Correlati al paziente Correlati al catetere Correlati all’inserzione Età >65 aa Diametro del catetere Puntura blind
4. Database e sistemi informativi
Un elemento cardine per il buon funzionamento di una procedura o di un percorso è la pre-senza di un sistema informativo adeguato, che consenta di raccogliere dati e informazioni funzionali tanto al monitoraggio dell’attività, quanto al miglioramento in termini di appropriatezza e rischio.
Gli attuali database per la raccolta di informazioni sugli accessi vascolari sono costruiti e gestiti con una certa variabilità nelle diverse aziende del territorio regionale (dalla semplice raccolta di dati di attività al referto di impianto informatizzato che include una scheda di follow-up).
La struttura e la funzionalità del sistema informativo si riallacciano strettamente a quanto detto in precedenza: un sistema informatizzato, accessibile e completo diventa infatti un’infrastrut-tura necessaria (sebbene non sufficiente) a garantire un lavoro di rete adeguato ed efficiente.
I risultati della ricerca hanno portato alla definizione del profilo di competenza dell’Infermiere che opera nel TAV che si esprime nelle seguenti quattro aree: gestionale, cliniassistenziale, co-municativo relazionale, formazione e ricerca. Il curriculum formativo necessario per acquisire cono-scenze e competenze necessarie sono state definite sulla base dei bisogni formativi espressi e con-divisi dai professionisti che operano a tempo pieno o parziale nei TAV. La risposta formativa, peraltro già attiva in numerose Università di varie Regioni è il percorso formativo di un Master di primo livello sugli accessi vascolari.
108 Profilo di competenza dell’Infermiere Team Accessi Vascolari (TAV)
L’Infermiere TAV è un professionista in possesso di un Master di primo livello specifico e/o di documentata esperienza, che opera in collaborazione con gli altri professionisti del Team e in autonomia secondo il profilo professionale nei diversi setting di cura, sia pubblici che privati.
Nello specifico, per documentata esperienza si intende la partecipazione ad un percorso formativo ad-hoc per l’acquisizione dell’abilità pratica nonché un volume di attività/anno procapite di almeno 50 impianti di cateteri ecoguidati (PICC e Midline). Il volume di attività/anno che ciascun infermiere ad oggi riesce a maturare risente sia della casistica che dell’organizzazione locale dei TAV, soprattutto in termini di allocazione di personale part time versus full time. Si auspica che, attraverso l’implementazione dei TAV secondo le presenti linee di indirizzo, i volumi di attività/anno possano progressivamente aumentare fino a raggiungere una quota prossima ai 100 impianti/anno procapite.
Per quanto riguarda invece il percorso di inserimento di un infermiere di nuova acquisi-zione nell’ambito di un TAV, anche nel caso in cui il professionista sia in possesso del titolo di Master specifico, le Aziende Sanitarie della RER devono prevedere un periodo di affiancamento ad un professionista esperto che includa il posizionamento in autonomia, e senza complicanze precoci, di almeno 10 cateteri ecoguidati al fine di consolidare l’abilità pratica ed acquisire il necessario livello di competenza.
Di seguito sono indicate le competenze dell’infermiere TAV nei diversi ambiti di azione. Area Gestionale
− Pianifica, programma, organizza, gestisce e valuta l’attività del TAV. − Gestisce le risorse umane afferenti al TAV.
− Garantisce l’approvvigionamento, il funzionamento delle apparecchiature. − Assicura la presenza e il mantenimento dei requisiti di sicurezza ambientale.
− Partecipa alla definizione del percorso clinico assistenziale del paziente con accesso va-scolare.
Area clinico Assistenziale
− Valuta i criteri di appropriatezza della richiesta di impianto.
− Verifica la presenza dell’avvenuto consenso alla prescrizione dell’accesso vascolare. − Partecipa all'informazione sulla procedura dell’accesso vascolare.
− Utilizza nell’esercizio dell’attività metodi e strumenti secondo le evidence best pratice e l’evoluzione delle tecnologie.
− Garantisce il processo di impianto, secondo le buone pratiche, in tutte le fasi che lo com-pongono.
109 − Pianifica e attua interventi educativi sulla gestione dell’accesso vascolare e sullo stile di
vita, al paziente e/o al caregiver.
− Assicura attività di supervisione, consulenza e follow up delle complicanze. Area comunicativo relazionale
− Assumere un ruolo di riferimento, guida e responsabilità verso gli altri.
− Promuovere il lavoro di rete facilitando l’integrazione tra le diverse realtà operative azien-dale e interazienazien-dale.
− Assicurare un approccio comunicativo alla persona e ai caregivers secondo i principi della Health Litercy.
− Assicura una comunicazione informativa, educativa, empatica, personalizzata per promuo-vere relazioni efficaci ed integrate.
− Utilizza i principi della comunicazione per promuovere relazioni efficaci ed integrate. Area formativa e di ricerca
− Autovaluta le proprie conoscenze e competenze specialistiche e attiva strategie di autoap-prendimento e aggiornamento continuo.
− Collabora alla rilevazione del fabbisogno formativo degli operatori sanitari e promuove in-terventi formativi.
− Partecipa all’attività didattica universitaria sulle buone pratiche di utilizzo e gestione degli accessi vascolari.
− Collabora alla definizione di protocolli di ricerca.
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Allegato n. 2 – Protocollo di Inserzione Sicura del PICC
Con lo scopo di ridurre i rischi potenziali legati all’impianto di accessi venosi centrali a lungo termine, recentemente il GAVeCeLT (Gruppo Aperto di Studio “Gli accessi Venosi Centrali a Lungo Termine) ha messo a punto un protocollo denominato “Impianto Sicuro dei PICC” (ISP). Il protocollo richiamando il concetto di Bundle, è composto da un insieme di raccomandazioni evidence-based che hanno lo scopo di ridurre significativamente, fino a quasi azzerare, l’incidenza di complicanze (venipunture ripetute, ematomi, fallimento della manovra, puntura arteriosa accidentale, lesione del nervo mediano, infezione e trombosi venosa catetere correlata (Emoli et al., 2014). Il Protocollo ISP è formulato seguendo otto punti: