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Il deicidio di Forattin

FUNZIONE “TERRENA” 1 Papa Ratzinger, nazista e pastore tedesco

2. Il deicidio di Forattin

“Il 2 aprile 2002 un gruppo di palestinesi, braccato dall’esercito israeliano, si rifugia all’interno della Basilica della Natività di Betlemme, luogo di nascita di Gesù. I militari israeliani minacciano di entrare nella chiesa. Vogliono il rilascio di quattro palestinesi, accusati di aver assassinato Rehavam Zeevi, ministro del governo Sharon”301.

Il giorno successivo, il quotidiano La Stampa pubblica in prima pagina una vignetta di Giorgio Forattini dal titolo “Carri armati alla mangiatoia” 302 . La vignetta raffigura un “tank” israeliano contrassegnato con la stella di David mentre punta il cannone verso una mangiatoia sulla quale un bambino impaurito, subito identificabile in Gesù per via dell’aureola sul capo, esclama: “Non vorranno mica farmi fuori un’altra volta?!”.

Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche, Amos Luzzatto, manifesta apertamente il proprio disappunto accusando il quotidiano di riproporre l’antica accusa di deicidio da parte degli ebrei; alla voce di Luzzatto si uniscono anche numerosi esponenti

299 Bevere A. – Cerri A., Il diritto di informazione e i diritti della persona, Giuffrè, Milano,

2006.

300 Pacillo V., I delitti contro le riflessioni religiose dopo la legge 24 febbraio 2006, n. 85.

Problemi e prospettive di comparazione, Giuffrè, Milano, 2007, p.188.

301

Il deicidio di Forattini, in www.difesadellinformazione.com, (sito visitato il 21 marzo 2016). Da qui ho preso alcune suggestioni che seguono.

302 Una vignetta orribile, gli ebrei contro Forattini, in http://archiviostorico.unita.it/cgi- bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/golpdf/uni_2002_04.pdf/04EST02A.pdf&query=alfredo% 20reichlin, (sito visitato il 22 marzo 2016).

cattolici ed il direttore del La Stampa non tarderà a dissociarsi dal contenuto della vignetta.

L’assedio portato dalle forze militare israeliane alla Basilica della Natività di Betlemme nell’aprile 2002 rientra senz’altro tra i fatti di cronaca di sicuro interesse pubblico; e non v’è dubbio che questo sia stato lo spunto da cui Forattini ha tratto ispirazione per la sua vignetta.

Ciò impedisce di ravvisare in quella una volontà di offesa gratuita paragonandola alla miriade di vignette antisemite da tempo in circolazione.

Ma il collegamento con un sicuro fatto di cronaca di indubbio interesse pubblico basta a riportare la vignetta entro i confini del diritto di satira?

Lo scalpore più grande è stato suscitato dalla frase, che Forattini attribuisce al bambinello, in cui esso esclama: “Non vorranno mica farmi fuori un’altra volta?!”; l’allusione all’assassinio di Gesù, che pesa da millenni sul popolo ebreo, appare piuttosto esplicita.

Qui va fatta una premessa.

“Questa, infatti, aveva sempre motivato con l’uccisione del figlio di Dio per mano degli ebrei di Gerusalemme la maledizione che Dio stesso avrebbe lanciato sulle future generazioni israelite”303.

Naturalmente gli ebrei hanno sempre negato una simile interpretazione dei fatti rifiutando il ruolo di carnefici di Gesù.

“Autoproclamatosi Messia, Gesù fu giudicato dal Sinedrio ebraico, un organo con competenze giurisdizionali ma totalmente subordinato al potere di Roma. Il Sinedrio lo giudicò colpevole di sedizione e di bestemmia, non avendo riconosciuto in lui il Messia.

303 Il deicidio di Forattini, in www.difesadellinformazione.com, (sito visitato il 21 marzo

E, sulla base dell’accertamento di quei reati, lo consegnò a Ponzio Pilato, che lo condannò alla crocifissione, materialmente eseguita da soldati romani”304.

Gli ebrei hanno sempre disconosciuto l’accusa di deicidio e rifiutato la responsabilità collettiva loro attribuita per due ordini di motivi: innanzitutto perché il Sinedrio era certo di non trovarsi al cospetto del figlio di Dio ma di fronte ad un impostore.

In secondo luogo perché, non avendo il Sinedrio autonomi poteri decisori, si era attenuto strettamente alla legge romana la quale imponeva di consegnare Gesù ai soldati di Roma per la crocifissione.

Non voglio né posso io stabilire qui la verità dei fatti accaduti circa la crocifissione di Gesù; certo è che il messaggio della vignetta di Forattini addebita l’uccisione del Messia direttamente al popolo ebreo dell’epoca.

Né tale messaggio può ritenersi causalmente coerente con l’odierna dimensione pubblica del popolo ebraico; quell’accusa, lontana dal rappresentare un comune modo di sentire, appare semmai la giustificazione che per millenni la Chiesa Cattolica ha addotto per accreditare le persecuzioni contro gli ebrei.

“Ritenere il messaggio satirico della vignetta di Forattini in coerenza causale con la dimensione pubblica del popolo ebraico significherebbe sposare una tesi antisemita”305.

Non può essere tralasciata l’importanza delle conclusioni adottate dal Concilio Vaticano II nel 1965.

“Nella Dichiarazione Nostra Aetate si legge che “Se autorità ebraiche si sono adoperate per la morte di Cristo, tuttavia quanto è stato commesso durante la sua Passione non può essere imputato né indistintamente a tutti gli ebrei allora viventi, né agli ebrei del nostro tempo”306 . 304 Ibidem. 305 Ibidem. 306 Nostra Aetate, in http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat- ii_decl_19651028_nostra-aetate_it.html, (sito visitato il 22 marzo 2016).

E’ una dichiarazione solenne, proveniente da un organo al quale, per ovvi motivi, va attribuita dignità di fonte ufficiale per ciò che riguarda l’analisi e l’interpretazione dei fatti che portarono alla morte di Gesù”307.

“E non c’è dubbio che la vignetta di Forattini contrasti apertamente con le stesse conclusioni del Concilio Vaticano II, in quanto non si limita ad esplicitare che la morte di Gesù avvenne per mano esclusiva degli ebrei, ma addirittura riesuma l’accusa di deicidio”308.

Il particolare più inquietante della tanto discussa vignetta risiede soprattutto nel simbolo della stella di David riprodotto sul

tank israeliano. E’ noto che quel simbolo appare soltanto sui mezzi

civili israeliani; Forattini invece lo disegna proprio su di un carro armato puntato contro Gesù. A quale scopo? Forse per imputare la morte di Gesù non ad una ristretta cerchia di persone vissute duemila anni fa, come va considerato il Sinedrio ebraico, ma a chiunque si riconosca nel simbolo della stella di David.

Dalla vignetta emerge prepotentemente l’intento di attribuire la morte di Gesù alla responsabilità dell’intero popolo ebraico.

“E non pare esserci una sostanziale differenza tra la vignetta di Forattini e quella apparsa nello stesso periodo su un sito arabo: un soldato con la stella di David che trafigge con la baionetta un ragazzo accasciato sulle ginocchia della madre con le vesti della Madonna. In alto, una scritta in arabo tradotta in inglese: “Do not kill him twice”309

.

Possiamo quindi concludere pacificamente che, forse senza averne una reale intenzione, con quella vignetta chiaramente antisemita Forattini ha commesso il reato di vilipendio della religione ebraica.

307 Il deicidio di Forattini, in www.difesadellinformazione.com, (sito visitato il 21 marzo

2016).

308 Ibidem. 309 Ibidem.