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La scuola dell’infanzia “Talent’s School” per realizzare il suo progetto educativo mette in atto strategie educative che consentono di:

OSSERVARE - CONOSCERE – CONTESTUALIZZARE – VALUTARE:

• i bisogni educativi dei bambini nella totalità della persona

• il vissuto familiare e sociale di ogni bambino

• la tutela del bambino e del suo diritto ad essere un bambino felice

• la formazione del bambino come futuro cittadino del mondo

• il territorio con le sue risorse storiche e culturali (curricolo locale)

• la scuola con le sue risorse umane e materiali.

Le varie istanze che interagiscono nel processo educativo come influenze e come risorse sono:

FAMIGLIA – AMBIENTE SOCIO-CULTURALE - EXTRASCUOLA

Dai risultati di questa analisi i docenti rispondono intenzionalmente e collegialmente con una

Programmazione Educativa e Didattica che pone al centro del percorso formativo il bambino che deve essere educato , istruito e formato nella scuola di tutti e di ciascuno.

LE FINALITA’

La scuola dell’infanzia è un contesto educativo appositamente pensato per bambini in età prescolare, che si propone di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia:

✓ la maturazione dell’identità, che richiama una forte presenza della dimensione affettiva, in termini di sicurezza, autostima, equilibrio e come cultura di appartenenza al gruppo.

✓ lo sviluppo dell’autonomia, che comporta la progressiva capacità di costruzione di regole e quindi di rapporti sociali positivi, di collaborazione e di responsabilità.

✓ lo sviluppo delle competenze quale acquisizione di una padronanza appropriata, specifica, puntuale di linguaggi e strumenti.

✓ lo sviluppo e la valorizzazione delle differenze individuali quali fonte di ricchezza e di scambio umano e culturale.

✓ l’acquisizione degli strumenti necessari per accedere alle conoscenze e ai saperi.

I CAMPI DI ESPERIENZA

La nostra proposta pedagogica ha come riferimento principale i vari “campi dell’esperienza educativa” indicati dai “Nuovi Orientamenti del 04/09/2012 PROT. 5559”.

Si tratta dei diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino e dei relativi apprendimenti che si vogliono consolidare e promuovere nella scuola dell’infanzia, essi sono:

✓ il sé e l’altro

✓ il corpo e il movimento

✓ i discorsi e le parole

✓ la conoscenza del mondo.

LA METODOLOGIA EDUCATIVA ADOTTATA

Noi insegnanti della scuola dell’infanzia riteniamo che la programmazione, pur seguendo delle linee guida precise e perseguendo obiettivi chiari e commisurati all’età e alle capacità dei bambini che costituiscono la particolarità di ogni contesto scolastico, debba ritenersi “flessibile” ed “adattabile”.

I passaggi metodologici essenziali nell’organizzare le attività constano di quattro fasi:

FARE: agire in contesto esperienziale attraverso conversazioni, osservazioni, manipolazioni, giochi, esplorazioni, attività varie.

RAPPRESENTARE: ripercorrere attraverso il ricordo l’esperienza diretta e ricercare elementi ad essa corredati.

RIELABORARE: formalizzare il ricordo utilizzando simboli attraversi il gioco, conversazione, osservazioni, elaborati grafici.

VALUTARE: ogni risposta del bambino a livello corporeo ed emozionale, dovrà essere oggetto di osservazione sistematica.

L’attività educativa e didattica della nostra scuola dell’ infanzia ruota intorno a tre aspetti fondamentali rappresentati dall’accoglienza, la continuità e la centralità del gioco.

L’ACCOGLIENZA è un momento, che caratterizza la scuola dell’infanzia vista l’età dei bambini che la frequentano, ma è anche un atteggiamento, un modo di essere che gli insegnanti assumono come proprio.

Il suo scopo è quello di promuovere lo “star bene a scuola” nell’incontro tra la scuola e le famiglie in quanto fornisce preziose opportunità di conoscenza reciproca e collaborazione. Nel momento della giornata in cui il bambino entra a far parte di un ambiente diverso da quello familiare è importante avere un atteggiamento empatico, sorridente e disponibile perché il bambino possa ritrovare anche a scuola sicurezze affettive e relazionali. L’accoglienza rappresenta, inoltre, una occasione di incontro tra la scuola e le famiglie in quanto fornisce preziose opportunità di conoscenza reciproca e di collaborazione.

LA CONTINUITA’ EDUCATIVA è raggiungibile attraverso un’ipotesi di progettazione collegiale e la definizione di un curricolo verticale il più possibile organico e interconnesso. Le modalità operative individuate e gli specifici progetti elaborati sono quindi finalizzati a:

✓ “far vivere” ai bambini esperienze significative di conoscenza di altre realtà educative e culturali, attraverso un percorso orientato a rendere “familiare, piacevole e interessante” il passaggio tra un ordine di scuola e l’altro

✓ favorire la comunicazione, la messa in comune delle competenze e la costruzione di strategie educative condivise tra gli operatori delle diverse scuole e servizi

LA CENTRALITA’ DEL GIOCO è la fonte privilegiata dell’attività educativa della scuola dell’infanzia. Ogni attività didattica è quindi proposta e organizzata in forma

giocosa e “informale”, evitando così precoci “didatticismi” e impostazioni tipiche di altri ordini di scuola.

L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA si colloca nel quadro delle finalità della scuola dell’infanzia, proponendosi quale obiettivo una educazione religiosa anche a carattere emotivo ed affettivo.

famiglia, pertanto la finalità dell’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola dell’infanzia non è quella di “dare la fede”, bensì quella di offrire una interpretazione mediata, consona all’età dei destinatari, dei principali contenuti evangelici che aiutino i bambini nella reciproca accoglienza, nel superamento fiducioso delle difficoltà, nell’educazione all’esprimersi e al comunicare con parole e gesti.

Le esigenze, gli interessi personali di ogni bambino costituiranno la base di partenza di ogni attività di insegnamento della Religione Cattolica.

Gli insegnanti organizzeranno attività alternative rivolte ai bambini che chiederanno l’esonero dall’insegnamento della I.R.C.

Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale:

• riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui;

• ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto;

• manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependo le reazioni ed i cambiamenti;

• condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere regole del comportamento nei contesti privati e pubblici;

• ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali

• coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza;

• sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana;

• padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie;

• rileva le caratteristiche principali dieventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a problematiche di vita quotidiana;

• è attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta;

• si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

La scuola primaria intende realizzare nella realtà locale le finalità definite dai programmi in una visione di apertura ad una dimensione più ampia. Si ritiene indispensabile ribadire, quali obiettivi basilari della formazione, la promozione di conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori relativi a concetti quali l’uguaglianza, le libertà, la tolleranza, la solidarietà, la giustizia, il senso di responsabilità mediante l’educazione alla convivenza civile. In modo particolare, attraverso insegnamenti trasversali afferenti Cittadinanza e Costituzione si programmano attività integrative specifiche atte ad ampliare l’offerta formativa. Nel corrente anno scolastico le insegnanti svilupperanno in modo particolare argomenti relativi all’educazione alla sicurezza e di all’educazione alla legalità.

Finalità del processo educativo

La scuola favorisce il percorso di crescita dell’alunno e contribuisce alla formazione e al pieno sviluppo della persona. Il progetto che essa persegue è costruito a partire dalle finalità contenute nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo. La nostra scuola mira all’ acquisizione di apprendimenti di base e deve offrire l’opportunità di:

Sviluppare tutte le potenzialità di ogni bambino, come sviluppo sociale, consolidamento dell’identità personale e sviluppo intellettuale.

a. Potenzialità cognitive

capacità percettivo-motoria e conoscenza del sé corporeo;

capacità di interiorizzare le esperienze e di rappresentarle in varie forme;

capacità di esprimere e simbolizzare esperienze col linguaggio specifico di ogni disciplina;

capacità di utilizzare il pensiero convergente, divergente, analitico e sintetico.

Promuovere un atteggiamento di curiosità in riferimento all’esplorazione, alla scoperta alla soluzione dei problemi e organizzazione delle conoscenze, dando la capacità di elaborare e formalizzare le esperienze in modo costruttivo.

b. Potenzialità socio-affettive:

capacità di istaurare rapporti interpersonali;

conquista dell’autostima;

acquisizione della propria identità sessuata;

conquista di autostima in giudizio;

capacità di assumere impegni.

Capacità di comunicare, di cooperare ed apprendere tramite lo scambio. Conquista della sicurezza, della fiducia. Sviluppo dell’autonomia e del senso di appartenenza.

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