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(*) Accolto dal Governo.

ARTICOLO 7 DEL DECRETO-LEGGE

Articolo 7.

(Entrata in vigore)

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara` presentato alle Camere per la conversione in legge.

476ª Seduta (pomerid.) Assemblea - Allegato A 1º luglio 2015

Allegato B

Votazioni qualificate effettuate nel corso della seduta

476ª Seduta (pomerid.) Assemblea - Allegato B 1º luglio 2015

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Segnalazioni relative alle votazioni effettuate nel corso della seduta Nel corso della seduta sono pervenute al banco della Presidenza le seguenti comunicazioni:

Disegno di legge n. 1971:

sull’ordine del giorno G5.9 (testo 2), il senatore Pagliari avrebbe vo-luto esprimere un voto favorevole.

Congedi e missioni

Sono in congedo i senatori: Amati, Anitori, Bertacco, Bubbico, Ca-leo, Cappelletti, Cassano, Casson, Cattaneo, Ciampi, Compagna, Davico, Della Vedova, De Pietro, De Poli, D’Onghia, Endrizzi, Esposito Giuseppe, Fazzone, Formigoni, Gentile, Granaiola, Longo Fausto Guilherme, Min-niti, Monti, Nencini, Nugnes, Olivero, Piano, Pizzetti, Quagliariello, Rub-bia, Serra, Sibilia, Stucchi, Vaccari e Vicari.

Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Mucchetti, per attivita` della 10ª Commissione permanente; De Biasi, per attivita` della 12ª Commissione permanente.

Gruppi parlamentari, Ufficio di Presidenza

Il Presidente del Gruppo parlamentare Forza Italia – Il Popolo della Liberta` XVII Legislatura ha comunicato che il senatore D’Alı` ha assunto la carica di Vicepresidente del Gruppo stesso, in sostituzione del senatore Giro, dimissionario.

Disegni di legge, trasmissione dalla Camera dei deputati Ministro economia e finanze

Ministro lavoro

Presidente del Consiglio dei ministri (Governo Renzi-I)

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2015, n. 65, recante disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammor-tizzatori sociali e di garanzie TFR (1993)

(presentato in data 01/7/2015);

C.3134 approvato dalla Camera dei Deputati.

Disegni di legge, annunzio di presentazione Ministro difesa

Ministro interno

Presidente del Consiglio dei ministri (Governo Renzi-I)

Conversione in legge del decreto legge 1º luglio 2015, n. 85, recante di-sposizioni urgenti per garantire la continuita` dei dispositivi di sicurezza e di controllo del territorio (1992)

(presentato in data 01/7/2015).

Disegni di legge, assegnazione In sede referente

11ª Commissione permanente Lavoro, previdenza sociale

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2015, n. 65, recante disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammor-tizzatori sociali e di garanzie TFR (1993)

previ pareri delle Commissioni 1ª (Affari Costituzionali), 2ª (Giustizia), 5ª (Bilancio), 6ª (Finanze e tesoro), 9ª (Agricoltura e produzione agroalimen-tare), 10ª (Industria, commercio, turismo), 14ª (Politiche dell’Unione euro-pea), Commissione parlamentare questioni regionali; E` stato inoltre defe-rito alla 1ª Commissione permanente, ai sensi dell’articolo 78, comma 3, del Regolamento.

C.3134 approvato dalla Camera dei Deputati (assegnato in data 01/07/2015);

Commissioni 1ª e 4ª riunite

Conversione in legge del decreto legge 1º luglio 2015, n. 85, recante di-sposizioni urgenti per garantire la continuita` dei dispositivi di sicurezza e di controllo del territorio (1992)

previ pareri delle Commissioni 5ª (Bilancio); E` stato inoltre deferito alla 1ª Commissione permanente, ai sensi dell’articolo 78, comma 3, del Re-golamento.

(assegnato in data 01/07/2015).

Atti e documenti trasmessi dalla Commissione europea, deferimento Ai sensi dell’articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, e` stata de-ferita alla 1ª Commissione permanente e, per il parere, alle Commissioni 3ª e 14ª, la proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione dello strumento di flessibilita` per le misure temporanee nel settore della protezione internazionale a beneficio dell’Ita-lia e della Grecia (COM (2015) 238 definitivo) (atto comunitario n. 70),

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unitamente alla relazione trasmessa dal Governo, ai sensi dell’articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, avente ad oggetto il predetto atto COM (2015) 238 definitivo.

Governo, trasmissione di atti per il parere

Il Ministro dell’istruzione, dell’universita` e della ricerca, con lettera in data 22 giugno 2015, ha trasmesso – per l’acquisizione del parere par-lamentare, ai sensi dell’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 5 giu-gno 1998, n. 204 – lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2015 (n. 186).

Ai sensi della predetta disposizione e dell’articolo 139-bis del Rego-lamento, lo schema di decreto e` deferito alla 7ª Commissione permanente, che esprimera` il parere entro il 31 luglio 2015.

Interpellanze

SANTANGELO, DONNO, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, PU-GLIA, CATALFO, NUGNES, BLUNDO, AIROLA, PAGLINI. – Al Pre-sidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Premesso che:

in data 10 aprile 2015, sull’autostrada A19 Catania-Palermo, all’al-tezza del viadotto Himera, chilometro 61 tra gli svincoli di Scillato e Tre-monzelli, direzione del capoluogo etneo, hanno ceduto 2 piloni a causa di un movimento franoso che ha interessato la strada provinciale 24 Scillato-Caltavuturo;

ad oggi, dopo piu` di 2 mesi dal verificarsi del fenomeno di disse-sto, il viadotto Himera risulta ancora chiuso ed impraticabile e l’autostrada A19, unica infrastruttura di collegamento tra la parte occidentale e quella orientale dell’isola, appare completamente paralizzata; permane, pertanto, una grave situazione di emergenza che sta causando enormi difficolta` nei trasporti ed ingenti perdite economiche per tutta la popolazione;

la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha aperto un’in-chiesta per disastro colposo per far luce sulla vicenda e per accertare eventuali responsabilita` in capo alla protezione civile regionale e ad ANAS (quale gestore della rete stradale ed autostradale italiana di inte-resse nazionale) in ordine al mancato intervento di monitoraggio sul via-dotto Himera;

a giudizio degli interpellanti l’Assessorato regionale per il territorio e l’ambiente, nell’elaborazione del piano di assetto idrogeologico (PAI), quale strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni, gli interventi e le norme d’uso riguardanti la difesa dal rischio idrogeologico del territorio siciliano, non avrebbe esaminato con la dovuta attenzione le criticita` di carattere

geologico dell’area su cui insiste il viadotto, area alla quale e` stato asse-gnato, sulla base delle regole per l’attribuzione dei livelli di rischio previ-sti dall’allegato tecnico al decreto-legge n. 180 del 1998, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 267 del 1998, un indice di rischio di classe

«R3» (rischio elevato) anziche´ di classe «R4» (rischio molto elevato) data l’assenza, nella zona interessata dai fenomeni di dissesto, di nuclei abita-tivi;

con deliberazione del Consiglio dei ministri del 18 maggio 2015 viene dichiarato lo stato di emergenza per il maltempo dal 16 febbraio al 10 aprile 2015 nelle province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina e Trapani e vengono messe a disposizione, per l’attuazione dei primi interventi, nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi ed indispensabili fabbisogni, risorse economiche nel limite di 27.250.000 euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di cui al-l’articolo 5, comma 5-quinquies, della legge n. 225 del 1992;

successivamente, con le ordinanze n. 257 e n. 258 del 30 maggio 2015 del capo del Dipartimento della protezione civile, si dispone la no-mina dei 2 commissari delegati per la realizzazione dei primi interventi urgenti di protezione civile finalizzati alla piu` celere attuazione delle mi-sure volte a rimuovere le situazioni di rischio, a garantire l’assistenza ed il ricovero delle popolazioni colpite e ad assicurare la messa in sicurezza dell’area interessata dal tratto del viadotto dissestato;

considerato che:

risulta agli interpellanti che delle relazioni elaborate dagli ispettori del Ministero delle infrastrutture emergerebbero precisi ed inequivocabili profili di responsabilita` in capo alla protezione civile regionale e, in par-ticolar modo, ai vertici di ANAS per una vicenda gia` nota agli addetti ai lavori non soltanto dal 2005 bensı`, addirittura, dal 1971;

si apprende infatti dalla lettura di un articolo de «il Fatto Quoti-diano» del 19 giugno 2015 che dall’analisi di progetti, documenti, lettere e note, infatti, risulterebbe evidente che «L’ANAS era in possesso degli elementi atti ad avere la consapevolezza della esistenza, entita` e gravita`

dei fenomeni di dissesto e delle criticita` geologiche, sin dalla definizione delle scelte del progetto, ed era a conoscenza dell’aggravio della situa-zione che nel 2005 ha portato, tra l’altro, alla necessita` di realizzare una variante alla strada provinciale» e che, pertanto, «ANAS aveva l’o-nere d’intervenire, in quanto soggetto cui spetta la gestione e la manuten-zione delle infrastrutture autostradali in gestione diretta e, di conseguenza, aveva l’obbligo di vigilare sulla efficienza e salvaguardia di tali opere»;

gli ispettori del Ministero farebbero anche cenno ad una relazione geologica, risalente addirittura al 10 maggio 1971, nella quale gia` si evi-denziavano le criticita` inerenti alla «delicatezza ed alla fragilita` del com-plesso geologico» ed alla necessita` di emanare provvedimenti di difesa dell’autostrada che avessero carattere di definitivita` e permanenza. Tali in-terventi, consistenti nella realizzazione di muri ed opere flessibili in gab-bionate da collocare al piede del versante, per un costo pari a 6 milioni di lire, non furono mai realizzati;

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inoltre, secondo la protezione civile regionale il verificarsi dell’e-vento calamitoso non sarebbe da ricollegare ad una gestione dissennata delle manutenzioni ed alla mancanza di adeguati controlli finalizzati alla prevenzione del tratto interessato ma, piuttosto, ad eventi meteorologici avversi ed alle continue precipitazioni nel periodo dal 17 febbraio al 9 marzo 2015. Eppure, in una lettera dell’ex prefetto di Palermo, Giosue`

Marino, inviata in data 23 aprile 2005 alla Protezione civile regionale, nella quale si faceva riferimento ad una nota dell’ANAS, gia` si evidenzia-vano le criticita` relative alla frana di Caltavuturo ed ai rischi per la A19;

la stessa ANAS, in data 14 aprile 2005, aveva, peraltro, segnalato al pre-fetto un vasto movimento franoso lato Caltavuturo che avrebbe potuto in-teressare la A19;

lo stesso ex presidente di ANAS, Pietro Ciucci (invitato dal Go-verno a dimettersi, a meta` maggio 2015, a parere degli interpellanti pro-prio a seguito dell’evento calamitoso avvenuto sul viadotto Himera), al-l’indomani del crollo aveva dichiarato che ANAS non aveva ricevuto nes-suna segnalazione al riguardo e che l’azienda non aveva nesnes-suna compe-tenza sul monitoraggio delle frane;

considerato inoltre che, a giudizio degli interpellanti:

a nulla varrebbe la nomina del nuovo presidente ANAS, Gianni Vittorio Armani, che attraverso un comunicato si e` impegnato a verificare mediante l’istituzione di una commissione interna aziendale che cosa non ha funzionato e le responsabilita` di quello che e` accaduto sulla A19, se non si procedera`, in tempi brevi, a mutare radicalmente l’assetto organiz-zativo di vertice di ANAS che vede al suo interno ancora molti dirigenti, tecnici e collaboratori dell’ex presidente coinvolti nella vicenda del crollo del viadotto Himera;

appare chiaro che sia la protezione civile regionale che ANAS erano perfettamente a conoscenza, fin dagli inizi degli anni ’70, dei gravi movimenti franosi e dei dissesti in atto nell’area; pertanto, durante questo lasso di tempo, avrebbero potuto, o, meglio, dovuto, provvedere alla rea-lizzazione degli interventi necessari per tentare di risolvere o, perlomeno, di arginare e limitare il piu` possibile il verificarsi di conseguenze dannose alle infrastrutture;

considerato altresı` che:

il Movimento 5 Stelle, al fine di assicurare una rapida risoluzione della situazione di emergenza propone un’idea, progettuale, protocollata presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con n. 22779 del 12 giugno 2015, aggiuntiva a quella sulla scorciatoia di Caltavuturo, che prevede la realizzazione di una bretella che potrebbe vedere la luce in meno di un mese e a costi notevolmente contenuti, grazie al coinvolgi-mento del Genio militare;

la proposta prevede, nello specifico, la realizzazione di un «by-pass» sulla sponda sinistra del fiume Imera, meno interessata dai movi-menti franosi che hanno provocato il dissesto dell’autostrada A19, zando la vecchia strada di servizio denominata «Lodigiani», che fu utiliz-zata dall’omonima impresa per realizzare il viadotto interessato dal

disse-sto. Per il collegamento tra l’autostrada e la «bretella», e` prevista la rea-lizzazione di un ponte «Bailey» (tipologia di ponte di origine militare che consente un ripristino provvisorio del collegamento stradale) a doppia campata, idoneo al transito dei mezzi pesanti;

a giudizio degli interpellanti, si tratta di una valida soluzione pro-gettuale che presenta evidenti ed innegabili vantaggi sia in termini di tempo che di costi. Le opere, che prevedono il ripristino e la messa in si-curezza della strada «Lodigiani» gia` esistente e la costruzione di ponti

«Bailey», sarebbero direttamente realizzate dallo Stato attraverso il reparto di riferimento del reggimento Genio guastatori per un importo comples-sivo dei lavori pari circa ad 1,5 milioni di euro rispetto ai circa 9 milioni di euro previsti per la realizzazione dell’opera progettuale ideata dal Mi-nistero, senza contare la reversibilita` delle opere e l’assoluta mancanza di punti di interferenza tra il bypass e il nuovo intervento per la realizzazione dell’infrastruttura principale,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se non ritenga opportuno, al fine di addivenire ad una celere e tem-pestiva risoluzione dello stato di emergenza, provvedere ad un’immediata attuazione della soluzione progettuale citata in ragione dei brevissimi tempi per l’esecuzione delle opere di ripristino e di messa in sicurezza e del considerevole contenimento dei costi di realizzazione;

se non consideri opportuna la sostituzione del commissario dele-gato per il superamento dell’emergenza nel territorio delle province di Pa-lermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina e Trapani, dottor Calogero Foti, in quanto, nonostante fosse ampiamente e da molto tempo informato sullo stato di dissesto dei territori coinvolti, in qualita` di dirigente generale della Protezione civile in Sicilia da oltre 9 anni non abbia mai provveduto a mettere in atto le opportune misure di manutenzione.

(2-00287) PICCOLI, AMIDEI, MARIN. – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Premesso che:

il Veneto da anni e` sul podio quale prima regione turistica d’Italia.

Un particolare apprezzamento e` riservato alle citta` d’arte che si dimo-strano forti poli attrattori e accolgono poco piu` della meta` dei turisti che arrivano in regione. Il numero di arrivi e presenze nel corso degli anni si e` dimostrato in costante crescita: per l’anno 2014 si sono registrati 8,6 milioni di arrivi e 18,8 milioni di presenze;

non tutte le citta` d’arte, pero`, godono di collegamenti ferroviari di-retti con la capitale d’Italia e con le piu` importanti citta` d’arte del Centro-Nord quali Bologna e Firenze;

con precedente atto di sindacato ispettivo 3-01466, presentato in data 26 novembre 2014, gli interpellanti avevano gia` denunciato la man-canza dei collegamenti diretti per le citta` di Vicenza e Belluno;

durante il dibattito in aula, svoltosi nella seduta pomeridiana del 5 marzo 2015, alla presenza del sottosegretario di Stato per le infrastrutture

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