5.1 Riflessioni sul percorso svolto
5.1.1 Sintesi dei risultati
La prima domanda di ricerca era la seguente “Un percorso basato sulla Mindfulness favorisce il miglioramento delle capacità di attenzione e concentrazione nei bambini compresi in una fascia di età tra i 4 e i 6 anni?”. In base ai risultati ottenuti dall’analisi dei dati si potrebbe affermare che già in un breve lasso di tempo, composto da cinque settimane nelle quali si sono svolti sei incontri Mindfulness, si registra una riduzione del tempo nello svolgimento dei compiti cognitivi proposti. Questo dato porterebbe quindi a ipotizzare un’evoluzione positiva nelle capacità di attenzione e di concentrazione da parte dei bambini che hanno partecipato alla somministrazione. Questi miglioramenti si sono verificati sia nello svolgimento del compito, diminuendo il numero di errori commessi e diminuendo il tempo impiegato a eseguire le attività, sia nel comportamento dei bambini, che in particolare hanno ridotto le chiacchiere, il loro sguardo era maggiormente focalizzato sulle schede e la postura già molto buona all’inizio del percorso si è mantenuta tale. Le ipotesi iniziali (cap. 3.5.1, p. 25) sono dunque tutte confermate.
La seconda domanda di ricerca era “Un percorso basato sulla Mindfulness favorisce lo sviluppo della rappresentazione grafica dello schema corporeo nei bambini compresi in una fascia di età tra i 4 e i 6 anni?”. In base ai risultati ottenuti dall’analisi dei dati si potrebbe affermare che il percorso basato sulla piena consapevolezza non abbia avuto un’influenza nel far evolvere significativamente la rappresentazione dello schema corporeo nei bambini della Scuola dell’Infanzia. La prima ipotesi “un percorso sulla Mindfulness aiuta a sviluppare maggiore conoscenza rispetto al proprio schema corporeo” non è stata verificata da questo lavoro di Tesi attraverso lo strumento di misurazione scelto, vale a dire il disegno. È comunque importante sottolineare che i bambini, svolgendo gli esercizi con il corpo, imparano a mettersi in contatto con se stessi oltre che con il momento presente. Una maggior consapevolezza del loro corpo è dunque inevitabile ma per essere approfondita si sarebbero dovuti svolgere molti più momenti di Mindfulness. Inoltre, un’evoluzione in tal senso è difficilmente valutabile riferendosi unicamente alla sola rappresentazione grafica. La seconda ipotesi “si può notare un arricchimento, seppur minimo, nell’interpretazione grafica dello schema corporeo (struttura del corpo e dettagli)” è anch’essa non verificabile da questa ricerca.
5.1.2 Limiti della ricerca
In questo lavoro di ricerca si possono riscontrare alcuni limiti che potrebbero aver influenzato i risultati finali. Da una parte si pensa alle variabili non controllabili, la principale in questa Tesi concerne le assenze. Esse, infatti, sono state numerose poiché in sezione è “arrivata” la varicella e quasi tutti i bambini sono stati contagiati dovendo, nei casi più gravi, saltare la scuola. D’altra parte vi sono altri limiti, insiti al lavoro di ricerca, che si conoscono ma non si possono fare a meno di evitare. Essi sono in particolare il tempo a disposizione per svolgere il percorso, il numero del campione di riferimento, la raccolta dati. Il tempo è un elemento che ha davvero giocato a sfavore di questa Tesi poiché normalmente i percorsi di Mindfulness oltre a durare più di cinque settimane si svolgono anche con molta regolarità arrivando fino a un esercizio al giorno per garantire continuità e evoluzione nel processo di allenamento alla piena consapevolezza. Il campione di riferimento, 13 bambini, era davvero molto piccolo di conseguenza anche i dati raccolti non sono sufficienti per poterli ritenere rappresentativi e svolgere dunque un’analisi statistica. Infine, per svolgere la raccolta dati, si è utilizzata una griglia osservativa pre-strutturata nella quale si sono utilizzati degli indicatori dell’attenzione per svolgere l’osservazione e una scala di valori per assegnare un punteggio a questi indicatori. Con questa modalità si va incontro a quattro limiti: l’osservazione si limita agli elementi previsti dalla griglia pre-strutturata escludendo magari altri elementi interessanti; l’osservatore (AM) cerca di essere il più oggettivo possibile nell’osservazione e descrizione di quanto avviene durante i test ciononostante è impossibile escludere completamente la soggettività; gli indicatori dell’attenzione utilizzati nella ricerca sono solo alcuni dei rilevatori che possono essere associati alle capacità di attenzione; infine la scala utilizzata per la valutazione è stata decisa in modo arbitrario racchiudendo dei fatti in un valore numerico.
5.1.3 Percorso Mindfulness
Vorrei spendere alcune parole anche sul percorso intrapreso in sezione sulla Mindfulness. Questa pratica è stata utilizzata come mezzo al fine di raggiungere una miglior capacità di attenzione e conoscenza del proprio schema corporeo ma durante la stesura della Tesi non si sono commentati gli sviluppi in merito agli esercizi di piena consapevolezza nei bambini. Da quanto si è potuto osservare gli allievi hanno sempre partecipato volentieri e con entusiasmo a questi momenti collettivi, anche i bambini più piccoli (I livello) che erano esonerati dall’attività hanno spesso chiesto di poter partecipare con noi e si sono mostrati molto attenti e capaci. È stato interessante il caso di un’allieva del II livello che, dopo le prime posture, ha detto molto
fiera che lei conosceva già questi esercizi poiché fa lo yoga a casa. In effetti questa bambina conosceva già bene il funzionamento della pratica e ricordava bene molte posture, è dunque stata presa come punto di riferimento, sia dai compagni che dalla docente, per chiedere suggerimenti e aiuti; in alcuni casi è stato necessario “frenare” il suo entusiasmo per poter lasciare spazio anche agli altri. Per quanto concerne lo svolgimento delle lezioni si può affermare che sono state strutturate in maniera appropriata in relazione al gruppo di bambini presenti in sezione. L’unica modifica che ha apportato effettivamente un miglioramento nel riscaldamento, come già accennato, riguarda l’idea di svolgerlo in movimento e non restando statici. Attraverso la danza vi è stato infatti un coinvolgimento ancora maggiore da parte dei bambini e, inoltre, muovendosi prima risultava più facile trovare maggiore calma e tranquillità durante le posture e soprattutto durante il rilassamento. Durante le sedute è importante cercare di mantenere e favorire un clima sereno e di calma per favorire la concentrazione sul momento presente es essere meglio connessi con il proprio corpo e la propria mente. Negli incontri con i bambini si è notato che questa tranquillità non era scontata, un po’ per l’entusiasmo di fare gli esercizi, un po’ perché in alcuni giorni regnava già una certa agitazione generale. In effetti nei sei incontri non si è registrato un miglioramento in questo senso ma piuttosto variava molto a dipendenza dell’umore della sezione. Pensando invece alle capacità di respirazione e di svolgere le posture si può dire che si è osservato un lieve incremento negli allievi che pian piano riuscivano a gonfiare bene la pancia e diventavano più agili e stabili nelle posture. Nei momenti conclusivi dove si ascoltavano le impressioni di ognuno è entrata nella routine l’idea di dire quale momento o quale esercizio è piaciuto di più. In generale il percorso sulla Mindfulness si è rivelato, come sperato, molto positivo e arricchente.
5.2 Riflessioni sullo sviluppo professionale
Il lavoro di Tesi è stato l’occasione di poter portare in sezione un concetto e una pratica che ritengo molto importanti. Il percorso sulla Mindfulness infatti può davvero dare molti benedifici ed è mia intenzione, una volta che sarò docente titolare, proporre attivamente questa pratica in momenti più brevi rispetto a quanto fatto per questa ricerca ma più prossimi e regolari. Nello specifico credo che praticare la Mindfulness a scuola possa aiutare il docente a trovare dei brevi momenti per radicarsi nel presente e raccogliere energia positiva per proseguire nella giornata e possa aiutare gli allievi ad essere più consapevoli di ciò che avviene dentro e fuori di essi sviluppando così numerose capacità come possono essere quella dell’attenzione e dello schema corporeo, viste in questa ricerca, ma anche riconoscere le proprie emozioni, relazionarsi con più autostima verso di sé e con maggior
benevolenza verso gli altri, imparare delle modalità per gestire l’ansia e lo stress e più in generale per trovare un miglior benessere fisico e mentale.
5.3 Ulteriori piste di sviluppo
Dal punto di vista della ricerca sarebbe interessante, partendo dallo stesso progetto, allungare i tempi di sviluppo e fare più test (pre, durante e post) per verificare se e come aumenta la capacità di attenzione e come si sviluppa la percezione dello schema corporeo. I test per valutare il livello di attenzione potrebbero inoltre attenersi anche ad altri ambiti, come ad esempio quello linguistico, attivando differenti sensi, come ad esempio quello dell’udito. Infine sarei curiosa di poter svolgere un’analisi statistica più sofisticata riguardo a questi stessi temi per poter verificare se i miei risultati sono considerabili attendibili e se rispecchiano la realtà.
Dal punto di vista dell’applicazione, invece, sarebbe interessante proporre questo percorso di Mindfulness ai bambini della Scuola Elementare e confrontare se il margine di miglioramento cambia rispetto ai bambini in una fascia di età più bassa.