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Dati ottenut

E. C 3 A NALISI M INERO G EOCHIMICHE

3.2. Dati ottenut

3.2.1. Dati ottici

I campioni presi in esame sono stati caratteriz- zati prima singolarmente e poi raggruppati in base a similitudini mineralogiche e strutturali della matrice di fondo e dello scheletro sabbioso.

Lo studio ottico in luce polarizzata ha permes- so di distinguere, tra i campioni di lucerne, due gruppi principali. Il primo comprende la maggior parte dei campioni: LUC1, LUC2, LUC3, LUC4, LUC6, LUC7, LUC9, LUC10, LUC11, LUC12 e LUC13. Essi mostrano una matrice difficilmente discriminabile, generalmente rossastra, completa- mente opaca e vetrificata, perciò difficilmente risolvibile al microscopio ottico. Lo scheletro, a granulometria finissima, si presenta da subarro- tondato ad arrotondato ed è costituito essenzial- mente da quarzo a cui spesso si associano feldspa- ti. Data l’estrema finezza non è stato possibile distinguere otticamente i plagioclasi dai k-feld- spati.

Tra i suddetti campioni, alcuni (LUC3, LUC4, LUC9, LUC10, LUC11, LUC12 e LUC13) mostra- no uno scheletro sabbioso leggermente più grosso-

centrale è di colore rossastro, mentre la porzione esterna è più scura. LUC4 presenta anch’essa una porzione annerita che, a differenza degli altri cam- pioni, non è disposta a zone concentriche, ma a bande.

Il secondo gruppo è costituito dai restanti tre campioni (LUC8, LUC14 e LUC18) che mostrano una matrice di fondo più chiara, da microcristalli- na ad opaca, e uno scheletro a granulometria finis- sima rappresentato da quarzo, feldspati, in scarsa quantità, e sottilissime lamelle micacee tenden- zialmente isorientate. Sono inoltre presenti picco- lissime e diffuse forme tondeggianti di calcite microcristallina chiara e prevalentemente opaca.

3.2.2. Dati Mineralogici

L’analisi diffrattometrica ha permesso una valutazione semiquantitativa delle fasi minerali presenti. Le loro abbondanze sono riportate in fig. 39, ove si è indicata con uno o più asterischi (*) la maggiore o minore quantità di ogni fase identifica- ta nei campioni. Tali abbondanze sono state stima- te sulla base dei valori d’intensità del riflesso prin- cipale e confrontate, ove possibile, con i dati otte- nuti dallo studio petrografico in sezione sottile.

Il quarzo è presente in tutti i campioni analiz- zati come fase predominante cui si associano feld- spati, in vari gradi di abbondanza, e quasi sempre ematite. Tra le fasi accessorie è da notare la pre- senza di tridimite, quasi sempre associata a mulli- te, nei campioni di lucerne LUC 1,4,5,9,12,15,17 ed in alcuni campioni di sigillate africane: TUN4 e TUN 8.

Il clinopirosseno, associato a gehlenite, è pre- sente in LUC 14, CL 11,12, 13 e 17.

La calcite è sporadicamente presente, anche se in alcuni campioni raggiunge contenuti da discreti ad abbondanti: LUC 8,14,18 e CL 12,13,16,17. Sporadica la presenza di altre fasi quali la magne- tite, l’ercinite, l’illite, che raggiunge contenuti apprezzabili solo nel campione TUN6, la wollasto- nite e l’analcime.

3.2.3. Dati Chimici

La composizione chimica dei campioni esami- nati, espressa in valori percentuali per gli elemen- ti maggiori e in parti per milione per 16 elementi in tracce (ppm), è riportata in fig. 40. Nella stessa tabella sono indicati anche i valori percentuali della perdita per calcinazione in forno tra 110° e 53NANNETTI et alii 1996; MAZZEO et alii 1997; 1999; MORAN-

Fig. 39) Composizione mineralogica dei campioni di lucerne in XRD:

qz = quarzo; trid = tridimite; feld = Kfelspato+ plagioclasi; cpx = clinopirosseni;

geh = gehlenite; hem =ematite + maghemite; mgt = magnetite; herc = ercinite; ill = illite; calc = calcite; woll = wollastonite; mull = mullite; anal = analcime.

950°C (LOI). Nei campioni con alti valori di LOI, legati alla perdita di CO2 per decarbonatazione di elevati contenuti di calcite, i dati distinti di H2O e CO2 sono stati verificati mediante analisi termica in atmosfera di CO2. In quasi tutte le analisi ter- miche è stato possibile rilevare una perdita intor- no ai 350°C, con reazione esotermica, imputabile a sostanza organica.

I campioni analizzati presentano un contenuto in elementi maggiori e minori alquanto variabile.

Le variazioni più significative sono relativi agli elementi maggiori:

• SiO2ha valori compresi tra 26.60% (CL 17) e 74.26% (TUN 5);

• Al2O3ha valori compresi tra 7.48% (CL17) e 22.42% (LUC 16) ed è direttamente correlato a SiO2;

• TiO2ha valori concentrati su due mode: una intorno all’1.50% circa, l’altra al di sotto dello 0.90% circa;

• Fe2O3ha valori compresi tra 3.45% (CL17) e 8.09% (LUC7);

• MgO Ë particolarmente elevato nei campioni di sicura origine locale, oltre che in LUC 8, 14, 18, TUN 6 e TUR7 e 10†;

• CaO ha valori compresi tra 0.89% (TUN 9) e 29.71% (CL17), ma si evidenziano per questo ossido due situazioni estreme, indici di due materie prime di provenienza completamen- te differenti : un gruppo di campioni ha con- tenuti intorno all’1-2%, un secondo gruppo intorno all’11-16%, cui si aggiungono CL 16 e 17 con rispettivamente il 22.11% e il 29.71 ; intermedi i contenuti di TUN 2 e TUR 7 e 10; • LOI ha valori compresi tra 0.14% (LUC 17) e 23.15% (CL17), sempre correlata ai contenuti di CaO, a seguito del contributo di CO2deri- vante dalla decarbonatazione della calcite. Da notare inoltre il valore di Na2O particolar- mente elevato in CL16 (2.84%); il valore di K2O in TUN6 (5.33%) risulta coerente con la presenza di illite, mentre quello di P2O5in CL16 e CL17 (rispettivamente 1.87% e 1.63%) è probabilmente dovuto all’inquinamento del terreno, effetto che diventa particolarmente rilevante in campioni di aspetto incoerente e terroso, che non possono esse- re sottoposti a ripulitura preventiva.

Anche tra gli elementi in tracce si riscontrano contenuti variabili che seguono i trends dei mag- giori; valori anomali si rilevano specialmente a

carico di alcuni elementi:

- Cr e Ni particolarmente arricchiti nel campio- ne CL11;

- Cu in tenori molto superiori alla media in CL16 e 17;

- Sr particolarmente elevato nei campioni ad alto tenore in CaO, cui si correla;

- Zr con valore particolarmente basso in TUR 7.

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