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3 Secondo caso di studio: la supply chain delle parti di ricambio di PSA

3.4 Confronto tra gli scenari

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87 3.4.1 Primo scenario: la supply chain tradizionale

In questo scenario la supply chain è la seguente:

Figura 3.17 Rappresentazione schematica della supply chain

I tempi di trasporto risultanti, espressi in ore, sono riportati in Tabella 3.2 ed in Tabella 3.3:

Vesoul

Abakus 4,68

Alkar 18,52

Bosch 3,77

Diederichs 7,47

Magneti Marelli 6,1

Prasco 5,49

Tyc 8,31

Van Wezel 5,53

Tabella 3.2 Lead time (in ore) tra i nodi dei fornitori di materie prime ed il nodo di Vesoul

Vesoul

Relais 6,61

Courbevoie 4,58

Tabella 3.3 Lead time (in ore) tra i nodi dei centri regionali di distribuzione, Relais e Courbevoie, e Vesoul

88 Scegliendo il tempo peggiore possibile per quanto riguarda il trasporto dai fornitori ad inizio filiera ed il nodo centrale di Vesoul, si ottiene un lead time totale di consegna per l’Europa, ovvero per raggiungere il nodo del distributore situato a Relais, pari a 𝐿𝑇]m = 18,52 + 6,61 = 25,13 ℎ, mentre per la consegna fino al magazzino da cui partono le spedizioni nel resto del mondo si ottiene un tempo di percorrenza totale pari a 𝐿𝑇_`Z = 23,1 = 8 ℎ.

Per quanto riguarda le scorte di sicurezza, invece, sono state calcolate come:

𝑆𝑆 = 𝑧 ∗ :𝐴𝑉𝐺𝐿 ∗ 𝑆𝑇𝐷A+ 𝐴𝑉𝐺A∗ 𝑆𝑇𝐷𝐿A

in cui con 𝐴𝑉𝐺𝐿 è stato indicato il valore medio calcolato per il lead time dai nodi a monte della filiera, con 𝐴𝑉𝐺 è indicato il valore medio della domanda da soddisfare, con 𝑆𝑇𝐷𝐿 la deviazione standard del lead time e con 𝑆𝑇𝐷 la deviazione standard della domanda. Con 𝑧 è stato indicato il fattore moltiplicativo che tiene conto del livello di servizio che si vuole offrire, di cui un valore realistico potrebbe essere 0,85, in quanto si vuole garantire un buon livello di servizio ma al tempo stesso non avere troppe scorte in magazzino, che rappresentano un costo. Il valore di 𝑧 corrispondente è quindi pari a 1,03.

I risultati di questa elaborazione, calcolati sono riportati in Tabella 3.4:

Scorte di sicurezza (unità di prodotto)

Vesoul 586

Fornitori 557

Tabella 3.4 Livello delle scorte di sicurezza nella supply chain espresse in unità di prodotto

Le scorte di sicurezza complessive all’interno della supply chain sono quindi pari a 1.143 unità di prodotto finale.

3.4.2 Secondo scenario: la supply chain con Additive Manufacturing centralizzato

Nel secondo scenario individuato, che rappresenta una prima possibile evoluzione della supply chain tradizionale, si è implementata la manifattura additiva in modo centralizzato, ovvero in un solo nodo a monte della filiera logistica. La supply chain è quindi rappresentabile come in Figura 3.18:

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Figura 3.18 Rappresentazione della supply chain con Additive Manufacturing centralizzato

In questo caso, poiché la produzione avviene nel nodo di Vesoul ed i fornitori sono supposti essere gli stessi del caso in cui la produzione avviene in modo tradizionale, l’ammontare totale delle scorte di sicurezza non cambia, in quanto dal nodo di Vesoul si deve soddisfare ancora la domanda totale.

Per questo motivo l’ammontare complessivo è pari a 1.143 unità di prodotto.

Per quanto riguarda il tempo di trasporto dal nodo a monte all’ultimo step della supply chain, invece, scegliendo il tempo maggiore possibile per il trasporto dai fornitori ad inizio filiera ed il nodo centrale di Vesoul, si ottiene un lead time totale di consegna per l’Europa, ovvero per raggiungere il nodo del distributore situato a Relais, pari a 𝐿𝑇]m = 18,52 + 6,61 = 25,13ℎ, mentre per la consegna fino al magazzino da cui partono le spedizioni nel resto del mondo si ottiene un tempo di percorrenza totale pari a 𝐿𝑇_`Z = 18,52 + 4,58 = 23,1 ℎ.

3.4.3 Scenario tre: la supply chain con Additive Manufacturing distribuito

Nella terza e ultima evoluzione possibile individuata a partire dalla supply chain tradizionale, si è implementato l’Additive Manufacturing in modo distribuito, ovvero nel nodo immediatamente a monte dei distributori finali, in modo tale da rendere possibile l’eliminazione del nodo di Vesoul ed avere tempi di trasporto minori dall’inizio alla fine della filiera logistica, oltre che, ovviamente, in termini di scorte di sicurezza necessarie all’interno della catena di approvvigionamento. La situazione descritta è rappresentata in Figura 3.19:

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Figura 3.19 Rappresentazione schematica della supply chain distribuita a monte dei rivenditori finali

In questo terzo scenario, i tempi per fluire dai fornitori di materie prime ai nodi produttivi, Relais e Courbevoie, sono pari nel caso peggiore possibile, in media, a 19,56 ore nel caso di distribuzione europea e a 17,83 ore nel caso di distribuzione nel resto del mondo, mantenendo le stesse ipotesi di partenza dei paragrafi 3.4.1 e 3.4.2.

Per quanto riguarda le scorte di sicurezza, invece, ancora facendo le stesse ipotesi dei paragrafi precedenti, si ottiene che sono interamente depositate presso i fornitori a monte della catena di approvvigionamento, in quanto sono gli unici nodi da cui può partire la produzione e quelli immediatamente a monte della domanda finale. Per questo motivo, il totale delle scorte di sicurezza nel caso in cui nella supply chain venga adottato Additive Manufacturing distribuito è pari a 944 unità di prodotto.

Nella Tabella 3.5 è riportato un riepilogo del confronto, dal punto di vista del tempo di trasporto totale per fluire da monte a valle della filiera e dal punto di vista delle scorte di sicurezza totali all’interno della supply chain, tra lo scenario in cui la produzione avviene tramite manifattura tradizionale, lo scenario in cui avviene tramite Additive Manufacturing centralizzato nel nodo di Vesoul e lo scenario in cui avviene tramite manifattura additiva distribuita nei nodi di Relais e di Courbevoie:

91 Lead time complessivo Livello di scorte di sicurezza Scenario 1 – Manifattura

tradizionale 25,13 ore 1.143 unità

Scenario 2 Additive

Manufacturing centralizzato 25,13 ore 1.143 unità

Scenario 3 Additive

Manufacturing distribuito 19,56 ore 944 unità

Tabella 3.5 Riepilogo confronto tra i tre scenari

Come visibile dalla Tabella 3.5, in questo secondo caso di studio è stata presentata l’eventualità che l’Additive Manufacturing non riduca i tempi di trasporto per fluire da monte a valle della supply chain e le scorte di sicurezza totali all’interno della catena di approvvigionamento. Ciò è dovuto al fatto che, passando dallo scenario 1, in cui la produzione avviene tramite manifattura tradizionale, allo scenario 2, in cui avviene tramite manifattura additiva implementata nel nodo di Vesoul, non sono cambiati né i fornitori di materie prime né il nodo di distribuzione del prodotto finale. Nello scenario 3, invece, cioè lo scenario in cui l’Additive Manufacturing è implementato in modo distribuito, ovvero nei nodi di Relais per il mercato europeo e di Courbevoie per il resto del mondo, è stato possibile eliminare il nodo di Vesoul, con la conseguente diminuzione del tempo di trasporto totale, passato da 25,13 ore a 19,56 ore, e delle scorte di sicurezza totali, diminuite di circa il 18%.