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6.1 RISPOSTA ALLA DOMANDA DI RICERCA E SUGGESTIONI

In questo lavoro si può rilevare una sostanziale coerenza tra gli elementi evidenziati nel

quadro teorico e quelli raccolti dalla ricerca sul campo. In modi diversi, entrambi gli

apporti hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi, che si sono rivelati

strettamente connessi e consequenziali: il chiarimento del significato del cibo ha

permesso di comprendere a fondo l’impatto della PEG e, conseguentemente, di

riflettere sul ruolo infermieristico e su strategie di sostegno adeguate.

In questo modo si è potuto rispondere in modo esaustivo alla domanda di ricerca.

In conclusione, dal lavoro svolto emerge una buona consapevolezza infermieristica dei

molteplici significati del cibo, così come dei vissuti e dei bisogni di pazienti e parenti

coinvolti in un cambiamento così radicale. Il punto di vista del singolo curante su tali

aspetti appare determinato sia dalla sensibilità personale, sia dalla “mission” che

caratterizza la struttura. In merito all’obiettivo concernente il ruolo infermieristico nei

confronti dell’ospite con PEG, si può affermare che gli aspetti centrali siano

l’informazione, il coinvolgimento nella vita sociale della struttura e il sostegno

quotidiano; da questo punto di vista risulta che gli infermieri utilizzano un maggior

numero di strategie rispetto a quelle ritrovate nella letteratura.

Infine, insieme all’aspetto di consapevolezza, è stata messa in luce la necessità di

maggior formazione e sostegno emotivo per gli infermieri.

In considerazione degli aspetti evidenziati, si possono offrire alcune suggestioni - anche

di carattere più generale - per la pratica assistenziale. Gli spunti più rilevanti riguardano

la considerazione della complessità degli aspetti culturali e sociali per una

comprensione profonda dei fenomeni di cura, a partire dalla consapevolezza che solo

conoscendo a fondo una situazione è possibile agire all’interno di essa in maniera

efficace. Si riporta l’attenzione, inoltre, sulla necessità di una miglior preparazione e di

un maggior supporto per la figura infermieristica anche in questo campo e sull’invito a

coltivare delicatezza e attenzione ai dettagli in ogni gesto di cura quotidiana, esercitare

la creatività e non smettere di perseguire i possibili miglioramenti che possono influire

sul benessere del paziente.

6.2 VALUTAZIONE PERSONALE DEL PERCORSO

Questo lavoro di Bachelor è nato da un interesse personale per la tematica

dell’alimentazione e per le sue declinazioni in ambito clinico-assistenziale, indagate

inizialmente a tutto campo; la domanda di ricerca e gli obiettivi specifici individuati

successivamente hanno costituito un costante riferimento per impostare e guidare il

lavoro.

Il percorso effettuato è stato costellato di difficoltà e di scoperte ed è stato globalmente

appassionante. Il quadro teorico piuttosto esteso, se da una parte può avere aumentato

le mie conoscenze pregresse sull’argomento e, quindi, i rischi di aspettative e influenze,

dall’altro - proprio grazie alla sua ampiezza e ai criteri metodologici usati - mi ha

permesso di evidenziare aspetti divergenti e differenti sfumature del tema affrontato,

allargando il punto di vista.

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L’ascolto e la rilettura delle interviste, tuttavia, hanno messo in luce ulteriori spunti che,

se prontamente colti, avrei potuto utilmente approfondire. Inoltre, ho incontrato difficoltà

con gli intervistati più prolissi a dirigere e indirizzare l’intervista; con quelli più laconici a

far emergere informazioni senza influenzarli o ridurre l’intervista a una sorta di

“interrogatorio”. Queste problematiche sono presumibilmente legate alla mia scarsa

confidenza con lo strumento dell’intervista e costituiranno una sfida in eventuali futuri

lavori di ricerca.

Anche l’analisi dei dati non è stata semplice, sia per i limiti di spazio e di tempo, sia per

la difficoltà insita nel dover “frammentare” i racconti e raggruppare concetti simili senza

uniformarne e distorcerne il significato. Per evitare di imporre il mio schema mentale

alla varietà di spunti emersi, ho deciso di non utilizzare le domande dell’intervista quali

aree tematiche, ma di aprirmi maggiormente ai racconti: questo ha fatto emergere

anche argomenti inediti, su cui non mi ero inizialmente proposta di indagare.

6.3 COMPETENZE E CONOSCENZE ACQUISITE IN OTTICA PROFESSIONALE

Ritengo che questo lavoro mi abbia permesso di acquisire alcune conoscenze circa la

nutrizione tramite PEG, spendibili in diversi ambiti di cura.

Da un punto di vista metodologico, le numerose ricerche svolte su banche dati, l’analisi

della validità della ricerca qualitativa e l’esercizio di pensiero critico necessario per un

lavoro di Bachelor mi saranno di aiuto per le ricerche future e per l’attuazione di cure

basate sull’evidenza scientifica.

La scelta di effettuare una ricerca sul campo attraverso le interviste mi ha coinvolta

intensamente e mi ha insegnato alcuni aspetti che potrò mettere a frutto nel lavoro di

cura: la trascrizione e la rilettura delle interviste ha costituito un’occasione sistematica e

strutturata di riflessione metalinguistica sulle modalità che si possono utilizzare per

dirigere la conversazione e raccogliere i dati e su come migliorarla; successivamente,

l’esercizio di analisi mi ha permesso di esercitarmi a sospendere il giudizio e a cogliere

le risposte degli intervistati prescindendo dai personali punti di vista precostituiti, che -

considerato l’esteso quadro teorico - erano numerosi.

La tipologia di argomento trattato, inoltre, potrà servire da spunto per affrontare le

tematiche etiche in maniera più consapevole, tenendo conto dei molteplici aspetti e

delle prospettive che possono coesistere in una situazione specifica.

Infine, questo lavoro mi ha permesso di approfondire alcune modalità attraverso cui,

come futura infermiera, potrò supportare i pazienti nel delicato passaggio a un differente

stile di vita: questo rappresenta un aspetto centrale per il mio ruolo e trasversale a

moltissime situazioni di cura, spesso problematico, ma fondamentale sia per la

compliance del paziente, sia per la sua qualità di vita e il suo benessere psicologico.

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