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Comunicare con gli stakeholder

Saipem ha pubblicato per il dodicesimo anno il documento di comunicazione sulla sostenibilità del business “Saipem Sustainability”, che illustra le strategie e le azioni fatte dalla Società sia negli ambiti dei temi identificati dagli stakeholder come materiali e sia in termini di impegno per il raggiungimento dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, verso i quali il docu-mento ha funzione di “Communication on Progress”.

In conformità al D.Lgs. n. 254/2016 sull’infor-mativa non finanziaria degli enti di pubblica rile-vanza, recepimento in Italia della Direttiva n.

95/2014, Saipem ha prodotto la prima

“Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” (DNF), documento informativo sul-l’andamento della gestione degli aspetti non finanziari che descrive le politiche del Gruppo, le attività, i principali risultati e impatti generati nell’anno, in termini di indicatori e analisi di trend. La Dichiarazione è inclusa come sezione distinta nella “Relazione sulla gestione” della

“Relazione finanziaria annuale 2017”.

Il 28 giugno 2018 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il “Modern Slavery Statement 2017” che descrive le politiche e le azioni intra-prese dal Gruppo Saipem per misurare e rafforzare i sistemi e i processi per assicurare il rispetto dei Diritti Umani e dei Diritti dei Lavoratori e per prevenire forme di schiavitù moderna e traffico di esseri umani nelle proprie attività dirette e lungo la catena di fornitura.

Sostenibilità

Attività di ricerca e sviluppo

Il cambiamento dello scenario globale delle fonti energetiche e gli aumentati costi per il loro sfruttamento fanno si che l’industria Oil

& Gas necessiti di innovazione per far fronte alle sfide del prossimo futuro. Il nuovo model-lo di innovazione di Saipem è la sintesi dell’ur-genza di fornire concrete soluzioni innovative nel breve termine che riflettano le sfide deri-vanti dall’evoluzione dei macro-scenari. In aggiunta, l’opzione “digitale” è estesamente perseguita per obiettivi sia del breve che del lungo termine.

In tale contesto Saipem organizza le proprie attività di innovazione tecnologica secondo tre principali direttrici:

- sviluppo tecnologico applicato a strumenti e tecnologie per l’esecuzione dei progetti commerciali, di sistemi integrati ad alto con-tenuto tecnologico o tecnologie licenziate da Saipem;

- innovazione trasformativa per cambiare i processi e come Saipem opera per incenti-vare la produttività e perseguire nuove pro-poste di valore, con una maggiore apertura verso l’“eco-sistema” per trarre vantaggio dalle tecnologie di digitalizzazione;

- technology intelligence per investigare nuove tecnologie all’interno e all’esterno del-l’industria Oil & Gas con lo scopo di identifi-care dirompenti tecnologie emergenti come opportunità di grande impatto sul nostro business. Per quanto riguarda questa diret-trice, nel corso del periodo è stata persegui-ta un’estensiva azione di ricerca tecnologica nei campi di interesse: sono già state identi-ficate alcune tecnologie innovative e sono in fase di definizione i relativi accordi con i pro-prietari di tecnologia.

Per la divisione Engineering & Construction Offshore Saipem sta lavorando su diverse soluzioni innovative in grado di cambiare le modalità con cui saranno sviluppati i campi esi-stenti o le nuove infrastrutture riducendone il costo totale. Questo è reso possibile dalla combinazione di diverse nuove tecnologie in fase di sviluppo che rendano tecnicamente ed economicamente sostenibile, anche nelle acque più profonde, il debottlenecking di campi già in produzione, lo sfruttamento di campi marginali e gli sviluppi di nuovi campi.

Le nuove tecnologie permettono di spostare sul fondo sottomarino le operazioni condotte in superficie, traguardando la cosiddetta

“Subsea Factory”, soluzioni di “Long Tie-Back”

e di campi “All Electric”, ottenendo

contestual-Una di queste architetture innovative è la tec-nologia “Heat Traced Pipe-in-Pipe”, adatta alla posa a “J” di condotte rigide, per la quale Saipem ha completato lo sviluppo e attivato una fase di revisione per l’applicazione a una concreta opportunità di business. La tecnolo-gia “Heat Traced Pipe-in-Pipe” estende l’appli-cazione del sistema di riscaldamento attivo più efficiente a riser e flowline di diametro maggio-re e per linee di tie-back ancora più lunghe.

Saipem sta inoltre sviluppando una soluzione innovativa che consiste in una stazione sotto-marina capace di riscaldare localmente il fluido circolante nelle tubazioni, risolvendo i problemi di flow assurance durante la produzione. I primi test di un prototipo sono in fase di completa-mento.

La tecnologia “Internal Plasma Welding”, per la saldatura di tubazioni in acciaio al carbonio o rivestite con materiali anticorrosione, è utilizza-ta con successo in diversi progetti ed è sutilizza-tautilizza-ta la tecnologia chiave per l’acquisizione del pro-getto Barzan in Qatar. Per affrontare i fenome-ni di corrosione, di fatica e di esposizione dei materiali alle alte pressioni e temperature sono in sviluppo nuove tecniche di saldatura e di

“Field Joint Coating” ancora più veloci, materia-li “esotici” e materiamateria-li compositi, per tubazioni, valvole, raccordi e componenti ausiliari.

Un ulteriore passo in avanti si ottiene con l’uso di tubazioni rivestite internamente con mate-riale plastico, in alternativa alle più costose tubazioni rivestite con materiali anticorrosione.

La nuova tecnica “Fusion Bonded Joint” con-sente di ripristinare la continuità del rivesti-mento protettivo interno plastico nelle fasi di costruzione e posa di linee di water injection e, in futuro, per le linee di produzione di idrocar-buri. Saipem è anche attiva nello sviluppo di soluzioni che integrano i nuovi e dirompenti prodotti compositi termoplastici per tubazioni con l’obiettivo di ottimizzare i costi.

In generale, il conseguimento dei traguardi rag-giunti è anche il risultato della collaborazione con alcuni partner industriali come Siemens per il Subsea Control System e Total con Veolia per l’industrializzazione della tecnologia SPRINGSTM (Subsea PRocess and INjection Gear for Seawater) che consiste in un tratta-mento sottomarino dell’acqua.

Per quanto riguarda le tecnologie “Life of Field”, Saipem traguarda l’integrazione verticale estendendo il suo campo di attività da URF (Umbilicals Risers Flowlines) al trattamento sul

L’incremento del numero di funzioni e opera-zioni assegnate agli impianti sottomarini porta a campi sempre più complessi, con la conse-guente necessità di ispezionare, monitorare, manutenere e riparare le infrastrutture sotto-marine, attività a cui le soluzioni innovative di Saipem possono contribuire.

Le operazioni da remoto e le tecnologie di intervento sottomarine sono gli elementi chia-ve per il successo dei servizi di installazione e di “Life of Field”.

Saipem può avvalersi di tutte le tecnologie di intervento sottomarino sviluppate, come il ROV (Remotely Operated Vehicle) Innovator, il sistema di riparazione condotte SiRCoS, i sistemi di scavo in acque ultra-profonde e ultra-basse e gli altri sistemi sottomarini inge-gnerizzati, sino al nuovo Heavy Work Class ROV Innovator 2.0TM, modello lanciato di recente, operativo a bordo del mezzo navale

“Normand Maximus”, che è in grado di utilizzar-li in condizioni di mare molto severe.

Con il nuovo concetto di “Hydrone” Saipem si proietta ancora di più nel futuro della robotica sottomarina. Hydrone è una piattaforma sotto-marina costituita dal Hydrone-S, un avanzato AUV (Autonomous Underwater Vehicle), da un veicolo ibrido (ROV/AUV) residente sul fondo (Hydrone-R) e da un sistema ROV residente ricollocabile (Hydrone-W). Il programma acce-lerato di sviluppo e di industrializzazione della piattaforma Hydrone prosegue con la verifica e il test delle tecnologie più avanzate di comuni-cazione sottomarina, di controllo automatico, di gestione della potenza, di manipolazione remota, etc.

Saipem e Shell hanno recentemente siglato un accordo per lo sviluppo industriale e la commer-cializzazione di “FlatFish”, un AUV dedicato all’i-spezione sottomarina di strutture e condotte nato da un’iniziativa di ricerca e sviluppo pro-mossa da Shell e altri partner a partire dal 2014.

La piattaforma Hydrone trarrà quindi vantaggio da alcune delle tecnologie già sviluppate per il prototipo “FlatFish”, e in particolare il veicolo Hydrone-S, l’unità AUV residente di tale fami-glia di ROV.

Riguardo alle attività di medio-lungo periodo, il trattamento sottomarino favorirà anche la ridu-zione dei costi attraverso lo spostamento sul fondo marino delle infrastrutture e operazioni condotte in superficie. Risultati di rilievo sono stati raggiunti nell’industrializzazione delle Subsea Factory in scala reale, traguardando la soluzione Subsea-to-Shore.

nologia proprietaria “Spoolsep” per la separa-zione gravimetrica dell’acqua prodotta dal petrolio (in fase di sviluppo); una nuova fase è stata proposta recentemente.

La prima fase dello studio in corso con Petrobras sulla sua tecnologia Hi-SepTMper la separazione della CO2 in fase densa è stato completato, e una nuova fase dovrebbe esse-re avviata nell’anno coresse-rente.

La divisione Drilling Offshore si è principalmen-te concentrata sull’adozione di nuove principalmen-tecniche di perforazione e, nell’ambito della digitalizza-zione delle attività di perforadigitalizza-zione, in collabora-zione con un operatore di primo piano nel set-tore, sono stati perseguiti nuovi approcci basa-ti sulla Virtual & Augmented Reality per Maintenance & Asset Management ed è stato investigato lo sviluppo di una piattaforma per Smart Wearable Devices, per migliorare le con-dizioni di sicurezza degli operatori a bordo.

La divisione Engineering & Construction Onshore e la divisione XSIGHT si sono princi-palmente focalizzate sul miglioramento com-plessivo della value proposition verso i clienti attraverso la progettazione di impianti con pre-stazioni e disponibilità operative superiori, inte-grandole al contempo con l’ambiente circo-stante. Questo si riflette particolarmente negli sforzi innovativi di Saipem nella monetizzazione del gas naturale, sfruttando le solide compe-tenze in materia per massimizzare l’efficienza dell’intera catena del valore.

Più specificatamente è in corso un piano di svi-luppo pluriennale per mantenere ai massimi vertici di competitività la tecnologia fertilizzanti proprietaria “SnamprogettiTMUrea”. Le attività in corso includono:

- il miglioramento della resistenza alla corro-sione e riduzione dei costi con lo sviluppo di nuovi materiali di costruzione;

- la riduzione del consumo energetico attra-verso l’ottimizzazione dei sistemi ausiliari e la riduzione dell’impatto ambientale (“Urea Zero Emission”) grazie a soluzioni altamente inno-vative in corso di sviluppo;

- l’incremento dell’efficienza produttiva ed energetica dei complessi ammoniaca-urea attraverso l’integrazione delle tecnologie che prevedono un incremento della produ-zione di urea (mantenendo costanti le emis-sioni) e minori consumi energetici.

Notevoli sforzi sono dedicati al campo del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per il quale

prose-Per quanto riguarda il Floating LNG, dopo la qualifica del sistema criogenico di trasbordo di LNG in “tandem” attraverso l’uso di tubi flessi-bili galleggianti, è in fase di test per un operato-re Oil & Gas di primo piano. In sviluppo c’è inol-tre un sistema di trasbordo per LNG volto a ridurre i costi delle infrastrutture fisse.

È in corso un esteso programma per il miglio-ramento e l’ottimizzazione di diversi aspetti delle modalità di ingegnerizzazione e costru-zione delle condotte a terra. Nuove soluzioni sono in via di sviluppo.

Nel medio-lungo termine, nell’ottica di una pro-gressiva decarbonizzazione dell’energia e del contenimento complessivo delle emissioni di CO2, Saipem sta perseguendo numerose e diversificate azioni investendo anche su nuovi approcci ibridi basati sulle tecnologie verdi in associazione allo sviluppo di operazioni Oil

& Gas.

Nel settore delle energie rinnovabili a terra gli sforzi tecnologici sono indirizzati prevalente-mente sul solare concentrato, le bio-raffinerie e il geo-termico; a questo riguardo sono in via di sviluppo diverse soluzioni, anche in sinergia con nuove iniziative commerciali.

Nel settore delle energie rinnovabili a mare, vantando l’installazione con successo del primo parco eolico galleggiante nel mondo, Saipem sta perseguendo diverse soluzioni innovative per parchi eolici evoluti, unitamente a un concetto sviluppato da Moss Maritime di un parco solare galleggiante per il quale è stata depositata una domanda di brevetto.

Saipem sta inoltre dedicando sforzi di innova-zione a tecnologie emergenti come le energie sfruttabili dal mare e l’uso dell’idrogeno come vettore energetico pulito prodotto dall’acqua con l’utilizzo di energia rinnovabile.

Nel campo della protezione dell’ambiente, e in particolare dell’“Oil Spill Response”, Saipem ha realizzato a Trieste la struttura tecnologica-mente più avanzata per sigillare un pozzo sot-tomarino in condizioni di eruzione incontrollata.

Il sistema Offset Installation Equipment con-sente di porre rimedio in tempi rapidi a disastri ambientali come quelli della piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico nel 2010. Il sistema, un macchinario particolar-mente sofisticato e controllabile da remoto, è in grado di operare anche in condizioni estre-me coestre-me quelle di un’eruzione sottomarina in acque di media profondità. Il sistema è stato testato nel Mare Adriatico, commissionato e consegnato al cliente, e ufficialmente presen-tato lo scorso mese di marzo.

Nel quadro complessivo delle attività di svilup-po tecnologico Saipem ha desvilup-positato 29

Nel campo dell’Innovazione Trasformativa Saipem ha consolidato l’iniziativa riguardante il suo nuovo incubatore di idee e laboratorio di prototipazione, “La Fabbrica dell’Innovazione”, mirato a sperimentare soluzioni che risponda-no alle sfide del settore in cui Saipem opera attraverso nuove tecnologie (il digitale in pri-mis) e nuove modalità, non solo per aumentar-ne l’efficienza e la produttività, ma anche per la scoperta e perseguimento di nuove value proposition.

Alcuni dei prototipi concepiti sono già stati pro-vati direttamente su campo con risultati inte-ressanti; a titolo di esempio, le tematiche affrontate hanno riguardato il track & trace di asset e materiali per la digitalizzazione delle atti-vità di costruzione, le potenzialità dell’utilizzo di droni di terra e volanti presso i cantieri Saipem e l’applicazione di vision technology a specifiche attività sui mezzi della flotta offshore.

È stata concepita una nuova metodologia colla-borativa digitale e data-centrica per la gestione dell’intero ciclo del progetto (“xDIMTM”).

L’implementazione di tale metodologia avviene attraverso una piattaforma d’interfaccia integra-ta e multidimensionale che scambia dati e infor-mazioni con un Common Data Environment di progetto e lo coniuga in diverse dimensioni, in base alle diverse attività e operazioni eseguite dai differenti dipartimenti lungo tutto il ciclo di vita dell’impianto, incluse la fase di offerta, il processo, l’ingegneria, la pianificazione delle attività, il controllo dei costi, l’approvvigiona-mento dei materiali, la costruzione, la conse-gna, le operation e la manutenzione. A inizio 2018 nella Fabbrica dell’Innovazione è stato avviato il primo progetto-pilota esecutivo. In parallelo un nuovo set di tematiche è stato lan-ciato nel mese di maggio.

Sulla tematica “Industria 4.0”, grazie all’espe-rienza nelle tecnologie di processo, la divisione XSIGHT sta sviluppando soluzioni per Industrial Analytics per supportare la gestione operativa degli impianti industriali, consentendo una migliore pianificazione della produzione e l’otti-mizzazione della manutenzione con minori costi e minori imprevisti per apparecchiature e impianti, che consente di ridurre numero e durata delle fermate di impianto.

Le metodologie innovative sono fondamental-mente basate sull’identificazione della correla-zione tra il dato operativo e lo stato di integrità dell’apparecchiatura con l’obiettivo di predire quando l’item si deteriorerà per mezzo di machine learning techniques adeguate.

Si segnala inoltre l’evento “Tech Days” che si è tenuto a Cartagena a bordo del mezzo navale Saipem 7000 dove la Società ha presentato ad attori primari del business eolico offshore e a rappresentanti dei media le tecnologie e lo sforzo di innovazione in corso per supportare il ruolo crescente di Saipem nel settore delle

Da ultimo merita di essere evidenziato l’accor-do di collaborazione di cinque anni siglato con il Politecnico di Milano che include la creazione di un centro di ricerca congiunto, contratti per attività di ricerca su temi specifici e attività di supporto tecnologico. I settori oggetto

dell’ac-cordo riguardano le tecnologie nel gas, petro-lio e derivati (petrolchimica e raffinazione), le tecnologie per la riduzione delle emissioni, la robotica applicata a veicoli sottomarini e la digitalizzazione.

salute, sicurezza

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