5. Area sotto analisi
5.3 Lazio
5.3.2 Cronache meteo ( a cura di MNW Lazio)
Maggio 2009 ha visto l’alternarsi di tre episodi climatici di rilievo; un paio di fasi perturbate nella prima decade e negli ultimi giorni del mese ed una fase intermedia duratura che ha avuto protagonista il caldo con temperature molto al di sopra delle medie del periodo.
Sebbene non sia una regola climatica, a volte la Natura cerca di compensare le anomalie negative con quelle positive causando inevitabili eccessi nei valori e questo sembra quanto successo nel periodo considerato. Una anomalia depressionaria sul Mediterraneo
centrale viene continuamente alimentata da aria instabile proveniente dal nord Europa la quale trasporta con se nuclei depressionari in quota con aria molto fredda per il periodo.
L’anticiclone delle Azzorre non riesce ad avere la meglio sulla penisola e quindi si trova costretta ad intraprendere una strada Europea più settentrionale disponendo un nucleo secondario sulla regione Scandinava che però non avrà vita facile in quanto minata continuamente dal vortice polare il quale continuerà ad inviare impulsi perturbativi verso sud. Passati alcuni giorni con tempo prettamente variabile e con un clima molto gradevole anche se intervallato da locali acquazzoni, l’anticiclone delle Azzorre si ritirerà nella sua sede di origine. Questo faciliterà una ennesima discesa di aria instabile e relativamente fredda verso l’Europa Centro-occidentale favorendo così una risposta subtropicale sul Mediterraneo centrale. Il tempo che è derivato da questa situazione è quello che andiamo subito a descrivere nel prossimo passo.
Abbiam detto pocanzi come il mese sia iniziato all'insegna dell'instabilità, instabilità accentuata dagli ultimi refoli di una stagione che termina e la nuova che veemente incalza;
questo farà si che già il 2/3 del mese ad aria più mite affluita in precedenza si sostituisca aria più fresca legata ad una goccia fredda con valori di -25°C a 500 hpa proprio sull'Italia Centrale. In questi giorni molte cellule temporalesche, non eccessivamente forti, interesseranno un po' tutta la regione in particolare il centrosud laziale. I mm non saranno molti ma importante sarà il calo termico con minime già la mattina del 3 intorno gli 8°C nelle pianure interne, nel reatino e frusinate; premiati soprattutto la costa pontina all'altezza del Golfo di Gaeta e zone come il ferentinate o l'interno romano. Questi primi giorni del mese oltre a riportare le temperature in basso faranno cadere anche neve e non più pioggia già dai 1000/1200 msl sui monti ciociari, quelli interni privilegiando il confine col PNA e la marsica. Il 4 si replica anche se in tono minore, l'aria si è ormai fatta limpida e le minime si son portate tranquillamente intorno i 4/5°C nelle pianure e valli interne. Il 5 nuovi episodi, questra volta notevolmente più forti ed a farne i conti direttamente saranno il sorano con punte precipitative di ben 30 mm in 30 minuti o zone come il cassinate e la Val Di Comino tanto da far registrare su Mte Cairo il terzo episodio di neve per questo mese di maggio; la copertura bianca resisterà fino a notte da quota 1500 msl circa.
Instabile anche il 6 del mese, la giornata però si presenterà poco produttiva in quanto a mm. L'8 porta con se l'eredità dei giorni freschi appena trascorsi, minime ancora intorno gli 8°C al piano con nebbie al mattino e nuvolosità al pomeriggio con poche gocce per via questa volta di scorrimento dia ria più umida alla quota di 3000 msl.
Dal 9 del mese il tempo si ristabilisce fino al 14 con temperature in lento ma costante aumento e mattinate ancora fresche.
Qualcosa cambia il 15 quando il cielo si copre su tutta la regione e molte saranno le pioggerelle o pioviggini segnalate, anche in questo caso di mm caduti se ne conteranno davvero pochi.
Il giorno successivo, il 16, il minimo si porta al S e sulla nostra regione restano solo tanto vento da ESE ed una copertura del cielo in arrivo dalla Campania verso il pomeriggio.
Temporali pomerdiani molto interni ai confini con l'abruzzo anche il 17, in questa giornata solo la zona di Fiuggi riuscirà a segnare un accumulo discreto con i suoi 13 mm.
Il 18 inizia una nuova fase che lascerà il segno; mentre nel cassinate si registrano gli ultimi temporali, anche forti, la Capitale inizia a scaldarsi seriamente, si superano i 30°C toccando in alcuni casi i 33!
E’ l’inizio di un periodo molto mite e stabile per la nostra regione anche se, come abbiam già detto, intervallato da locali annuvolamenti stratiformi di provenienza nordafricana.
Infatti il nucleo depressionario iberico si sposterà verso est attraversando il basso Mediterraneo con direzione Isole maggiori e sud italia dispensando precipitazioni anche di forte intensità sulla Sardegna e sulla Sicilia. L’onda subtropicale sostituita da un temporaneo crollo barico ad opera di un cavo d’onda durante la seconda decade di maggio, si è ripresentata ancora più forte e decisa a partire proprio dal giorno 18.
Temperature in forte ascesa in un contesto di clima afoso saranno i protagonisti di un lungo periodo di una decina di giorni. I termometri sfioreranno i 35° su alcune zone interne laziali con massime anche di 36°. Sembra non finire più, ma ecco di nuovo l’anticiclone azzorriano che finalmente ritorna sulla scena Europea. Facciamo ora un passo indietro e vediamo cosa è accaduto nei giorni del gran caldo del maggio 2009.
Il 20 l'aria calda, dopo aver inizialmente interessato l'area capitolina, conquista anche il resto della regione mentre la campana anticiclonica si fa sempre più forte; termina l'instabilità nel lazio e soprattutto si raggiungono anche nelle zone interne i 31/32°C al pomeriggio. Il 21 maggio inizia una nuova fase con temperature in ascesa e questa volta si tratterà della prima vera onda di calore; le temperature saliranno fino al 25 maggio quando le zone interne (romano e frusinate in primis) supereranno di poco i 34/35°C.
L'apice del caldo associato ad umidità moderata lo si toccherà proprio il 25/26 maggio anche se il 26 inizia a svilupparsi qualche primo focolaio interno.
In quanto a sinottica eravam rimasti al ritorno sulla scena europea dell'anticiclone delle Azzore.
Questo importante fattore determinerà un ricambio nella circolazione atmosferica a tutte le quote sullo scenario Mediterraneo. Sul suo bordo orientale scendono correnti instabili che oltre a causare un imminente calo delle temperature, determinano anche un calo della pressione soprattutto in quota permettendo così la formazione di estesi corpi nuvolosi accentuati soprattutto di giorno per la presenza di un maggior soleggiamento. I temporali ritorneranno a fare il loro lavoro soprattutto nelle zone interne con precipitazioni che solo localmente risulteranno essere di moderata intensità.
Un buon peggioramento che se non altro ha portato il livello delle temperature più consone al periodo mariano. Permane però una anomalia precipitativa con valori pluviometrici molto al di sotto delle aspettative. Infatti l’area del romano non ha raggiunto neanche i 10mm nel corso di tutto il mese. Anche le altre aree laziali, nonostante in alcune zone si siano registrati circa 50/60 mm, hanno visto un discreto deficit pluviometrico. La media pressoria di circa 1015 hpa ci fa capire che il tempo predominante è stato di tipo anticiclonico.
Dati alla mano il 27 maggio si ha la prima ventata di aria nuova con correnti leggermente più fresche da west, particolare la formazione nelle aree estese pianeggianti di dust devil in attesa del peggioramento dei giorni successivi.
Il giorno successivo, il 28 del mese, giornata nuovamente “elettrizzata” già dal mattino presto grazie ad una linea instabile che regala piogge nelle zone più interne come nel sorano ed in Val Di Comino, nel pomeriggio nuovi e più intensi fenomeni generalizzati;
cadono 12 mm a Ferentino, 27 mm ad Alatri, 16 mm ad Isola del Liri, 22.5 mm a Roccasecca, grandine quasi assoluta su Formia durante un temporale. Altre zone saranno interessate in misura minore. Aria, ora, decisamente più fresca.
Il 29 sarà di pausa, l'aria fresca è già parzialmente giunta ma si attende un nuovo e più intenso peggioramento per i giorni a seguire. Intanto nella notte tra il 29 ed il 30 del mese un temporale marittimo in disfacimento abborda la regione, in particolare pontino e frusinate.
Il 30 iniziato con la pioggia, o comunque con cielo nuvoloso, via via si apre ma la giornata si mantiene fresca e ventilata in attesa di nuovo e più incisivo maltempo.
Domenica 31 maggio chiusura in grande stile per il viterbese, eccezionale ondata temporalesca su Marta e zone limitrofe, accumuli di 140 mm in poche ore... a questo episodio viene dedicata un'appendice cista l'importanza dell'evento. Rovesci e temporali ma di misura minore anche su Roma e zone interne laziali in genere.
In conclusione la climatologia del mese è stata diversa tra le varie aree soprattutto a livello precipitativo; ha premiato meno l'area romana rispetto alle altre province. Alla luce di questo possiamo dire che per Roma il mese di Maggio è stato sicuramente più secco, quasi sempre anticiclonico. Le precipitazioni sono state scarse nelle zone meridionali e costiere, con solo 11.2mm a Casal brunori (Roma Sud) contro una media di 49.0mm. Le zone settentrionali e orientali della città hanno chiuso il mese sui 30-35mm, grazie ai temporali termo convettivi della prima decade. Il mese è stato il 3° più siccitoso degli ultimi 10 anni, dopo il 2003 (2.4mm) e il 2006(8.1mm). Per quanto riguarda il campo termico ha chiuso con media mendile a 20.3°C, contro una media di +18.2°, scarto stimabile quindi a +2.1° rispetto alla norma.
Media massime a 27.3°C e media minime a 14.1°C. Proprio a termine del report si riporta una tabella che considera le minime e le massime della città e del suo hinterland, un'area di diversi km che testimonia con tutte le sue stazioni l'andamneto termico mensile; si va dai 5.7°C toccati a Valmontone ai 33.9°C di Roma Est.
Appendice evento in Tuscia.
Introduzione
Il maltempo del 31 maggio e 1 giugno che ha interessato il viterbese è terminato portandosi dietro una lunga scia di disagi, soprattutto nella parte nord della provincia, ove i fenomeni sono stati decisamente più intensi.
Il 31 maggio in termini precipitativi, a riguardo dell’alto viterbese, è stato più intenso rispetto al 1° giugno, ove si è raccolta la maggior parte del totale precipitativo finale dell'episodio, ma quest’ultimo termicamente è stato più freddo, con temperature massime che in molte zone dell’alta Tuscia non hanno superato i 16 °C.
Una istantanea di quel pomeriggio.
Immagine da Radar Monte Midia.
Il 31 Maggio.
La mattinata del 31 maggio sembra iniziare come una normale e bella giornata d’estate, e fino alle 10 circa tutto procedeva normalmente; dalle ore 10 iniziano a accrescersi le prime nubi (provenienti da S), poco dopo il cielo lo si poteva notare quasi spaccato a metà! Da un lato le nubi che avanzavano sempre più, dall’altra il sereno del cielo che andava via via attenuandosi.
Nel comune di Marta (ma in generale su gran parte dell’alto viterbese) è incominciato a piovere intensamente dalle 11:20, con potenti tuoni e fulmini, conditi anche da qualche chicco di grandine di piccola/media grandezza; la temperatura cala bruscamente tanto da ritoccare e battere la minima della notte che era stata di 15.6 °C portandola a 14.3 °C mentre l’umidità sale.
Dopo un’ora (alle 12:20) l’accumulo era già di 32.4 mm. (Stazione Rete Mnw di Marta) Il cielo è rimasto poi coperto per tutta la giornata e le raffiche sono state forti in corrispondenza dell’arrivo dell’aria fredda e delle precipitazioni, con raffiche oltre i 50 km/h, con prevalenza da NNE, mentre fino a poco prima il vento proveniva da SE; durante il pomeriggio il vento si è improvvisamente calmato per poi riprendere a soffiare moderato da NNW dal tardo pomeriggio.
Nulla faceva presagire ad una giornata di feroce maltempo.
Il pomeriggio per l’alta Tuscia è stata la parte della giornata più intensa e cattiva.
Tanto per citare qualche dato, la stazione di Marta dalle ore 14 alle ore 20 ha accumulato ben 57.2 mm, quella di Castel Cellesi 115 e quella di Montefiascone 80, mentre quella di Tuscania e Viterbo rispettivamente 23 e 8.
Anche durante la serata e durante tutta la notte del 1° giugno i fenomeni non hanno mollato la presa, con intensità sempre abbastanza elevata.
Le pause precipitative sono state davvero poche e molto brevi.
In questa giornata molti sono stati i disagi, come detto soprattutto nell’alta Tuscia, colpendo maggiormente i comuni di Ischia di Castro, Valentano, Capodimonte, Marta, Bagnoregio e Montefiascone, ove in quest’ultimo paese è risultata allagata la chiesa di Santa Maria delle Grazie nonchè alcune abitazioni.
Si sono registrate anche molte frane e alcuni allagamenti sempre nei paesi sopra citati.
Per concludere il discorso del peggioramento relativo al 31 maggio, diciamo che la parte del viterbese che è stata maggiormente colpita dai fenomeni è stata quella nord (soprattutto la zona del lago di Bolsena e quella ai confini con la Toscana).
La parte sud invece è stata meno interessata dai fenomeni, compreso il capoluogo Viterbo e il litorale.
Ecco alcuni accumuli riferiti al 31 maggio registrati in alcune località del viterbese:
- Castel Cellesi (fraz. Bagnoregio)..170 mm - Viterbo...8 mm - Capranica...8.4 mm
I dati e la descrizione relativi al 1 e 2 giugno verranno inseriti nel report relativo al mese di giugno, anticipiamo che sebbene attenuata l'onda di maltempo è proseguita imperterrita.
Le tabelle testè riportate ci portano a conoscenza dei mm caduti nelle varie province andando a considerare stazioni della Rete MNW-CEM e stazioni delle Rete Arsial.
PROVINCIA DI LATINA PROVINCIA DI VITERBO
Località mm fonte Località mm fonte
22,6 arsial Acquapendente 61,4 arsial
28,6 arsial Bagnoregio 202,3 arsial
19,8 arsial Bassano R. 15,9 arsial
18,8 arsial Blera 6,4 arsial
11,6 arsial Bolsena 72,4 arsial
28,6 arsial Canino 24 arsial
68,6 arsial Celleno 171,5 arsial
23,2 arsial Corchiano 14,4 arsial
21,8 arsial Farnese 121,1 arsial
Grotte di Castro 77 arsial
PROVINCIA DI FROSINONE Latera 147,8 arsial
Località mm fonte Montalto 12,6 arsial
Montefiascone 75,2 arsial
35,8 arsial Soriano Cimino 35,4 arsial
27,8 arsial Tarquinia 4,6 arsial
Isola del Liri 49,3 MNW Cantalupo 33,4 arsial
Ceccano 23,6 MNW Castel di Tora 29,6 arsial
Fiuggi 43,7 MNW Castelnuovo Farfa 32,8 arsial
Ferentino 33 MNW Configni 52,2 arsial
Campocatino 64 MNW Fara Sabina 24 arsial
Frosinone(stazione) 30,2 MNW Monteleone 23,4 arsial
Frosinone(città alta) 32,8 MNW Montopoli 31,6 arsial
Sora 52,8 MNW Poggio Catino 63,8 arsial
Anagni 47,8 MNW Poggio Nativo 38,6 arsial
Roccasecca 60,5 MNW Rieti 73,8 arsial
Scandriglia 35,4 arsial
Roma Ponte di Nona 7,8 arsial
Roma Capocotta 5,2 arsial
Cisterna (Doganella di Ninfa) Cori (Portone)
Riportiamo ora le 10 stazioni che più hanno ricevuto a livello regionale.
Copertura media e bassa con nebbie al mattino in questa fine di maggio.
Foto di Alfredo Collalti.
Le prossime 4 foto si riferiscono tutte al temporale di Formia del 28 maggio.
TOP TEN PIOVOSE LAZIO Top Ten piov ose Maggio Lazio
Colonna E
Temporale pomeridiano di domenica 17 maggio a Capranica Prenestina (RM) Foto di Fabrizio Di Meo.
Temporale del 17 maggio sui monti Prenestini visto da Roma, zona Laurentina.
Foto di Fabrizio Di Meo.
L’atmosfera satura di polvere desertica ci ha regalato un bellissimo e allo stesso tempo inquietante tramonto domenica 17 maggio.Foto di Fabrizio Di Meo.
Ringraziamenti e considerazioni.
Realizzare il report, ricco di dati ed immagini, è stato possibile grazie al valido lavoro di tutto il Gruppo Redazionale nonché dei componenti dello Staff Regionale che hanno permesso di arricchirlo grazie a foto, dati e racconti. Nel particolare hanno contribuito:
Rossano Scala Luca Viviani Marco Iannucci Gregory Anizot
Alessandro Marinelli Fabrizio Di Meo Amedeo De Rubeis Alfredo Collalti Enzo Amore