Poster
originale caratterizzata da microrganismi vivi, ma dormienti necessaria per la produzione di EMAS la forma attivata. Per attivare i microrganismi, è neces-saria la soluzione concentrata EM1 da diluire con acqua, con aggiunta di una certa quantità di melassa, che agisce da substrato di crescita. Il prodotto viene conservato tra i 20 e 35 °C e il processo di fermenta-zione inizia dopo il secondo giorno ed EMAS è pron-to all’uso 7-10 giorni di incubazione. A quespron-to punpron-to la sospensione ha un pH tra 3,5-4,0, rilascia un grade-vole profumo agrodolce, appare di colore marrone giallastro e deve essere utilizzata entro due settimane.
Gli EM sono stati utilizzati in questa sperimenta-zione per valutarne gli effetti benefici su alcuni aspetti agronomici della coltivazione di piante ornamentali.
In particolare è stata valutata la possibilità di incre-mentare la qualità delle foglie e dei fiori utilizzando protocolli che prevedano l’utilizzo di microrganismi per il miglioramento della qualità delle piante.
Materiali e metodi
La prova è stata effettuata presso le serre speri-mentali (non riscaldate) del CRA-VIV di Pescia (PT) (Toscana, latitudine 43.54 °N, longitudine 10.42 °E) . La prova haavuto inizio il 10/5/2014 e le piante impiegate sono state: Gerbera jasmonii, Euphorbia milii e Camellia japonica. Le tesi sperimentali sono 3:
Controllo con normale concimazione (nutricote
6-•
12 mesi, 5g/L di substrato);
Controllo commerciale a base di biostimolanti
•
(microrganismi e alghe) + concimazione (nutrico-te 6-12 mesi, 5g/L di substrato);
Microrganismi EM in diluizione 1:200, 1 volta
•
ogni 20 giorni + concimazione (nutricote 6-12 mesi, 5g/L di substrato)
Ogni tesi sperimentale è stata caratterizzata da 15 piante, 3 repliche da 5 piante, in vasi di diametro 12 o 18 in base al tipo di pianta. Il substrato utilizzato è stato a base di torba (torba 60% + pomice 40% ) a pH 6 per Gerbera e Euphorbia, mentre per Camellia è
stata utilizzata una torba a pH 5.
L’acqua di irrigazione è stata fornita attraverso il sistema di irrigazione a goccia (2 gocciolatori per vaso con una portata totale di 7,5 L h-1, in media) uti-lizzando un timer per irrigazione trigging impostato a quattro volte al giorno.
E’ stato utilizzato un sistema a blocchi randomiz-zati e i dati raccolti sono stati analizrandomiz-zati attraverso l’a-nalisi a due vie della varianza (ANOVA) per valutare la significatività (P ≤ 0,05) tra i trattamenti.
I rilievi effettuati a fine prova sono stati: altezza delle piante, numero di foglie, peso fresco e peso secco delle piante, lunghezza delle radici, comparsa di eventuali patologie.
Risultati e discussioni
I trattamenti con EM hanno incrementato signifi-cativamente tutti i parametri biometrici delle piante analizzati. In particolare, su Gerbera jasmonii e Euphorbia milii (tab. 1) i microrganismi hanno incre-mentato significativamente il numero di foglie, il peso fresco e peso secco della pianta e la lunghezza delle radici..
Su Camellia japonica (tab. 2), oltre ad un incre-mento significativo dei parametri biometrici considera-ti nelle altre piante, il trattamento con EM ha aumenta-to significativamente l’altezza delle piante, passando dai 29,47 del trattamento, ai 23,03 e 20,93 cm del con-trollo commerciale e del concimato (cv Margherita). E dai 32,23, ai 24.93 e 22,93 cm del controllo commer-ciale e del concimato nella cv Sea Foam.
Durante il periodo della prova non si sono verifi-cate patologie particolari, né sulle piante sottoposte al trattamento, né sulle piante di controllo non trattate.
La sperimentazione in generale ha dimostrato gli effetti positivi che possono dare gli EM applicati nella coltivazione di 3 specie ornamentali/floricole importanti dal punto di vista commerciale come (Euphorbia, Gerbera e Camelia). Il trattamento a base di microrganismi ha infatti incrementato e migliorato
Gerbera jasmonii Altezza della
Controllo commerciale 13,57 b 88,67 b 32,00 b 78,13 b
Controllo concimato 10,90 c 68,53 c 24,87 c 72,00 c
Euphorbia Numero di foglie (n) Peso Fresco pianta (g)
Controllo commerciale 7,67 b 138,27 b 66,33 b 128,33 b
Controllo concimato 5,53 c 105,07 c 40,60 c 114,47 c
Tab.1 - Effetto dei microrganismi EM su piante di Gerbera jasmonii e Euphorbia milii.
Tab.1 - Effect of microorganisms EM on Gerbera jasmonii and Euphorbia milii plants.
Prisa e Burchi
alcuni aspetti qualitativi delle piante come l’altezza, il numero di foglie, il peso fresco della pianta e la lun-ghezza delle radici. Aspetti non trascurabili sono faci-lità d’impiego, basso costo e assenza di controindica-zioni per l’uomo e per l’ambiente.
Conclusioni
Numerose sono le applicazioni della selezione di ceppi EM, microrganismi che coesistono fra loro gene-rando effetti benefici in molteplici campi d’utilizzo, in maniera totalmente naturale. EM® sviluppato nel 1982 e riconosciuto efficace in diversi campi come bonifica ambientale, compostaggio rifiuti organici, riduzione dell’odore nell’allevamento del bestiame, trattamento di acqua inquinata e applicazioni in agricoltura.
Appartengono a questa tecnologia, batteri dell’acido lattico, lieviti, batteri della fotosintesi che vivono in simbiosi. La tecnologia EM®viene applicata ormai in diversi paesi del mondo tra cui: Giappone, Thailandia, Vietnam, India, America del Nord, Brasile, Haiti, Sudan, Egitto, Australia e Nuova zelanda, Ucraina, Cina etc. Le attuali applicazioni nel florovivaismo dimostrano che questi prodotti a base microbica, pos-sano essere un valido sostituto dei prodotti convenzio-nali chimici, per quanto riguarda la stimolazione delle crescita e della fioritura delle piante e per quanto riguarda la difesa. Ciò può essere interessante soprat-tutto nell’ambito dell’agricoltura biologica dove que-sto tipo di prodotti possono riscuotere successo.
Riassunto
EM è un acronimo coniato dal suo scopritore dr.
Teruo Higa, consistente nelle iniziali delle lettere derivate da effective microorganisms. Questa tecnolo-gia sviluppata nel 1982 in Giappone, è caratterizzata da un liquido contenente diversi tipi di microrganismi come: Lactobacillus plantarum, L.casei e Streptococcus lactis (batteri lattici), Rhodospeudomonas palustris e Rhodobacter spaeroi-des,(batteri fotosintetici), Saccharomyces cerevisiae e
Candida utilis (lieviti),Streptomyces albus e S.griseus (attinomiceti), Aspergillus oryzae, Penicillum sp., Mucor hiemalis (funghi fermentanti), che coesistono fra di loro generando effetti benefici in molteplici set-tori ambientali. Attraverso ricerche estensive ed espe-rimenti nel tempo infatti, gli EM sono stati ricono-sciuti efficaci in diversi campi, inclusi la bonifica ambientale, il compostaggio di rifiuti organici, la riduzione di odori sgradevoli nell’allevamento del bestiame, la depurazione dell’acqua e dei suoli inqui-nati ed altro ancora. In questa prova effettuata presso le serre sperimentali del CRA-VIV di Pescia (PT) è stata valutata la capacità degli EM nel biostimolare e migliorare il ciclo produttivo di alcune specie orna-mentali come Euphorbia, Gerbera e Camellia.
I risultati hanno dimostrato un incremento signifi-cativo dei diversi parametri agronomici analizzati come: altezza e diametro delle piante, numero di foglie e dei bocci fiorali, biomassa vegetale e radica-le. Ciò ha confermato la reale possibilità di poter uti-lizzare questi microrganismi benefici nel florovivai-smo, per incrementare la qualità e migliorare il ciclo di coltivazione di alcune specie ornamentali.
Parole chiave: Microrganismi benefici, EM, biosti-molanti, florovivaismo, piante ornamentali.
Bibliografia
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Tab. 2 - Effetto dei microrganismi EM su piante di Camellia japonica cvs Margherita e Sea Foam.
Tab. 2 - Effect of microorganisms EM on Camellia japonica cvs Margherita and Sea Foam plants.
Cv Margherita Altezza della
pianta (cm) Numero di foglie (n) Peso Fresco pianta (g)
Controllo commerciale 23,03 b 19,80 a 202,13 b 72,40 a 188,53 a
Controllo concimato 20,93 c 16,40 b 188,87 c 56,00 b 166,07 c
Cv Sea Foam Altezza della
pianta (cm) Numero di foglie (n) Peso Fresco pianta (g)
Controllo commerciale 24,93 b 21,93 b 202,73 b 65,93 a 190,13 a
Controllo concimato 22,93 c 21,27 b 180,13 c 52,27 b 172,27 c
Acta Italus Hortus 18: 143-146
Zeolitites effect on rooting of orna-mental plants
Abstract. Intensive studies of natural and synthetic zeolites properties are being held from the middle of 60-70-ies. Among the various examples of zeolites application it is sufficient to mention emission and purification of normal paraffin hydrocarbons, catalytic reactions of hydrocarbons, extraction of radioactive isotopes, obtaining carriers for catalysts, release of enzymes and removal of impurities polluting the atmosphere. The interest of researchers towards such alumo-silicates is connected with unique properties of zeolites: an extremely high adsorption capacity, cat-alyzing action, thermal stability and resistance in dif-ferent chemical environments. The relative simplicity along with relatively low cost thereof stipulates for a significant availability for mass application. In this test carried out at the experimental greenhouses of CRA-VIV, was evaluated the possibility of using the chaba-site on rooting substrates for species such as: olive (Olea europaea L.), camellia (Camellia japonica) and Leucospermum.
Key words: Zeolitites, alternative substrates, orna-mental plants, corroborant, plants rooting.
Introduzione
L’olivo (Olea europaea L.), ha origini antichissi-me, proviene dall’Asia Minore da dove si è diffuso nei millenni, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, affermandosi prevalentemente nelle aree costiere e sub-costiere. In Italia l’olivo è stato diffuso da vari popoli mediterranei, inizialmente dai Fenici e dai Greci (Mataix e Barbancho, 2006). Dai Romani in poi la coltivazione è stata sempre più ampliata e potenzia-ta, affermandosi ovunque le condizioni climatiche e
pedologiche lo permettessero, malgrado vicende alter-ne che alter-ne hanno determinato periodi di auge e periodi di crisi (zohary e Spiegel-Roy, 1975). Come portin-nesti possono essere utilizzati gli oleastri (da olivo selvatico) e gli olivastri (provenienti da cultivar rusti-che e vigorose, oggi gli unici soggetti utilizzati).
Questi ultimi, ottenuti da semi di piante coltivate, come tutti i franchi presentano un’ampia disomoge-neità di sviluppo, maggiormente accentuata nell’olivo per il fatto che numerose varietà sono autosterili.
(Hatzopoulos et al., 2002; Owen et al., 2005). Da ciò si desume che individuare una popolazione di semen-zali in grado di essere uniformi e di controllare alcuni caratteri risulta alquanto difficile. Per questo normal-mente si predilige effettuare il taleaggio di queste piante, per ottenere un numero cospicuo di individui che abbiano tutti le stesse caratteristiche quali-quanti-tative.
Camellia è un genere di piante della famiglia delle Theaceae, originario delle zone tropicali dell’Asia.
Comprende piante a comportamento arbustivo o ad arberello, sempreverdi, alte in natura fino a 15m.
Nelle zone tropicali asiatiche, dalla Camellia sinensis (L.) O. Kuntze (= C. thea), si ricava dalle giovani foglie la nota bevanda tonificante conosciuta con il nome di tè.
Il genere Protea comprende 117 specie di arbusti sempreverdi caratterizzati da fusti rigidi di 1-1.5m, le foglie hanno forma ovale o allungata, verde scuro e cerose. In estate vengono prodotte grandi infiorescen-ze del diametro di 10-25 cm, costituite da molti pic-coli fiori riuniti al centro, contornati da lunghe brattee colorate. La forma delle infiorescenze varia a seconda della specie: in alcune assomigliano a grandi carciofi, in altre sono simili a pigne di conifera. Oltre ad essere piante adatte alla coltivazione in terrazze e giardini, le protee resistono 2-3 settimane come fiore reciso, e le specie più spettacolari, coltivate in serie, alimentano un ricco mercato e disponibili nelle fioriere di tutto il mondo (Brits et al., 2015).