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CAPITOLO 1 – LE RETI DI SICUREZZA ANTICADUTA

1.6 Criteri di utilizzo

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44 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE), sono tra i migliori sistemi di installazione delle reti in quota. Naturalmente tali macchine devono essere conformi alle direttive specifiche, per essere posizionate necessitano di luoghi accessibili e di terreno con caratteristiche idonee. I lavoratori che ne fanno uso devono essere informati, formati e addestrati adeguatamente ed utilizzare un dispositivo anticaduta.

Anche i ponteggi possono essere impiegati per montare e smontare le reti di sicurezza.

Come per i ponteggi utilizzati per opere di costruzione e manutenzione, essi devono disporre di Autorizzazione Ministeriale e, se non realizzati seguendo gli schemi tipo o se di altezza superiore ai 20 m, deve essere redatto un progetto specifico.

I trabattelli possono essere utilizzati come mezzi di accesso alle reti di sicurezza se tale impiego è previsto dal fabbricante e riportato nel libretto di istruzioni, a patto che posseggano i requisiti di resistenza e stabilità necessari, riducendo, se non eliminando, il rischio caduta dall’alto.

Se i dispositivi sopra elencati non possono essere utilizzati perché il livello di rischio e la durata di impiego sono limitate o le caratteristiche del sito inadeguate, è possibile utilizzare scale a castello. Poiché questi elementi, non permettendo di raggiungere qualsiasi posizione di lavoro agevolmente, comportano il rischio ribaltamento se il lavoratore tenta di sporgersi lateralmente, è preferibile prediligere dispositivi di aggancio remoto, PLE, ponteggi o trabattelli, ritenuti più sicuri.

1.6.2 Montaggio

Sistema S

In generale, il sistema S deve essere installato con funi tiranti nei punti di ancoraggio che siano in grado di sopportare un carico caratteristico di almeno 6 kN per un’altezza di caduta di 6 m. Definiti i punti di ancoraggio, la rete viene sollevata e la sua corda perimetrale viene fissata tramite la fune tirante ad essi.

Necessarie sono la riduzione al minimo dei vuoti tra fune di bordo e struttura di sostegno e la massima tesatura possibile della rete.

45 Le reti devono essere posizionate in modo tale da non creare aperture superiori a 100mm, anche tramite cuciture o sovrapposizioni di almeno 2 metri, e, se non possono essere realizzate, le reti devono essere legate insieme attraverso una fune di accoppiamento con carico minimo di rottura 7,5 kN.

Figura 1.42. Accoppiamento di reti di tipo S – INAIL.

Lo smontaggio delle reti avviene tagliando la fune tirante, così da portarle a terra per procedere al disaccoppiamento dei pezzi, alla loro revisione, pulizia e piegatura necessarie prima dello stoccaggio.

Le reti devono potersi adattare alle dimensioni del sito di installazione: l’adattamento può essere ottenuto mediante arrotolamento o raccolta. Tra i due metodi, l’arrotolamento della rete sul bordo, che permette una distribuzione uniforme del carico applicato riducendo la tensione sulle singole maglie e quindi riducendo al minimo la probabilità di strappo, è il migliore. In base però al metodo di accesso al montaggio della rete, può essere più appropriato l’utilizzo della raccolta, che si realizza con una piegatura della rete sul bordo:

se viene utilizzata una scala a pioli, realizzare un arrotolamento può portare a rischi aggiuntivi derivanti da un elevato tempo di permanenza sulla scala.

Figura 1.43. Arrotolamento della rete (sinistra) e raccolta della rete (destra). – INAIL.

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Il sistema a T, che è costituito da un supporto a ganascia, un braccio articolato e dei longheroni, viene comunemente installato con gru o con attrezzi manuali, quali carrucole che permettono di movimentare il sistema.

L’installazione con la gru, che è preferibile data la complessità e il peso del sistema, prevede inizialmente un accoppiamento da terra di due bracci articolati sui quali sono stati montati i supporti a ganascia e il sistema di bloccaggio antivento. La rete viene montata sui longheroni che vengono posizionati sul morsetto superiore del supporto a ganascia e fissati con il sistema di bloccaggio antivento. Il sistema così realizzato deve essere imbragato e sollevato con una gru fino al punto di posizionamento, dove poi viene fissato tramite viti ad espansione. Inizialmente i moduli vengono tenuti in verticale e viene realizzata la cucitura della rete per una sovrapposizione di 75 cm, poi vengono posizionati orizzontalmente.

Anche le reti del sistema T devono adattarsi alle dimensioni del sito di installazione, cucendole o sovrapponendole per almeno 2 metri, in modo che non si creino aperture superiori a 100 mm.

Figura 1.44. Montaggio del sistema T – INAIL.

Sistema U

Il sistema U viene montato manualmente e tramite l’ausilio di PLE. Vengono posizionati i montanti alla distanza prevista dal fabbricante, definita facendo riferimento alla UNI EN 1263:2015 e anche alla UNI EN 13374:2019, norma relativa ai parapetti provvisori. Come già specificato, infatti, questo sistema è sostitutivo al parapetto e deve raggiungere

47 un’altezza minima di 1 metro dalla superficie di lavoro. Le reti devono essere cucite maglia per maglia e non devono esserci aperture superiori a 10 cm.

Sistema V

L’installazione del sistema V è più complicata. Inizialmente vengono montati gli

“omega”, elementi di sostegno della forca ai solai, legandoli all’armatura del solaio prima del getto: durante il montaggio di quelli sul primo solaio, poiché inferiormente non è presente nessuna rete, deve essere eliminato il rischio di caduta dall’alto tramite ponteggio perimetrale o altri dispositivi di protezione collettiva, o dispositivi di protezione individuale. Gli omega vengono posti ad una distanza massima di 5 m e gettati nel solaio per almeno 15 cm. Ad una distanza di 20 cm dagli omega devono essere posizionati i ganci di sicurezza che sono incorporati nel calcestruzzo del solaio con passo di 50 cm.

Figura 1.45. Montaggio di omega, perno, gancio di sicurezza e cuneo – INAIL.

La forca, se composta da due o tre sezioni, viene assemblata al suolo e successivamente, dopo aver disposto le funi di attacco negli anelli guida della testa della forca, viene agganciata alla gru per essere sollevata. Viene poi introdotta nell’ancoraggio omega del solaio del primo piano e posizionata nel solaio al suolo, inserendo dei cunei di legno negli ancoraggi per evitare movimenti rotatori della forca. Vengono stese le reti nel solaio al suolo e giuntate tramite corda di cucitura, poi vengono sollevate tirando le funi di attacco e le funi perimetrali vengono fissate ai ganci di supporto.

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Figura 1.46. Sequenza di montaggio sistema V – INAIL.

La rete deve assumere una configurazione specifica: nella parte bassa si deve presentare come un sacco di raccolta, di profondità non superiori a 25-35 cm del solaio a cui è fissata.

Figura 1.47. Configurazione della rete come sacco di raccolta – INAIL.

Come durante la fase di montaggio, anche per lo smontaggio deve essere eliminato o ridotto il rischio caduta dall’alto attraverso dispositivi di collezione protettiva e/o dispositivi di protezione individuale. Per rimuovere il sistema si deve allentare la fune di

49 attacco dal solaio del piano superiore e sganciare la fune perimetrale dai ganci di supporto.

Raccolta la rete, vengono tagliate le corde di cucitura per separare le unioni e le reti vengono predisposte per lo stoccaggio. Anche la forca, una volta rimossa con la gru, viene stoccata per il successivo reimpiego.

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