Capitolo 5 Il futuro di Vinica
5.3 Albergo Diffuso
5.3.2 Convenzione municipalità migrante
L’obiettivo del progetto Albergo Diffu- so è di evitare lo spopolamento e l’ab- bandono dell’intero quartiere da parte dei migranti, come sta avvenendo tut- tora22. Nella risoluzione del problema proposta da questa tesi i migranti sono in prima linea nell’esecuzione del pro- getto e possono dare il loro contributo di co-sviluppo transnazionale per evitare che ciò accada. Nel progetto, le case dei migranti vengono cedute alla municipali- tà attraverso una convenzione tra le due parti, con l’intermediazione dell’Asso- ciazione Ponte di Pietra (vedi fig. 100). I migranti si riserverebbero il diritto di utilizzare l’abitazione una volta all’anno per un periodo massimo di tre settima- ne, previa prenotazione. Il periodo di tre settimane è stato calcolato in base alle interviste raccolte in cui i migranti han- no affermato di fermarsi in Macedonia solitamente due settimane all’anno, ra- ramente per periodi più lunghi.23 I mi-
21 Dall’Ara, 2015.
22 Oltre ad utilizzare come “camere” d’albergo gli ambienti preesistenti delle case dei migranti l’AD aumenta il turismo nella città ed offre nuovi posti di lavoro. Nel 2008 l’idea dell’albergo diffuso è stata premiata a Budapest in occasione del Convegno Helping new talents to grow di UNDP come migliore pratica di crescita economica da trasferire nei paesi in sviluppo.
23 Questo dato è confermato dall’indagine di Roberts et al., 2008, sulle rimesse macedoni, in cui
Vincoli dell’Albergo Diffuso
EDIFICIO DI RICEVIMENTO IN UN UNICO
STABILE (Vincolo già esistente per gli Hotel
Ordinari)
UNITA’ ABITATIVE IN PIU’ EDIFICI, MINIMO 5, DI CUI MASSIMO IL 30% DOTATE DI CUCINA E TUTTE POSIZIONATE ENTRO 300 METRI DALLA RECEPTION
AD POSIZIONATO NEL CENTRO STORI-
CO DELLA MUNICIPALITA’
VINICA
Fig. 99 Principali vincoli dell’Albergo Diffuso se- condo la normativa piemontese.
Municipalità di Vinica Migrante macedone CONVENZIONE AD Intermediazione Associazione Ponte di Pietra Acquisizione gratuita di immobili di recente costruzione Aquisizione di fondi europei per la messa a norma degli edifici
Combatte il problema del turismo
stagionale
Il 90% degli AD sono attivi 12 mesi all’anno Programma IPA II per la connettività tra paesi beneficiari e UE La normativa regionale italiana sugli AD è tutt’ora l’unica esistente. Segue la normativa italiana sugli Alberghi Diffusi e propone un regolamento proprio Ristruttura gli immobili per ospitare l’attività ricettiva Cessione dell’immobile di proprietà alla municipalità Usufrutto dell’unità abitativa per 3 settimane all’anno
Fruizione dei servizi dell’AD tra cui la ristorazione
Nessuna tassa sull’immobile
Nessuna spesa per la manutenzione o la gestione
dell’immobile
La manutenzione incide per il 34% sulla spesa del migrante durante il soggiorno in Macedonia Quasi il 60% dei migranti si ferma da 1 a 3 settimane in Macedonia, il 77% di loro nel periodo estivo.
ATTORI
INTERMEDIARI CONDIZIONI
DATI
Fig. 100 Convenzione dell’Albergo Diffuso a Vinica tra la municipalità ed i migranti macedoni in possesso di un immobile nel quartiere preso in considerazione.
granti potranno inoltre utilizzare tutti i servizi forniti dall’Albergo Diffuso, tra cui la ristorazione. Non dovranno pagare le tasse di possesso e non dovranno occu- parsi della manutenzione degli immobili, spese che tuttora pagano per l’immobi- le di residenza all’estero. Per la manu- tenzione delle loro case in Macedonia i migranti arrivano a spendere il 34% del denaro che utilizzano nelle loro settima- ne di ritorno in Macedonia24. Si delinea così un’opportunità per la seconda ge- nerazione di macedoni all’estero che se- condo le analisi fatte con il passare degli anni non torneranno più in Macedonia, ritrovandosi una proprietà immobiliare da mantenere e che rischierebbe inoltre di subire l’usucapione da parte di altri
emerge che quasi il 60% dei migranti si fermano da una a tre settimane in Macedonia ed il 77% di loro lo fa nel periodo estivo.
24 Roberts et al., 2008.
cittadini rimasti a Vinica, come è succes- so nel villaggio di Rostuche (cfr. capitolo 1.2).
Il comune, invece, otterrebbe vantag- gi dall’acquisizione di abitazioni di re- cente costruzione che potrebbero ospi- tare, oltre ai migranti, i turisti presenti ora nel territorio ed i turisti che saranno richiamati da questa tipologia alberghie- ra innovativa, soprattutto a livello trans- nazionale, dalla vicina Bulgaria, paese dell’UE, e dall’Italia. Oggi a Vinica sono presenti solamente due hotel, l’hotel Central e l’hotel Aleksandar Park (vedi fig. 101). Sono alberghi di lusso situati nel centro della città che dispongono di 34 posti letto il primo e 12 il secondo, suddivisi in stanza doppie e suite con un massimo di 3 posti ognuna. I ser- vizi offerti quali la palestra, la spa e la discoteca, accontentano il pubblico per il quale sono stati progettati, ovvero uo-
HOTEL CENTRAL HOTEL ALEKSANDAR PARK
POSTO LETTO IN CAMERA DOPPIA
POSTO LETTO IN SUITE
(MAX 3 POSTI) UOMINI D’AFFARI COPPIE
FAMIGLIE CON 1 FIGLIO Servizi Servizi SPA PALESTRA Customers Customers RISTORANTE BAR DISCOTECA
fig. 102 L’Albergo Diffuso in una comparazione con l’offerta ricettiva di Vinica, 2017.
N
Albergo Diffuso
Hotel Aleksandar Park
Hotel Central (Spa)
Vinica City Museum (centro città)
Vinica Caleis
Escursionismo
mini d’affari, coppie e piccole famiglie. Una clientela “di passaggio” che non è incentivata ad uscire dall’hotel, ma anzi a rimanere al suo interno, sfruttando i servizi concessi, fino al momento della partenza. L’albergo diffuso, con i servizi annessi, propone attività che contrasta- no il problema del turismo stagionale:
sono infatti utilizzati nel 90% dei casi per 12 mesi all’anno. A Vinica, con partenza dal quartiere dei migranti, sono presenti molteplici percorsi sterrati che potrebbe essere utilizzati come percorsi escursio- nistici e per mountain bike. La munici- palità si impegnerebbe a ristrutturare gli immobili attraverso interventi di messa in sicurezza e igienico-sanitari, attraver- so i fondi europei IPA II, che abbiamo vi- sto utilizzati nel villaggio di Monospìtovo. Come riportato dal Manuale dell’Albergo
diffuso, un Ente locale, per stimolare la
nascita di un AD, può:
• Organizzare un incontro con i pro- prietari di case inutilizzate;
• Curare l’arredo urbano, piani colo- re e facciate;
• Ripristinare percorsi storici;
• Prevedere una illuminazione stra- tegica;
• Avviare attività di promozione e di animazione mirate a valorizzare il soggiorno e la vita nel borgo; • Prevedere attività di sensibilizza-
zione e/o di formazione25.
I migranti, e soprattutto i turisti, sono portati a spostarsi all’interno del quartie- re per raggiungere la reception. Ciò che differenzia l’AD dall’albergo tradizionale è la presenza nel primo di due hall, una interna ed una esterna. Quest’ultima
25 Dall’Ara, 2015, p. 70-71.
può avere la forma di una piazza o di un vicolo, che, come dice Dall’Ara: “rende leggibile già da fuori il fatto che ci allog- gia nell’AD non sarà solo un cliente, ma se vuole entrerà a far parte di un vicinato (“residente temporaneo”)”26.