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2. GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE ENERGETICA

2.1 PEAR Regione Toscana

2.1.2 Contenuti

Il PAER (Piano Ambientale ed Energetico Regionale) è lo strumento per la programmazione ambientale ed energetica regionale che assorbe i contenuti del vecchio PIER (Piano Indirizzo Energetico Regionale), del PRAA (Piano Regionale di Azione Ambientale) e del Programma regionale per le Aree Protette.

Sono esclusi dal PAER i temi legati alla qualità dell’aria e ai rifiuti, oggetto di appositi Piani Regionali e soggetti alle procedure della L.R. n. 1/05 in quanto atti di governo del territorio.

Gli obiettivi del Piano sono riassumibili con quanto segue:

• sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e contrastare i cambiamenti climatici attraverso la diffusione della green economy

• promuovere l’adattamento al cambiamento climatica, la prevenzione e la gestione dei rischi.

Lo sviluppo della Green Economy, legata alla creazione di una vera e propria economia green che sappia includere nel territorio regionale le 4 fasi dello sviluppo: Ricerca, Produzione (anche sperimentale), Installazione impianti, Consumo sostenibile ed efficienza.

L’adattamento al cambiamento climatico significa ridurre il rischio di alluvioni, di erosione e di siccità, riducendo conseguentemente i costi economici e sociali prodotti. Il clima è, nei fatti, già cambiato:

aumento della temperatura e delle ondate di calore; diminuzione delle precipitazioni e loro aumento di intensità; sfasamenti stagionali della vegetazione. Fenomeni come le bombe d’acqua provocano alluvioni e frane e si alternano a stagioni di emergenza idrica in periodi dell’anno normalmente piovosi.

Allo stesso tempo la costa toscana è colpita da fenomeni sempre più intensi di erosione.

Gli obiettivi specifici indicati all’interno del PAER sono molteplici, tra cui è possibile elencare quelli relativi alla riduzione di inquinanti, utilizzo di combustibili alternativi o altre fonti rinnovabili:

Area Obiettivo generale Obiettivo specifico

Contrasto ai cambiamenti climatici A. Contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’efficienza energetica e le energie rinnovabili

A.1 – Ridurre le emissioni di gas serra

L’intero contenuto del piano si allinea con il singolo meta-obiettivo presente all’interno del Piano che riguarda la lotta ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi e la green economy. Sono indicate le seguenti azioni di adattamento come strategiche e che permettono di aumentare il grado di resilienza del sistema ambientale:

1. azioni di prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico attraverso opere di difesa da inondazioni, frane e innalzamento del livello dei mari;

2. sviluppo di colture resistenti alla siccità e alla selezione di specie e di prassi silvicole meno sensibili alle precipitazioni violente e agli incendi. In tal senso si considerano il PRAF18 e il PSR19 quali strumenti integrativi del PAER nel processo di adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici;

3. azioni di tutela della risorsa idrica soprattutto per fronteggiare in maniera stabile le emergenze idriche sempre più frequenti. A tal proposito il PAER è integrato, a norma dell’articolo 25 della L.R. 69/201120 dal complesso delle opere strategiche in materia. Obiettivo prioritario è individuare il complesso delle opere la cui realizzazione consentirà da qui a venti/trenta anni di mantenere in equilibrio la riserva della risorsa idrica anche al crescere dei periodi di emergenza.

Le azioni di contrasto sono quelle riassumibili nel concetto di un uso efficiente delle risorse, con le declinazioni strategiche di sviluppo di una green economy regionale composta da filiere nei campi dell’efficienza energetica, delle agrienergie e del riciclo della materia; di aumento della competitività dei territori; di crescita dell’occupazione e miglioramento della qualità della stessa. In una fase di forte crisi economica e finanziaria come quella che stiamo attraversando il tema dell’occupazione e della riduzione della dipendenza dalle importazioni e, quindi, della riduzione dei costi è più che mai strategico. La green economy sembra possedere gli elementi per creare nuove opportunità di crescita e di lavoro, soprattutto giovanile e qualificato.

Il PAER si struttura in 4 Obiettivi Generali, che richiamano le quattro Aree di Azione Prioritaria del VI Programma di Azione dell'Unione Europea. L'obiettivo generale costituisce la cornice entro cui sono inseriti gli obiettivi specifici, accanto ai quali si inseriscono le azioni di sviluppo trasversale che, per loro natura, pongono l'accento sul valore aggiunto dell'integrazione e che quindi non sono inseriti all'interno di una unica matrice ambientale. I 4 Obiettivi generali sono riassumibili con quanto segue:

· contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l'efficienza energetica e le energie rinnovabili La sfida della Toscana deve soprattutto essere orientata a sostenere ricerca e innovazione tecnologica per favorire la nascita di nuove imprese della green economy. Il PAER risulterà efficace se saprà favorire l’azione sinergica tra soggetti pubblici e investitori privati per la creazione di una vera e propria economia green che sappia includere nel territorio regionale le 4 fasi dello sviluppo: 1) Ricerca sull'energia rinnovabile e sull'efficienza energetica; 2) Produzione impianti (anche sperimentali); 3) Istallazione impianti; 4) Consumo energicamente sostenibile (maggiore efficienza e maggiore utilizzo di FER).

· tutelare e valorizzare le risorse territoriali, la natura e la biodiversità

L'aumento dell'urbanizzazione e delle infrastrutture, assieme allo sfruttamento intensivo delle risorse, produce evidenti necessità rivolte a conciliare lo sviluppo con la tutela della natura. Il PAER raggiungerà tuttavia il proprio scopo laddove saprà fare delle risorse naturali non un vincolo ma un fattore di sviluppo, un elemento di valorizzazione e di promozione economica, turistica, culturale. In altre parole, un volano per la diffusione di uno sviluppo sempre più sostenibile.

· promuovere l’integrazione tra ambiente, salute e qualità della vita

È ormai accertata l’esistenza di una forte relazione forte tra salute dell’uomo e qualità dell’ambiente naturale: un ambiente più salubre e meno inquinato consente di ridurre i fattori di rischio per la salute dei cittadini. Pertanto, obiettivo delle politiche ambientali regionali deve essere quello di operare alla salvaguardia della qualità dell'ambiente in cui viviamo, consentendo al tempo stesso di tutelare la salute della popolazione.

· promuovere un uso sostenibile delle risorse naturali

L'iniziativa comunitaria intitolata "Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse" si propone di elaborare un quadro per le politiche volte a sostenere la transizione verso un'economia efficace nell'utilizzazione delle risorse. Ispirandosi a tali principi e rimandando la gestione dei rifiuti al Piano Regionale Rifiuti e Bonifiche, il PAER concentra la propria attenzione sulla risorsa acqua, la cui tutela rappresenta una delle priorità non solo regionali ma mondiali, in un contesto climatico che ne mette a serio pericolo l'utilizzo.

Si nota bene come, tra gli obiettivi specifici e le attività da realizzarsi, non è previsto l’utilizzo di combustibili alternativi (quali GNL) ma mira a promuovere l’efficienza energetica e l’utilizzo di energie rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, eolico, geotermia).

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