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CAPITOLO 5 – DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO PIRELLI

5.3 Confezione(Building)

La confezione rappresenta la terza fase del processo di lavorazione. La macchina alla base di questo step è una VMI, così chiamata dal nome dell’azienda leader nella produzione di questo macchinario, la ‘VMI Group’. È un macchinario semiautomatico che assemblea i semilavorati per dare origine allo stato primordiale della ruota, detto crudo(perché ancora non vulcanizzato). Si tratta di una confezionatrice composta da un tamburo al centro su cui vengono posizionati i semilavorati in maniera sequenziale. È una macchina semi automatica in quanto alcune operazioni tra cui l’azionamento ed il controllo visivo dipendono dall’operatore, ma nella realtà le azioni svolte manualmente sono limitate.

Figure 17 - VMI

Tutti i semilavorati giungono sul tamburo tramite dei nastri trasportatori che, in base alle specifiche inserite da programma, sapendo quale ruota si sta producendo, apportano il componente già tagliato

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ad una determinata lunghezza. Tutti i componenti giungono in maniera automatica sul tamburo, fatta eccezione per i cerchietti che devono essere posizionati manualmente dall’operatore.

I semilavorati arrivano in confezione arrotolati in grosse bobine, e vengono installati dagli operatori sul retro della macchina. Questa operazione rappresenta un aciclo del processo, in quanto è svolta occasionalmente quando la bobina si esaurisce e deve essere sostituita con una nuova. A trasportare le bobine da un reparto all’altro sono i carrellisti, che le depositano al lato della VMI. Il cambio bobina non richiede un tempo eccessivo, al contrario del cambio tamburo, necessario quando si vuole produrre un copertone con diametro differente dal precedente: questa operazione è chiamata calettamento.

La VMI attinge automaticamente dalle bobine, srotolandole e facendo scorrere le strisce di semilavorato sul nastro trasportatore che le porta direttamente al tamburo. È sempre la VMI a tagliare in automatico le strisce alla lunghezza desiderata, a seconda delle specifiche date inizialmente alla macchina.

Nel momento in cui tutte le strisce di semilavorati sono piazzate sul tamburo, la macchina svolge in successione una prima operazione di rullatura con cui il tamburo arrotola tutte le strisce intorno a sè, una pressatura con rigonfiamento del tamburo per unirli definitivamente e un degonfiamento del tamburo che conferisce alla ruota la sua forma finale.

L’avvio della rullatura del tamburo è dato dall’operatore mediante l’azionamento di un pedale a bordo macchina. Successivamente le operazioni continuano in maniera automatica.

Una volta che la ruota è stata confezionata, tocca all’operatore rimuoverla dal tamburo ed effettuare una serie di operazioni manuali:

- applicazione del bar-code mediante una dima al fine di tenere tracciatura dello pneumatico - rosellatura (appiattimento) delle giunture mediante una rotella

- controllo visivo del crudo

- ribaltamento del pezzo per posizionarlo sulla rulliera che lo porterà autonomamente in magazzino.

In Figura 18 è mostrato un ‘Man-Machine Chart’ (grafico uomo-macchina) che illustra l’ordine con cui le operazioni vengono svolte durante questa lavorazione.

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Figure 18 – Man-Machine Chart VMI

La leggenda colori è la seguente:

tempi uomo tempi macchina tempi nastri ausiliari tempi transfer cerchietti

In giallo si possono osservare le operazioni svolte dall’uomo. Importante precisare che anche quando l’operatore non svolge attività manuali ha comunque il compito di assistere e controllare visivamente il corretto avanzamento del processo. Infatti durante questo processo l’operatore risulta saturo di lavoro per oltre il 75% del suo tempo ed in attesa solo per il restante 25%. In un processo differente con una simile saturazione si potrebbe tentare di riallocare l’operatore per ottimizzare la manodopera, ma in questo caso trovandosi in un’operazione che ha una durata complessiva inferiore al minuto, non è possibile riallocarlo nel suo tempo vuoto, che quantificato corrisponde ad attimi della durata di pochi secondi.

In rosso sono evidenziate le operazioni svolte dalla macchina, che come detto lavora in modalità semiautomatica, partendo a seguito del comando dell’operatore. La macchina non è completamente

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autonoma perché per portare a termine il suo lavoro ha bisogno dell’assistenza dell’operatore, che svolge alcune azioni che vincolano il ciclo e che la macchina non riesce a svolgere. Più nel merito l’operatore deve occuparsi manualmente della giuntura del preassemblato, caricare i cerchietti e scaricare il crudo a fine lavorazione, per permettere alla macchina di lavorare la ruota successiva.

Queste tre operazioni umane sono da considerarsi fasi critiche del processo, senza le quali la macchina non potrebbe proseguire il lavoro. Nel man-machine chart questo si può notare dal fatto che i tempi macchina in rosso sono interrotti dai tempi uomo che vincolano il passaggio del ciclo da una fase all’altra.

Il nastro ausiliario prepara i semilavorati mentre la macchina è in moto, così da ridurre i tempi e poterli arrotolare sul tamburo non appena l’operatore avrà scaricato il crudo precedente. I tempi del nastro sono evidenziati in verde, ed i componenti vengono erogati nell’ordine descritto nel grafico(prima cintura, seconda cintura, bandina, battistrada). Una volta applicati sul tamburo spetta all’operatore aggiungere manualmente i cerchietti e controllare la giunta, prima che la macchina possa concludere il suo ciclo.

Nelle VMI più moderne, sotto osservazione nell’analisi di questo progetto, i cerchietti necessari vengono avvicinati nei pressi della macchina da un trasportatore, detto transfer, da cui l’operatore li preleva manualmente per riporli sul tamburo. Il lavoro del transfer nel grafico è evidenziato in blu, e si può notare che anch’esso come il nastro ausiliario lavora in parallelo al tamburo principale, così da preparare i cerchietti in tempo per la lavorazione successiva ed azzerare i tempi di attesa.