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Confronto al termine del percoso Racconti di S (gruppo 3)

Allegato 5 – Tabelle di analisi e commenti ragionati ai racconti orali degli allievi

5.8 Confronto al termine del percoso Racconti di S (gruppo 3)

davvero grande questo cane, cagnone ”).

punto da capo…”, “Non sembrava così grande che ci voleva mangiare…”).

T

es

tu

al

ità

TICO E LE ALI D’ORO

(Prima registrazione) CANE NERO

CANE NERO

(Seconda registrazione) PEZZETTINO

Frammentarietà Discorso piuttosto scorrevole Discorso piuttosto scorrevole Discorso piuttosto scorrevole Discorso scorrevole Pause di esitazione

(-) (- -) (- - -)

In prevalenza brevi Numero ridotto di pause brevi Numero ridotto di pause brevi No

False partenze/ cambiamenti di programma/ autocorrezioni (*) 6 2 1 No Parole interrotte - No No No Frammentarietà tematica (omissione di sequenze narrative)

No Sono accennate tutte le sequenze

narrative, anche se non vengono presentate oralmente in maniera completa.

No No, sono presenti tutte le sequenze

narrative, anche se il racconto è estremamente riassuntivo. Infatti vengono omessi alcuni passaggi della storia nella parte finale del racconto, anche se il senso generale non ne è compromesso.

Implicitezza - Assenza di spiegazione della trasformazione delle ali d’oro in ali nere.

- Nella parte finale vengono citate alcune persone a cui Tico pensa,

- Nel momento in cui Small si trova fuori di casa davanti al cane nero, non viene spiegato il contenuto della sfida che la bambina lancia all’animale.

Assenza di spiegazione del motivo per cui il cane nero cambia dimensioni.

Alla fine del racconto non viene esplicitato che Pezzettino fa ritorno a casa dagli amici dopo essere stato sull’isola Chi-Sono e che comunica loro la scoperta che ha fatto.

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senza però averle presentate in precedenza o aver spiegato che sono le persone aiutate dall’uccellino.

- Assenza di spiegazione del motivo per cui il cane nero cambia dimensioni.

- Nella parte finale il racconto appare approssimativo. Segnali discorsivi (connettivi testuali significativi per scandire le sequenze narrative) es. un giorno

Un giorno, un giorno, quella notte, poi, poi, subito dopo, quando, mentre, appena, quando, poi, e, però.

Un giorno, poi, poi, poi, poi, poi, e, poi.

Un giorno, poi, poi, poi, poi, dopo, poi, poi, poi, poi, da quel giorno.

Molti anni fa, allora, poi, subito dopo, in seguito, accadde che, così, anche se, all’improvviso, alla fine.

Ripetizioni

Es. ali, ali

sì Sì Sì Sì, in numero ridotto

S

in

ta

ss

i Sintassi periodo del Semplice, frasi brevi. Struttura in prevalenza paratattica.

Per lo più vengono usate congiunzioni coordinanti e avverbi temporali.

Semplice, frasi brevi.

Struttura in prevalenza paratattica.

Semplice, frasi brevi.

Struttura in prevalenza paratattica.

Semplice, frasi brevi con struttura paratattica. M or fo lo gi a

Sistema verbale Mescolanza nell’utilizzo dei tempi verbali: generale uso di forme al passato (passato remoto, imperfetto indicativo), ma impiego anche del presente indicativo.

Dialoghi riportati al presente.

Narrazione generalmente in terza persona, ma in alcuni punti espressa in prima persona.

Mescolanza nell’utilizzo dei tempi verbali: alternanza di tempi al passato (passato remoto e imperfetto indicativo) e al presente indicativo.

Dialoghi riportati al presente.

Il racconto è riportato inizialmente al passato remoto, ma a metà storia viene impiegato il presente indicativo. I dialoghi sono riportati al presente. Verso la fine del racconto, al posto di utilizzare il discorso diretto, l’allievo riporta correttamente un dialogo attraverso il discorso indiretto. Si può notare anche un utilizzo corretto del congiuntivo in alcune frasi (“…perché pensava che ci fosse qualcosa di strano”, “…dice di quanto fosse stata coraggiosa Small”).

Tutto il racconto è riportato correttamente al passato (imperfetto indicativo e passato remoto).

Non sono presenti dialoghi, infatti l’allievo ricorre all’uso appropriato del discorso indiretto.

Questa pubblicazione, A scuola di storie. Migliorare le competenze orali attraverso un percorso di lettura e mappatura dei racconti Federica Sabatini, viene rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribuzione

Altro (impiego pronomi) - Le ss ic o

Parole utilizzate Linguaggio semplice e corretto. Impiego di alcuni termini presenti nella storia (“burattinaio”, “china”, “vimini”).

Presenza di espressioni enfatiche e colloquiali

(“Be’ allora noi ce ne andiamo, ciao!”, “Grazie Tico, grazie Tico”).

A scuola di storie. Migliorare le competenze orali attraverso un percorso di lettura e mappatura dei racconti Creative Commons Attribuzione – Non commerciale 4.0 Internazionale.

- Utilizzo scorretto di alcune espressioni:

“Poi a Small, tutti i suoi fratelli e sorelle gli dicono di non uscire”.

Errori nell’uso dei pronomi:

dativo plurale (“gli dice” al posto di “dice loro”);

gli al posto di le ( “tutti i suoi fratel

sorelle gli dicono”). Linguaggio semplice e corretto.

i termini presenti nella storia (“burattinaio”, “china”,

Presenza di espressioni enfatiche e

(“Be’ allora noi ce ne andiamo, ciao!”, “Grazie Tico, grazie Tico”).

Linguaggio semplice e corretto. Impiego di alcuni termini presenti nella storia (“gattaiola”, “catino”). Presenza di espressioni enfatiche: “Cagnaccio, puzzaccio qualcosa…”

Linguaggio semplice e corretto.

Impiego di alcuni termini ed espressioni presenti nella storia (“gattaiola”, “catino”, “barricata che aveva improvvisato”).

Presenza di ripetizioni enfatiche: “pian pianino”.

A scuola di storie. Migliorare le competenze orali attraverso un percorso di lettura e mappatura dei racconti, scritta da Internazionale.

Utilizzo scorretto di alcune espressioni: “Poi a Small, tutti i suoi fratelli e sorelle

Errori nell’uso dei pronomi: gli come dativo plurale (“gli dice” al posto di “dice

( “tutti i suoi fratelli e

Ripetizione del complemento di termine attraverso l’uso del pronome

gli, all’interno di una frase (“A Quello-

Che-Nuota, gli rivolse la stessa domanda…”).

Linguaggio semplice e corretto. Impiego di alcuni termini ed espressioni presenti nella storia (“gattaiola”, “catino”, “barricata che aveva

Presenza di ripetizioni enfatiche: “pian

Linguaggio semplice e corretto, con utilizzo di formulazioni personali, pertinenti e originali, o riprese dalla storia (“chiese al Corridore”, “chiese al Forzuto”, “gli rivolse la stessa domanda”, “ prese la barca per raggiungere quel luogo” “anche se il viaggio fu burrascoso…”, “arrivò a destinazione”).

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