La percentuale di studenti del “Satriani”, che proseguono gli studi universitari, appare piuttosto elevata (80 % circa di immatricolati all’anno) con esiti molto positivi nelle discipline
tecnico-scientifiche per chi proviene dal Liceo Scientifico, e in quelle umanistiche e giuridiche, per chi proviene dal Liceo Linguistico e delle Scienze Umane.
Stando ai dati raccolti da Eduscopio, il portale della Fondazione Agnelli che mette a confronto le scuole di tutta la penisola, nel nostro Istituto: ? Il numero degli immatricolati all’Università è superiore alla media regionale, soprattutto nell’indirizzo linguistico;
? La percentuale degli studenti che si immatricolano e non superano il primo anno è più bassa rispetto a quella della media regionale; ? La percentuale degli studenti che superano il primo anno di università è più alta della media regionale. Si può notare, inoltre, da un’analisi dell’indice FGA, indicatore sintetico che combina medie e percentuali di crediti acquisiti dagli studenti universitari, che il Liceo delle Scienze Umane ha raggiunto un risultato migliore rispetto a scuole dello stesso tipo, poste in contesti
decisamente più favorevoli.
Il numero degli studenti impiegati stabilmente in attività lavorative all’uscita dalla scuola risulta poco rilevante, ma il dato è legato alla natura e alla vocazione stessa degli studi liceali che trovano negli studi universitari una quasi naturale prosecuzione.
Dall’analisi delle aree disciplinari più gettonate dai diplomati della scuola si evidenzia per tutti gli indirizzi una bassa iscrizione all’area sanitaria. Per consentire agli studenti di poter accedere più facilmente alle facoltà sanitarie, pertanto, si
potrebbero realizzare, visto il limitato numero di ore curriculari per le scienze naturali, attività di
approfondimento in orario extracurriculare. I risultati raggiunti dagli studenti all’università sono
decisamente positivi, occorre però che la scuola organizzi un monitoraggio sistematico sui risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al lavoro. E’ importante, infine, curare maggiormente l'orientamento in uscita degli studenti, per ridurre i fenomeni di dispersione a livello universitario.
Rubrica di valutazione
Situazione della Scuola
Criterio di qualità:
Gli studenti in uscita dalla scuola hanno successo nei successivi percorsi di studio e di lavoro.
- 1 2 3 4 5 6 7 +
Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono buoni: pochi studenti incontrano difficoltà di
apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l’indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo è molto contenuto. Gli studenti usciti dalla primaria e dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelle prove INVALSI di poco superiori a quelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati
all'università sono buoni. La percentuale di diplomati che ha acquisito più della metà di CFU dopo un anno di università è pari ai riferimenti
regionali. C'è una bassa incidenza di studenti che non prosegue negli studi universitari e non è inserita nel mondo del lavoro rispetto ai
riferimenti regionali (intorno al 15%). Nel complesso la quota di diplomati che o ha un contratto di lavoro o prosegue negli studi è di poco superiore a quella regionale (intorno all'85-90%).
Eventuale commento sul giudizio assegnato
Il giudizio è positivo (“5”). I risultati raggiunti dagli studenti all’università sono positivi, anche se la scuola non ha effettuato un monitoraggio sistematico sui risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al lavoro.
3.1.a Curricolo
3.1.a.1 Tipologia degli aspetti del curricolo
3.1.b Progettazione didattica
3.1.b.1 Tipologia degli aspetti della progettazione didattica
3.1.c Prove strutturate per classi parallele
3.1.c.1 Tipologia di prove strutturate Liceo
È stato elaborato un curricolo di scuola Sì 77,8 83,9 82,8
È stato elaborato un curricolo per lo sviluppo delle
competenze trasversali No 66,7 81,6 61,3
È stato elaborato un profilo delle competenze da
possedere in uscita dalla scuola Sì 66,7 78,2 78,0
È stata destinata una quota del monte ore annuale (fino al 20%) per la realizzazione di discipline e attività autonomamente scelte dalla scuola
No 33,3 34,5 35,1
Altro No 0,0 20,7 16,7
Liceo
Utilizzo di modelli comuni a tutta la scuola per la
progettazione didattica No 88,9 93,1 89,5
Utilizzo di modelli comuni per la predisposizione di
PEI/PDP No 88,9 93,1 97,4
Progettazione di itinerari comuni per specifici gruppi di alunni (es. alunni con cittadinanza non italiana, alunni con disabilità e DSA)
No 55,6 67,8 67,2
Programmazione per classi parallele Sì 66,7 75,9 66,2
Programmazione per dipartimenti disciplinari o per
ambiti disciplinari Sì 88,9 90,8 95,0
Programmazione in continuità verticale (fra anni di
corso diversi) Sì 66,7 56,3 54,0
Definizione di criteri di valutazione comuni per le
diverse discipline Sì 88,9 93,1 91,6
Progettazione di moduli o unità di apprendimento per
il recupero delle competenze No 66,7 69,0 62,1
Progettazione di moduli o unità di apprendimento per
il potenziamento delle competenze No 66,7 69,0 62,3
Altro No 0,0 8,0 10,5
Sono state svolte prove di Sì 66,7 75,9 76,4
ingresso per classi parallele Sono state svolte prove
intermedie per classi parallele Sì 55,6 59,8 54,3
Sono state svolte prove finali per
classi parallele Sì 66,7 54,0 52,8
Non sono state svolte prove per
classi parallele No 22,2 19,5 13,9
Punti di forza Punti di debolezza
A partire dall’anno scolastico 2010/2011, con l’avvio della riforma della scuola secondaria superiore, il DPR n.89 del 15/03/2010, si è proceduto
all’elaborazione del Curricolo d’Istituto, definiti, per ogni disciplina, gli obiettivi e i traguardi di
competenze che dovranno acquisire gli allievi. I vari Dipartimenti, nei primi del nuovo a.s. 2020/2021, hanno “rivisitato” i Curricoli utilizzando un “modello”
comune. Il curricolo di Istituto risponde: - ai bisogni formativi degli studenti, adattandosi ogni anno ai livelli dei loro prerequisiti e modificando le strategie dei docenti in relazione ai nuovi stili
dell’apprendimento, alle nuove dinamiche della comunicazione, alle nuove richieste della società civile; - alle attese educative e formative,
mantenendo strette e proficue relazioni con
l’Università (UNICAL). La scuola individua traguardi di competenza nei diversi anni e le competenze trasversali ad essi correlate, nelle programmazioni didattiche di dipartimento, individuali e del Consiglio di classe. Il Curricolo d’Istituto rappresenta un valido strumento, nel corso degli anni aggiornato, un punto di riferimento, per le programmazioni annuali dei docenti che hanno utilizzato un modello comune, tutti i docenti utilizzano criteri comuni di valutazione . L’Istituto ha realizzato numerosi progetti, finalizzati a potenziare: competenze chiave di cittadinanza, abilità/competenze curricolari (educazione ai linguaggi, lingue europee, attività sportive,
competenze scientifiche) e trasversali (prevenzione dei disagi giovanili, intercultura). Tra le altre finalità perseguite, la partecipazione a competizioni varie.
La scuola, in linea con il Regolamento per l’obbligo di istruzione, ha individuato per il primo biennio le competenze di base, raccordate agli Assi Culturali, e le competenze chiave. L’aspetto più carente, ma in corso di integrazione, per il secondo biennio e il quinto anno, la definizione dei traguardi di
competenza che gli studenti dovrebbero acquisire nei diversi anni., individuate le competenze relative ai percorsi PCTO, ex alternanza Scuola-Lavoro. Le competenze trasversali, pur individuate e promosse, non sono sempre adeguatamente validate tramite prove e compiti autentici. L’uso di strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione non è pianificato su tutte le classi e su tutte le discipline, ma è lasciato alla libera iniziativa metodologica dei singoli docenti. Altri punti di debolezza della Scuola sono: la mancata collaborazione tra i due gradi della scuola
secondaria al fine di garantire al meglio la continuità didattica.
Rubrica di valutazione
Situazione della Scuola
Criterio di qualità:
La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi.
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La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari. La progettazione didattica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari. I docenti utilizzano modelli comuni