato avanti online con la realizzazione di 5 Video contro la violenza digitale

Infine nel 2020 si è riusciti, grazie alla possibilità di un immobile in comodato d’uso gratuito a progettare e a far

Infine nel 2020 si è riusciti, grazie alla possibilità di un immobile in comodato d’uso gratuito a progettare e a far

Nel documento SAMARCANDA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE (pagine 22-28)

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