CAPITOLO 4: Il genere omegaverse in Italia
4.1 L’indagine sul genere omegaverse in Italia
4.1.1 Conclusioni e considerazioni al sondaggio
L’indagine effettuata online su territorio italiano, tra i circuiti, i fandom e le pagine online dedicate all’omegaverse e allo yaoi/BL a partire da ottobre 2019, ha permesso di mappare le tendenze generali del pubblico a prevalenza femminile che fruisce e a volte produce omegaverse. Ci si è trovati davanti un pubblico relativamente giovane, composto soprattutto di donne di diverso orientamento sessuale con un livello di istruzione medio-alto. Ha dimostrato la centralità di Internet nelle pratiche dei fan, dove i prodotti maggiormente condivisi sono fanfiction, racconti originali, manga scanlation e dojinshi, anche se il media preferito sembra essere quello grafico e non quello letterario. La quasi totalità dei rispondenti fruisce anche prodotti yaoi/BL e ha conosciuto gli omegaverse grazie a quest’ultimi. Ciò testimonia un avvicinamento al genere di alcuni appartenenti a fandom italiani dovuta alla seconda fase di diffusione dal Giappone sottoforma di manga, tanto che i più ritengono che sia un sottogenere dello yaoi. Hanno inoltre espresso curiosità per la cultura e per la lingua giapponese, dichiarando di averle studiate in passato o di avere l’intenzione di farlo. Anche le fanfiction slash sembrano molto seguite, soprattutto quando contengono rapporti sessuali espliciti e tematiche trasgressive (come il non-con e il BSDM). La fanfiction è anche il mezzo più auto- prodotto in Italia. Tuttavia, la community omegaverse non sembra ancora particolarmente prolifica, seppur attiva. Questo perché il genere è ancora poco definito ed è risultato essere più che altro un interesse condiviso da più fandom di diversi prodotti omo-erotici.
Nel rapporto con gli altri e con l’esterno il pubblico si dichiara restio a condividere l’interesse per gli omegaverse nella vita quotidiana. Non si sente libero di parlarne con amici, familiari e in generale con chi non lo condivide. Se lo facessero, non si sentirebbero compresi dall’esterno e ritengono che debba rimanere una passione privata trattandosi di contenuti erotici. Infatti, preferiscono non fruire di certi prodotti in pubblico o cercano di non farlo notare, sostenendo che la disapprovazione arriverebbe dalla società in generale e dalla famiglia. Allo stesso tempo, non pensano che al contrario in Giappone ci sia più accettazione, ma ritengono che venga più accettato l’omo-erotismo nei prodotti di finzione.
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Per quanto riguarda il rapporto personale con il genere, i rispondenti ricercano negli omegaverse contenuti sessuali più espliciti, ma soprattutto sono interessati alle vicende amorose dei personaggi e ai risvolti sentimentali legati al rapporto sessuale inevitabile. Inoltre, da una parte l’omegaverse suscita curiosità per le dinamiche alpha/beta/omega che caratterizzano fortemente la società, dall’altra per gli elementi sessuali e biologici alternativi (come la gravidanza maschile, il calore degli omega, i feromoni ecc.). Riguardo la provenienza del genere omegaverse, le risposte si sono quasi divise a metà, tra chi lo considera un sottogenere dei BL e chi un universo alternativo comune a più prodotti. Infine, la maggioranza ha dichiarato di vedere in questo genere le potenzialità per aiutare la comprensione sul genere che sfidi i blocchi morali dettati dall’eteronormatività.
Nell’ultima domanda del sondaggio, a risposta aperta, è stato chiesto come verrebbe percepito il genere omegaverse se venisse pubblicato e commercializzato in Italia e perché. Di 556 che hanno compilato il sondaggio, hanno risposto alla domanda aperta 286 persone in totale. Fondamentalmente, le risposte si sono divise in due tendenze, tra chi critica l’Italia per essere un paese troppo omofobo per accettare un genere così sovversivo e chi sostiene che rimarrebbe tutto sommato un genere di nicchia, come sottogenere BL e quindi non vorrebbe notato. Di seguito, si riportano alcuni esempi rappresentativi di queste due tendenze.
“La società bigotta in cui viviamo lo censurerebbe sicuramente, lo additerebbe come deviante per le menti dei giovani e diseducativo per i bambini. Perché la stigmatizzazione che abbiamo in Italia di ogni cosa "contro natura" è troppo forte per poter permettere una diffusione del genere. Magari, se un giorno venisse pubblicato in Italia un romanzo americano omegaverse di successo, osannato dalla critica e con guadagni stellari, l'opinione pubblica potrebbe cambiare (vedi quello che è successo con Cinquanta sfumature di grigio, pari pari).”
“Non bene, secondo me. l'Italia non è ancora in grado di accettare argomenti come l'omosessualità o la diversità culturale, l'omegaverse è troppo per loro”
“Credo verrebbe percepito come una trasgressione, perché purtroppo viviamo in un paese ancora abbastanza bigotta e dove il maschio è "rinchiuso" in un ruolo abbastanza specifico agli occhi della società.”
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“L'italia ha una popolazione di bigotti finti perbenisti che si nasconde dietro al cattolicesimo che finge di praticare quindi non credo sia fattibile hanno censurato manga/anime con meno scene esplicite”
“Come un “kink” qualsiasi. Non esattamente accettato, ma neanche visto di buon occhio, come immagino sia anche in Giappone. L’Italia è un paese chiuso all’esplorazione di erotismo e sessualità, specie per quanto riguarda ragazze e donne (che immagino siano i fruitori principali di materiale ABO), quindi non mi stupirebbero avversione e stigma nei confronti dei lettori del genere, così come ci sono per i lettori di yaoi.”
Come dimostrano i commenti sopracitati, in generale, non si ha molto fiducia nella possibilità che in Italia un pubblico esterno a questi generi possa recepirne positivamente una commercializzazione, anzi, l’Italia viene definito come un paese bigotta e omofobo. Sostengono che nel Belpaese la mentalità retrograda e conservatrice che si “nasconde dietro al cattolicesimo” non possa permettere una libera commercializzazione di elementi così trasgressivi. Secondo loro, il fattore di maggiore scandalo da parte della società sarebbero le rivisitazioni in chiave omo-sessuale di sesso e genere e in generale l’erotismo dedicato alle donne. E questo è dovuto anche a una visione della mascolinità piuttosto inamovibile, che non ammetterebbe mai anche solo il pensiero di una gravidanza maschile. Quasi la totalità delle opinioni in merito rispecchia uno scontento nei confronti del proprio paese, che già fatica a pubblicare BL. Altri, invece, ritengono che se l’omegaverse venisse pubblicato in Italia verrebbe assimilato come sottogenere yaoi, rimarrebbe comunque di nicchia e quindi non si farebbe notare da un pubblico meno avvezzo a certe tematiche.
“Credo che verrebbe molto apprezzato da chi conosce il genere e scoperto dagli amanti del BL/yaoi che non lo conoscono. Personalmente conosco l'omegaverse come sottogenere yaoi e non ho idea se ci siano manga/fumetti editi in Italia, ma se le case editrici comprassero più opere a tema omegaverse credo che avrebbero un buon riscontro pian piano nel tempo:)”
“CREDO BENISSIMO! E' CERTAMENTE UNO DEI SOTTOGENERI YAOI PIU' APPREZZATI E CI SONO TITOLI CHE VENDEREBBERO TANTISSIMO, A PARTIRE DA LOVE IS AN ILLUSION!”
“Sinceramente non lo so. Già di per se lo yaoi comincia ad avere impatto solo adesso ed é da più di 15 anni che io sono appassionata del genere. All' inizio pochissimi editori li pubblicavano. Per me l' omegaverse é un sottoinsieme molto interessante x le dinamiche. Se venissero pubblicati in italia
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sarei contentissima, visto che al momento li riesco a trovare solo on line (sia manga, che fanfic, che libri.)”
“[…] ho notato che recentemente c'è stato un gran passo avanti nella pubblicazione di manga yaoi in Italia, perciò penso che non sarebbe nulla di eclatante perché probabilmente verrebbe semplicemente assimilato all'altro genere.”
Mentre alcuni ritengono che la pubblicazione di opere omegaverse potrebbe essere molto apprezzata sia da coloro che sono già appassionati che da chi ancora non conosce il genere, altri non ritengono che avrebbe una particolare risonanza in quanto probabilmente verrebbe assimilata ad altri generi esistenti come lo yaoi. Inoltre, si registra un certo timore per le possibili critiche qualora il genere dovesse ricevere una maggiore attenzione da un pubblico più ampio.