Sulla base dei risultati positivi ottenuti dall’iniziativa Fondazioni4Africa in Senegal e Nord Uganda, promossa da quattro Fondazioni (Cariplo, Compagnia di San Paolo, Monte dei Paschi di Siena, Cariparma) per la prima volta insieme in una logica di sussidiarietà, di valorizza-zione di percorsi di sviluppo e di massimizzavalorizza-zione dell’impatto complessivo degli interventi sostenuti, il Consiglio di Acri ha approvato la proposta della Commissione per la Cooperazione internazionale, elaborata nel corso del 2013, di dare avvio a un progetto più ampio in grado di coinvolgere diverse Fondazioni italiane, a favore di un altro Paese africano: il Burkina Faso. Il programma di attività prevede un intervento di durata triennale (2014-2016).
In linea con le anticipazioni fornite nel precedente Rapporto, per l’anno 2014 l’importo stanziato è di circa 1,6 milioni di euro messi a disposizione attualmente da 25 Fondazioni as-sociate e dalle Regioni Piemonte, Toscana, Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano (sono in corso contatti con altri Enti e Fondazioni associate). La Leading Foundation è stata individuata nella Fondazione Cariplo che, in nome e per conto proprio e dei soggetti partecipanti, compie gli atti relativi alla realizzazione dell’iniziativa.
Il progetto consiste in azioni di inclusione finanziaria delle popolazioni locali e della “diaspo-ra”, con interventi volti al rafforzamento istituzionale e organizzativo delle istituzioni di micro finanza, all’educazione finanziaria, all’offerta di prodotti di credito e investimento per soste-nere attività produttive nelle aree rurali. L’iniziativa, che valorizzerà il ruolo centrale svolto dalle donne in attività generatrici di reddito, tenderà ad innescare meccanismi virtuosi di pro-mozione allo sviluppo integrato di filiere, in cui risorse “a dono” verrebbero incrementate da risorse “a credito”, così da sostenere interventi di dimensioni diverse e produrre un impatto complessivo più ampio. Un elemento caratterizzante dell’intera iniziativa è la valorizzazione del ruolo che le associazioni della diaspora burkinabè svolgono in interventi di co-sviluppo e nella promozione di partenariati tra territori in Italia e Burkina Faso.
Per quanto riguarda la governance del progetto, è stato istituito un apposito “Comitato di Indi-rizzo”, con la responsabilità di orientamento, impulso e supervisione di tutte le fasi dell’inter-vento, da quella di progettazione esecutiva a quella di attuazione. La compagine dei soggetti attuatori è composta da quattro ONG (LVIA, CISV, ACRACCS e MANITESE) e altri due soggetti specializzati nel settore (CESPI e Fondazione Slow Food per la Biodiversità), scelti sulla base di criteri di competenza territoriale e di capacità di networking. A questi soggetti si potranno poi aggiungere altri partner e associazioni legate alla diaspora in funzione di spe-cifiche esigenze che si manifesteranno nel corso della fase esecutiva. L’intervento potrebbe, inoltre, sostenere forme di investimento produttivo avviate in Burkina Faso da imprenditori locali, imprenditori italiani o migranti.
In collegamento con le azioni sopradescritte (attività nel settore della micro finanza, delle filiere di produzione agricola, dell’imprenditorialità femminile), verranno individuati specifici ambiti in cui sostenere organizzazioni di rappresentanza (associazioni di produttori, associa-zioni di imprenditrici, sindacati, ecc.) e soggetti pubblici coinvolti a livello locale o nazionale che potrebbero essere accompagnati nell’elaborazione di policy capaci di rendere più efficienti e trasparenti i meccanismi di governance di questi settori.
Con questa iniziativa Acri, oltre ai benefici che potranno derivare dalla collaborazione tra i diversi enti, ha inteso porre all’attenzione del mondo della cooperazione internazionale l’approccio delle Fondazioni di origine bancaria ai temi dello sviluppo, attraverso un’azione corale che veda coinvolte il maggior numero di Fondazioni in un intervento di carattere in-novativo ed esemplare.
Partner
All’iniziativa hanno aderito 25 Fondazioni: Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparma, Com-pagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banco di Sarde-gna, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione Monte Bologna e Ravenna, Fon-dazione Cassa di Risparmio di Biella, FonFon-dazione Cassa di Risparmio di Perugia, FonFon-dazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Calabria e Lucania, Fondazione Cassa di RiRi-sparmio di Fossano, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti, Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Monte di Parma, Istituto Banco di Napoli Fondazione. Alla partnership hanno aderito anche le Regioni Veneto, Piemonte, Toscana e Provincia autonoma di Bolzano.
Risorse
L’iniziativa prevede un intervento triennale (2014-2016); per il primo anno è stato stanziato un importo di circa 1,6 milioni di euro.
AGER 2
Ager, acronimo di “Agroalimentare e Ricerca”, è un progetto triennale recentemente conclu-sosi, che ha visto la collaborazione di 13 Fondazioni e che si è posto l’obiettivo di contribui-re allo sviluppo del settocontribui-re agroalimentacontribui-re italiano (nei comparti ortofrutticolo, cecontribui-realicolo, vitivinicolo e zootecnico) attraverso il sostegno ad attività di ricerca scientifica. Particolare attenzione è stata rivolta a progetti con ricadute applicative con l’obiettivo di contribuire al miglioramento dei processi produttivi, allo sviluppo di tecnologie, alla promozione e valo-rizzazione del capitale umano. Il progetto, nel triennio 2009-2012, ha avuto un contributo complessivo 27 milioni di euro.
Alla luce dell’esperienza positiva di Ager, avviata sette anni fa, le Fondazioni hanno manife-stato l’interesse a proseguire l’iniziativa e hanno concretizzato il loro impegno mediante la sottoscrizione di un nuovo accordo di partenariato, gestito attraverso un’Associazione Tem-poranea di Scopo, che vede il coinvolgimento di un gruppo iniziale di 10 Fondazioni, un po’ più ristretto rispetto al precedente, ma geograficamente più ampio. Nel 2014 è stata così avviata la seconda edizione del progetto denominato “Ager 2” con una dotazione finanziaria di 7,2 milioni di euro, con durata triennale, per rafforzare e consolidare la leadership delle produzioni di eccellenza italiane. Le risorse saranno convogliate nei seguenti quattro settori:
Acquacoltura
Agricoltura di montagna
Olivo ed olio Prodotti caseari
Ferme restando le precedenti modalità operative dell’intervento, per questa seconda edizio-ne di Ager le Fondazioni hanno deciso di privilegiare ulteriormente i progetti di ricerca che dedicheranno particolare attenzione ai temi della sicurezza alimentare e della sostenibilità ambientale. Sarà quindi prioritario il trasferimento tecnologico dei risultati delle ricerche alle imprese e la loro ricaduta nei confronti della società civile.
Partner
A Ager 2 partecipano 10 Fondazioni, un gruppo geograficamente rappresentativo del territo-rio italiano composto da: Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Mo-dena, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione con il Sud, Fondazione Cassa di Risparmio di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.
Risorse
Le risorse programmate sull’iniziativa ammontano a 7.220.000 di euro.