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Secondo un sondaggio realizzato per Fashion Magazine34 su un panel di una quarantina di negozi di alta gamma italiani, che mira ad indagare se i consumatori sono in grado di apprezzare l’artigianalità di un prodotto (Figura 3.1), sono gli stranieri (16%) e gli !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

32!F. Morace, I paradigmi del futuro. Lo scenario dei trend, 2011, p. 115! 33!F. Morace, I paradigmi del futuro. Lo scenario dei trend, 2011, p. 218! 34

C. Modini, Il consumatore apprezza l’artigianato?, Fashion Magazine, 14 Febbraio 2012, p. 34

uomini (12%) quelli che dimostrano un maggiore interesse e un maggior riconoscimento.

Da questa analisi emerge che la maggior parte dei consumatori è in grado di valorizzare e riconoscere la superiorità di un prodotto per la sua natura artigianale, infatti il 19% degli intervistati ha risposto positivamente alla domanda, e il 40% ha detto alcuni. L’84% del campione ha risposto che la manifattura artigianale rappresenta un argomento di vendita e alla domanda se l’etichetta made in Italy suggerisca o meno ai consumatori l’idea di artigianalità il campione si è spezzato a metà, il 50% dei rispondenti sostiene che i clienti associno la produzione italiana alla lavorazione manuale, mentre l’altro 50% degli intervistati dice che l’etichetta per i consumatori indica solo il fatto che tale prodotto sia stato realizzato nel territorio nazionale.

Figura 3.1. I consumatori apprezzano l’artigianalità?

Fonte: FashionMagazine, n. 1822 Bags & Shoes

Coloro che non ritengono l’artigianalità di un prodotto un argomento di vendita giustificano questo pensiero con il fatto che l’handmade implica necessariamente prezzi più alti, che i consumatori non sono disposti a spendere a causa della crisi economica. La maggior parte degli intervistati, invece, vede la vendita di prodotti artigianali come un’opportunità, una modalità innovativa e intelligente di ampliare e integrare l’offerta dei propri punti vendita proponendo ai clienti un valore aggiunto.

A riprova che il cambiamento che stiamo vivendo non riguarda solo le tecnologie e i modi della produzione, ma anche e soprattutto il nostro modo di pensare il consumo e la distribuzione, ci sono la nascita e la diffusione di fiere ed eventi sul tema della produzione artigianale, e il considerevole successo che stanno avendo in termini di partecipazione e apprezzamenti.

Anche in Italia questo fenomeno si sta espandendo, infatti sono in molti a focalizzare le proprie attività, gli eventi o le fiere sulla valorizzazione del fatto a mano, che trovano grande approvazione da parte dei consumatori.

Un esempio è AF, l’Artigiano in Fiera, la mostra-mercato dedicata all'artigianato di qualità che si svolge a Milano, nel 2012 ha superato la soglia dei 3 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo35 (Figura 3.2). Una fiera all'insegna di tradizione, innovazione, originalità, che ha spopolato anche sul web: oltre 300.000 visitatori sul sito www.artigianoinfiera.it, più di 78.500 visitatori sul sito mobile.artigianoinfiera.it, circa 6.500 scaricamenti di iAF, l'app per iPhone, iPad e iPod, oltre 62.000 visualizzazioni sul canale YouTube, e più di 24.800 fan collegati alla pagina ufficiale Facebook.

Figura 3.2. Artigiano in Fiera 2013

Fonte: www.artigianoinfiera.it

Anche la Mostra Internazionale dell’Artigianato che si svolge ogni anno a Firenze, nel 2012 ha raggiunto un record di 125.000 visitatori, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente, a dimostrazione che l'artigianato di qualità mantiene inalterata la sua forza di attrazione e il suo appeal. La pagina Facebook dell’evento conta 50.850 fan. A gennaio 2013 si è svolto per la prima volta a Firenze il Temporay Store di moda e design artigianale, Artigiano Contemporaneo. Questo evento mira a rappresentare una rete di aziende, un sistema di competenze, che esprimono l’eccellenza, la sapienza e lo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Ign, Artigiano in Fiera chiude con il botto: tre milioni di visitatori, Adnkronos.com, Milano, 9 Dicembre 2012

stile racchiuse nei prodotti di moda e design della manifattura artigianale, perché è questo che ora i consumatori cercano e vogliono in un prodotto.

Anche la piattaforma statunitense di e-commerce Etsy.com, un portale dedicato alla vendita e all’acquisto di oggetti fatti a mano, ha da poco allestito un temporary shop a New York, che ha riscosso un enorme successo visto il grande numero di visitatori.

Figura 3.3. Etsy Holiday Shop a New York

Fonte: www.etsy.com/holidayshop

Il successo di Etsy.com è notevole, infatti, in sette anni (dal 2005 ad oggi) sul portale sono attivi 14 milioni di membri di 150 paesi del mondo e se nel 2005 il giro d’affari delle compravendite era stato di 170 mila dollari, il bilancio 2011 si è chiuso con un valori di circa 525 milioni di dollari, per 13 milioni di oggetti venduti e 1,4 miliardi di pagine viste al mese. Gioielli e moda sono le voci più cliccate.

A sottolineare la notevole attenzione da parte dei consumatori verso il tema della produzione artigianale, infatti, sono proprio lo sviluppo e il successo di molte piattaforme e-commerce dedicate alla vendita di oggetti autoprodotti.

Un esempio di queste realtà è a Little Market, una piattaforma per la compra-vendita online di prodotti solamente fatti a mano, nata in Francia, e che recentemente ha avviato la sua vetrina virtuale anche Italiana. Sabina Montevergine in un articolo su Style.it ha definito A Little Market come “punto di riferimento per l'handmade, l'artigianato locale, il crafting, la creatività”36.

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S. Montevergine, Alittle Market apre le porte all’hand-made italiano, Style.it, 23 Ottobre 2012

Leggendo alcune testimonianze di persone che hanno venduto le loro creazioni tramite questa piattaforma, emerge la crescente ricerca da parte dei consumatori di autenticità e di prodotti handmade.

Figura 3.4. Testimonianza di un’artigiana che ha la sua boutique su A Little Market

Fonte: www.alittlemarket.it

DaWanda, il più grande portale europeo di e-commerce che aggrega piccole imprese artigiane, che da poco è arrivato anche in Italia, nel 2012 prevede di fatturare 8 milioni di euro e ogni mese registra 8,8 milioni di visitatori.

Il Crafts Council britannico ha stimato un giro d’affari pari a 457 milioni di sterline per il segmento del fatto a mano, locale e sostenibile, che sta conquistando sempre più spazio nello shopping e cresce di pari passo alla revisione dei consumi imposta dalla crisi e alla sempre maggiore attenzione per la sostenibilità.

In presenza della difficile situazione economica, questi dati positivi e di crescita lasciano ben sperare sul forte ruolo trainante dell'artigianato per la ripresa economica.

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