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1. Il BIM

1.8. Definizione dei LOD

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In particolare, a livello legislativo vi sono quattro principali enti che vengono presi come riferimento per la definizione dei LOD di un determinato modello digitale:

▪ British Standard Institution (BSI), ente di normazione, certificazione e formazione internazionale di origine britannica, che opera attraverso la normativa inglese PAS 1192:2013 ed il BIM Toolkit;

▪ Ente nazionale italiano di unificazione (UNI). La normativa italiana di riferimento per l’ambito BIM è la UNI 11337:2017;

▪ American Institute of Architects (AIA), ovvero l’associazione degli architetti degli Stati Uniti. A tale ente è associato il protocollo americano AIA G202-2013;

▪ International Organization for Standardization (ISO), ossia la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione di norme tecniche, la cui norma di riferimento in ambito BIM è data dalla ISO 10650.

Prendendo in considerazione la norma italiana UNI 11337-4:2017, con il termine LOD viene inteso il livello di sviluppo di un elemento, comprendente sia il livello di sviluppo degli oggetti digitali in relazione agli attributi geometrici (LOG o Level of Graphic information) e sia il livello di sviluppo degli oggetti digitali in relazione agli attributi informativi (LOI o Level of Information). Secondo tale normativa, è possibile, quindi, assegnare un determinato “Livello di approfondimento e stabilità dei dati e delle informazioni degli oggetti digitali che compongono i modelli”, facendo una distinzione in funzione della tipologia di opera da realizzare. In particolare, la norma individua quattro differenti tipologie:

▪ Opere di nuova costruzione e recupero degli edifici;

▪ Interventi territoriali ed infrastrutture;

▪ Mezzi ed attrezzature;

▪ Restauro e beni vincolati.

Per ognuna di queste tipologie, è possibile assegnare un livello di sviluppo agli elementi costituenti il modello virtuale. La scala di riferimento per la definizione dei LOD è composta da sette diversi livelli, classificati in ordine crescente in funzione del dettaglio geometrico ed informativo rappresentato:

▪ LOD A: gli elementi sono rappresentati graficamente attraverso un sistema geometrico simbolico. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono indicative;

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▪ LOD B: gli elementi sono rappresentati graficamente come un sistema geometrico generico o una geometria d’ingombro. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono approssimate;

▪ LOD C: gli elementi sono rappresentati graficamente come un sistema geometrico definito. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono definite in via generica nel rispetto dei limiti della normativa vigente e delle norme tecniche di riferimento e riferibili a una pluralità di entità similari;

▪ LOD D: gli elementi sono rappresentati graficamente come un sistema geometrico dettagliato. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono specifiche di una pluralità definita di prodotti similari. È definita l’interfaccia con altri sistemi specifici di costruzione, compresi gli ingombri approssimati di manovra e manutenzione;

▪ LOD E: gli elementi sono rappresentati graficamente come un sistema geometrico specifico. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono specifiche di un singolo sistema produttivo legato al prodotto definito. È definito il livello di dettaglio relativo alla fabbricazione, l’assemblaggio e l’installazione compresi gli specifici ingombri di manovra e manutenzione;

▪ LOD F: gli oggetti esprimono la virtualizzazione verificata sul luogo dello specifico sistema produttivo eseguito/costruito. Le caratteristiche quantitative e qualitative sono quelle specifiche del singolo sistema produttivo del prodotto posato e installato. Sono definiti per ogni singolo prodotto gli interventi di gestione, manutenzione e/o riparazione e sostituzione da eseguirsi durante l’intero ciclo di vita dell’opera;

▪ LOD G: gli oggetti esprimono la virtualizzazione aggiornata dello stato di fatto di una entità in un tempo definito. Sono definiti per ogni singolo prodotto gli interventi di gestione, manutenzione e/o riparazione e sostituzione da eseguirsi lungo tutto il ciclo di vita dell’opera.

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Figura 1-9: Classificazione dei LOD secondo la normativa italiana (Fonte: UNI 11337-4)

Secondo la normativa americana, invece, la scala per la definizione dei LOD è composta da cinque diversi livelli:

▪ LOD 100: gli elementi del modello sono graficati come simboli o attraverso una generica rappresentazione, ma che non soddisfano i requisiti previsti per il livello dato dal LOD 200. Le informazioni relative all’elemento (come il costo per metro quadro ecc.) possono essere estrapolate dagli altri elementi presenti;

▪ LOD 200: gli elementi del modello sono rappresentati come generici sistemi o oggetti con quantità, dimensione, forma, localizzazione e orientamento approssimativi. Le informazioni non-grafiche possono anche essere allegate all’elemento modellato;

▪ LOD 300: gli elementi del modello sono rappresentati come sistemi specifici o oggetti con informazioni corrette relative alla quantità, dimensione, forma, localizzazione ed orientamento. Le informazioni non-grafiche possono anche essere allegate all’elemento modellato;

▪ LOD 350: gli elementi del modello sono rappresentati come sistemi specifici o oggetti con informazioni corrette relative alla quantità, dimensione, forma, localizzazione ed orientamento. Inoltre, tali elementi si interfacciano correttamente con gli altri sistemi costruttivi del modello. Le informazioni non-grafiche possono anche essere allegate all’elemento modellato;

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▪ LOD 400: gli elementi del modello sono rappresentati come sistemi specifici o oggetti con informazioni corrette relative alla quantità, dimensione, forma, localizzazione ed orientamento, ma anche informazioni relative ai dettagli costruttivi, di fabbricazione, di assemblaggio e di installazione. Le informazioni non-grafiche possono anche essere allegate all’elemento modellato;

▪ LOD 500: gli elementi del modello rispecchiano una rappresentazione reale e verificata in cantiere in termini di quantità, dimensione, forma, localizzazione ed orientamento. Le informazioni non-grafiche possono anche essere allegate all’elemento modellato.

Figura 1-10: Quadro riassuntivo dei LOD secondo la normativa americana (Fonte: 01building.it)

All’interno della normativa inglese PAS 1192-2:2013 viene effettuata una distinzione tra

“Level of Model Detail”, definito attraverso l’acronimo LOD e “Level of Information Detail”, definito con l’acronimo LOI. Il primo si riferisce ad una descrizione del contenuto grafico del modello in ciascuna fase del processo edilizio, mentre il secondo ad una descrizione del contenuto informativo o non-grafico dello stesso.

La scala di definizione del LOD è composta da 4 diversi livelli:

2 – Concept stage: gli elementi del modello possono essere utilizzati per un progetto preliminare, in modo da poter effettuare alcune stime, analisi e verificare la coordinazione geometrica. Tali elementi possono subire delle modifiche, a seguito di alcuni sviluppi successivi;

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3 – Developed design: gli elementi del modello sono dimensionalmente corretti e tali informazioni possono essere utilizzate per delle analisi e delle stime più dettagliate;

4 – Technical design: gli elementi sono modellati e rappresentati in conformità alle normative di riferimento. Tali informazioni possono essere utilizzate per comprendere la fabbricazione degli elementi stessi;

5 – Construction: gli elementi risultano essere modellati accuratamente in virtù della fase di costruzione e realizzazione dell’opera. Le informazioni che ne derivano possono essere utilizzate per la fase di montaggio o di installazione in cantiere.

Invece, la scala di definizione del LOI è composta da 5 differenti livelli:

2 – Concept stage: come menzionato precedentemente;

3 – Developed design: come menzionato precedentemente;

4 – Technical design: come menzionato precedentemente;

5 – Construction: come menzionato precedentemente;

6 – Operation and maintenance: sono presenti delle informazioni relative alla fase di utilizzo e manutenzione dell’opera.

Figura 1-11: Definizione dei LOD secondo la normativa inglese (Fonte: PAS 1192-2:2013)

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