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Le analisi condotte e ampiamente descritte in precedenza, consentono di affermare che i potenziali impatti negativi sulle componenti ambientali biotiche e abiotiche, derivanti dall’attuazione del Piano in analisi, saranno sicuramente a carico delle matrici ambientali Aria e Suolo, ma relativi quasi esclusivamente alla sola fase di cantiere e comunque opportunamente mitigati e compensati in sede esecutiva rendendoli sostanzialmente non significativi.

Alla luce di queste valutazioni e considerando che il Piano in parola:

non contrasta con le normative di tutela ambientale;

non determina aspetti negativi sul patrimonio ambientale, paesaggistico e dei beni culturali;

genererà modesti impatti sulle componenti ambientali, relativi quasi esclusivamente alla fase di cantiere e in maggior misura reversibili;

Il contesto in cui si inserisce la maglia risulta già compromesso dalla realizzazione di civili abitazioni ed opere infrastrutturali;

Le aree sono in stato di abbandono per cui la realizzazione del Piano riqualificherebbe e permetterebbe di ottenere un risanamento urbanistico dell’area

I punti di forza del piano proposto sono in sintesi:

risulta coerente con diversi indirizzi di sostenibilità territoriale;

risulta coerente con la gerarchia di piani sovraordinata;

l'introduzione di aree a verde qualificato andrà nella direzione di garantire una riduzione del livello degli inquinanti nonché supporterà una riqualificazione paesaggistica complessiva e del contesto;

allo stato attuale non si riscontrano problemi ambientali tali da precludere l’intervento o tali da poter essere aggravati in modo rilevante anche alla luce delle forme di miglioramento ambientale e di mitigazione precedentemente esposte;

b) minimizzano i consumi dell’energia e delle risorse ambientali in generale e contengono gli impatti complessivi sull’ambiente e sul territorio;

c) sono concepiti e realizzati in maniera tale da garantire il benessere e la salute degli occupanti;

d) tutelano l’identità storico-culturale degli agglomerati urbani e favoriscono il mantenimento dei caratteri storici e tipologici legati alla tradizione degli edifici, in ragione dei relativi caratteri di durevolezza, efficienza energetica e salubrità;37

e) utilizzano materiali naturali, con particolare riferimento a quelli di provenienza locale, per salvaguardare i caratteri storici e tipologici della tradizione costruttiva locale;

f) promuovono e sperimentano sistemi edilizi a costi contenuti in riferimento al ciclo di vita dell’edificio, attraverso l’utilizzo di metodologie innovative e/o sperimentali;

g) adottano soluzioni planimetriche degli organismi edilizi e degli spazi aperti tenendo conto del percorso apparente del sole e dei venti dominanti e usano piante autoctone a foglia caduca, idonee a garantire l’ombreggiamento durante la stagione estiva e il soleggiamento durante quella invernale.

Dall'analisi della coerenza esterna si è osservato che una porzione della maglia del Piano ricade all’interno dei Territori Costieri individuati dal PPTR-Puglia.

Questo non ostacola il processo di approvazione del piano particolareggiato, poichè non tutta l'area è interessata da detta perimetrazione e poichè sono già presenti dei fabbricati nll'area identificata nei Territori Costieri. In ogni caso, si evidenzia sin da ora che ogni singolo intervento, che dovrà realizzarsi in questa porzione della maglia, dovrà essere sottoposto ad autorizzazione paesaggistica. L'Art. 47 (Prescrizioni per i

“Territori costieri” e i “Territori contermini ai laghi”) delle NTA del PPTR al comma 3. recita:

"Sono ammissibili ed eventualmente incentivati, oltre che gli interventi non soggetti ad autorizzazione paesaggistica ai sensi del Codice, piani e/o progetti e interventi che, in conformità

• siano finalizzati all'adeguamento strutturale o funzionale degli immobili, • comportino la riqualificazione paesaggistica dei luoghi,

• non interrompano la continuità naturalistica della fascia costiera, assicurando nel contempo l’incremento della superficie permeabile e la rimozione degli elementi artificiali che compromettono visibilità, fruibilità e accessibilità del mare nonché percorribilità longitudinale della costa;

• garantiscano il mantenimento, il recupero o il ripristino delle caratteristiche costruttive, delle tipologie, dei materiali, dei colori tradizionali del luogo, evitando l’inserimento di elementi dissonanti;

• promuovono attività che consentono la produzione di forme e valori paesaggistici di contesto (agricoltura, allevamento, ecc.) e fruizione pubblica (accessibilità ecc.) del bene paesaggio.

b2) la realizzazione di aree a verde attrezzato con percorsi e spazi di sosta pedonali e per mezzi di trasporto non motorizzati, con l'esclusione di ogni opera comportante la impermeabilizzazione dei suoli;

b3) la realizzazione di strutture a carattere provvisorio e rimovibili di piccole dimensioni, per attività connesse alla produzione agricola o alla balneazione e al tempo libero che non compromettano gli elementi naturali e non riducano la fruibilità ed accessibilità della costa, dei laghi e dei corsi d’acqua e della loro percorribilità;

b4) movimenti di terra per una diversa sistemazione delle aree se finalizzati a ripristinare i

superficie impermeabile, garantendo la salvaguardia delle specie vegetazionali naturali che caratterizzano il paesaggio costiero o lacuale e prevedendone la piantumazione in misura adeguata alla mitigazione degli impatti e al migliore inserimento paesaggistico.

b7) l’ordinaria utilizzazione agricola del suolo e l'attività di allevamento non intensiva;

b8) l’impiego di energie rinnovabili di pertinenza di insediamenti esistenti e integrati nelle relative strutture edilizie, di sistemi per la raccolta delle acque piovane, di reti idrica/fognaria duale, di sistemi di riciclo delle acque reflue attraverso tecniche di lagunaggio e fitodepurazione;

b9) interventi atti ad assicurare il mantenimento delle condizioni di equilibrio con l'ambiente per la tutela dei complessi vegetazionali naturali esistenti, i rimboschimenti effettuati con modalità rispondenti ai criteri di silvicoltura naturalistica e ai caratteri paesistici dei luoghi, nonché le opere di forestazione secondo le prescrizioni di Polizia Forestale;

b10) sistemazioni idrauliche e relative opere di difesa se inserite in organici piani di assetto idrogeologico e progetti di sistemazione ambientale estesi comunque all’intera “unità fisiografica” di appartenenza, utilizzanti tecnologie/materiali appropriati ai caratteri del contesto e opere di mitigazione degli effetti indotti dagli interventi;

b11) la realizzazione di infrastrutture al servizio degli insediamenti esistenti, purché la posizione e la disposizione planimetrica non contrastino con la morfologia dei luoghi e con l'andamento del profilo del litorale;

b12) la realizzazione di opere infrastrutturali a rete interrate pubbliche e/o di interesse pubblico, a condizione che siano comunque compatibili con gli obiettivi di qualità di cui all'art.

Si sottolina, al contempo, che è evidente come il Piano non comprometta la percezione del patrimonio culturale e persegue gli obiettivi di cui all’art. 43 delle NTA del PPTR, ovvero che gli insediamenti costieri a prevalente specializzazione turistico-balneare, come nel nostro caso, devono essere riqualificati, migliorandone la qualità ecologica, paesaggistica, urbana e architettonica al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva e degli spazi e servizi per il turismo e per il tempo libero.

Nei precedenti paragrafi, inoltre, sono state fornite sufficienti indicazioni circa le seguenti tematiche:

• biodiversità ed aree naturali protette;

• acustiche; Ambientale di Orientamento si ritiene di aver fornito le indicazioni all’Autorità competente per esprimere provvedimento di compatibilità ambientale del Piano.

APPENDICE 1

ELENCO FLORISTICO PER