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1 LA NASCITA DELL’INIZIATIVA

5. CONTATTI E RIFERIMENT

Data Intervista ottobre 2006

Intervistatore Laura Aguglia

Intervistati

Nino Paternò Direttore GAL

Francesco Salvato Collaboratore

Regione – GAL Campania – GAL ADAT

Settore Risorse umane - Formazione

Costo Totale spesa pubblica: € 28.000

Data avvio lavori Dicembre 2006

ASSE III

Mediante il progetto di formazione bottega - scuola1 si mira ad avviare i giovani alla professione attraverso una metodologia incentrata

sul contatto diretto con il maestro artigiano e con l’intero processo produttivo da cui si trae un sapere integrale, generato dall’esperienza diretta. Allo stesso tempo, viene loro garantita, in alternanza, una preparazione didattica correlata al mestiere intrapreso.

1. LA NASCITA DELL’INIZIATIVA

1.1 Il contesto di riferimento e le motivazioni

Il comprensorio su cui si incentra il PSL del Gal ADAT comprende 34 comuni rurali e svantaggiati, ai sensi della direttiva CEE 75/268, situati all’interno delle Comunità Montane degli Alburni, del Tanagro e del Vallo di Diano, nella provincia di Salerno, per una superficie territoriale di 1.423,87 km² ed una popolazione residente di 95.797 abitanti (densità media di circa 67 abitanti/ km² - ISTAT, 2000). Il territorio, in gran parte montuoso e collinare, omogeneo per caratteristiche morfologiche e orografiche, presenta un diffuso carattere di ruralità (bassa densità abitativa, elevata percentuale di addetti nel settore agricolo, presenza di ampie aree verdi, in buona parte oggetto di protezione, elevato rapporto di superficie agricola rispetto alla superficie complessiva, ecc.) a cui si coniugano elementi di declino socioeconomico, (elevati indici di vecchiaia, ridotta redditività delle attività agricole, PIL pro-capite inferiore alle già basse medie regionali).

Tuttavia, nel comprensorio è presente un significativo patrimonio di risorse ambientali, naturali, storiche, culturali e produttive che, se opportunamente valorizzato, può creare nuove opportunità di reddito.

L’analisi del contesto mette in evidenza un sistema economico in linea con l’articolazione tipica delle aree interne del Mezzogiorno, con la grande importanza assunta dal settore agricolo, la mancata affermazione del settore industriale, se non limitatamente al comparto dell’edilizia e un settore terziario (che include il turismo) pressoché inesistente. Come naturale conseguenza, si rileva un progressivo invecchiamento della popolazione, acuito dalla scarsa motivazione dei giovani.

A fare da contrappeso, l’esistenza di un settore artigianale nato spontaneamente attorno al tessile ed al dolciario, ma che sopravvive unicamente grazie al basso costo del lavoro. Le attività artigianali ed industriali, pur se a livello di piccola e piccolissima impresa, hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo dell’area, alla creazione di posti di lavoro ed alla contrazione del fenomeno migratorio. Il settore può comunque sopravvivere solo grazie all’estrema flessibilità del mercato del lavoro (forte stagionalità e lavoro a domicilio, soprattutto femminile) ed ai ridotti salari corrisposti (il costo del lavoro è infatti nettamente inferiore alla media nazionale), indice di una scarsa modernizzazione, tecnologica ed organizzativa.

Inoltre, risulta assente una consolidata mentalità imprenditoriale, fatte salve alcune piccole e medie aziende nel settore agroalimentare o nell’artigianato, che dimostrano le potenzialità per un’espansione produttiva, se accompagnata da un’organizzazione più efficiente. Il PSL prende spunto sia dall’accurata analisi del territorio (valutazione ex-ante; analisi socio-economica,

territoriale e ambientale; analisi SWOT), sia da un’intensa attività di animazione e concertazione realizzata dal Gal, attraverso riunioni tecniche, incontri sul territorio per analizzare i principi e gli orientamenti del programma Leader+, per ipotizzare alcuni temi prioritari, per esaminare e verificare gli obiettivi, la strategia, e le linee di intervento prioritari.

ASSE III

Il principale bisogno “emergente” è costituito dall’innovazione a diversi livelli: innovazione culturale, metodologica, organizzativa e tecnologica. Tale bisogno di innovazione va soddisfatto in modo integrato in relazione alle diverse componenti socioeconomiche del territorio, a cominciare dal sistema delle imprese. Da ciò scaturisce Il tema catalizzatore prescelto: “Utilizzazione di nuove tecnologie e nuovi know-how, allo scopo di aumentare la competitività dei prodotti e dei servizi”.

Il presente PSL puntando a valorizzare i punti di forza ed eliminare i punti di debolezza evidenziati nell’analisi SWOT e in considerazione delle specificità territoriali, intende quindi perseguire i seguenti obiettivi:

 Potenziare le condizioni che favoriscono la competitività delle imprese locali e la crescita equilibrata della struttura produttiva dell’area, sviluppando nel contempo le condizioni che rendono il territorio sede per la localizzazione di imprese esterne.  Favorire la crescita di tutta la cultura ed il management d’impresa verso standard più evoluti di qualità produttiva, rispetto

dell’ambiente e gestione aziendale, quali elementi chiave per garantire migliori performance delle imprese locali.  Favorire la crescita dell’occupazione duratura e di qualità, in particolare giovanile e femminile.

L’intervento si colloca all’interno della Misura 5 del PSL “Miglioramento dell’ambiente competitivo a sostegno dello sviluppo rurale”, volta tra l’altro alla creazione di nuove imprese in particolare giovanili e femminili e a migliorare il patrimonio di conoscenze, competenze e capacità disponibili sul territorio. In particolare, risponde al bando per l’azione H1 “Formazione e stage per l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità nei settori di attuazione del PSL” e consta di azioni formative organizzate secondo un modello di formazione misto che comprende la formazione in aula e la formazione on-the-job, al fine di stimolare la creazione di nuove professionalità e competenze nel settore artigianale.

In particolare il progetto tenta di rispondere alla grande richiesta formativa per l’occupazione esistente sul territorio, con lo scopo di creare occupazione e di modernizzare le attività artigianali locali che soffrono di un ritardo strutturale nell’uso di processi moderni e di una gestione inefficiente.

Il promotore ed ideatore dell’azione, che racchiude un forte carattere di sperimentazione, è il Gal stesso, che ha preso spunto da un’iniziativa precedente, finanziata sempre con il Leader+, in cui sono state realizzate attività di formazione per i giovani in cerca di prima occupazione, prevalentemente attraverso la formazione in aula, con una ridotta parte di stage aziendale, senza una fattiva collaborazione del mondo imprenditoriale e senza una caratterizzazione settoriale.

Viceversa, questa iniziativa è diretta in particolare alle piccole imprese artigianali che costituiscono un patrimonio di capacità molto radicate nel territorio e nel contempo soffrono di gravi carenze gestionali e hanno bisogno di ammodernarsi.

1.2 Gli obiettivi dell’iniziativa

Mediante il progetto di formazione bottega scuola si mira ad avviare i giovani alla professione attraverso una metodologia incentrata sul contatto diretto con il maestro artigiano e con l’intero processo produttivo da cui si trae un sapere integrale, generato dall’esperienza diretta. Allo stesso tempo, viene loro garantita, in alternanza, una preparazione didattica correlata al mestiere intrapreso.

L’azione H 1 del PSL, in cui si inserisce il progetto, ha come obiettivo operativo quello di potenziare la formazione di base di quelle categorie sociali che incontrano maggiori difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro (identificate nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni), attraverso il recupero dei mestieri tradizionali che, a loro volta, risentono della carenza di un ricambio generazionale.

Le borse lavoro (di 400 Euro/mese) rappresentano una possibilità per i giovani di fare un’esperienza di formazione e di lavoro presso le imprese che hanno manifestato il loro interesse ad ospitarli.

Le imprese, dal loro verso, hanno il vantaggio di non sopportare i costi relativi all’inserimento dei giovani nella loro attività produttiva, potendo nel contempo beneficiare dell’entusiasmo, delle motivazioni e delle conoscenze, come stimolo a migliorare e modernizzare la conduzione aziendale.

ASSE III

Attraverso l’iniziativa si vuole perseguire un triplice obiettivo:

 Recupero degli antichi mestieri, attraverso l’immissione nel circuito lavorativo di risorse umane giovani e motivate

 Potenziamento della formazione professionale di base dei giovani

 Ammodernamento delle piccole imprese artigianali e creazione di nuovi posti di lavoro

Tali obiettivi sono perseguiti attraverso una strategia di elevata qualità in cui risulta evidente il carattere pilota, in grado di rappresentare un effettivo valore aggiunto rispetto alle tradizionali politiche di formazione-lavoro nell’area, in linea con lo spirito del Leader+. Nel corso delle attività di affiancamento sul lavoro da parte dei giovani con artigiani di comprovata esperienza si cerca inoltre il loro coinvolgimento nella gestione integrale delle aziende, con la finalità di apportare nuovi know-how e nuove tecnologie all’interno delle imprese (informatizzazione, nuove strategie di mercato, ecc.).

Questo elemento di reciprocità nell’approccio formativo, rappresenta una notevole innovazione rispetto alle tecniche formative prevalenti nel territorio, che potrà essere ampliato e replicato, ma anche trasferito ad altri settori dell’economia locale, come ad esempio l’agricoltura.

1.3 I soggetti coinvolti

A seguito del bando pubblico per la presentazione di progetti a valere sulla Misura 5, intervento H 1 del PSL, il Gal ADAT ha assegnato l’esecuzione del progetto “Formazione bottega – scuola” all’ATS (Associazione Temporanea di Scopo) costituita dall’Università Popolare Vallo di Diano, Alburni e Cilento e l’ATC (Associazione Tecnici Controllori di Salerno), quest’ultima responsabile della progettazione delle attività formative. Partecipano al progetto in qualità di beneficiari finali le aziende in cui è stato realizzato il tirocinio formativo e i giovani in cerca di prima occupazione. Una volta aggiudicato il progetto tramite bando c’è stata una convenzione tra il Gal e l’aggiudicatario. Nella fase iniziale del progetto sono stati lanciati i bandi da parte dell’aggiudicatario (in particolare l’Università Popolare), per la presentazione di candidature (sia dei ragazzi che delle aziende). A seguito di ciò sono pervenute 35 domande presentate da aspiranti artigiani per l’ammissione al corso e 11 domande presentate da aziende appartenenti a 7 settori artigianali.

La selezione dei ragazzi è avvenuta prima e si è svolta attraverso test e colloqui, miranti soprattutto a valutarne le motivazioni e l’entusiasmo. Una volta selezionati i ragazzi sono state selezionate le aziende, che dovevano necessariamente appartenere ai settori in cui i ragazzi desideravano essere formati. Successivamente, all’interno delle aziende venivano identificati i tutor che nella maggior parte dei casi erano gli stessi titolari dell’azienda, in virtù delle loro ridottissime dimensioni.

Come previsto dal bando, in virtù dei fondi disponibili, sono stati selezionati 6 giovani (4 ragazzi e 2 ragazze) e altrettante aziende del territorio, appartenenti ai settori sartoria, pasticceria (2), meccanica, caseificio e panificio/ biscottificio.

2. DALL’IDEAZIONE ALL’ATTUAZIONE

Come avvalorato dall’analisi di contesto, l’artigianato rappresenta il principale settore capace di assorbire manodopera, anche femminile, che non trova sbocchi soddisfacenti in altri settori, visto soprattutto lo scarso sviluppo dell’industria, il cui grado di espansione non è tale da competere con altri territori. Mentre lo sviluppo dell’agricoltura, soprattutto se indirizzato verso i prodotti di qualità, può incrementare l’offerta occupazionale nelle imprese artigianali dell’agroalimentare.

Si vuole, attraverso l’iniziativa, disegnare una nuova modalità di concepire la formazione scuola-bottega, diversa dai percorsi tradizionali, adatti soprattutto a tipologie di artigianato artistico e non all’artigianato in senso lato. Inoltre, tali percorsi privilegiano la formazione tecnica, non più sufficiente a formare artigiani in grado di confrontarsi con le sfide imposte dalla new economy e dai nuovi sviluppi del mercato, che richiedono nuove ed accresciute competenze.

ASSE III

Oggi l’artigiano, oltre a conoscere a fondo le caratteristiche del processo produttivo è obbligato a interagire con il mercato, deve essere in grado di operare strategie efficaci di commercializzazione, deve essere in grado di reperire e formare a sua volta risorse umane. Se è vero che la formazione professionale svolge una funzione indispensabile nel processo formativo, per sviluppare la manualità, la creatività, la ricerca della qualità, il gusto, ecc., non è più pensabile che ciò possa avvenire esclusivamente all’interno della famiglia artigiana, attraverso un meccanismo di successione non irrilevante nella realtà italiana, ma che fa fatica a mantenersi negli ultimi anni.

In sintesi, c’è la necessità per il settore, di affiancare alla tradizione una dose di innovazione che permetta alle aziende di aprirsi al mercato, sia attraverso la creatività e il genio artigiano, sia attraverso una efficiente gestione aziendale.

In uno slogan, si può riassumere che la formula vincente sia “crescere aggiornandosi”.

L’ideazione dell’intervento è quindi opera del Gal che, attraverso il bando ne ha definito in dettaglio le specifiche tecniche. Per questo è stato determinante il contatto e il rapporto diretto con gli artigiani locali, il conoscerne le difficoltà per emergere e per adeguare i processi a standard più moderni ed efficienti.

Il soggetto attuatore, attraverso la pubblicazione di bandi pubblici e le successive procedure di manifestazione di interesse ha individuato le strutture ospitanti presso le quali i ragazzi prescelti hanno svolto il percorso formativo e di lavoro. L’intervento si è quindi articolato nelle seguenti fasi:

 Individuazione delle aziende interessate

 Selezione dei ragazzi (borsisti)

ASSE III

Nella seguente tabella vengono riportate in dettaglio le varie fasi di attuazione dell’iniziativa e la relativa tempistica:

Periodo Descrizione attività Soggetto promotore Osservazioni

11 ottobre 2006 Pubblicazione bando GAL ADAT

4 novembre 2006 Termine di scadenza di presentazione delle domande GAL ADAT

Dicembre 2006

Aggiudicazione dell’offerta presentata da parte dall’ATS costituita dall’Università Popolare Vallo di Diano, Alburni e Cilento e l’ATC (Associazione Tecnici Controllori di Salerno)

GAL ADAT

Sono state presentate 3 offerte di cui solo 1 approvata (come da bando), poiché i fondi disponibili permettevano il finanziamento di 6 borse di studio.

Febbraio 2007 Pubblicazione dei bandi per la selezione dei soggetti beneficiari da parte del soggetto aggiudicatario.

Università popolare Vallo di Diano, Alburni e Cilento

A seguito dei bandi sono pervenute 35 domande presentate da aspiranti artigiani per l’ammissione al corso e 11 domande presentate da aziende appartenenti a 7 settori artigianali.

Febbraio 2007 Analisi delle domande e selezione delle botteghe-scuola e dei giovani beneficiari Università popolare Vallo di Diano, Alburni e Cilento

La procedura adottata ha dapprima selezionato i giovani in base ai criteri indicati nel bando (età compresa tra 18 e 35 anni, non occupato o disoccupati, ecc.).

I criteri per l’individuazione delle botteghe- scuola sono i seguenti:

• sono state privilegiate imprese con esperienze precedenti nella formazione- lavoro

• a parità di condizioni e di requisiti si è data priorità alle aziende più vicine agli allievi selezionati.

Marzo 2007 Inizio delle attività formative Università popolare Vallo di Diano, Alburni e Cilento e ATC

L’attività di orientamento professionale è stata di 110 ore, sia in aula, sia mediante formazione a distanza.

Lo stage aziendale ha interessato un arco di tempo di sei mesi, con 145 giorni previsti di stage, per un totale di 870 ore.

Dal punto di vista metodologico queste due fasi sono state realizzate contemporaneamente, anche per ovviare alla ristrettezza dei tempi a disposizione. Ciò ha comporta un grande impegno per i giovani beneficiari. 31 agosto 2007 Termine delle attività formative

Analizzando l’alto livello di adesione sia delle aziende che dei ragazzi, si rilevano sia una significativa domanda che un’offerta di formazione che potranno essere soddisfatte con la nuova programmazione.

ASSE III

Il bando aveva previsto una dotazione finanziaria di 28.000, avvalorando il carattere pilota dell’iniziativa. Nella seguente tabella sono riportati i costi delle attività e sub-attività realizzate dall’ente attuatore:

Voce di costo Sub-attività Mesi/ uomo Euro/mese Totale Euro

Coordinamento attività

Consulenze specialistiche 4.000

Spese di gestione tecnico-

amminstrativa 9.600

N° 6 borse di studio/ lavoro per un periodo

di formazione di 6 mesi 36 400 14.400

Totale 28.000

3. I RISULTATI DELL’INIZIATIVA

Nel complesso, i risultati ottenuti sono molto positivi, soprattutto in considerazione del carattere pilota dell’iniziativa e delle difficoltà oggettive dovute alle criticità dell’area.

Come già stabilito in sede di bando, l’iniziativa mira alla formazione di 6 ragazzi tra i 18 e i 35 anni, nei settori artigianali presenti nell’area, per favorirne il successivo inserimento professionale nei medesimi settori. Tale obiettivo è stato raggiunto ed in particolare detta formazione ha interessato i seguenti settori:

 sartoria (1 ragazza);

 pasticceria (1 ragazzo e 1 ragazza);

 meccanica (1 ragazzo);

 caseificio (1 ragazzo);

 panificio/ biscottificio (1 ragazzo).

Lo stage aziendale ha interessato un arco di tempo di sei mesi, con 145 giorni previsti di stage, per un totale di 870 ore. Dal punto di vista realizzativo, sono state realizzate 810 ore per allievo, che corrispondono a una media di 5,7 ore al giorno e una presenza intorno al 92%, denotando un alto livello di partecipazione dei giovani beneficiari all’iniziativa.

A questo si aggiunge la formazione teorica, svolta sia in aula, sia attraverso la formazione a distanza, per una presenza media di 25 giorni/borsista.

Se i menzionati indicatori fisici di prodotto hanno registrato i livelli attesi, gli effetti dell’iniziativa sono stati estremamente positivi, a testimonianza dell’efficacia della metodologia utilizzata. Infatti, a seguito dell’iniziativa e per quanto riguarda i borsisti:

 3 hanno ottenuto un contratto a tempo determinato part-time nell’azienda in cui hanno fatto lo stage.  1 ha ottenuto l’estensione dell’apprendistato per altri 6 mesi

ASSE III

Per quanto riguarda invece le aziende, grazie alla loro adesione all’iniziativa, sono stati registrati i seguenti vantaggi:

 innovazione dei prodotti;

 introduzione dell’informatica nella fatturazione;

 caseificio: nuova campagna promozionale;

 ricambio generazionale della forza lavoro impiegata;

 introduzione della certificazione della qualità del sistema di gestione ISO 9001.

Ciò è stato possibile anche grazie ai criteri utilizzati nel processo di selezione dei ragazzi, in cui si cercava principalmente di misurarne l’entusiasmo e la motivazione, in quanto si voleva che i questi fossero portatori di questi valori all’interno delle aziende, come fattore decisivo per contribuire alla loro crescita in un’ottica di competitività.

4. ANALISI DELLA BUONA PRATICA

L’iniziativa è fortemente legata al territorio ed in particolare prende origine da una conoscenza diretta delle problematiche e criticità del settore artigianale, riguardanti principalmente l’elevata età media degli operatori, le difficoltà per emergere e per adeguare i processi a standard più moderni ed efficienti.

La risposta data dal territorio all’iniziativa è molto positiva, in virtù dell’alta adesione sia delle aziende che dei ragazzi, dimostrando che sia la domanda che l’offerta di formazione sono estremamente richieste e che dovranno essere necessariamente soddisfatte con la nuova programmazione.

La metodologia formativa comprende un tirocinio in azienda significativamente più lungo rispetto alle esperienze precedenti, che ha permesso ai borsisti da un lato di vivere l’azienda in modo integrale, partecipando alla gestione, all’amministrazione, controllo di qualità, ecc. e dall’altro di trasmettere all’azienda le proprie conoscenze in termini di innovazione (certificazione di qualità, informatizzazione, ecc.).

Uno degli aspetti di maggiore innovazione della metodologia adottata è rappresentato dall’introduzione della formazione a distanza (FAD), che rappresenta un altro elemento di rottura con le precedenti esperienze formative per l’occupazione, avviate sul territorio. Un altro elemento di novità è stato quello di non finanziare le aziende che accoglievano i giovani per lo stage, in modo da selezionare solo quelle che fossero realmente interessate all’iniziativa, senza altri fini che non quello formativo.

L’iniziativa è altamente trasferibile e sarà riproposta nella nuova programmazione. I fattori importanti per la trasferibilità sono:

 conoscere le necessità/ realtà dei ragazzi

 senso di appartenenza dei ragazzi al territorio

 è una iniziativa che è stata capace di identificare con efficaci le problematiche del territorio, dando una risposta efficace, che ha prodotto risultati

 è riuscita a creare interesse per alcuni importanti settori economici tradizionali, importanti per lo sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio

 l’iniziativa è calata nel territorio e nelle sue problematiche. La sua replicazione in altri settori tipici, come l’agricoltura, potrà contribuire al miglioramento dell’economia del territorio.

ASSE III

Anche l’ente formatore ha acquisito competenze e capacità nuove, grazie al progetto, in virtù del suo carattere sperimentale ed innovativo.

Caratteri del LEADER Declinazione dei caratteri

Approccio territoriale Iniziativa è fortemente legata al territorio e in particolare alle problematiche riguardanti il settore artigianale e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Approccio dal basso L’intervento nasce dal contatto diretto del Gal con gli artigiani locali e la conoscenza delle difficoltà per emergere e per adeguare i processi a standard più moderni ed efficienti.

Innovazione

La metodologia formativa è altamente innovativa, prevedendo un tirocinio in azienda significativamente più lungo rispetto alle esperienze precedenti, la possibilità di vivere l’azienda in modo integrale, l’introduzione della formazione a distanza (FAD) e infine la scelta di non finanziare le aziende in modo da selezionare solo quelle che fossero realmente interessate all’iniziava

ASSE III

Soluzioni istituzionali/sociali Soluzioni organizzative Soluzioni progettuali

Analisi del metodo seguito

Qualità

Partnership interamente privata costituita dall’ATS (Associazione Temporanea di Scopo) tra l’Università Popolare Vallo di Diano, Alburni e Cilento e l’ATC (Associazione Tecnici Controllori di Salerno). Qualità dei

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