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CdD
 589
 Carlos
 Conçellos,
 come
 tutti
 sanno,
 fu
 l’aedo
 della
 Reconquista
e
della
battaglia
di
Santa
Rosa
(14
maggio
1817
 –
 in
 giorno
 di
 domenica),
 il
 cantore
 di
 gesta
 del
 ciclo
 maradagalese
 del
 libertador.
 Tutta
 l’epica
 maradagalese
 dell’ottocento
 è
 avvivata
 dalla
 figura
 e
 dal
 nome
 del
 libertador,
il
generale
Juan
Muceno
Pasturfacio,
il
vittorioso
 di
 Santa
 Rosa,
 terrore
 dei
 «gringos»,
 disperditore
 degli
 Indios,
 ricostruttore
 della
 città
 omonima;
 esaltato
 in
 versi
 stupendi
 come
 il
 Belgrano
 e
 insieme
 il
 Moreno
 del
 Maradagàl,
per
quanto
in
altre
occasioni
poetiche
lo
abbiano
 anche
 paragonato
 a
 Giorgio
 Washington,
 Tamerlano,
 Garibaldi
e
Mazeppa.
 ¡Sobre
ese
mismo
–
caballo
hasta
el
Domingo
 Vuelva
Usted!
dando
–
nos
el
grito
de
guerra:
 Como
allá
cuando
–
despavorido
esta
tierra
 Dejó,
en
la
sangre,
‐
y
volvió
espalda
el
gringo.
 Cioè
quando
si
venne
a
giornata,
la
domenica
del
14
maggio
 1817,
 nella
 piana
 di
 Santa
 Rosa:
 dove
 Nepomuceno
 Pastrufazio
batté
gli
«antichi»
conquistadores
e
subito
prima


le
 torme
 degli
 Indios
 in
 piena
 rivolta,
 non
 si
 sa
 bene
 se
 contro
lui
o
contro
quegli
altri.
 
 
 
 
 DECIR
 
 
 (it.
dire,
ma
es
decir:
it.
cioè)
 CdD
712
Sicché,
davanti
al
lato
della
casa
e
nel
versante
del
 colle
 que
los
 toscanos
 llaman
a
 bacío,
 es
decir
 en
 el
 declive
 de
 la
 colina
 hacia
 el
 Norte
 (en
 España),
 o
 hacia
 el
 Sur
 antártico
(en
Maradagál),
un
piccolo
spiazzo
triangolare,
con
 guijarrillos,
 dava
 ad
 ogni
 intruso
 facoltà
 di
 pervenire
 direttamente
 sul
 terrazzo,
 dal
 cancellino
 di
 ferro,
 dopo
 un
 breve
cri‐cri.
 
 
 
 DECLIVE
 
 
 (it.
fianco)
 CdD
712
Sicché,
davanti
al
lato
della
casa
e
nel
versante
del
 colle
que
los
toscanos
llaman
a
bacío,
es
decir
en
el
declive
de
 la
colina
hacia
el
Norte
(en
España),
o
hacia
el
Sur
antártico
 (en
 Maradagál),
 un
 piccolo
 spiazzo
 triangolare,
 con
 guijarrillos,
 dava
 ad
 ogni
 intruso
 facoltà
 di
 pervenire
 direttamente
 sul
 terrazzo
 dal
 cancellino
 di
 ferro,
 dopo
 un
 breve
cri‐cri.



 
 DECRETO



 
 (it.
decreto)


CdD
721
Nistitúo
de
Vigilancia
para
la
Noche
de
la
Provincia
 del
 Serruchón
 Autorizado
 por
 decreto
 del
 Gobernador
 General
N°
224488
–
14‐5‐1933.



 
 DEJAR



 
 (it.
lasciare)


CdD
 589
 Carlos
 Conçellos,
 come
 tutti
 sanno,
 fu
 l’aedo
 della
 Reconquista
e
della
battaglia
di
Santa
Rosa
(14
maggio
1817
 –
 in
 giorno
 di
 domenica),
 il
 cantore
 di
 gesta
 del
 ciclo


maradagalese
 del
 libertador.
 Tutta
 l’epica
 maradagalese
 dell’ottocento
 è
 avvivata
 dalla
 figura
 e
 dal
 nome
 del
 libertador,
il
generale
Juan
Muceno
Pasturfacio,
il
vittorioso
 di
 Santa
 Rosa,
 terrore
 dei
 «gringos»,
 disperditore
 degli
 Indios,
 ricostruttore
 della
 città
 omonima;
 esaltato
 in
 versi
 stupendi
 come
 il
 Belgrano
 e
 insieme
 il
 Moreno
 del
 Maradagàl,
per
quanto
in
altre
occasioni
poetiche
lo
abbiano
 anche
 paragonato
 a
 Giorgio
 Washington,
 Tamerlano,
 Garibaldi
e
Mazeppa.
 ¡Sobre
ese
mismo
–
caballo
hasta
el
Domingo
 Vuelva
Usted!
dando
–
nos
el
grito
de
guerra:
 Como
allá
cuando
–
despavorido
esta
tierra
 Dejó,
en
la
sangre,
‐
y
volvió
espalda
el
gringo.
 Cioè
quando
si
venne
a
giornata,
la
domenica
del
14
maggio
 1817,
 nella
 piana
 di
 Santa
 Rosa:
 dove
 Nepomuceno
 Pastrufazio
batté
gli
«antichi»
conquistadores
e
subito
prima
 le
 torme
 degli
 Indios
 in
 piena
 rivolta,
 non
 si
 sa
 bene
 se
 contro
lui
o
contro
quegli
altri.



 



 

 DEMÁS



 

 (it.
altri)


CdD
 605
 «¡A
 los
 Reyes
 salud!
 ¡Y
 levántenos
 a
 los
 cansados,
 Dios
caballero,
en
Su
luz!...
con
los
demás
caballeros…».



 
 DEMOCRACIA



 
 (it.
democrazia)


BAR
108
Poi
era
succeduto
un
fiume
più
ragionevole.
Se
ne
 percepirono,
 anzi
 se
 ne
 distinsero
 nitidamente
 le
 rive:
 ogni
 cento
 chilometri
 c’era
 un
 pontile,
 
 c'era
 un
 vago
 ricordo
 di
 guerre
 di
 indipendenza,
 di
libertadores,
 di
 schioppettate,
 di
 bandiere,
 di
 cavalli,
 di
 ponchos,
 di
 gauchos
 mobilitati
 con
 pistole
 alla
 cintola.
 C’era
 per
 aria
 del
 «progreso»
 e
 della
 «democracia»
 e
 il
 ricordo
 di
 un
 qualche
 Gutierrez
 a
 tutto
 galoppo.



 
 DESPAVORIDO



 
 (it.
impaurito)


CdD
 589
 Carlos
 Conçellos,
 come
 tutti
 sanno,
 fu
 l’aedo
 della
 Reconquista
e
della
battaglia
di
Santa
Rosa
(14
maggio
1817
 –
 in
 giorno
 di
 domenica),
 il
 cantore
 di
 gesta
 del
 ciclo
 maradagalese
 del
 libertador.
 Tutta
 l’epica
 maradagalese
 dell’ottocento
 è
 avvivata
 dalla
 figura
 e
 dal
 nome
 del
 libertador,
il
generale
Juan
Muceno
Pasturfacio,
il
vittorioso
 di
 Santa
 Rosa,
 terrore
 dei
 «gringos»,
 disperditore
 degli
 Indios,
 ricostruttore
 della
 città
 omonima;
 esaltato
 in
 versi
 stupendi
 come
 il
 Belgrano
 e
 insieme
 il
 Moreno
 del
 Maradagàl,
per
quanto
in
altre
occasioni
poetiche
lo
abbiano
 anche
 paragonato
 a
 Giorgio
 Washington,
 Tamerlano,
 Garibaldi
e
Mazeppa.
 ¡Sobre
ese
mismo
–
caballo
hasta
el
Domingo
 Vuelva
Usted!
dando
–
nos
el
grito
de
guerra:
 Como
allá
cuando
–
despavorido
esta
tierra
 Dejó,
en
la
sangre,
‐
y
volvió
espalda
el
gringo.
 Cioè
quando
si
venne
a
giornata,
la
domenica
del
14
maggio
 1817,
 nella
 piana
 di
 Santa
 Rosa:
 dove
 Nepomuceno
 Pastrufazio
batté
gli
«antichi»
conquistadores
e
subito
prima
 le
 torme
 degli
 Indios
 in
 piena
 rivolta,
 non
 si
 sa
 bene
 se
 contro
lui
o
contro
quegli
altri.



 

 DESTRIBUCIÓN



 

 (sp.
distribución;
it.
distribuzione)


CdD
 690
 Non
 era
 neppur
 pensabile
 che
 dopo
 lo
 stanto
 faticoso
 de’
 suoi
 giorni,
 così
 avaramente
 retribuiti
 dalla
 Compañía
 de
 Destribución,
 ci
 fosse
 denaro
 per
 gli
 alcaloidi
 costosi
di
cui
avevano
riferito,
fino
a
quel
tempo,
i
gionali,
un
 po’
 tutti,
 sia
 del
 Maradagàl
 vincitore
 che
 del
 debellato
 Parapàgal.



 
 DIA
 
 
 (it.
giorno)


CdD
 702
 «Cómo
 me
 gustaría,
 sabe
 Usted
 señor
 don
 Gonzalo…
 asentarme
 a
 tomar
 una
 copita
 de
 licor…
 por
 la
 tarde,
 en
 una
 mesa…
 ese…
 del
 Donisetti…
 ‐
 (pronunziava
 così,
alla
spagnola)
‐
…
viendo
pasear
a
las
guapas
en
toda
la
 calle…
 a
 los
 caballeros…
 a
 los
 coches…
 sabe
 Usted,
 ese
 benedictín…
supongo

que
Usted
–
(volle
sorridere)
–
todos
 los
 dias…
 podrá
 permitirse
 este
 lujo…
 Permítame,
 señor
 ingeniero
 –
 (e
 gli
 tagliò
 secco,
 zìc,
 un
 pelo
 sotto
 il
 naso)
 –
 ¿sabe
 Usted?
 como
 en
 aquella
 réclame
 que
 vemos
 en
 todas
 partes…
 Un
 gran
 artista
 la
 hizo,
 ¿no
 le
 parece?
 …
 con
 esa
 mano
levantada…
y
la
copita
por
adelante…
y
el
cigarrillo…
‐
 ¿Quiere
mag‐nesia?
…
‐
…
encendido…».
 
 
 
 DIARIO
 
 
 (it.
quotidiano)
 BAR
105
Le
luminarie
poi,
dopo
cena,
dei
teatri
di
Sarmiento
 e
 di
 Rivadavia,
 come
 archi
 combinati
 di
 splendide,
 fatue
 stelle
 sopra
 il
 viavai
 delgi
 umani:
 le
 gonne,
 le
 gambe,
 i
 biglietti
 del
 «lote»
 strillati
 da
 sbrendolati
 ragazzi,
 sul
 marciapiede
 davanti
 il
 teatro:
 i
 giornali
 della
 notte,
 «La
 Razon»,
«El
Progreso»,
«El
Diario»;
BAR
109
Mi
chiamarono
 subito
«señor
ingeniero»
e,
venuta
la
notte
mi
condussero
al
 giardino
 pubblico,
 mi
 porsero
 molto
gentilmente
 il
 «diario»
 locale.
La
cronaca
diceva
del
mio
arrivo:
«Hoy
por
la
mañana
 a
 las
 10,
 con
 el
 vapor
 Guarany,
 ha
 llegado
 a
 esta
 Capital
 el
 señor
ingeniero
tal
dei
tali»;
che
ero
poi
io.


DIEZ
 
 
 (it.
dieci)


CdD
693
E
poi
ancora
femmine,
femmine,
dopo
lo
zinco
e
la
 Recoleta;
 femmine!
 come
 barchi
 di
 cabotaggio
 rimessi
 a
 nuovo,
 stradipinte,
 col
 riso
 delle
 bastardi
 aperto
 su


trentadue
 denti
 fino
 agli
 orecchi;
 una
 sotanella
 gualcita,
 di
 mezza
 lana,
 da
 tegumentare
 d'un
 mistero
 da
 diez
 pesos
 (cinquantacinque
 di
 queste
 qua)
 la
 miseranda
 meccanica
 dello
 sculettamento;
 CdD
 699
 Dietro
 l’Hymalaia
 dei
 formaggi,
 dei
 finocchi,
 il
 gaurdiasala
 notificava
 le
 partenze:
 «¡Para
Corrientes
y
Reconquista!
¡Sale
a
las
diez
el
rápido
de
 Paraná!
¡Tercero
andén!».


DIOS
 


(it.
Dio)


CdD
 596
 Un
 cucchiaino
 di
 coraggio,
 ¡por
 Dios!,
 pensò
 il
 dottore
 nel
 fare
 strada;
 CdD
 605
 «¡A
 los
 Reyes
 salud!
 ¡Y
 levántenos
a
los
cansados,
Dios
caballero,
en
Su
luz!...
con
los
 demás
caballeros…»;
BAR
110

Quella
gente
parlava
ancora
 la
 nobile
 lingua
 dello
 hidalgo,
 la
 lingua
 che
 dovunque
 ed
 oltre
 ogni
 solitudine
 della
 nuova
 terra,
 
 verso
 la
 nuova
 speranza,
«se
habla
a
Dios».



 
 DOBLÓN



 
 (it.
doblone)



CdD
605
Per
sé
non
aveva
lucrato
un
peso,
né
delimato
un


doblón;
 non
 tosato
 un
 merino,
 né
 fiutata
 una
 presa
 di


tabacco.
 



 
 DOMINGO



 
 (it.
domenica)


CdD
 589
 Carlos
 Conçellos,
 come
 tutti
 sanno,
 fu
 l’aedo
 della
 Reconquista
e
della
battaglia
di
Santa
Rosa
(14
maggio
1817
 –
 in
 giorno
 di
 domenica),
 il
 cantore
 di
 gesta
 del
 ciclo
 maradagalese
 del
 libertador.
 Tutta
 l’epica
 maradagalese
 dell’ottocento
 è
 avvivata
 dalla
 figura
 e
 dal
 nome
 del
 libertador,
il
generale
Juan
Muceno
Pasturfacio,
il
vittorioso
 di
 Santa
 Rosa,
 terrore
 dei
 «gringos»,
 disperditore
 degli
 Indios,
 ricostruttore
 della
 città
 omonima;
 esaltato
 in
 versi


stupendi
 come
 il
 Belgrano
 e
 insieme
 il
 Moreno
 del
 Maradagàl,
per
quanto
in
altre
occasioni
poetiche
lo
abbiano
 anche
 paragonato
 a
 Giorgio
 Washington,
 Tamerlano,
 Garibaldi
e
Mazeppa.
 ¡Sobre
ese
mismo
–
caballo
hasta
el
Domingo
 Vuelva
Usted!
dando
–
nos
el
grito
de
guerra:
 Como
allá
cuando
–
despavorido
esta
tierra
 Dejó,
en
la
sangre,
‐
y
volvió
espalda
el
gringo.
 Cioè
quando
si
venne
a
giornata,
la
domenica
del
14
maggio
 1817,
 nella
 piana
 di
 Santa
 Rosa:
 dove
 Nepomuceno
 Pastrufazio
batté
gli
«antichi»
conquistadores
e
subito
prima
 le
 torme
 degli
 Indios
 in
 piena
 rivolta,
 non
 si
 sa
 bene
 se
 contro
 lui
 o
 contro
 quegli
 altri;
 CnS
 117
 Che
 importa?
 il


domingo
è
una
epopea
senza
tempo,
dorata:
fasto,
immensità


nell’incendio
 dei
 ricordi
 rossi,
 più
 validi
 d’ogni
 presente:
 tutto
 arde
 nell’anima,
 sulla
 porta
 spalancata
 della
 notte.
 La
 caña
brucia
la
miseria
e
tutta
la
miserabile
paga,
vadano
tutti
 al
diàvolo!.



 
 DUDA



 
 (it.
dubbio)


CdD
 712
 Pur
 incombendoci
 di
 dare
 il
 più
 severo
 giudizio
 circa
l’aberrante
violenza
de
aquel
perdido,
tenemos
todavía
 que
 abrir
 el
 ánimo
 al
 residuo
 de
 una
duda;
 y
 este
 sorbante
 caritativo
es
en
el
concepto
y
quizás
en
la
inquietud
de
que
 un
mal
tan
profondo
tuviese
en
alguna
parte
su
origen,
aún
 recóndito
y
obscuro:
che
vi
fosse
una
ragione
o
una
causa,
o
 più
ragioni
e
più
cause,
forse,
ignote
agli
umani,
irreparabili,
 perché
l’animo
dello
hidalgo
andasse
così
privo
di
ogni
gioia.


 
 
 ELEMENTO
 



(it.
elemento)
 CdD
626,
627
Il
forte
figlio
della
montagna,
sentito
il
sapore
 del
 muro,
 sentito
 il
 medico,
 (un
 altro
 dal
 papà,


naturalmente),
sentito
il
pretore,
videro
subito
tutti
e
tre
che
 non
 c’era
 materia
‐
 no
hubo
elemento
–
 per
ripetere
 «ni
 un
 centavo
di
danni»:
né
da
lei,
Higueróa
Giuseppina
di
Felipe
y
 Carlotta
 Morelli,
 né
 dal
 señor
 Bertoloni,
 il
 gerente
 responsabile
di
Villa
Giuseppina.



 
 ENCENDIDO

ENCENDER



 
 (it.
acceso

accendere)


CdD
 702
 «Cómo
 me
 gustaría,
 sabe
 Usted
 señor
 don
 Gonzalo…
 asentarme
 a
 tomar
 una
 copita
 de
 licor…
 por
 la
 tarde,
 en
 una
 mesa…
 ese…
 del
 Donisetti…
 ‐
 (pronunziava
 così,
alla
spagnola)
‐
…
viendo
pasear
a
las
guapas
en
toda
la
 calle…
 a
 los
 caballeros…
 a
 los
 coches…
 sabe
 Usted,
 ese
 benedictín…
supongo

que
Usted
–
(volle
sorridere)
–
todos
 los
 dias…
 podrá
 permitirse
 este
 lujo…
 Permítame,
 señor
 ingeniero
 –
 (e
 gli
 tagliò
 secco,
 zìc,
 un
 pelo
 sotto
 il
 naso)
 –
 ¿sabe
 Usted?
 como
 en
 aquella
 réclame
 que
 vemos
 en
 todas
 partes…
 Un
 gran
 artista
 la
 hizo,
 ¿no
 le
 parece?
 …
 con
 esa
 mano
levantada…
y
la
copita
por
adelante…
y
el
cigarrillo…
‐
 ¿Quiere
mag‐nesia?
…
‐
…
encendido…».
 
 
 
 ENTERÉ

ENTERAR
 



(it.
rendersi
conto,
venire
a
conoscenza)
 CdD
596
«Che
cos’ha?»,
gli
chiese.
Il
peone
alzò
le
spalle:
«No
 me
enteré»,
disse.
 
 
 
 ENTONCE
 
 
 (adv.
t.
desus.
entonces;
it.
allora)
 CnS
113
Tutto
impeti
o
pallori
subitanei
nella
polemica,
egli
 usciva
 in
 un
 italiano
 bizzaro,
 mezzo
 platense,
 mezzo
 spagnolesco:
era
anzi
un
pasticcio
di
sua
propria
invenzione,
 talora
 felicissima.
 L’orditura
 sintattica
 nostra
 fioriva
 continuamente
 nel
 lessico
 di
 Castiglia,
 deformato
 anche
 quello:
 «Como
 el
 perro
 me
 vino
 incontro
 –
 così
 diceva
 –


entonce
ho
montado
soptra
la
vereda»
(Quando
quel
cane
mi


venne
incontro,
allora
salii
sul
marciapiede).
 



 
 ESE,
SA,
SO
 
 
 (it.
codesto,
codesta)


CdD
 702
 «Cómo
 me
 gustaría,
 sabe
 Usted
 señor
 don
 Gonzalo…
 asentarme
 a
 tomar
 una
 copita
 de
 licor…
 por
 la
 tarde,
 en
 una
 mesa…
 ese…
 del
 Donisetti…
 ‐
 (pronunziava
 così,
alla
spagnola)
‐
…
viendo
pasear
a
las
guapas
en
toda
la
 calle…
 a
 los
 caballeros…
 a
 los
 coches…
 sabe
 Usted,
 ese
 benedictín…
supongo

que
Usted
–
(volle
sorridere)
–
todos
 los
 dias…
 podrá
 permitirse
 este
 lujo…
 Permítame,
 señor
 ingeniero
 –
 (e
 gli
 tagliò
 secco,
 zìc,
 un
 pelo
 sotto
 il
 naso)
 –
 ¿sabe
 Usted?
 como
 en
 aquella
 réclame
 que
 vemos
 en
 todas
 partes…
 Un
 gran
 artista
 la
 hizo,
 ¿no
 le
 parece?
 …
 con
 esa
 mano
levantada…
y
la
copita
por
adelante…
y
el
cigarillo…
‐
 ¿Quiere
 mag‐nesia?
 …
 ‐
 …
 encendido…»;
 CdD
 589
 Carlos
 Conçellos,
 come
 tutti
 sanno,
 fu
 l’aedo
 della
 Reconquista
 e
 della
battaglia
di
Santa
Rosa
(14
maggio
1817
–
in
giorno
di
 domenica),
 il
 cantore
 di
 gesta
 del
 ciclo
 maradagalese
 del
 libertador.
 Tutta
 l’epica
 maradagalese
 dell’ottocento
 è
 avvivata
 dalla
 figura
 e
 dal
 nome
 del
 libertador,
 il
 generale
 Juan
Muceno
Pasturfacio,
il
vittorioso
di
Santa
Rosa,
terrore
 dei
 «gringos»,
 disperditore
 degli
 Indios,
 ricostruttore
 della
 città
omonima;
esaltato
in
versi
stupendi
come
il
Belgrano
e
 insieme
 il
 Moreno
 del
 Maradagàl,
 per
 quanto
 in
 altre
 occasioni
 poetiche
 lo
 abbiano
 anche
 paragonato
 a
 Giorgio
 Washington,
Tamerlano,
Garibaldi
e
Mazeppa.
 ¡Sobre
ese
mismo
–
caballo
hasta
el
Domingo
 Vuelva
Usted!
dando
–
nos
el
grito
de
guerra:
 Como
allá
cuando
–
despavorido
esta
tierra
 Dejó,
en
la
sangre,
‐
y
volvió
espalda
el
gringo.
 Cioè
quando
si
venne
a
giornata,
la
domenica
del
14
maggio
 1817,
 nella
 piana
 di
 Santa
 Rosa:
 dove
 Nepomuceno


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