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9. Enti e organismi strumentali

12.4 Conto economico

Il conto economico è stato redatto secondo lo schema previsto dal D.Lgs.

118/2011.

Le voci economiche positive e negative sono valutate secondo quanto stabilito dal principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale (allegato n. 4/3 al D.Lgs. 118/2011)

Il conto economico presenta un risultato positivo di 254,07 milioni di euro che sarà imputato alle voci AI del Patrimonio netto, Fondo di dotazione e AII Riserve, per la quota riferita alla rivalutazione delle società ed enti partecipati qualora valutati col metodo del patrimonio netto.

12.4.1 Componenti del conto economico Componenti economici positivi

Proventi da tributi: La voce comprende i proventi da imposte (Addizionale IRPEF e IRAP non sanità, Addizionale regionale all’accisa sul gas naturale, Imposta regionale sulle concessioni statali), da tasse (Tasse automobilistiche, Tassa regionale per il diritto allo studio, Tributo speciale per il deposito in discarica, Tasse sulle concessioni regionali, Tassa sulle concessioni di caccia e pesca), da tributi destinati alla sanità (IRAP e addizionale IRPEF sanità, compartecipazione IVA sanità), da compartecipazione da tributi erariali (compartecipazione IVA a Regioni non sanità e compartecipazioni al gettito delle accise sulla benzina e sul gasolio per autotrazione destinate ad alimentare il fondo nazionale trasporti). Comprende inoltre i tributi in conto capitale costituiti dagli introiti derivanti dalla quota integrativa pari al 10% dell'oblazione ai fini della definizione degli illeciti edilizi (art.31 legge regionale 21 ottobre 2004, n.23). L’ammontare complessivo è pari a euro 10.229.737.539,99.

Proventi da trasferimenti e contributi: in questa voce sono classificati i trasferimenti correnti per euro 1.218.850.987,23 (da Amministrazioni pubbliche centrali e locali, dall’Unione Europea e da imprese) e i contributi agli investimenti

per euro 267.224.476,36 (da Amministrazioni pubbliche centrali e locali e dall’Unione europea).

Proventi delle vendite e delle prestazioni di beni e servizi pubblici: tale voce, pari a euro 310.124.124,17, comprende i proventi derivanti dalla gestione di beni (i canoni, le concessioni, e i fitti e locazioni) per euro 21.306.986,04, i ricavi da vendita dei beni per euro 8.269,26 e dalla prestazione di servizi per euro 288.808.868,87. La voce più rilevante, pari a euro 283.050.818,00, è rappresentata dai proventi per entrate per prestazioni sanitarie erogate da aziende ed enti del servizio sanitario regionale a cittadini residenti in altre regioni regolate in mobilità.

Altri ricavi e proventi diversi: la voce, complessivamente pari a euro 48.724.700,23, comprende gli indennizzi di assicurazione, i proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione degli illeciti (da Istituzioni Sociali Private, da imprese, da famiglie, da Pubblica Amministrazione), i proventi derivanti da rimborsi (per spese di personale, recuperi e restituzioni) e altri proventi non altrimenti classificati.

Gli importi esposti nel conto economico derivano principalmente dalla contabilità finanziaria (accertamenti di competenza dei primi 4 titoli delle entrate, escluse le alienazioni di beni), integrati e rettificati da scritture volte a rappresentare la corretta competenza economica dell’esercizio. Le principali differenze emergenti rispetto alla contabilità finanziaria sono dovute alla movimentazione dei risconti passivi.

Componenti economici negativi

Acquisti di materie prime e/o beni di consumo: tale voce comprende i costi derivanti dall’acquisto di carta, cancelleria e stampati, carburanti, combustibili e lubrificanti, materiale informatico, giornali e riviste e altri beni e materiali di consumo ed è pari a euro 1.577.239,05.

Prestazioni di servizi: rientrano in tale voce, complessivamente pari a euro 423.124.465,73, i costi relativi all’acquisizione di servizi connessi alla gestione operativa. La voce principale (euro 283.050.818,00) riguarda le prestazioni sanitarie erogate a cittadini emiliano-romagnoli da aziende sanitarie di altre regioni regolate in mobilità. Le voci principali riguardanti le prestazioni di servizi non sanitari riguardano le spese per la manutenzione ordinaria e riparazioni, per la maggior parte di beni immobili, per prestazioni professionali e specialistiche per la maggior parte di assistenza tecnico – informatica, consulenze, essenzialmente per incarichi professionali di studi e ricerca, servizi amministrativi generici, servizi ausiliari come la sorveglianza e custodia, altri servizi come le spese per le consultazioni elettorali o spese legali, utenze e canoni.

Utilizzo di beni di terzi: rientrano in questa voce i costi per locazione di beni immobili, licenze d'uso per software, noleggi di impianti e macchinari, di mezzi di trasporto e di hardware. L’ammontare complessivo è pari a euro 19.631.189,83.

Trasferimenti correnti: I trasferimenti correnti sono per la maggior parte verso Amministrazioni pubbliche, principalmente Aziende sanitarie locali e Aziende ospedaliere a titolo di finanziamento del servizio sanitario nazionale.

Rilevanti sono anche i trasferimenti a enti locali (Comuni, Città Metropolitana di Bologna e Province, Unioni di Comuni) e a Enti e Agenzie regionali. Gli altri trasferimenti correnti sono verso le imprese, le istituzioni sociali private e le famiglie. L’ammontare complessivo è pari a euro 10.772.987.596,26.

Contributi agli investimenti: i contributi agli investimenti a Amministrazioni pubbliche sono rivolti essenzialmente a enti locali (Comuni, Città Metropolitana di Bologna e Province, Unioni di Comuni), a Aziende sanitarie locali e Aziende ospedaliere. I contributi agli investimenti ad altri soggetti sono rivolti per la maggior parte verso imprese e istituzioni sociali private. I contributi agli investimenti destinati a pubbliche amministrazioni sono pari a 228.984.238,96, quelli ad altri soggetti a euro 99.050.259,05.

Personale: comprende i costi sostenuti per il personale dipendente (retribuzione, straordinari, indennità, oneri previdenziali e assicurativi a carico dell’ente, gli accantonamenti riguardanti il personale, trattamento di fine rapporto e simili), liquidati in contabilità finanziaria ed integrati nel rispetto del principio della competenza economica dell’esercizio. La voce, complessivamente pari a euro 171.293.199,99, non comprende l’IRAP che è rilevata nella voce

“Imposte”.

Quote di ammortamento dell’esercizio: sono incluse le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali iscritte nello stato patrimoniale.

Ai fini dell’ammortamento, i terreni e gli edifici soprastanti sono stati contabilizzati separatamente anche se acquisiti congiuntamente.

Le aliquote utilizzate per l’ammortamento corrispondono a quanto indicato nel principio contabile 4/3, come esplicitato nella seguente tabella:

L’ente si è avvalso della possibilità, offerta dal citato principio contabile 4/3, di applicare differenti e maggiori aliquote di ammortamento mediante l’istituzione di tre specifiche classi di cespiti: attrezzature scientifiche e sanitarie (ammortizzate al 20%) beni immobili nac (5%) e infrastrutture telematiche (5%). I beni di modico valore sono invece ammortizzati al 100%.

Altre svalutazioni delle immobilizzazioni: l’importo accoglie le quote di svalutazioni dei mobili ceduti all’agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

Variazioni delle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo: è pari alla differenza tra il valore iniziale ed il valore finale delle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo.

Accantonamenti ai fondi costi futuri e ai fondi rischi: tale voce corrisponde alla quota annua accantonata nell’avanzo di amministrazione a fronte di rischi potenziali, in particolare per il fondo rischi legali, per il fondo a copertura degli effetti finanziari derivanti dalla revisione delle stime delle manovre fiscali regionali fornite dal Dipartimento delle finanze del MEF e per il fondo per il rinnovo contrattuale per il personale dipendente.

Oneri e costi diversi di gestione: comprende i tributi diversi da imposte sul reddito e IRAP e i rimborsi, soprattutto per il personale in comando.

Gli importi esposti nel conto economico derivano principalmente dalla contabilità finanziaria (impegni di competenza dei primi due titoli delle spese, ad esclusione delle spese di investimento capitalizzate), integrati e rettificati da scritture volte a rappresentare la corretta competenza economica dell’esercizio.

Le principali differenze emergenti rispetto alla contabilità finanziaria sono dovute alla movimentazione dei ratei passivi relativi al personale e alla reiscrizione dei residui passivi perenti i cui impegni non generano costi ma riduzioni di debito.

Proventi e oneri finanziari

Proventi da partecipazioni: tale voce, complessivamente pari a euro 285.592,01, corrisponde ai dividendi distribuiti dalle società partecipate. Si tratta dei dividendi della società Porto Intermodale Ravenna S.p.a. S.A.P.I.R..

Altri proventi finanziari: tale voce comprende gli interessi attivi da conti di Tesoreria e in generale da depositi postali, nonché da interessi sui recuperi e rimborsi. La voce più rilevante (1,15 milioni di euro) riguarda gli interessi di mora sulle somme iscritte a ruolo.

Interessi e altri oneri finanziari. La voce comprende gli interessi passivi sui mutui, prestiti obbligazionari e strumenti derivati.

Rettifica di valore delle attività finanziarie.

I movimenti registrati corrispondono alle variazioni positive e negative di valore degli enti e delle società partecipate valutate col criterio del patrimonio netto e le principali variazioni positive riguardano principalmente l’aumento del valore del patrimonio netto di Agenzia interregionale fiume Po (Aipo), Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia (Arpae), Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, mentre le variazioni negative sono imputabili ad Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Agrea), Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna (Ibc) e Agenzia regionale per il lavoro.

Proventi ed oneri straordinari

Sopravvenienze attive e insussistenze del passivo: sono indicati in questa voce i maggiori crediti derivanti dal riaccertamento dei residui attivi e le eliminazioni dei residui passivi. Sono inoltre comprese le insussistenze sui residui passivi perenti.

Sopravvenienze passive e insussistenze dell’attivo: sono soprattutto rappresentate dalle eliminazioni dei residui attivi effettuati con il riaccertamento ordinario. Comprendono inoltre la quota impegnata in contabilità finanziaria delle spese arretrate del personale e per eliminazione delle immobilizzazioni in corso connesse ad eliminazione dei residui passivi.

Plusvalenze patrimoniali: corrisponde alla differenza positiva tra il corrispettivo conseguito dalle vendite di immobili in comune di Parma.

Altri proventi straordinari: corrispondono a restituzioni, altre entrate correnti e in conto capitale e all’impegnato sui residui passivi perenti già ricompresi tra i residui passivi perenti.

Imposte: rappresenta l’IRAP di competenza economica dell’esercizio.

Il Risultato economico dell’esercizio è positivo per euro 254.072.653,93.