• Non ci sono risultati.

1.2 ANALISI DEGLI STRUMENTI OFFERTI DAI NEW MEDIA E DALLE NEW TECHNOLOGIES

1.2.3 PER UNA DEFINIZIONE DI NEW MEDIA

L’attentato dell’11 settembre 2001 ha messo in evidenza come i quotidiani possano ormai sopperire allo svantaggio dei tempi lunghi dell’informazione cartacea grazie ai propri siti internet che li mettono alla pari di radio e televisione in quanto a rapidità nel fornire le informazioni. Proprio quell’episodio ha senz'altro contribuito a far emergere il fatto che il sistema dei media si stesse ridisegnando, con i giornali impegnati a sviscerare le cause e le ragioni del tragico evento, mentre i siti internet offrivano la possibilità di seguire in diretta, in tempo reale, l’evoluzione dei fatti. Oggi internet è un mezzo di uso abbastanza comune, che affianca ed integra gli altri media già esistenti.

Occorre forse a questo punto, e ci pare utile, tentare di dare una ridefinizione dei ruoli che la rivoluzione telematica ha cambiato e una ricollocazione stessa dei media esistenti: perché in ogni caso l’avvento di un nuovo mezzo di comunicazione non ha mai comportato la fine dei suoi antenati, ma una ridefinizione di tutto il sistema dei media. È successo prima con la radio, poi con la televisione, adesso succede con internet.

Grazie infatti all’editoria elettronica, la diffusione dei contenuti non è più affidata solo alla carta, ma essa è affiancata da supporti offline e online: floppy disc, cd, dvd, monitor, telefoni, palmari, video, ecc.. Il cuore dell’impresa non è più soltanto il foglio stampato, ma nuovi mezzi più flessibili ed economici hanno guadagnato quote di mercato rilevanti e sempre più promettenti. Si pensi per esempio al mondo della telefonia cellulare: nel giro di dieci anni quando i cellulari iniziavano a diffondersi, si è passati da un mezzo di comunicazione interpersonale, con una funzione univoca, cioè quella di scambiare conversazioni a distanza via telefonica, ad un vero e proprio new media con anche implicazioni georeferenziali.

La configurazione tecnologica dei new media ha determinato il superamento della comunicazione monodirezionale, caratteristica dei media tradizionali. I primi rendono infatti possibile l’esistenza di un feedback immediato, inviato dal destinatario sullo stesso canale di trasmissione utilizzato dall’emittente. L’informazione stessa, oltre che

la comunicazione, diventa bidirezionale. Tutti questi aspetti si sono manifestati grazie ad internet in una maniera così rapida e radicale da risultare insiti all’interno dello stesso processo dell’informazione. Vediamoli più in dettaglio.

1.2.3.1 La tempestività

Grazie ad internet, i testi, le foto, i video e le registrazioni audio sono continuamente aggiornabili e non sono legati a nessun palinsesto, come succede con la televisione e con la radio. Ciò determina sicuramente una maggiore flessibilità del mezzo che è stato poi uno degli assi vincenti e discriminanti che ha dato quel valore aggiunto alla rete nel campo dell’informazione. Per fare un esempio eclatante, si pensi al sexgate che ha visto l’ex-presidente degli Stati Uniti d’America quasi sull’orlo dell’impeachment nel 1998: lo scoop della stagista legata carnalmente a Clinton era stata infatti tirata fuori per prima dal “Drudge Report”, un giornale online, e la rete collassò più di una volta in quei giorni, a causa dell’afflusso di visite di utenti che volevano sapere le notizie aggiornate in tempo reale sulla vicenda. Questo è l’asso vincente di internet: batte sul tempo i giornali, perché aggiorna continuamente le notizie e non deve chiudere ad una certa ora, pubblicando le notizie del giorno precedente (oppure a ore pasti, come nel caso delle televisioni). La rete è oramai considerata dagli utenti uno dei canali privilegiati, e a maggior ragione quando si richiedono informazioni tempestive: si pensi che subito dopo l’attacco delle Tween Towers dell’11 settembre 2001, ancora una volta i siti di informazione online sono andati in tilt a causa delle eccessive richieste di connessione, nonostante questa volta tutte le televisioni fossero puntate al tragico evento.

1.2.3.2 L’interattività

Grazie ad internet il lettore è coinvolto e partecipa alla selezione delle notizie; non subisce passivamente il flusso di informazioni come se stesse davanti alla televisione, ma determina egli stesso quali contenuti selezionare all’interno di un’offerta vastissima

(effetto pull). Ciò permette all’utente online di crearsi un proprio percorso formativo all’interno dell’overload informativo. Questo comportamento, finisce per influenzare le redazioni stesse nelle loro scelte: esse infatti ricorrono spesso e volentieri ai file di log, che sono i tracciati che seguono e analizzano il traffico sui siti, e ciò permette loro di seguire le scelte stesse degli utenti. Per esempio è chiaro che rimarrà molto più a lungo in home-page un articolo che è stato in precedenza molto cliccato piuttosto di uno che non lo è mai stato, dimostrando di non aver colto l’interesse dei lettori/utenti. Si badi bene che il fatto che siano questi ultimi a pesare sulle scelte di un giornale online non è un fatto da prendere sotto gamba, perchè dimostra il potere decisionale del lettore comune. Il salto all’altra sponda è veramente sempre più labile, così come si attenua sicuramente la distanza tra le due rive del fiume, tra lettore e giornalista.

1.2.3.3 L’ipertestualità

La fruizione dei contenuti via internet ha reso sicuramente familiare l’ipertestualità multimediale. Ciò vuol dire che, in questo nuovo scenario, il testo non è più solo o necessariamente scritto, sonoro o iconografico: grazie ad internet il testo ha acquisito una connotazione dinamica e mista. La dinamica testuale è creata dal lettore stesso volta per volta, seguendo percorsi personalizzati all’interno di ipertesti multimediali che consentono una fruizione sincrona di più linguaggi, come quelli video, audio, foto, grafica.

1.2.3.4 La personalizzazione

Le modalità di selezione, ricerca. ed impaginazione delle informazioni in internet permettono un grado elevato di personalizzazione. L’utente non ha più davanti un prodotto rigido e immutabile, come la selezione gerarchica dei titoli in un quotidiano oppure il palinsesto di una televisione; si trova davanti un prodotto estremamente flessibile e per questo adattabile e modificabile secondo le esigenze personali e i propri gusti.

È partendo dal riconoscimento di queste nuove fondamentali qualità che il giornalismo attuale deve sapersi rimodellare. Così come non è cambiata la professione giornalistica dopo l’avvento prima della radio e poi della televisione, non è mutata nemmeno con internet; a trasformarsi radicalmente invece è il suo lavoro così come è già stato e continuerà ad essere.