La crescente disponibilità di dispositivi mobili ha cambiato il modo di accedere a Internet, non solo attraverso un personal computer fisso, ma ovunque con un dispositivo mobile. La maggior parte delle applicazioni web potrebbe ora essere acceduta utilizzando molteplici piattaforme (ad esempio: telefono cellulare, pda, ecc.), diverse da quella del classico desktop PC.
Nonostante ciò, l’accesso a Internet tramite di esse, risulta tuttora limitato dal momento che la maggior parte dei contenuti web sono realizzati per computer desktop.
La presenza di diversi tipi di dispositivi pone una serie di problemi ai progettisti e agli sviluppatori di applicazioni web, dal momento che è molto costoso realizzare e mantenere aggiornate più versioni dello stesso sito web per ogni tipo di dispositivo.
A questo scopo, sta crescendo l’interesse per tool che consentono di riprogettare (redesign) automaticamente pagine scritte per una certa piattaforma originaria (desktop), allo scopo di accederle da una diversa piattaforma destinazione (mobile).
Nella tesi è stato presentato un approccio per l’adattamento automatico di applicazioni interattive desktop per dispositivi mobili. In particolare, è stato realizzato un prototipo di sistema che esegue il processo di trasformazione delle pagine web basandosi su delle regole. La nuova versione dell’algoritmo di trasformazione, Cost-based Semantic Redesign, prende in considerazione gli aspetti semantici (derivati dalla descrizione logica dell’interfaccia utente desktop) e il costo in termini di spazio occupato sulla pagina dagli elementi che compongono l’interfaccia, per garantire agli utenti una maggiore soddisfazione dal punto di vista dell’usabilità delle pagine.
Rispetto ai tool esistenti, che presentano la pagina web desktop ai dispositivi mobili in una forma lunga e stretta, l’utilizzo dell’informazione semantica è di utilità per individuare il modo migliore per dividere la pagina. Inoltre è stata proposta una tecnica per accedere
facilmente contenuti web con controlli tipo bottoni/link al fine di eliminare lo scrolling orizzontale e di ridurre quello verticale (dai risultati ottenuti dal test utente è emerso il gradimento dell’approccio del page splitting).
Il prototipo di sistema realizzato tuttavia presenta alcuni limiti:
• la complessità della struttura delle pagine web è un fattore critico sia per il processo di reverse engineering (risulta difficile trasformare la pagina originaria nella corrispondente descrizione logica), sia per il processo di redesign (si possono ottenere pagine con molti link).
• Non gestisce ancora tutti i tipi di contenuto web. Per esempio, le pagine contenenti animazioni, effetti grafici pubblicitari (banner) e frame non vengono gestiti: elementi come <applet>, <embed>, <javascript> sono filtrati all’inizio del processo e non sono quindi presenti nelle pagine generate.
• Per il momento l’applicazione usa il protocollo UAPROF per ricavare l’informazione della risoluzione del display senza utilizzarla, ma in futuro si potrà rendere le regole di trasformazione parametriche rispetto a tali valori.
Il test di usabilità del sistema ha permesso di ricavare indicazioni e suggerimenti utili per migliorare il prototipo di sistema.
Sviluppi futuri del prototipo potrebbero riguardare il perfezionamento del processo di reverse engineering per riuscire a gestire pagine web complesse per trasformarle nelle corrispondenti descrizioni logiche (ad esempio pagine con codice javascript e annidamento profondo dei tag XHTML).
Si potrebbe poi cercare di fare un’analisi del contenuto o, quando possibile, di estrapolare dai tag dell’XHTML dei nomi significativi da potergli dare ai link che collegano le pagine.
Altri sviluppi potrebbero, inoltre, riguardare il miglioramento dell’aspetto delle pagine generate attraverso un uso efficace dei CSS ed il mantenimento nelle pagine prodotte, nei limiti del possibile, dello stile della pagina web desktop originaria, per garantire una maggiore corrispondenza tra le due versioni.
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