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ci sono più Transporters “lonely” del necessario. Questo è causato da quei lotti che hanno una produzione molto veloce e rimangono tanti contenitori nel buffer prima di essere portati sulla tradotta per essere presi.

Il problema potrebbe essere risolto perfezionando lo script per l’assegnazione di questo attributo nel metodo “Sensor_Sosta”.

Queste due sono le criticità, per il resto potrebbero essere apportate delle migliorie. Ad esempio si potrebbe effettuare un’analisi più dettagliata dei guasti sulle linee, definendo in maniera esatta il MTBF (Mean Time Between Failures) e il MTTR (Mean Time To Repair) caratteristico per ogni linea ed implementarlo sul software: in questo modo si avrebbe un quadro dei guati sulle linee ancora più simile alla realtà. Riguardo il sistema di trasporto invece si potrebbe definire una gestione più mirata per l’assegnazione delle priorità dei lavori dei Transporters, in modo che servano prima le linee che ne hanno più bisogno. Si potrebbe modificare il modo in cui viene ripristinato il livello di carica batteria a fine giornata, per simulare meglio più giornate di lavoro con i trattoristi. Perché, per come è impostato ora, a fine giornata, i Transporters ritornano al 100% della carica, mentre per le logiche attuali i trattori ripartono con lo stesso livello di carica della sera prima. Ulteriori migliorie potrebbero essere quelle di inserire dei blocchi dei Transporters dovuti al passaggio sul percorso del carro portastampi, un veicolo molto lento che ne ostacolerebbe il normale passaggio, e di definire in maniera ancora più precisa i tempi di carico contenitori vuoti e scarico pieni, attualmente calcolati per tradotta e non per MDR.

7.2 Proposte e considerazioni sul cambiamento di logiche attuali in funzione di migliorare l’efficienza logistica

Osservando con cura la logica attuale del sistema di trasporto e i risultati condotti dalle varie simulazioni, si vogliono proporre delle considerazioni sulla modifica di alcune “regole logistiche tradizionali” al fine di poter migliorare l’efficienza. In particolare:

- Utilizzo di AGVs per il trasporto di contenitori di pezzi buoni e lasciare una tradotta non automatizzata per la gestione dei contenitori da mandare a revisione.

Questo perché la revisione è un processo molto variabile, quindi, potrebbe complicarne la logica di applicazione. Per una partenza più cadenzata degli AGVs e per richiederne una flotta meno numerosa potrebbe essere una soluzione da simulare e valutarne i risultati.

- Utilizzo di un’unica tradotta per contenitori misti: buoni e da revisione.

Questo comporterebbe una gestione meno articolata a fondo linea e una logica di funzionamento più semplice degli AGVs, oltre a ridurre sicuramente il numero di viaggi.

A volte infatti capita che a fine lotto vi sia una tradotta semipiena, di contenitori buoni, ed un numero esiguo di contenitori da mandare a revisione. La logica attuale prevede che servano due tradotte distinte, mentre in questo caso potrebbero essere trasportati tutti da un'unica tradotta e, al passaggio dalla revisione, scaricare solo i contenitori da revisionare.

- Partenza leggermente posticipata.

Con un buon dimensionamento della flotta di trasportatori è raro che si abbiano dei tempi

arrotondato per eccesso e non per difetto, avremmo un lieve ritardo del Transporter sulla linea ma che non comprometterebbe un aumento eccessivo del buffer a fondo linea.

Questo però porterebbe il vantaggio di non avere dei tempi d’attesa nella zona di sosta, che invece potrebbe essere utile per svolgere un lavoro su un’altra linea.

- Ricarica delle batterie a fine giornata.

I trattori vengono attualmente ricaricati solo quando la batteria scende sotto la soglia di riserva, lasciando la percentuale di carica invariata tra la sera del giorno prima e la mattina del giorno dopo. La proposta è quella di ricaricare le batterie dei Transporters a fine giornata in modo che il giorno seguente inizino il lavoro a pieno della loro carica.

In caso contrario questo comporterebbe in alcuni casi la necessità di una ricarica in più nella giornata di lavoro, rispetto alle due ricariche in media.

7.3 Sviluppi futuri

Oltre a supportare il lavoro attuale, il Digital Twin potrà essere utilizzato come banco di prova per definire in maniera accurata l’effettivo lavoro sul campo degli AGVs nello stabilimento di Mirafiori. Potrebbe supportare la definizione delle caratteristiche tecniche desiderate degli AGVs, oltre ad essere uno strumento guida per la programmazione della logica di funzionamento di questi veicoli autonomi.

Nell'ambito della progressiva robotizzazione della fabbrica, un'altra soluzione che potrebbe essere testata utilizzando il software è l'uso di robot collaborativi per gestire i pezzi alla fine della linea di produzione. Attualmente, da 2 a 8 persone alla fine di ogni linea, devono posizionare i pezzi all'interno dei contenitori. In futuro, Digital Twin sarà in grado di mostrare se e come i robot potranno essere introdotti anche in questa fase di produzione e studiare come possa avvenire un’efficace integrazione con gli AGVs. Il Digital Twin porrebbe fornire dei suggerimenti sulle possibili modifiche sia al layout dell'impianto di Press Shop che all'organizzazione logistica interna per accogliere al meglio le soluzioni automatizzate.

Lo studio effettuato potrebbe non limitarsi all’applicazione nello stabilimento di Mirafiori, ma logiche simili potrebbero essere replicate e adattate in altri stabilimenti del Gruppo Stellantis o per processi simili.

L’auspicio è che il lavoro possa realmente trovare applicazione pratica e valorizzare in questo modo, oltre che questa tesi, l’introduzione dell’innovazione a supporto dei processi manifatturieri. In un mercato in continua evoluzione, alla ricerca di soluzioni sempre più efficienti, a basso costo e green, puntare sull’innovazione è l’unico modo per risparmiare e reinvestire su elettrificazione e progresso tecnologico. La tesi intende collocarsi in mezzo a questo grande progetto, a supporto dell’innovazione, e come incentivo per le grandi aziende con una forte tradizione, come Stellantis, per continuare a “illuminare di stelle”.

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