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Il corvo a tre zampe, così come il drago, è una figura molto cara al folclore est- asiatico. Il mito del corvo a tre zampe, in cinese Sanzuwu 三 足 烏 , nasce anticamente in Cina, da dove trova successivamente diffusione nei paesi limitrofi, tra cui Corea e Giappone, e prende il nome più specifico di jinwu 金烏 (corvo d'oro) o yangwu 陽 烏 (corvo del sole), poiché era ritenuto abitare nel sole, del quale condivide l'essenza yang. Ha l'aspetto di un corvo, anche se viene raffigurato più frequentemente di colore rosso piuttosto che nero, ed è caratterizzato dalla presenza di una zampa supplementare. La leggenda del corvo con tre zampe narra che originariamente la terra venisse scaldata da dieci soli, abitati da altrettanti corvi incaricati di viaggiare ogni giorno su un carro guidato dalla divinità solare Xihe 羲 和 , la madre dei soli, per trasportare il proprio astro. Tutti e dieci i corvi vivevano su un albero chiamato Fusang 扶桑 o

Fumu 扶木, il gelso portatore dei soli. Non appena un corvo tornava all'albero,

un altro corvo era pronto a partire. Da questa leggenda si diramano diversi miti: uno vuole che la divinità Xihe, non felice del fatto che i corvi scendessero dal cielo sulla terra per cibarsi delle proprie erbe preferite, coprì loro gli occhi, in modo tale che non fossero più in grado di farlo; secondo un'altra versione del mito, attorno all'anno 2170 a.C., tutti i corvi uscirono insieme nella stessa giornata, provocando un pericoloso surriscaldamento della Terra: per questa ragione, l'eroe e arciere Houyi 后羿, marito della divinità lunare Chang'e 嫦娥 (la cui storia d'amore viene celebrata ogni anno durante la Festa di Mezzo Autunno) sparò a tutti i corvi, lasciandone in vita uno soltanto: per questa ragione oggi la terra sarebbe scaldata da un unico sole. Una delle più antiche rappresentazioni del Sanzuwu ritrovate risale alla cultura neolitica Yangshao 仰 韶 (5000-3000 a.C.), e consiste in una raffigurazione su terracotta. Inoltre, il sanwuzu appariva anche tra i motivi dei Dodici Medaglioni simbolo della sovranità già a partire dall'epoca Zhou 周 (XI-III secolo a.C.). Per quanto riguarda invece la letteratura, il corvo a tre zampe è una figura che compare in numerose opere sin dall'antichità. La prima attestazione letteraria risale al 314 a.C., e si tratta di una poesia di Kui Yen29. Anche all'interno dello Shanhai jing,

troviamo un riferimento al corvo con tre zampe e al gelso portatore, all'interno del nono capitolo, “Il Libro dei Paesi oltre il Mare Orientale” (Haiwai dongjing 海 外東經):

下有湯谷。湯谷上有扶桑,十日所浴,在黑齒北。居水中,有大木, 九日居下枝,一日居上枝。

In basso c'è la valle di Tang. Sopra la valle di Tang c'è [l'albero] Fusang 扶 桑 , il luogo in cui si bagnano i dieci soli. È a nord dei Heichi, e si trova in mezzo all'acqua. C'è un grande albero: nove soli stanno sui rami più bassi e un sole sta sul ramo più alto.30

Prosegue inoltre nel quattordicesimo capitolo, “Il Libro delle Grandi Distese Orientali” (Dahuang dongjing 大荒東經):

大荒之中,有山名曰孽搖頵羝,上有扶木,柱三百里,其葉如芥。有 谷曰溫源谷,湯谷上有扶木。一日方至,一日方出,皆載於烏。

In mezzo alle grandi distese c'è il monte detto Nieyaojundi. Su di esso c'è l'albero Fu ( 扶 ): una colonna di 300 li. Le sue foglie ricordano quelle della senape. C'è la valle detta Wenyuan. Sopra alla valle di Tang, c'è l'albero Fu. Se un sole arriva, un sole esce; tutti sono portati da un corvo.31

Nella quarta sezione del Dongming ji 洞冥記32 (“Annotazioni sulla penetrazione

dei misteri”), testo che descrive gli interessi esoterici e le pratiche rituali dell'imperatore Wudi 武 帝 della dinastia Han, viene raccontato di come Xi He coprì gli occhi dei corvi:

東北有地日之草,西南有春生之草。[...] 三足烏數下地食此草,羲和 慾馭,以手掩鳥目,不聽下也。食草能不老,他鳥獸食此草,則美悶 不能動矣。

A nord-est c'era l'erba chiamata Diri 地 日 (Terra-Sole), mentre a sud-ovest c'era l'erba chiamata Chunsheng 春 生 (crescita

30 Fracasso R., Libro dei monti e dei mari (Shanhai jing): cosmografia e mitologia nella Cina Antica. p. 156

31 Fracasso R., Libro dei monti e dei mari (Shanhai jing): cosmografia e mitologia nella Cina Antica. p. 200

32 Il titolo completo dell'opera, come attestato nel Xin Tang Shu (Nuova Storia dei Tang) è Han Wudi Bieguo Dongming ji 汉武帝别国洞冥记.

primaverile). I corvi a tre zampe scendevano spesso sulla Terra a cibarsi di queste erbe. Ma Xi He voleva che guidassero il carro, perciò coprì gli occhi dei corvi che non le davano ascolto. Mangiare quelle erbe permetteva loro di non invecchiare, ma se altri uccelli o bestie mangiavano quelle erbe ne restavano immobilizzati.

Anche nel Huainanzi e nel Chuci 楚辞 , “Canti di Chu” (raccolta di poesie cinesi scritte durante l'epoca degli Stati combattenti da Qu Yuan 屈原 e Song Yu 宋玉), sono narrate le fasi della corsa del sole nel cielo.

All'interno del Song shu e in particolare nel secondo dei tre trattati sui segni di buon auspicio (fu rui 符瑞), il sanzuwu è annoverato tra i segni di buon auspicio che compare quando la compassione e la pietà filiale del governante raggiungono i cieli e la terra.33

Per quanto riguarda il Soushen ji, il corvo a tre zampe compare in uno solo dei brani, all'interno del capitolo sesto.

6,148 San zu wu 三足 Il corvo con tre zampe

漢章帝元和元年,代郡高柳烏生子,三足,大如雞,色赤,頭有角,長寸餘。

Durante il primo anno dell'era Yuanhe 元 和34 dell'imperatore Zhangdi 章 帝35

degli Han, presso Gao Liu 高柳 nella prefettura di Dai 代, un corvo diede vita a un pullo con tre zampe, grande quanto un gallo, di colore rosso, con un corno sulla testa lungo oltre due centimetri e mezzo.