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Confronto tra il sistema di pagamento tradizionale e virtuale

Nel seguente capitolo vengono confrontati i sistemi di pagamento tradizionali e il protocollo Bitcoin, evidenziando le differenze e le analogie che sussistono.

I sistemi di pagamento tradizionali sono gestiti e controllati centralmente da autorità statali: nel caso del sistema SIC questi compiti vengono svolti dalla Banca Nazionale Svizzera e dalla SIX Interbank Clearing, mentre per quanto riguarda l’infrastruttura TARGET2 sono la Banca d’Italia, la Deutsche Bundesbank e la Banque de France a occuparsi della sua gestione. Il bitcoin è un sistema di pagamento decentralizzato, significa che non c’è nessuna autorità statale a controllare e a gestire il traffico di pagamento che avviene su di esso (BCE, s.d.; BNS, s.d.; GAFI, 2015, p. 27).

Una seconda differenza la si riscontra nel fatto che il protocollo Bitcoin si basa su una struttura peer-to-peer, cioè ogni transazione avviene direttamente tra le controparti coinvolte nell’operazione. Nei sistemi tradizionali non è possibile per un individuo inoltrare direttamente il bonifico alla controparte. L’utente deve rivolgersi alla banca presso la quale detiene il conto e inoltrare l’ordine di pagamento indicando i dati relativi al beneficiario. L’istituto bancario dopo aver

addebitato il conto del pagante, inoltra il pagamento, nel caso in cui l’ordine di trasferimento avviene tra due controparti situati in Svizzera, al sistema SIC il quale, tramite il conto di regolamento dell’istituto del pagante, invierà alla banca del beneficiario l’importo da accreditare sul conto del cliente (GAFI, 2015, p. 27; Hunkeler & Hirt, 2010, pp. 28-29).

Con l’ausilio del protocollo Bitcoin è possibile effettuare un pagamento transfrontaliero velocemente senza dover convertire la valuta trasferita o fare affidamento su diversi intermediari finanziari beneficiando di basse commissioni. Il trasferimento di un importo attraverso i sistemi tradizionali impiega diversi giorni per essere accreditato sul conto del destinatario, inoltre le commissioni risultano essere maggiori. (GAFI, 2015, p. 39; Ripple Labs Inc., 2016).

Attraverso la rete Bitcoin è possibile effettuare il pagamento a qualsiasi ora non essendoci un’autorità centrale a gestire i pagamenti, questa transazione impiega una decina di minuti, il tempo di convalidare il blocco di transazioni, per arrivare a destinazione del beneficiario. Nei sistemi tradizionali il regolamento dei bonifici avviene unicamente in orari prestabiliti. Per esempio durante il fine settimana non è possibile regolare dei pagamenti attraverso il TARGET2 o il sistema di pagamento SIC, mentre se si utilizza la rete Bitcoin è possibile inviare i soldi al beneficiario (SIX, s.d.; BCE, s.d.; Guttmann, 2014, p. 25).

L’immagine sottostante (figura 44) confronta alcune delle componenti dei sistemi di pagamento tradizionali con quelle virtuali. In entrambi i sistemi di pagamento le due controparti della transazione devono detenere un conto, nel caso tradizionale corrisponde al conto bancario mentre nel protocollo Bitcoin corrisponde al portafoglio elettronico.

Il conto corrente del cliente viene identificato, secondo gli standard SEPA, tramite il codice IBAN. Il debitore, per poter onorare la sua obbligazione, deve conoscere il codice identificativo del creditore: senza l’IBAN e senza il codice identificativo della banca, il BIC, gli è impossibile trasferire i soldi attraverso il sistema di pagamento.

All’interno del portafoglio elettronico, utilizzato dal sistema Bitcoin, sono contenuti degli indirizzi (chiavi pubbliche) che corrispondono a un codice alfanumerico o a un codice QR. Il codice che identifica il conto corrente bancario può essere paragonato all’indirizzo del portafoglio elettronico, in quanto senza l’indirizzo per un utilizzatore della rete Bitcoin sarebbe impossibile inviare l’importo al beneficiario. Sussiste però una differenza, il titolare del conto bancario possiede un unico IBAN, il quale non può essere modificato se non chiudendo la relazione bancaria e aprendone una nuova. Il partecipante alla rete Bitcoin, invece, può creare più indirizzi per un unico portafoglio elettronico (Investire Bitcoin, 2014; BCE, 2010).

Un ulteriore differenza si riscontra nell’anonimato dei sistemi di pagamento, nella rete Bitcoin l’utente può celare la propria identità creando un indirizzo diverso per ogni transazione. Nei sistemi tradizionali non è possibile camuffare l’identità delle controparti della relazione in quanto, come

spiegato per il sistema TARGET2, ogni volta che l’ordinante invia la disposizione di bonifico questa viene registrata nel sistema finanziario (Investire Bitcoin, 2014; Rambure & Nacamuli, 2008, p. 85).

Figura 44: Sistemi tradizionale e virtuale a confronto

Fonte 49: Investire Bitcoin, 2014.

Nel sistema Bitcoin ogni operazione di pagamento viene registrata nella Blockchain e tutti gli utenti di questo sistema possono accedervi e visionare lo storico delle transazioni. Nel sistema bancario svizzero, in base all’articolo 47 cpv. 1 della Legge federale sulle banche e le casse risparmio [LBCR] (1934), la divulgazione delle transazioni effettuate da parte di un membro dell’istituto bancario comporta una violazione del segreto bancario (GAFI, 2015, p. 28).

L’apertura di un conto bancario comporta dei costi di mantenimento, questi possono variare a dipendenza dell’istituto bancario. Attualmente, nel caso dell’istituto bancario UBS SA, il costo per mantenere aperto un conto privato ammonta a CHF 84, mentre il portafoglio bitcoin non ha costi di apertura o di mantenimento (BCE, 2015, p. 19; UBS SA, 1998).

Nei sistemi di pagamento tradizionali sono le banche delle rispettive controparti a controllare che l’ordine di pagamento venga compilato in modo corretto e attraverso i meccanismi di regolamentazione, stabiliti o gestiti dalla Clearing House o dalla Banca Centrale, viene eseguito il pagamento. Nel sistema Bitcoin sono i minatori a occuparsi della validazione delle transazioni (Rambure & Nacamuli, 2008, pp. 5-6 ; BCE, 2015, p. 7).

Il problema del double spending nei sistemi di pagamento tradizionali non sussiste in quanto c’è un’autorità centrale che controlla le transazioni effettuate per evitare che lo stesso denaro venga speso due volte. Nel sistema Bitcoin è impossibile inserire un’autorità centrale che controlli tutto il traffico dei pagamenti perché andrebbe contro la natura di questo sistema decentralizzato.

Per questo motivo l’unica soluzione per poter garantire che non si verifichino tali situazioni è rendere pubbliche, attraverso la blockchain, tutte le transazioni effettuate in questo sistema. Grazie ai contributi di alcuni utenti del network Bitcoin, le transazioni vengono confermate garantendo così al beneficiario di essere il primo a ricevere quell’importo (Capoti, Colacchi & Maggioni, 2015, pp. 23-24).

Anche dal lato legislativo sussistono grandi differenze. Il sistema di pagamento virtuale non ha ancora degli standard internazionali o delle leggi specifiche che lo regolamentano. In alcuni paesi è persino vietato l’utilizzo, mentre per i sistemi tradizionali ogni nazione ha il proprio quadro giuridico che deve modificare in base agli standard europei. Può essere evidenziata però un’analogia, a dipendenza dello stato europeo scelto come sede operativa, gli operatori che trattano la moneta digitale devono sottostare alla legge contro il riciclaggio di denaro e contro il finanziamento del terrorismo come gli altri intermediari finanziari (Unione europea, s.d.; Consiglio Federale, s.d.).

La tabella 6 ha lo scopo di riassumere le principali peculiarità sopracitate che caratterizzano i due sistemi di pagamento.

Tabella 6: Riassunto delle caratteristiche Sistemi di pagamento

tradizionali

Sistema di pagamento Bitcoin

Gestione e controllo Centralizzato presso delle

autorità statali

Decentralizzato

Regolamento pagamenti Possibile in orari e giorni stabili Sempre possibile

Strumento per

effettuare/ricevere i bonifici

Conto bancario Portafoglio elettronico

Identificativo del conto IBAN Codice alfanumerico (chiave

pubblica)

Registro transazioni Non pubblico Pubblico

Regolamento pagamenti attraverso

SIC / BNS euroSIC / SECB TARGET2 / Deutsche

Bundesbank, da Banca d’Italia e Banque de France

Minatori

Problema spesa doppia Autorità centrale Minatori e Blockchain

Regolamentazione Largamente regolamentato Poco regolamentato

Accredito transazione Entro 2-4 giorni lavorativi Entro qualche minuto

Costo Elevato Nessuno

11.1 Confronto moneta elettronica, moneta legale e moneta virtuale

Nel seguente sotto capitolo vengono paragonate la valuta virtuale, più precisamente il bitcoin, con la valuta legale utilizzata in Svizzera, mettendo in evidenza le differenze e le similitudini che esistono.

L’utilizzo della valuta elettronica è possibile unicamente caricando valuta legale (CHF, EUR o USD). Questa tipologia di moneta rappresenta uno strumento di pagamento offerto dagli istituti finanziari che sostituisce il contante. Anche per il bitcoin è stato creato uno strumento simile offerto dall’azienda BitPay Inc., ma che attualmente è disponibile unicamente in 50 stati americani. Non essendoci in Svizzera questo strumento, il confronto tra la valuta elettronica e la valuta virtuale viene omesso (BitPay Inc., s.d.).

Nel sistema tradizionale la Banca Nazionale Svizzera, per conto della Confederazione Svizzera, si occupa di emettere le banconote a dipendenza del bisogno del traffico di pagamenti come esplicitato dall’articolo 7 cpv. 1 della LUMP (1999), mentre secondo l’articolo 4 cpv. 1 della LUMP (1999) il compito di coniare le monete è di competenza della Zecca federale su mandato della Confederazione.

Nella rete Bitcoin, essendo un sistema di pagamento decentralizzato, non esiste un’autorità centrale che emette il bitcoin a dipendenza della necessità di moneta. Quest’ultimo viene generato dai minatori attraverso la risoluzione di complessi calcoli, che servono anche a confermare le transazioni. Validando un blocco di transazioni, automaticamente essi ricevono come rimunerazione un ammontare di bitcoin che potranno essere spesi e quindi integrati nell’ammontare totale di bitcoin in circolazione (Investire Bitcoin, 2014).

Sussiste una differenza anche tra i bancomat tradizionali e i distributori automatici di bitcoin. I distributori automatici tradizionali consentono al cliente di ritirare o depositare denaro contante utilizzando il proprio conto bancario.

Attraverso i bancomat di bitcoin, installati sul territorio elvetico, l’utente che vuole acquistare o vendere i bitcoin non ha la possibilità di ritirare la moneta digitale, in quanto essa non esiste fisicamente, l’automatico accrediterà o addebiterà l’importo nel portafoglio elettronico (Bitcoin Suisse SA, 2013; UBS, 1998).

La moneta digitale, utilizzata nella rete Bitcoin, non essendo gestita da un’autorità centrale è soggetta a molte variazioni di prezzo: questo aspetto la rende una moneta instabile e un investimento speculativo. Uno dei compiti della Banca Nazionale Svizzera, secondo l’articolo 5 della LBN (2003), è garantire la stabilità dei prezzi. Grazie anche alla stabilità politica e a un’economia nazionale forte, il franco svizzero è considerato un bene rifugio (Muzio, 2016, p. 11) Un’ulteriore differenza sostanziale la si riscontra nella natura delle due valute: i bitcoin non esistono fisicamente mentre la valuta legale è tangibile. Non esiste un saldo bitcoin all’interno del

portafoglio elettronico ma l’utente, grazie al susseguirsi delle transazioni in entrata e in uscita dal portafoglio nel tempo, può definire la quantità che ha a disposizione. Nel conto bancario, invece, è sempre possibile vedere l’ammontare totale depositato su di esso (Guttmann, 2014, p. 24).