onorevolissimi Membri della illustre e tanto benemerita Società Ligure di Storia Patria, e il suo segretario, il prelodato Cav. L. T . Belgrano. Spero tuttavia che il mio lavoro, quantunque imperfetto, varrà, non fosse altro, ad invogliare gli studiosi della Storia della G eografia a fare nuove ricerche sopra un docum ento, che per la copia e la esattezza delle notizie può essere classificato tra le più importanti relazioni della spedizione di Ferdinando Magellano.
— 21 —
\
N O T E
(i ) L ' illu stre C av. Cornelio Desimoni, autore di sapienti ed im portantissim i lavori riflettenti la Storia della Geografia nel Medio Evo e nel tem po delle grandi scoperte transatlantiche, aveva avuto, a parecchie riprese, notizia della edizione del Roteiro pubblicata in Lisbona nell’ anno 1831. E gli si fece istanza , a m ezzo d ell’ Abate Angelo Sanguineti, presso il Com mendatore A n ton io V iale residente in Lisbona e Prefetto di quella Reale Biblioteca, il quale, non avendo trovato disponibile alcuna copia della edizione, si com piacque di far fare a sue spese una copia m anoscritta, che gentilmente inviò in dono alla Società L ig u re di Storia Patria. È questa la copia che mi servi nel pre
sente lavoro.
( 2 ) Ma f f e i, Storia delle Indie Orientali, (Traduzione del Serdonati) V o i. i.°, pag. 436: « Sotto questo Governatore (Enrico de Menezes) parve che la fama del nom e portoghese in India in un certo modo rifiorisse; e si con o bb e in effetto che tanto vagliono i soldati quanto il Capitano. E nelle cose civili an cora si dice essere stato di molta prudenza ; e , quello che in tal go vern o è cosa m olto rara, alieno dall’ avarizia e da ogni vii guadagno ».
(3) Ho com preso tra due asterischi quelle note che si leggono n el lavoro pubblicato nel 1831 in Lisbona.
(4) D i questa , come di parecchie altre osservazioni, mi professo grato al prelodato C av aliere Desimoni.
N A V I G A Z I O N E E V I A G G I O
DI FERNANDO DE MAGALHAES DA SIVIGLIA
l ’ isola Tenerifa, ove giunsero nel g io rn o di San M ic h ele , cioè ai 29 di settembre ( 1 ) . D a questo lu o g o si dires
sero alle isole del Capo V e r d e , e passarono tra queste isole ed il capo (V e r d e ) senza scorgere né le une né l ’altro ( 2 ) . A v a n za n d o si di tanto quanto la detta co sta ( 3 ) , lé n avi si diressero al Brasyll ( 4 ) , e, giu n te in v is ta del
l ’altra c o sta del B rasyll, governarono al sud-est ( 5 ) lu n g o di essa fino al Cabo F rio , il quale si trova a 23 gra d i dal la to del sud ( 6 ) . D a questo capo navigaro no a ll’o v e s t ,
A R T IR O N O da Siviglia il 1 0 a g o sto del d e tto anno ( 1 5 1 9 ) , e dalla imboccatura del fiu m e (G uadalq uivir) ai 20 di settembre : appena furono fuori, si diressero al su d -o v e st v e rso
per circa 30 l e g h e , sin o al R io -d o -J a n eiro , il q uale é alla m ed e sim a la titu d in e del C a b o F r i o , ed e n tra ro n o nel d e tto fiu m e il dì di Santa L u c ia , 13 d ice m b re . In q u e s to l u o g o fecero p r o v v is t a di legn a, e v i s te tt e r o sin o aH’in d o m a n i del N a ta le ( 2 6 d ice m b re ) del m e d e s im o a n n o ( 7 ) .
P a r titi dal R io -d e -J a n e iro il 2 6 d ic e m b r e , n a v i g a r o n o lu n g o la c o s t a per g iu n g e r e al Cabo de Santa M a rya p o s t o s o t t o la la titu d in e di 34° 2/3, e, n o n appena v id e r o q u e s t o p r o m o n t o r i o , v o ls e r o ad o v e s t- s u d -o v e s t ( 8 ) scan
d a g lia n d o o g n i p a s s a g g io , e g iu n se ro ad un g r a n fiu m e di a c q u a d o lce , al q uale posero il n o m e di R io de Sani C ry stov a m ( 9 ) . Q u e s t o fiu m e è p o sto s o t t o la la titu d in e di 3 4 0: in esso le n a v i s o g g io rn a r o n o sino al 2 di feb
b r a io d e l 1 5 2 0 .
P a r t i t i dal fiu m e di S am C r y s t o v a m il 2 fe b b raio , na
v i g a r o n o l u n g o la costa, e più avanti al su d scop ersero u na p u n ta la quale é su l m ed e sim o fium e, m a più al s u d : q u e s t a s p o r g e n z a , cui fu dato il n o m e di P on ta de Sam t A n to n io ( 1 0 ) , é s o tt o la latitudine di 36°. N a v i g a n d o q u in d i al su d -ovest per 25 l e g h e , g iu n se ro ad u n altro c a p o ch e fu ch ia m a to Cabo de Santa A peionia, e la cui la titu d in e é di 36° ( 1 1 ) : da questo capo si diressero ad o v e s t - s u d - o v e s t , e g iu n se ro ad alcuni bassi fondi che fu r o n o d etti B a xos das Correntes ( 1 2 ) ed h an n o per lati
t u d in e 390. N a v ig a n d o quindi in alto m a re, p erdettero di v i s t a la terra per due o tre g io rn i, d opo di che si r i v o l sero n u o v a m e n te alla costa, e giunsero ad una baia, nella q uale entrati, la percorsero durante la intiera g io r n a ta a fine di ricon oscere se qualche uscita vi fosse per g i u n g e re alle M o lu c c h e : se non che, so p ra g g iu n ta la n o t te e
— 26 —
— 27 —
tro van d o si chiusi per ogni lato, se ne tornarono per d o v e erano entrati. Q u esta b aia , posta sotto la latitudin e di
34", v en n e detta liba de San Mateus ( 1 3 ) .
D a q u e s t ’isola di San Matteo navigarono lu n g o la c o sta ed a rriv a ro n o ad u n ’ altra b a i a , nella quale t r o v a r o n o m o lti lupi marini e uccelli : questa baia, cui venne d a t o il n o m e di Bahia dos trabalhos ( 1 4 ) , è sotto la la titu dine di 3 7 0 ( l e g g i : 4 7). In essa poco mancò che per causa di un temporale andasse perduta la nave capi
tana ( 1 5 ) . Partiti da questo lu o g o e navigando lu n g o la co sta arrivarono, nell’ ultim o gio rn o del m arzo 15 2 0 , al porto de Sam Juliam che é sotto la latitudine di 490 ■/. ( 1 6 ) , e quivi passaron l ’ in v e rn o , durante il quale ebb ero un gio rno di sette o r e , poco più p o c o
m en o ( 1 7 ) .
In q u e s to porto tre delle navi si sollevarono c o n tr o il capitano m ó r (m a g g io re ) ( 1 8 ) , dicendo i co m and anti di esse navi che volevano condurlo prigione in Isp agn a, giacché li p ortava tutti alla perdizione. M a per a s tu z ia e c o ll’a iu to e favore degli stranieri ( 1 9 ) che aveva seco nella sua nave ( la Trinidad'), il capitano generale si recò alle tre navi che si erano ribellate : il capitano di una di esse e tesoriere d ell’arm ata, per nom e L u is de Mendo^a, fu ucciso, nella medesima sua nave, a colpi di p u g n a le e per m a n o del m eyrinho m òr (p rim o usciere, a lg u a z il m a g g i o r e ) , il quale a questo fine vi era stato m a n d a to da F ern a n d o de Magalhaès in un battello ed insiem e con alcuni u o m in i (2 0 ). Ridotte così ad obbedienza le dette navi, di lì a cinque giorni Fernando de M agalhaès fece decollare e squartare Gaspar de Q u e ix a d a capitano di una di esse, il quale era nel num ero dei ribelli ( 2 1 ) .
N e l p o r t o di San G i u lia n o fu ro n o riparate le navi. E il cap itan o g en erale n o m i n ò A l v a r o de M esq u ita , p o r t o g h e s e , a c o m a n d a n te di una delle tre navi di cui era stato u c c is o il cap itan o ( 2 2 ) . P a rtiro n o dal d e tto p o r t o il 24 del m e se di a g o s t o q u a t tr o navi s o l e , g ia c c h é nel frat
t e m p o si era p e r d u ta la più piccola ( 2 3 ) , la quale, m an d ata a fare d elle sc o p e r te , era stata assalita dal c a t tiv o t e m p o e g e t t a t a alla costa, o v e però si p o tè salvare, non s o l o l ’e q u i p a g g i o , m a ezian d io le m e r ca n zie , le a rtig lie rie e t u t t i g l i apparecchi. S te tte ro nel porto, in cui a v e v a n o p a s sa to l ’i n v e r n o , cinque m esi e 2 4 g io r n i ( 2 4 ) e da e sso p o r t o al su d erano 73 gradi m e n o 10 m in u ti ( 2 5 ) .
P a r t i r o n o dal p o r t o di San G iu lia n o il 2 4 del m ese di a g o s t o , e, n a v ig a n d o lu n g o la costa, e n trarono in un f i u m e ch e c h ia m a r o n o di Saula C r u z , e c u ^ f ° ce ^ s o t t o la la titu d in e di 50° ( 2 6 ) . In que sto p o rto ste ttero p r e n d e n d o m e r c a n z ie e ciò che ven iva lor d ato; e l ’equi
p a g g i o della n a v e perduta, che era to rn a to per la v ia di terra al l u o g o in cui si tr o v a v a Fernando de M a ga lh aè s, fu a c c o lt o nelle altre q uattro navi ( 2 7 ) . N e l far p r o v v i s t a di q ueste m erci stettero il m ese di a g o s t o sin o ai 18 d el sette m b re ( 2 8 ) , in cui fecero raccolta di acqua e di m o l t o pesce che venne pescato in quel fiu m e ( 2 9 ) . N e l l ’ a ltro ( p o r t o ) in cui la flotta a v e v a passato l ’ in
v e r n o , g l i abitanti so n o quasi s e l v a g g i , e g li u o m in i a lt i da 8 a 10 p a l m i , e m o lt o ben disposti ( 3 0 ) : essi n o n h a n n o c a s e , s o lta n to van n o col bestiam e d all’ un l u o g o a ll’altro, m a n g ia n o carne m e z z o cruda, so n o tu tti arcieri ed u c c id o n o co lle freccie m olti animali. C o lle pelli di q u e s ti fanno ve stim e n ta: vale a dire, d opo averle ri
d o tt e ad essere m o lt o m olli e p ie g h e v o li, le la v o ra n o
— 28 —
dando lo ro la forma del corpo, e quindi si co p ro n o con esse il m e g l io che per lor si possa, e se le le g a n o alla cintura. Q u a n d o non vogliono coprirsi dalla cin tu ra in su, ne lasciano cadere la parte superiore, e la atta cca n o inferiorm ente alla cintola che loro avvo lge il corpo. P o r tano stivali che giungono sino a quattro dita al disopra del c o llo del piede, e li riempiono di paglia per tenere i piedi caldi. T ra essi non vi ha né ferro nè altro a rti
ficio di arm i : solo di pietra fanno le punte delle freccie, e così pure le azze delle quali si servono per tagliare, le piallette e le lesine per cucire le scarpe e le vesti.
S o n o m o lt o leggieri, e non fanno alcun male: v a n n o ( c o m e si è d etto ) col bestiame dall’ un lu o g o all’altro , e, venendo la notte, dormono là dove si trovano. C o n d u cono seco le donne e tutto quanto p osseggono: le d o n n e son o m o lt e piccole ( 3 1 ) , portano grandi carichi sulle spalle, e s o n o del resto abbigliate com e gli uom in i. D e i quali ne prendem m o tre 0 quattro, e li p o rta m m o alle navi, m a tu tti morirono, all’ infuori di uno che fu c o n d o tto in Ispagna nella nave che giunse in questo paese ( 3 2 ) .
P a rtiro n o dal porto di Santa C ru z il 18 di ottobre ( 3 3 ) : n avigan d o lu n g o la costa scopersero ai 21 del m e d e sim o mese, un capo, al quale posero il nom e di Cabo das V ir- gens ( C a p o delle V e rgin i) perchè v i erano g iu n ti nel g io r n o dedicato alle 1 1 .0 0 0 V e r g in i ( 3 4 ) . D a q u e s to p r o m o n to r io , che è situato approssimativamente s o t t o la latitud ine di 52°, giunsero, dopo due 0 tre leghe, alla im b occatura d ’ uno stretto ( 3 5 ) , nel quale entrarono n avi
ga n d o lu n g o la costa, e dopo qualche poco ancorarono.
D a q u e s to l u o g o Fernando de M agalhaès m andò a in
dagarne l ’ interno (3 6 ), e furono così trovati tre canali,
- 29 —
c io è d ue v e rso il sud, e u n o che attra versa va la terra dal la to delle M o lu c c h e . L e navi non estesero p erò la ric o g n i z io n e di q u e sto canale, e, lim itan d o si alla e sp lo ra z io n e delle tre im b o c c a tu re , se ne to rn aro n o co n q u e sta n o tiz ia a M a g e lla n o .
L e n a vi m ise ro alla vela (dalla entrata o rien ta le dello s t r e t t o ) ed ap p ro d aro n o ( s u c c e s s iv a m e n t e ) alle tre im b o cc atu re, d o p o di che M a g e lla n o diede alle d ue navi l ’in ca ric o di estendere oltre la e sp lo razio n e delle parti intern e del canale ( 3 7 ) : una di esse se ne to r n ò al ca
p it a n o gen erale , e l ’ altra, co m and ata da A l v a r o M e s q u it a , e n tr ò in u n a delle aperture che si d ir ig e v a n o al su d e n o n fece p iù rito rn o . V e d e n d o Fernando de M a g a lh a è s che la n a v e n o n ve n iv a, co n tin u ò il su o v i a g g i o ( 3 8 ) ; e l ’altro ( c i o è A l v a r o de M esquita, o p iu tto sto E ste b an G o m e s p il o t a della nave Sant’ A n ton io) non v o lle esplorare q u e
g l i sb o cch i, e, v o lg e n d o s i al sud, ritorn ò a ll’ a ltro che c o rre da n o rd -o v e s t a sud-est, quarta di e s t - o v e s t : M a g e lla n o , lasciate nel l u o g o di partenza alcune ist r u z io n i nelle quali era indicata la strada cui avrebb e d o v u t o at
te n ersi la n ave nel caso di r ito r n o , e n trò nel c a n a le , la c u i la r g h e z z a è in alcuni lu o g h i di 3 le g h e , di 2 le
g h e , di una l e g a , ed in altri so lo di m e z z a le g a, e lo n a v i g ò finché fu g io r n o ; ve n u ta la n o t t e , le tre n avi s o s ta r o n o . Spediti poscia in avanti i battelli, questi re
c a r o n o la n o tiz ia che il canale aveva una uscita, e che d a ll’altro lato si estendeva il gran mare, per il che F e r n a n d o de M a ga lh aè s ord inò che in se g n o di g io ia si spa
rassero le artiglierie ( 3 9 ) . P rim a di lasciare lo stre tto le n a v i tr o v a r o n o due isole, la prima delle quali più gran d e, l ’altra più vicina a ll’uscita ma più p ic c o la : esse
— 30 —
— 3 i —
usciro n o poi dallo stretto passando tra queste iso le e la costa m e r id io n a le , giacché questo spazio era m a g g i o r e di q u e llo della parte opposta. L o stretto ha una lu n g h e z z a di cento leghe: tanto la uscita quanto la entrata stanno s o tt o la latitudine di 5 2° (40).
N e l d etto canale le tre navi soggiornarono dal 2 1 o tto b re al 26 di novembre ( 1 5 2 0 ) , cioè 36 g i o r n i : appena fuori di esso si incam m inarono, quasi senza ec
c e z io n e , ad ovest-nord-ovest, onde trovarono che g li aghi norvestavan o di quasi 2/4, e dopo avere così n a v i
g a to per m o lti giorni, giunsero (il 24 gennaio 1 5 2 1 ) ad u n ’isola situata approssimativamente alla latitudine di 18 o 19 g r a d i , e quindi (il 4 febbraio) ad un’altra posta a 13 o 1 4 gradi, amendue dal lato del sud ( 4 1 ) : queste due isole so n o spopolate. E così toccarono la linea e qu i
noziale, o v e Fernando de Magalhaès disse che g ià si era s o tto la m edesim a latitudine delle M olucche: se n o n che, in fo rm ato che in quest’isole non erano p rovv igion i, v o l le spingersi al nord della linea per 10 0 12 gradi ( 4 2 ) , e si giu n se così alla latitudine boreale di 13 0. D a q u e sto l u o g o n avig aro n o all’ O . '/4 S. O per cento le gh e, d o p o di che trovaron o, il 6 marzo del 1 5 2 1 , due isole p o p o late da m o lt a gente, in una delle quali, a 12° di la titu dine b o r e a l e , approdarono ( 4 3 ) . I suoi abitanti so n o gen te di p o c a fede: essi vennero a bordo e non erano p u n to s e r v i z i e v o l i , chè a n z i, tagliata la fune che te n e va lo schifo della capitana legato alla nave, lo p ortaron o a terra, sen za che l’equipaggio potesse riuscire a salvarlo.
A questa isola fu dato il nome di lib a dos Ladrocs ( I s o la dei L a d r o n i) .
V e d e n d o Fernando de Magalhaès che la scialuppa era
—
32—
perd u ta, m ise alla ve la per essere g ià n o tte , e an d ò così q u a e là sino al g i o r n o se g u e n te : non appena fu g io r n o , ap p ro d ò nel l u o g o in cui g li S p a g n u o li a v e v a n o v e d u t o portare la sc ia lu p p a , e fece apprestare d ue b atte lli con 50 o 60 u o m in i ( 4 4 ) , d o p o di che fu in p erson a a terra, e m ise a ferro ed a fu o c o tu t t o q u e l l u o g o ( 4 5 ) . In q u e s to fa tto m o r i r o n o sette o d o t t o p erson e tra u o m in i e donne, e fu a n ch e licu p e ra ta la scialuppa. T o r n a t i alle navi, g l i S p a g n u o li v id e r o g iu n g e r e da 40 a 50 paros ( 4 6 ) dalla m e d e sim a t e r r a , i quali recavano m o lt e p r o v v i g i o n i ( 4 7 ) .
F e r n a n d o de M a g a lh a è s n o n v o lle stare più a lu n g o c o l à , e , m e t te n d o s u b ito alla v e l a , g o v e r n ò a ll’ O . '/4 S. O ( 4 8 ) , e g iu n s e ad una terra p o sta s o t t o la lati
t u d in e di q uasi 1 1 g r a d i , e questa terra era u n ’ iso la:
in essa g l i S p a g n u o li non v o lle r o a p p r o d a r e , m a sì in u n ’ altra situ a ta più avanti, la quale era v is ib ile dalla p rim a ( 4 9 ) . Il capitano gen erale m a n d ò la scialuppa a terra per esam inarne la d isposizione, m a la scialuppa fu poi r ic h ia m a t a , q u a n d o dalle n avi si v id e ro uscire due paros. A p p e n a g li u o m in i che erano im barcati so p ra q u e sti le g n i si acc o rsero che lo schifo faceva rito r n o alle n a v i , si allo n tan aro n o . E s u b ito la squadra m ise alla v e la , e g iu n s e ad u n ’altra isola m o lt o v icin a a quella pur o ra lasciata, e p o sta s o t t o il parallelo boreale di 10 g r a d i : essa v e n n e ch ia m a ta Isola dei B u on i S eg n a li o Ilh a de B ons Synaes ( 5 0 ) perché v i si t r o v ò alcun p o c o di oro.
M e n t r e le n avi erano qui a n co ra te , g iu n s e r o due paros ch e p o rta v a n o g a llin e e noci di c o c c o , e si seppe d a g li in d ig en i che q u iv i erano stati vedu ti u o m in i sim ili ad essi ( c i o è a gli S p a g n u o li? ); dal che questi fu ro n o tratti
— 33
-a presum ere che potessero essere lequios o m ogores, un-a nazione cioè che ha questo nome o quello di C hiis ( 5 1 ) . Partiti da quest’isola, navigarono più avanti in m e z z o a m o lte isole, cui fu dato il nome di Vali s m pcriguo ( 5 2 ) e anche Sani Labaro e, a 20 leghe dall’isola donde e ran o partiti ( 5 3 ) , la quale ha per latitudine 10 gradi, a p p ro darono ad u n ’altra detta Macangor ( 5 4 ) la cui la titu d in e é di 9 gradi. In essa furono accolti m olto bene, ed in
nalzarono una -+- (croce) ( 5 5 ). Il re di M a c a n g o r li c o n d u s s e , al di là di 30 le g h e , ad un’ altra isola detta Cabo ( 5 6 ) posta a 10 gradi di latitudine: in questa isola, assenzienti g li abitanti, Fernando M agalhaès fece c iò che g li parve bene, ed in un giorno 800 si fecero cristiani : per il che Magellano (v o lle ) che g li altri re vicin i ( 5 7 ) facessero o m a g g io di suggezione a questo re ( d i Z e b ù ) che si era convertito, ma quelli vi si rifiutarono. In s e g u ito a ciò Fernando de M a g a lh a è s , fatti apprestare i battelli, si recò in una notte a terra, e incendiò i lu o g h i appartenenti ai principi che non avevano v o l u t o pre
stare obbedienza (al re di Zebù) ( 5 8 ) : fatto ciò, di lì a 10 o 12 gio rn i mandò ad un lu o g o distante una m e z z a lega da quelli che erano stati incendiati, e ch iam ato M a tam ( 5 9 ) , il quale è pure un’isola, e ordinò che s u b ito g li fossero rimessi tre capre, tre m aiali, tre carichi di riso e tre carichi di maiz pel m antenim ento d ell’ e q u i
p a g g io . E ssi risposero che quanto egli chiedeva di tre in tre, non gli volevano dare che di due in due ; ch e se di ciò si fosse appagato, la cosa si sarebbe accom od ata, e che altrim enti non gli avrebbero mandato nulla. S ic c o m e ( q u e lli di M atam ) non g li volevano concedere q uanto era stato richiesto , Fernando de M a g a lh a è s
Società Liguri. Si. Pairia. Voi. X V. 5
—
34—
fece apparecchiare tre battelli co n 50 o 60 u o m in i ( 6 0 ) , e nella m attin a del 28 aprile ( 6 1 ) si recò al d e t t o l u o g o di M atam , o v e t r o v ò radunata m o lt a g e n te , da 3 a 4 m ila u o m in i ( 6 2 ) , i quali c o m b a t t e r o n o co n ta n ta v a le n tia , ch e rim ase m o r t o F e rn a n d o de M a g a lh a è s c o n alcuni u o m in i dei s u o i ( 6 3 ) : e c iò fu n e ll’an n o 1 5 2 1 .
M o r t o F e rn a n d o de M a g a lh a è s , i cristiani fe c e ro r i t o r n o alle navi, e q u i v i si a c c o rd a ro n o n ello s c ie g lie r e d u e ca
pitani e g o v e r n a to r i, ai quali d o v e sse ro essere s o g g e t t i ( 6 4 ) : c iò fatto, fu r o n o d ’a v v i s o ch e i due capitani si re casse ro alla t e r r a , di cui g li a b itan ti si erano fatti c r i s t i a n i , e c iò nel fine di ch iedere dei p ilo ti che li c o n d u c e s s e r o a Borneo. Q u e s t o ebbe l u o g o il p rim o di m a g g i o , ed e s sen d osi i capitani, se c o n d o q u a n to era s ta to d e t to , recati a q ue lla t e r r a , la m ed e sim a g e n te che si era c o n v e r t it a si a v a n z ò arm a ta c o n tr o di e s s i , e , g iu n t i q u e s ti alla sp ia g g ia , li lasciò sbarcare sicuram en te, c o m e g i à p e r lo innanzi. M a b e n to s to g li isolani ve n n ero a l l ’ a s s a l t o , e uccisero i d ue capitani e 2 6 cavalieri ( 6 5 ) : g l i altri ri
m a sti si raccolsero nei battelli, co i quali r ito r n a r o n o alle navi, e, tr o v a n d o si una seconda v o lt a senza capitani, c o n ve n n e ro , essendo m o rti i principali ( m e m b r i della sped i
z i o n e ) , che un ce rto J u am L o p e z ( 6 6 ), te so rie re g e n e ra le d e ll’ arm ata, fosse capitano generale, e l ’a lg u a z il m a g g i o r e , ch e a v e v a per n o m e G o n z a lo V a z E sp in o sa ( 6 7 ) , fosse capitano di una delle navi.
C iò fatto se ne partirono, e corsero circa 25 le g h e co lle tre n avi che ancora a v e v a n o : m a v e d e n d o ch e d el
l’e q u ip a g g io non rim an e van o più che 108 u o m in i ( 6 8 ) , m o lti dei quali feriti od a m m a l a t i , e che p e r c iò n o n eravi più personale sufficiente per g o v e rn a re le n avi,
ere-— 35 ere-—
dettero bene di incendiarne una, e si radunarono tu tti g li u o m in i nelle altre due, il che fu fatto in m a re senza essere in vista di alcuna terra. In questo m en tre si av v icin a ro n o molti paros a parlare con essi ; e, n a v i
g a n d o per quelle isole, non riescivano ad intendersi g li uni c o g li altri giacché (gli Spagnuoli) non ave van o più l ’interprete il quale era stato ucciso con M agellano ( 6 9 ) . D o p o avere navigato più avanti in m ezzo ad altre is o lette, approdarono ad un’isola che é detta Carpyam ( 7 0 ) , nella quale sono miniere d’oro : quest’ isola ha per lati
tudine 8 gradi. Approdati in questo porto di Capyam ( 7 1 ) , ebbero parola cogli abitanti dell’i s o l a , ed entrarono in relazione co n essi, e Carvalha ( C a r v a lh o ) che era capi
tano gen erale diede loro il battello della nave incendiata : q ue st’isola é accompagnata al di fuori da tre isolette ( 7 2 ) , ed in essa raccolsero alcuna p rovvigione ( 7 3 ) . N a v ig a n d o oltre nella direzione di O . S. O ., giunsero ad u n ’ altra isola detta Caram, la quale ha per latitudine n gradi ( 7 4 ) , e, col m antenere la medesima direzione, toccarono u n ’ isola grande della quale corsero la costa verso il nord- est ( 7 5 ) g iu n g e n d o co si sino alla latitudine di 90 '/* ( 7 6 ) . U n g io r n o si a v v ic in a ro n o a terra coi battelli per fare p ro v v ista di viveri, g ia c c h é le navi non ne avevano più che per o t t o g io rn i ( 7 7 ) ; ma gli isolani non li lasciarono approdare, e tiraron o lo r o addosso delle freccie fatte con canne ( 7 8 ) , di m an iera che ( g li Spagnuoli) furono costretti a r ito r narsene alle navi.
V e d e n d o ciò, convennero di andare ad un’ altra isola, della quale avevano avuto alcuna poca notizia, per v e dere se era possibile di fare incetta di ve tto v a g lie. Se non che ebbero il vento co ntrario, ed essendo g ià ad
— 36 —
u n a le g a dal l u o g o in cui v o l e v a n o andare, p o s e r o 1 an
cora. M en tre se ne s ta v a n o q u iv i a n c o r a t i , si acc o rsero ch e dalla terra si fa c e v a n o lo ro dei se g n i p e rch é andas
cora. M en tre se ne s ta v a n o q u iv i a n c o r a t i , si acc o rsero ch e dalla terra si fa c e v a n o lo ro dei se g n i p e rch é andas